Qual'è la "cultura" alpina?

Buongiorno, premetto di essere figlia di un padre che era un'aspirante guida alpina(non riuscendoci per "colpa mia", in quanto nacqui!:si:).
Sono cresciuta con quel "mito" della montagna e dell'escursionismo, senza mai capirlo... ma dato che è da anni che me lo sto chiedendo, a voi chiedo delucidazioni.

Qui(se volete) ho le seguenti domande:
-Connessioni tra cultura alpina e il "pro Nepal"
-Connessione tra Buddismo e alpinismo
-Che cultura ha l'alpinismo a piedi nudi??


Scusatemi, ma sono cresciuta con queste domande... e attualmente non posso chiederle a mio padre.:biggrin:
 
S

Speleoalp

Guest
Io espongo il mio giudizio personale ;))
Per tutte e tre le tue domane... secondo me non vi è nessun collegamento/connessione reale.

Solo idee personali, filosofie... come io potrei dirti salamino/alpinismo...
Solo questioni personali ;)) Se poi dovrei dare il mio parere su questi tipi di filosofie,... meglio di no,ahahah

Anche se non lo hai chiesto... volevo dare il mio punto di vista anche al fatto della "guida alpina"... anche con questo non ci vedo molte connessioni, siccome è una professione come sceglierne un'altra. Ognuno verso quello che sceglie ha un' interesse e quindi non è quello che secondo me mostra la passione e l'amore particolare per la montagna.
Anzi solitamente quando vedo una persona in cerca di performance o guadagno per vivere, non ci vedo più la passione.


;))))))


"Tutto quello che scrivo è basato solo sulle mie esperienze, filosofie e idee e per nessuna ragione vogliono sembrare delle regole giuste o sbagliate"
 
Grazie mille!!

Finalmente una delucidazione... ahahah, da piccola ho sempre paragonato gli arrampicatori agli hippie!:rofl:
Ma capitemi, alpinismo per me erano le bandiere Nepalesi! :)
 
S

Speleoalp

Guest
Finalmente una delucidazione... ahahah, da piccola ho sempre paragonato gli arrampicatori agli hippie!:rofl:
Ma capitemi, alpinismo per me erano le bandiere Nepalesi! :)

Io spesso lo faccio ancora adesso... perché non capisco il motivo ma quelli che vedo veramente fissati con le performance dell'arrampicata e simili, sapendo anche del loro talento... sono spesso tutti uguali.
Magri come un "pik", capelli lunghi o trasandati per volere, fumo e birra a go-go.... Mi ricordano le storie degli "hippie".

Io quando uso questi termini lo faccio per abitudine e anche "stupidità mia", fatico a trovare altri termini... ma sinceramente quando sento "alpinismo, escursionismo, arrampicata e tutto il resto" l'ultima cosa che mi viene in mente, sono le persone appassionate. Mi viene invece subito in testa, gente alla ricerca di tempi, performance, storie da portare a casa, mete,.....
l'unica definizione che trovo potrebbe andare per me è "vivere la natura"

"Tutto quello che scrivo è basato solo sulle mie esperienze, filosofie e idee e per nessuna ragione vogliono sembrare delle regole giuste o sbagliate"
 
S

Speleoalp

Guest
Okkio... le mie non sono e non devono essere prese come verità, giusto o sbagliato... sono solo mie filosofie e punti di vista ;)) Nulla a che vedere con la verità....
 
S

Speleoalp

Guest
;)) Aspetta altre risposte ;) Sono certo che per altri di legami e anche importanti ce ne sono;))) Io sono un tipo "strano"...
 
Ciao Brina. Non ho capito bene le domande che poni, ma provo a risponderti e a darti qualche spunto... poi ne discutiamo, se vuoi.

Parto dalla fine: scalare a piedi nudi. Storicamente, alcuni alpinisti, come De Tassis o Graffer, scalavano a piedi nudi perchè semplicemente era meglio rispetto agli scarponi che avevano a disposizione. Ora, con le scarpette da arrampicata moderne le cose sono cambiate, ma non escludo che in certi casi il piede nudo (e allenato) potrebbe ancora essere migliore della scarpa. Comunque chi scala a piedi nudi al giorno d'oggi lo fa più per una filosofia, che per una performance, credo.

Arrampicatori = hippie. Questa idea potrebbe essere legata a certi ambienti arrampicatori come la Yosemite Valley negli States, soprattutto dopo gli anni 70 e ad esperienze simili anche in Italia. Conosci il termine "nuovo mattino"? Alpinismo - Wikipedia

Le bandierine Tibetane/Buddiste sono delle preghiere: Quotazero.com • Leggi argomento - bandiere tibetane
Probabilmente gli alpinisti che hanno fatto viaggi in Himalaya sono rimasti colpiti da questa usanza e hanno iniziato a diffonderla anche sulle "nostre" montagne. Poi sono carine, colorate e si sono diffuse come ornamento anche tra chi non ne conosceva il significato...

Divagando rispondo anche a speleoalp: ci sono alpinisti fissati con la lotta all'alpe, ci sono arrampicatori hippie, ci sono arrampicatori sportivi fissati con le prestazioni. Ma dire che non sono appassionati a quello che fanno è veramente nonsense... può non piacere a te il modo di fare, può non essere la tua passione.

Perchè uno non può definirsi escursionista/arrampicatore/alpinista e al contempo amare la natura, apprezzare lo stare all'aria aperta? Sarà la tua esperienza, ma evita le generalizzazioni. Perchè io un po' mi sento offeso...
 
S

Speleoalp

Guest
:lol:
Ciao Brina. Non ho capito bene le domande che poni, ma provo a risponderti e a darti qualche spunto... poi ne discutiamo, se vuoi.

Parto dalla fine: scalare a piedi nudi. Storicamente, alcuni alpinisti, come De Tassis o Graffer, scalavano a piedi nudi perchè semplicemente era meglio rispetto agli scarponi che avevano a disposizione. Ora, con le scarpette da arrampicata moderne le cose sono cambiate, ma non escludo che in certi casi il piede nudo (e allenato) potrebbe ancora essere migliore della scarpa. Comunque chi scala a piedi nudi al giorno d'oggi lo fa più per una filosofia, che per una performance, credo.

Arrampicatori = hippie. Questa idea potrebbe essere legata a certi ambienti arrampicatori come la Yosemite Valley negli States, soprattutto dopo gli anni 70 e ad esperienze simili anche in Italia. Conosci il termine "nuovo mattino"? Alpinismo - Wikipedia

Le bandierine Tibetane/Buddiste sono delle preghiere: Quotazero.com • Leggi argomento - bandiere tibetane
Probabilmente gli alpinisti che hanno fatto viaggi in Himalaya sono rimasti colpiti da questa usanza e hanno iniziato a diffonderla anche sulle "nostre" montagne. Poi sono carine, colorate e si sono diffuse come ornamento anche tra chi non ne conosceva il significato...

Divagando rispondo anche a speleoalp: ci sono alpinisti fissati con la lotta all'alpe, ci sono arrampicatori hippie, ci sono arrampicatori sportivi fissati con le prestazioni. Ma dire che non sono appassionati a quello che fanno è veramente nonsense... può non piacere a te il modo di fare, può non essere la tua passione.

Perchè uno non può definirsi escursionista/arrampicatore/alpinista e al contempo amare la natura, apprezzare lo stare all'aria aperta? Sarà la tua esperienza, ma evita le generalizzazioni. Perchè io un po' mi sento offeso...

Certamente, non è mia intenzione offende nessuno. La generalizzazione è solo nella mia persona, nella realtà non intendo assolutamente generalizzare e offendere. Anche la parola "passione" l'ho usata perché non conosco un altro termine adeguato per descrivere quello che intendo"penso"... anzi sinceramente fatico ad esternare in maniera chiara e corretta il mio modo di vedere.
Ma ovviamente non è affatto per offendere qualcuno. Purtroppo per molti e per fortuna per me e pochi, ah sono quasi estremista su alcune filosofie e maniere id vedere il "mondo". Questo però non vuol dire che voglio offendere, avere ragioni, ecc perché non ho niente. Quello che scrivo è semplicemente quello che "IO" vivo e vedo le cose ;))

Ma non è un giudizio reale sulle persone, cose.... è solo mio.
 
S

Speleoalp

Guest
Dico che la parola che uso, "passione", è sbagliata perché come dici te... uno può essere appassionato di tutto ed è una cosa personale.

Perché,boo... la mia mente è complicata e strana e soprattutto da come sono in grado di scrivere ne viene fuori una cosa "brutta e cattiva" quando non lo è.
Purtroppo tutti i termini per me sono solo termini, appunto... ma per me non esiste l'escursionismo, l'alpinismo, la speleologia, l'arrampicata e poi la passione per la natura, per gli animali, per i fiori....
Per quello fatico sempre ad esporre i miei pensieri, per me non esiste niente di tutto ciò. Esiste solo il modo di vivere la vita reale,che comprende tutto quello che viene definito come nello scritto sopra,... ma non per quei motivi... ma perché è tutto un mondo collegato e secondo me deve essere abbinato ;)

Lo so non si capisce cosa intendo e come ragiono... ma l'importante è sapere che non è con cattiveria o per offendere ;)))))
 
Differenzierei fra cultura alpina e cultura degli alpinisti o dell'alpinismo

La prima è riferita ad un ambito nel quale gli usi e i costumi hanno elementi in comune, penso ad esempio alla lingua Patois che era l'idioma, nelle sue varie sfumature di paese, che univa ambiti alpini dal piemonte al trentino e la Francia. Tra l'altro in questi ultimi tempi c'è una riscoperta valorizzazione di questa lingua e ad essa sono legati un certo immaginario (la grande marcia dei Valdesi, i briganti come Francois de Bardoneche, ecc...,).
Riguardo la cultura degli alpinisti o di chi va per montagna...non so...forse non esiste la cultura, ma esistono le culture dell'alpinismo e dell'andare per monti, e sono tante quante sono coloro che si avventurano fra sentieri e vette. Mi spiego, ognuno ha la sua etica personale e soprattutto in un ambito come quello montano le differenze d'approccio, mentalità ed ethos possono essere anche molto diverse. C'è chi ricerca la prestazione o i numeri come dice Speleo, come c'è chi fra i monti ricerca i propri limiti e quindi la misura di sé, poi c'è chi vive la montagna come hobbies. Ognuna di queste tipologie di persone (e ce ne sono tante altre) potrebbe raccontarti la stessa identica salita in tre, dieci, cento maniere differenti, tutte individualmente valide ma figlie del proprio percepire quello che hanno fatto, che comunque è inserito nella propria scala di valori.
Riguardo poi all'assioma Hippie-alpinismo come hanno detto è un immaginario forse più legato ai primi tempi dell'arrampicata sportiva in Yosemite o con il movimento del nuovo mattino in Italia. Effettivamente in quei periodi i fermenti culturali che si agitavano per le strade delle città furono portati anche in montagna, dove si assiste ad una rottura con l'epica eroica dell'alpinismo classico in luogo di un approccio più free all'arrampicata. Negli anni poi anche questo movimento di rottura culturale è stato riassorbito nelle "logiche" della società in cui viviamo e l'aspetto prettamente ludico e di liberazione cui erano orientati i pionieri del free climbing e del sassismo è praticamente scomparso per rientrare nell'alveo dei canoni sociali dominanti, quindi la ricerca del successo, della competizione e dell'affermazione personale, di qui (sono volutamente tranchant) le gare e l'aspetto desolante del climbing (e dell'alpinismo) moderni. Fortuna che esistono ancora gli Huber o gli Auer...
Forse sono partito un poco per la tangente, ma spero che quanto scritto ti possa essere utile a capire innanzi tutto che per capire cosa significa "montagna" basta semplicemente e necessariamente viverla.
 
Perfetto! :)

Differenzierei fra cultura alpina e cultura degli alpinisti o dell'alpinismo

La prima è riferita ad un ambito nel quale gli usi e i costumi hanno elementi in comune, penso ad esempio alla lingua Patois che era l'idioma, nelle sue varie sfumature di paese, che univa ambiti alpini dal piemonte al trentino e la Francia. Tra l'altro in questi ultimi tempi c'è una riscoperta valorizzazione di questa lingua e ad essa sono legati un certo immaginario (la grande marcia dei Valdesi, i briganti come Francois de Bardoneche, ecc...,).
Riguardo la cultura degli alpinisti o di chi va per montagna...non so...forse non esiste la cultura, ma esistono le culture dell'alpinismo e dell'andare per monti, e sono tante quante sono coloro che si avventurano fra sentieri e vette. Mi spiego, ognuno ha la sua etica personale e soprattutto in un ambito come quello montano le differenze d'approccio, mentalità ed ethos possono essere anche molto diverse. C'è chi ricerca la prestazione o i numeri come dice Speleo, come c'è chi fra i monti ricerca i propri limiti e quindi la misura di sé, poi c'è chi vive la montagna come hobbies. Ognuna di queste tipologie di persone (e ce ne sono tante altre) potrebbe raccontarti la stessa identica salita in tre, dieci, cento maniere differenti, tutte individualmente valide ma figlie del proprio percepire quello che hanno fatto, che comunque è inserito nella propria scala di valori.
Riguardo poi all'assioma Hippie-alpinismo come hanno detto è un immaginario forse più legato ai primi tempi dell'arrampicata sportiva in Yosemite o con il movimento del nuovo mattino in Italia. Effettivamente in quei periodi i fermenti culturali che si agitavano per le strade delle città furono portati anche in montagna, dove si assiste ad una rottura con l'epica eroica dell'alpinismo classico in luogo di un approccio più free all'arrampicata. Negli anni poi anche questo movimento di rottura culturale è stato riassorbito nelle "logiche" della società in cui viviamo e l'aspetto prettamente ludico e di liberazione cui erano orientati i pionieri del free climbing e del sassismo è praticamente scomparso per rientrare nell'alveo dei canoni sociali dominanti, quindi la ricerca del successo, della competizione e dell'affermazione personale, di qui (sono volutamente tranchant) le gare e l'aspetto desolante del climbing (e dell'alpinismo) moderni. Fortuna che esistono ancora gli Huber o gli Auer...
Forse sono partito un poco per la tangente, ma spero che quanto scritto ti possa essere utile a capire innanzi tutto che per capire cosa significa "montagna" basta semplicemente e necessariamente viverla.

Ma più in generale, essendo scledense, nel Pasubio?(Campogrosso-Pian delle Fugazze-Il Passo).
Per capire dove sono pensa al Rifugio Papa!(famosissimo :) ):p
 
Il Pasubio, va bene. Ma qual'è la domanda?

Sei partita parlando di "mito della montagna e dell'alpinismo", ma facendo delle domande che c'entrano molto poco, a mio parere. Anche il termine "mito" è piuttosto vago: il mito della montagna come ambiente puro e incontaminato, naturale. O il mito eroico dell'alpinista e della lotta all'alpe? Intendi piuttosto il "mito" nel senso che per te è solo fatto di racconti, di storie, di ricordi?
Forse sembrano domande stupide, ma mi ha incuriosito con quelle domande... Se vuoi risposte più mirate, cerca di spiegarti meglio!

E che rapporto hai tu, personalmente, con la montagna?
escursionista, alpinista, sciatrice, ...? ci vivi, in montagna?
 
Il Pasubio, va bene. Ma qual'è la domanda?

Sei partita parlando di "mito della montagna e dell'alpinismo", ma facendo delle domande che c'entrano molto poco, a mio parere. Anche il termine "mito" è piuttosto vago: il mito della montagna come ambiente puro e incontaminato, naturale. O il mito eroico dell'alpinista e della lotta all'alpe? Intendi piuttosto il "mito" nel senso che per te è solo fatto di racconti, di storie, di ricordi?
Forse sembrano domande stupide, ma mi ha incuriosito con quelle domande... Se vuoi risposte più mirate, cerca di spiegarti meglio!

E che rapporto hai tu, personalmente, con la montagna?
escursionista, alpinista, sciatrice, ...? ci vivi, in montagna?

Quoto, non si capisce bene dove si voglia andare a parare
 
Non capisco...sembra quasi che tu voglia fare un regalo e non ci vuoi dare più indizi per paura che tuo padre scopra la tua idea ahahah :) Se tuo padre voleva fare la guida alpina sa già tutto quello che serve sapere e si sarà già fatto idee sue :) La domanda mia è:"tu ti stai interessando a questa vita?"...
 
Non capisco...sembra quasi che tu voglia fare un regalo e non ci vuoi dare più indizi per paura che tuo padre scopra la tua idea ahahah :) Se tuo padre voleva fare la guida alpina sa già tutto quello che serve sapere e si sarà già fatto idee sue :) La domanda mia è:"tu ti stai interessando a questa vita?"...

Mi dispiace, ma io intendevo perfettamente ciò che scrivo(e poi, come ho scritto, abito a Schio(le persone sono scledensi)), no... è che sono cresciuta con alpini tutti bandierine nepalesi, incensi, cori da elfi e natura libera... qualche domanda te la fai ad una certa età!
Poi, ovvio, ci sono cresciuta da piccola con sti ideali... qualche interesse è umano averlo! :rofl:
 
Mi dispiace, ma io intendevo perfettamente ciò che scrivo(e poi, come ho scritto, abito a Schio(le persone sono scledensi)), no... è che sono cresciuta con alpini tutti bandierine nepalesi, incensi, cori da elfi e natura libera... qualche domanda te la fai ad una certa età!
Poi, ovvio, ci sono cresciuta da piccola con sti ideali... qualche interesse è umano averlo! :rofl:

Posso portare la mia esperienza. Sono cattolico e quando vado in montagna la vivo in maniera diversa. Entro in una spiritualità diversa, mi sento vicino al mio Dio e mi meraviglio spesso per la natura perfetta! Riesco quasi ad avere un dialogo. Se parli di spiritualità allora ci sta tutto! Non vorrei però che le bandierine fossero una moda. Tu che idea ti sei fatta?
 
Posso portare la mia esperienza. Sono cattolico e quando vado in montagna la vivo in maniera diversa. Entro in una spiritualità diversa, mi sento vicino al mio Dio e mi meraviglio spesso per la natura perfetta! Riesco quasi ad avere un dialogo. Se parli di spiritualità allora ci sta tutto! Non vorrei però che le bandierine fossero una moda. Tu che idea ti sei fatta?

Ahahaha, sisi, moda!
Come è moda(a Schio) vestirsi da montanaro chic!:rofl:
 
E' pure vero che dipende cosa fai e dove lo fai vestirsi da montanaro chic è comodo :) Quindi, secondo me, bisogna mettere a fuoco la situazione in cui ti trovi. A 4000 metri, per esempio, o sei vestito di tutto punto oppure soffri ;)

EDIT: ammesso che abbia inteso bene. Montanaro chic intendi vestiario tecnico, giusto?
 
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