Escursione Qualche giorno in Val Pusteria: in giro per la Valle

Parchi del Trentino-Alto Adige
  1. Parco Naturale Fanes - Sennes e Braies
  2. Parco Naturale delle Dolomiti di Sesto
Data: 25 agosto
Regione e provincia: Trentino-AltoAdige - Bolzano


:)

Ebbene si! Purtroppo o per fortuna, direte voi…siamo arrivati all’ultimo giorno del nostro soggiorno in Val Pusteria, :(
la giornata non si presenta molto buona e noi siamo molto indecisi su cosa fare, considerando anche il viaggio del giorno dopo…



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Decidiamo, alla fine, di girondolare per la valle, cercando di conoscere almeno un po’ della vita e della storia di questa zona.




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Da subito ci attira il lago di Dobbiaco: il lago,1.176 m slm., si trova a sud dell’omonimo paese, sulla strada per Cortina, esattamente al confine tra due famosi parchi naturali dell’Alto Adige: il Parco Naturale di Sesto ed il Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies.




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La sua formazione è dovuta, nell’antichità, a numerose frane che si staccarono dalle montagne sulla sponda ovest del lago, così il Rienza, nato da poco sotto le 3 cime, è diventato il suo immissario ed emissario.



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Inoltre, il lago rappresenta uno degli ultimi esempi di marcita ed ospita numerose specie di volatili, oltre ad essere molto pescoso :D




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Così, quasi senza accorgersene ci ritroviamo a fare il giro del lago, che è di circa 4,5 km. fra nuvoloni, paperette, folaghe, cigni, ponticelli sul Rienza…e montagne!



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>>> continua
 
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San Candido

:)


Indirizzati da un certo languorino, ci dirigiamo poi, verso San Candido, (antichissimo paese già esistente al tempo dei romani, che hanno lasciato diverse tracce) dove sicuramente troveremo qualcosa da mettere sotto i denti ...:biggrin:

Veniamo però subito attirati dalle cupole e dall'austerità della colleggiata



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"Il complesso della Collegiata di San Candido (in tedesco Stiftskirche Innichen), considerato il più importante monumento romanico del Sudtirolo, fu costruito a partire dal 1043 sul sito del monastero benedettino fondato nel 769 da Tassilone III di Baviera per convertire gli slavi allora insediati nella zona. Il poderoso campanile e l'atrio con il fonte battesimale precedono il grandioso interno a tre navate, che conserva numerose opere d’arte, tra le quali affreschi di Michael Pacher e il grande Crocifisso ligneo dell'altare maggiore." (Wiki)



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l'antica chiesa è molto bella nelle sue linee austere e nella sua semplicità, per fortuna non è stata rimaneggiata come altre...:no: persino fare il giro esternamente è molto interessante :)


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a parte i vari scorci di montagna, si viene attirati anche da un particolare monumento ai caduti dalla forma strana, al quale è abbinato un libro con i fogli di rame, dove si trovano i nomi e le foto di tutti i caduti :(


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ma tutto il paesino è molto carino e caratteristico :lol:


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... e dopo una birrozza ed il classico wurstel, ci aspetta Dobbiaco :lol:



>>> continua
 
Mi tizza quel monte con la cima storta della decima f0to della prima serie: mi fa venire voglia di salirlo.
Grossi complimenti come al solito
 
:)
Flavia,
sei una fotografa eccellente.

Sempre alla ricerca di sentieri tra le rocce, quel lago, durante i soggiorni a San Candido, lo ho sempre snobbato. Ne apprezzo ora i suggestivi scorci e mi piace molto la tua fotografia dove il cielo velato da nubi leggere si specchia nell’acqua. Sembrano dissolvenze impressioniste!

Bella l’austerità della collegiata e gli edifici che si affacciano sulla piazzetta. Fino a pochi anni fa, girando per il paese, accanto a pregevoli edifici si trovavano stalle e vecchi fienili ancora in uso. Un mix di aria di paese … di tradizioni … di casa e insieme di sobria eleganza, che oggi purtroppo sta perdendosi.

Mi sembra che tu abbia vissuto intensamente quei giorni … Brava!!!
Ciao da Lucia
 
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Dobbiaco ed il Monte Rota

:)


tornando verso la val di Braies, passiamo da Dobbiaco, "la porta delle Dolomiti" e li devo, sottolineo devo :biggrin: fermarmi di nuovo :biggrin:

dovete sapere che Dobbiaco è il primo paese delle Dolomiti che ho conosciuto, il primo dove i miei mi hanno, intelligentemente, portato da piccola :lol:

i ricordi sono tanti...ma io cerco di vederlo com'è adesso a distanza di anni :)


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la parrocchiale di San Giovanni Battista


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la statua di Massimiliano I, fatta recentemente


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nel centro cittadino, dietro la chiesa parrocchiale, si trova il castel Herbstenburg: una struttura imponente, difesa da alte mura merlate.
Il castello, che in precedenza era solamente un vecchio torrione, oggi viene anche chiamato castel Herbstenburg, dai fratelli Christoph e Kaspar Herbst, dignitari di Massimiliano.


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uno dei ricordi che mi è rimasto più impresso è quando andavamo con la seggiovia sul Monte Rota e poi, per scendere, si faceva una specie di sci sull'erba verdissima e fresca del pendio :D

cerco la seggiovia...:ka::ka:... non c'è più...:-x


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così non ci resta che cercare la strada per salire fino a dove, una volta, arrivava l'impianto :biggrin:

questo, ci permette di passare dalla piccola frazione di Santa Maria, dove si trova il più noto santuario mariano della valle (peccato che era in ristrutturazione)


dobbiaco15.jpg - Dobbiaco oggi dal Monte Rota


dobbiaco15 bis.jpg - Dobbiaco ieri :biggrin: dal Monte Rota


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dobbiaco18.jpg - nuvole verso l'Austria



i nuvoloni che ci hanno seguito per quasi tutto l'ultimo giorno, ci aspettano anche la mattina dopo, quando ci mettiamo in macchina alla volta di Roma... per quest'anno è finita... :biggrin: :biggrin:


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:) :)



https://picasaweb.google.com/106813588366565299912/InGiroNellAltaValPusteria#
 
Mi tizza quel monte con la cima storta della decima f0to della prima serie: mi fa venire voglia di salirlo.
Grossi complimenti come al solito

grazie :D Piervi,
troppi monti ti attizzerebbero da quelle parti :biggrin: non so come si chiami quella montagna, credo che sia la Croda dei Baranci, ma non sono sicura...forse Fabri64 lo sa, chiederò :D
 
:)
Flavia,
sei una fotografa eccellente.

Sempre alla ricerca di sentieri tra le rocce, quel lago, durante i soggiorni a San Candido, lo ho sempre snobbato. Ne apprezzo ora i suggestivi scorci e mi piace molto la tua fotografia dove il cielo velato da nubi leggere si specchia nell’acqua. Sembrano dissolvenze impressioniste!

Bella l’austerità della collegiata e gli edifici che si affacciano sulla piazzetta. Fino a pochi anni fa, girando per il paese, accanto a pregevoli edifici si trovavano stalle e vecchi fienili ancora in uso. Un mix di aria di paese … di tradizioni … di casa e insieme di sobria eleganza, che oggi purtroppo sta perdendosi.

Mi sembra che tu abbia vissuto intensamente quei giorni … Brava!!!
Ciao da Lucia



si Lucia, abbastanza intensamente :D :D
se il Lago di Dobbiaco l'hai sempre snobbato, è ora di conoscerlo meglio, infatti anche noi eravamo in dubbio, ma ci siamo ricreduti, certamente è da fare in una giornata di relax e offre sicuramente momenti piacevoli :D
 
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grazie :D Piervi,
troppi monti ti attizzerebbero da quelle parti :biggrin: non so come si chiami quella montagna, credo che sia la Croda dei Baranci, ma non sono sicura...forse Fabri64 lo sa, chiederò :D
Straordinario reportage di una delle parti più belle delle nostri valli alpine.
E' ancora vivo il ricordo di quando l'anno scorso sono stato 8 giorni a Dobbiaco perlustrando ogni centimetro di quella zona.

Purtoppo non conosco il nome della montagna in questione ma potrebbe essere verosimile che sia la Croda dei Baranci, d'altronde se ci si sopsta poco più su, proseguendo sulla strada per Cortina, all'altezza del lago di Landro, si vedono per un attimo le Tre Cime di Lavaredo con il loro versante ovest, da una suggestiva "finestra" che improvvisamente si apre tra una muraglia omogenea di boschi e montagne.

Un salutone :D
Fabrizio
 
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