Alpinismo Punta Violetta (3031m)

Parchi del Piemonte
  1. Parco Nazionale Gran Paradiso
Dati

Data: 12/06/2016
Regione e provincia: Piemonte/Valle d'Aosta
Località di partenza: Diga del Serrù
Tempo di percorrenza: 5,5 ore
Chilometri:
Grado di difficoltà: EE/F
Descrizione delle difficoltà: Cresta innevata e pietraia franosa da evitare ci hanno portato su pendii da 45^
Periodo consigliato: Estate
Segnaletica:
Dislivello in salita: 810m
Dislivello in discesa: Idem
Quota massima: 3031m (noi ci siamo fermati all'anticima sud)
Accesso stradale: S.p. 460
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]


Descrizione

Ennesimo buco nell'acqua al Nivolet, quest'anno non ci vuole proprio regalare una soddisfazione...domani breve riepilogo con foto.... Anche stavolta la pellaccia siamo riusciti a portarla a casa :)
 
Data la stagione già sapevo che non era così scontata. A quella quota in quei luoghi, anche dislivelli esigui possono non essere banali. Solamente arrivare sopra il lago Agnel con l'auto renderebbe le cose molto più facili, ma per un paio di settimane la cosa non sarà fattibile. Vi fa comunque onore il tentativo e la tenacia !
 
è tutta esperienza! a volte non arrivare su una cima arricchisce molto di più che arrivarci.
posta qualche foto della fourà, che quest'anno vorrei andarci (senza neve)
 
Intanto metto qualche foto...
Per le dichiarazioni ufficiali attendo la controrisposta del mio socio ;)
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Belle foto. Ambiente favoloso, già solo i laghi semi ghiacciati valgono la gita, molti vanno solo per quelli, parlo dei mitici laghi della Civetta, con l'alternarsi delle stagioni appaiono sempre diversi. Ho visto anche gente farci il bagno dentro in piena estate. Ci sono anche giri ad anello tra i numerosi laghi e la mulattiera che passa mezza costa verso il Colle della Terra percorrendo antichi percorsi di caccia battuti a suo tempo dal Re Vittorio Emanuele II.
 
Ma alla fine cosa è successo?o_O

Spinoza: Ma alla fine dov'è che si passa?
Gaijin: Si può passare a sinistra alla normale, o a destra alla Costa della Civetta.
S: Passiamo a destra, è più breve.
G: Eh, ma la cresta mi sembra parecchio affilata, e poi guarda quella cornice...
S: Va bene, passiamo a sinistra.
[...]
G: Ma alla fine passiamo a destra, al massimo ci teniamo sotto il filo...

Ora vorrei sapere in quale universo da questa conversazione emerge che è colpa mia essere passati a destra :p :p
 
@Gaijin dopo il Grampa ho chiuso anche questo conto per te. :sleep:

Dati


Data: 22/07/2017
Regione e provincia: Piemonte - TO
Località di partenza: Piani del Nivolet
Località di arrivo: Punta Violetta
Tempo di percorrenza: 7h anello completo
Grado di difficoltà: EE(R)
Descrizione delle difficoltà: passi di I e pietraie molto instabili, no sentiero
Periodo consigliato: estate/autunno
Segnaletica: ometti
Dislivello in salita: circa 700
Dislivello in discesa: circa 700
Quota massima: 3.037 m.
Accesso stradale: Arrivati davanti al Rifugio Savoia parcheggiare la macchina

Descrizione
Gita ravanosa con le due fanciulle Doriana e @eleutheria, entrambe da smonto notte, per cui volevamo fare una gita tranquilla :zzz: e invece...
Il sentiero partirebbe dal Rifugio Chivasso, ma noi parcheggiamo ai laghi davanti al Rifugio Savoia.
In mezzo ai due laghi c'è una traccia che poi risale qualche ometto qua e la, comunque la traccia è evidente.
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Il tratto è ripido si sale deciso, rapidamente scolliniamo e ci troviamo davanti la nostra meta
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qui c'è un tratto in falso piano e passiamo vicino ad un traliccio, l'ultimo elemento antropico.
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Il sentiero va avanti fino a raggiungere la dorsale che porta alla Violetta, fin qui tutto bene.
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La dorsale che poi diventa cresta inizia a diventare rocciosa, la cresta non sembra eccessivamente feroce e mi fa venire strane idee o_O
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Ormai il sentiero non c'è siamo immersi nella pietraia, non molto stabile e lo sarà ancora meno. :eek:
Ci sono ancora ometti a guidarci, arriviamo ai piedi della cresta.
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Il crestaro che in me prende il sopravvento, non posso certo fare finta di non averla vista :dent4:.
Vado dritto per dritto sulla cresta, in realtà molto semplice. Il lato nord è abbastanza strapiombante, ma la cresta non è mai eccessivamente affilata.
Gli ometti invece stanno a mezza costa, invito le fanciulle a seguire lo pseudo sentiero, ma loro imperterrite mi vengono dietro :azz:, che ci faccio alle donne :wub:.
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Le difficoltà sono contenute, qualche passo di I, I+ qua e la.
Superiamo senza difficoltà eccessive metà della cresta, mancheranno una 50 di metri dalla vetta.
Arriviamo ad un pezzo più difficile, lasciamo il filo di cresta e restiamo qualche metro sotto.
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E qui succede il fattaccio :eek:
Le rocce si muovono, ma non mi aspettavo così tanto, Serena mette i piedi su una pietra grossa come un frigo e questa scende a valle sfiorando Doriana:help:, il rumore è di quelli che non si dimenticano e si alza pure quello strano odore di pietra surriscaldata. Faccio pochi metri e un altro cade allo stesso modo. :argh::argh::argh:
Come potete immaginare le nostre certezze crollano, abbiamo paura a mettere il piede su qualsiasi cosa, neanche camminassimo sulle uova.
Decidiamo di lasciare la cresta e di riprendere il "sentiero".
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E qui ci aspetta un'altra amara sorpresa. :no: Ci sono ometti ovunque, non si capisce quale sia la traccia giusta, alla fine saliamo dritti per dritti per l'infida pietraia, ovviamente si muove tutto e l'esperienza trascorsa amplifica ogni minimo movimento.
Comunque ormai manca poco e rapidamente siamo in vetta.
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Siamo un po' scossi e tira un vento gelido, comunque ci fermiamo qualche minuto.
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E ci godiamo i panorami, che meritano veramente.
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Fa freddo e allora guardiamo la prossima meta, i laghetti dove poter fare i merenderos. :woot:
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Iniziamo la discesa sull'eterna pietraia, ovviamente senza sentiero, teniamo il centro della dorsale che va a sud.
Dopo un po' ci volgiamo indietro a vedere le pietre. :ka:
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Manco a dirlo continua a muoversi di tutto, impiegandoci molto più del previsto usciamo finalmente dalla pietraia e finalmente arriviamo in vista dei laghetti.
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E con più di un'ora di ritardo giungiamo al laghetto.
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Al sole fa' caldo, ma ci sono nuvole, avevo sfidato le ragazze a portare il costume, non ci fossero le nuvole si potrebbe osare il bagno ma così...
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:help::help::help:
Si avete visto bene qualcuno sfida il meteo e fa un bel bagnetto. :eek:
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L'acqua non era freddissima, ma fredda si, ve lo assicuro, complimenti a @eleutheria .
Dopo il bagnetto rimaniamo ancora un po' a prenderci il sole, poi purtroppo arriva il momento di tornare.
Lungo il sentiero facciamo uno strano ritrovamento preistorico.
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Tiriamo dritti e recuperiamo il sentiero, che risale per circa 200 metri e riprendiamo la via dell'andata in corrispondenza del traliccio.
Da qui rapidamente torniamo alle macchine, dove ci aspetta una bella birra.
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Piano piano la sto convertendo.:biggrin:

Che dire, i posti veramente belli, la gita decisamente più ravanosa del previsto.

Ma...
ci aspetta un gustoso dopo gita, infatti ci rechiamo a casa di una delle fanciulle a gustarci una fantastica torta:sbav: preparata dalle manine della brava Serena
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Veramente buona, altro che gli spaghetti del @kima :p:p:p
 

Allegati

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Ultima modifica:
bella pietraia, poi muti se propongo quella del monte curt! :lol:
che botta di coraggio invece immergersi in quei laghetti ghiacciati, ieri sera avevo caldo, dopo aver visto le foto mi sono rinfrescato anche io
 
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