Quali compiti deve permettere di svolgere un coltello da sopravvivenza?

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Speleoalp

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...esattamente, condivido.
Senza nemmeno tornare tanto indietro, ma pensando a quando si leggono quei discorsi "...i contadini, gli agricoltori, i nonni, etc..." pure loro non é che si facevano mille mila "seghe mentali" e le economie di sussistenza erano delle realtà. Anzi, ancora adesso, spesso e volentieri... nella valli, nei paesini... quelle persone che vivono in determinate maniere, si mettono a ridere ad ascoltare, leggere certe cose, teorizzate in certe maniere ;) Adesso appunto é più la foga d' avere e propagandare il possesso di X e J, che il fare.... Infatti é quasi più importante conoscere le specifiche tecniche degli oggetti, dialogare bene... che tutto il resto ;) Lo si nota concretamente vedendo argomenti, teorie, discorsi.... paragonati poi ai modi di fare ;)


Per il resto, forse erroneamente o stupidamente, io mi applico, mi appassiono e mi interesso a fare certe cose con una mentalità differente. Non la vedo come un gioco, come un passa tempo, come una falsa.... ma proprio un ritornare ad essere un pò più autonomi, indipendenti in maniere "umili", "semplici".... con la natura ;) Non é sicuramente un'andare a giocare, tutto rose e fiori o per esibire i miei oggetti, le mie competenze o altro....ma per avere la consapevolezza concreta e reale di certe cose ;)

Onestamente ritengo che il tutto parta proprio dalla filosofia, atteggiamento con cui ci si interessa a determinate cose... le quali conducono a delle convinzioni, teorie, etc.... differenti tra loro.

Ma cerco sempre di esser obiettivo, per esempio non trovo sensato e realistico "esaltare" le cose per farle sembrare più attraenti e accattivanti. Come il trovare mille-mila "scuse" su quello che ci può trovare a dover fare in natura.... quando le cose sono quelle ;)

Come dico spesso, per spiegare il mio ragionamento su queste cose, facendo un paragone che ritengo valido in tanti casi:
"...inutile farmi i discorsi sul metodo migliore per dormire all'addiaccio, come fare, disfare, non fare, perché, per come, dati quà, dati là..." e poi chi mi ha detto quelle cose, quando effettua delle uscite ha con se tutto e di più. Con i coltelli e tutte le cose che si possono dire, raccontare su di essere, vige per me lo stesso discorso.... ma contrario, farmi la teoria sugli acciai, materiali, specifiche, etc per fare qualche giorno nel boschetto organizzato.... cioé, l'attendibilità o il senso và per me perso. Preferisco meno esaltazioni e teorie.... ma racconti sul proprio piacere di fare X e J nella propria maniera....


Il tutto detto con simpatia, tranquillità e umiltà... specifico, visto che potrebbe suonare diversamente ;) Per capire cosa intendo, bisognerebbe passare qualche giorno in una delle mie uscite.... nelle quali, probabilmente la maggior parte si romperebbe le palle, AHAH Per i motivi di cui sopra, ahahah
 
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Mi permetto di dare la mia opinione su un tema che mi piace. Concordo con quasi tutto quello che ho letto fino ad ora.
Però vorrei fare un piccolo ragionamento.
Gli strumenti utili ad una qualsiasi situazione di emergenza, sono quelli che sai adoperare.
Quindi prima di tutto se sei motivato da una sana volontà di essere preparato, devi imparare le tecniche utili a superare una situazione imprevista. Quindi per esempio partirei da una buona forma fisica. Una buona resistenza in acqua e in lunghe camminate.
Detto ciò mi farei un giusto set up di attrezzature (tra cui per primo un kit medico ) e non mi preoccuperei troppo del solo coltello.
Ma siccome la tua domanda è molto stringente su questo benedetto coltello. Direi di comprare un buon fisso tra 11-13 cm. Molto importante, che sia di un acciaio resistente e facile da affilare, che abbia una presa comoda. Il di piú probabilmente è solo voglia di spendere. Ció non toglie che ci siano coltelli bellissimi e fighissimi di mille misure e forme, ma con un fisso sui 13 sapendolo usare si fa tutto quello che serve.
Una lama sui 13 cm ti permette tranquillamente di fare dei bei listelli per un fuoco e rimane abbastanza contenuto da potersi adoperare per degli intagli.
Fatto sta che sabato scorso mi sono alzato alle 3:30 di notte, avevo 3 coltelli e non sono riuscito ad accendere un fuoco alla svelta perché non mi ero portato delle esche di "emergenza".
 
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Mi permetto di dare la mia opinione su un tema che mi piace. Concordo con quasi tutto quello che ho letto fino ad ora.
Però vorrei fare un piccolo ragionamento.
Gli strumenti utili ad una qualsiasi situazione di emergenza, sono quelli che sai adoperare.
Quindi prima di tutto se sei motivato da una sana volontà di essere preparato, devi imparare le tecniche utili a superare una situazione imprevista. Quindi per esempio partirei da una buona forma fisica. Una buona resistenza in acqua e in lunghe camminate.
Detto ciò mi farei un giusto set up di attrezzature (tra cui per primo un kit medico ) e non mi preoccuperei troppo del solo coltello.
Ma siccome la tua domanda è molto stringente su questo benedetto coltello. Direi di comprare un buon fisso tra 11-13 cm. Molto importante, che sia di un acciaio resistente e facile da affilare, che abbia una presa comoda. Il di piú probabilmente è solo voglia di spendere. Ció non toglie che ci siano coltelli bellissimi e fighissimi di mille misure e forme, ma con un fisso sui 13 sapendolo usare si fa tutto quello che serve.
Una lama sui 13 cm ti permette tranquillamente di fare dei bei listelli per un fuoco e rimane abbastanza contenuto da potersi adoperare per degli intagli.
Fatto sta che sabato scorso mi sono alzato alle 3:30 di notte, avevo 3 coltelli e non sono riuscito ad accendere un fuoco alla svelta perché non mi ero portato delle esche di "emergenza".
Hai sempre problemi di freddo notturno?
 
Hai sempre problemi di freddo notturno?
No no Henri!:biggrin: l'altro raduno erano le giornate piú fredde dell'anno e non avevo un sacco adeguato. Lo scorso weekend ho dormito con il solo bivy bag, solo che sentivo avvicinare un animale abbastanza grandino e volevo accendere un fuoco per mantenerlo un po' a distanza. Fatto sta che era caldo, non avevo freddo, con il coltello non riuscivo a fare dei feather Stick un po' per varie ragioni tra cui aveva perso totalmente l'affilatura, poi avevo le mani doloranti (perché il manico del'M5 non fa per me...) Insomma alla fine se fossi riuscito al volo avevo un sacco di legna da bruciare...Ma ho deciso di non insistere e di provare ad addormentarmi nonostante il misterioso animale. (Che poi a quanto pare era una volpe bellissima:lol:)
 
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Speleoalp

Guest
Fatto sta che sabato scorso mi sono alzato alle 3:30 di notte, avevo 3 coltelli e non sono riuscito ad accendere un fuoco alla svelta perché non mi ero portato delle esche di "emergenza".

Oppure perché non ti sei preparato bene di giorno ;)
Non é una critica... ma uno spunto, "prepararsi nei momenti comodi, di giorno, etc.... per eventuali imprevisti, necessità" ;)
:p;):D:):biggrin:
 
La sopravvivenza, secondo il mio modesto parere, è prima di tutto pianificazione; in tempo di pace si fanno ipotesi e sulla base di queste ci si "arma", per i casi di emergenza.
La scelta dell'attrezzatura e quindi anche del coltello è influenzata innanzitutto dalle situazioni in cui potresti incappare, se sei in città, direi che una buona pinza multiuso potrebbe fare al caso tuo (anche per non incorrere in sanzioni per porto ingiustificato di strumento atto ad offendere), se sei in acqua, direi un buon coltello da sub, se sei in Alaska, con temperature molto fredde e necessità di avete molta legna per riscaldarti, direi che il top sarebbe una buona accetta.
I vari film, programmi, corsi ecc.. " di sopravvivenza ", secondo me sono più romanzati di una telenovela, la vera sopravvivenza è direttamente proporzionale a: fortuna, preparazione fisica e mentale e buonsenso.
Da parte mia, con un coltello da campo, carbonioso, con una lama da 18 cm. Mi trovo bene, per l'appunto a fare campo, legna, rifugio e anche se sacrificando un pò la maneggevolezza riesco anche a fare lavoretti di fino, naturalmente, la cosa è soggettiva, dipende dalle abilità personali.
Questo è quello che uso ultimamente:
IMG_20170219_120331.jpg
 
La mia risposta sara' forse banale, ma per me il compito che deve assolvere e':
-permettermi di sopravvivere
Spiego: potrei capitare in qualsiasi situazione quindi magari in alcuni contesti e' meglio un coltello "da legna" in altri uno leggero (es. naufragio) quindi dovrebbe essere un coltello che io al momento non ho trovato.
Concordo con chi dice che non e' il coltello a permetterti di sopravvivere ma chi e come lo usa.
Per assurdo potresti proprio non averlo con te e quindi? gia' ti dai per morto?
Ciao The_Hawk

Riporto citazione proprio per sottolineare il fatto che (per me) è il cervello il miglior strumento da sopravvivenza. Perché saper improvvisare e pensare fuori dagli schemi e avere un cervello che ti aiuta nei momenti di sconforto e difficoltà è la vera cosa che conta.

Tornado alla domanda: io rispondo che un coltello da sopravvivenza dipende dell'ambiente che andrò ad affrontare (molti non sanno manco dove sta il mare....) e deve rispettare i concetti della "regola del 3". Come prima cosa deve permettermi di evitare ipo/ipertermia, successivamente deve aiutarmi ad evitare la disidratazione e dovrebbe aiutarmi a chiedere soccorso. Poi che tipo di Coltello, ripeto, dipende dell'ambiente (o scenario, se vogliamo) e dalle capacità personali.

Il mio consiglio : impara a fare tutto con tutto in molti ambienti e scenari differenti.
 
Ultima modifica:
S

Speleoalp

Guest
Esatto.... l'approccio e le filosofie che si decidono di seguire,... esulano dai termini e definizioni che si utilizzano ;)
Poi chiaramente ognuno da il senso che "preferisce" a questi termini generici e universali ;)


Come tutti gli standard, luoghi comuni, etc possono essere sia validi che inutili ;)
Perché tutto parte dalla persona che fà le cose ;)
 
Detto questo, bushcraft, non vuole dire per forza rinunciare a qualche comodità, portarsi dietro un esca ed un accendino,o dei fiammiferi controvento, per nel caso accendere un fuoco in un battibaleno non è vietato :p:si:

Mi hai tolto le parole di bocca, stavo per scriverlo io.

Nelle escursioni mi porto l'acciarino per giocare ma anche l'accendino e carta perchè se devo accendere un fuoco, lo voglio poter fare ad ogni costo. :si:
 
S

Speleoalp

Guest
Alla fin della fiera non esiste comunque una regola assoluta ;)
Quale coltello é migliore, quale materiale é migliore....
Quali caratteristiche deve avere o non avere....
Semplicissimo, logico e naturale ;)
Tutto ciò che soddisfa le necessità e aspettative della persona che lo usa ;)

Che poi uno "campa" con un coltello da cucina o con un coltello da "Rambo", poco conta..... se riesce a camparci, ha un suo perché ;)
Si dice che "al cuore non si comanda".... per me é la stessa cosa sugli "approcci e filosofie personali delle persone"

Anche perché si cadrebbe nel ridicolo e nella vanità presumere che le proprie "abitudini", "conoscenze", etc siano applicabili a tutto e per tutti, senza alternative valide ;)

Infatti la cosa "scomoda" é che si possono ricevere mille mila opinioni differenti, consigli, teorie e studi.... ma alla fine bisognerà sempre farsi le proprie esperienze, sensazioni,....
 
:roll: io avevo sia accendino che fiammiferi Cerati che M7 nello zaino... In terra un tappeto di pigne e roba secca andante... Ma se non ho nessuna urgenza non vedo il motivo di aprire il kit di emergenza. ;)
 
S

Speleoalp

Guest
....manco sò cosa sia il "kit" d'emergenza, ahah
Ho provato e viverlo come "tradizione" vuole, ma poi il contenuto era quello che usavo "solitamente", normalmente non per "moda" o "romanticismo", ma proprio normale... Visto che non uso quasi mai oggetti mono-uso.
Quindi mi sembrava "stupido" portare praticamente le medesime quattro cose, in contenitori differenti, ahahah
Certo ci sono cose che uso maggiormente e cose che uso meno,.... Ma di proncipio....

Ma in generale, coltello compreso.... non é che condiziona quello che mi serve ;) Che sia grande, piccolo, pezzo unico o meno....
Cambia il metodo di lavoro, ma non lo scopo che voglio o devo raggiungere ;)

Infatti una cosa che volevo documentare, facendo uscite, video, foto, etc era proprio questa.
Non che sia un qualcosa di "scientifico" - "rilevante", ma é solo un mio desiderio...
Il mostrare che con determinati oggetti, coltelli, differenti, si possono raggiungere gli stessi scopi in uscite reali. Quindi senza alternative o sedere parato ;) Semplicemente adattando il metodo di lavoro a tutto il contesto. Senza impazzire maggiormente, senza faticare di più, etc Finendo direttamente al discorso che il genere di coltello é molto più spesso collegato a quello che preferisce la persona che lo usa, rispetto a tutto il resto. Ambienti, lavori, etc...
 
CUT

I vari film, programmi, corsi ecc.. " di sopravvivenza ", secondo me sono più romanzati di una telenovela, la vera sopravvivenza è direttamente proporzionale a: fortuna, preparazione fisica e mentale e buonsenso.

CUT Vedi l'allegato 149323

aggiungerei anche situazione/contesto (ovvio che se sei su un aereo che sta precipitando puoi essere allenatissimo ma non puoi far molto, se invece sei in bici in un bosco e fori la situazione e' molto piu' favorevole...) e fattore c...
 
Domanda 1: Ciao a tutti, volevo sapere secondo voi che compiti deve essere in grado di far svolgere un coltello da sopravvivenza da utilizzare in natura?
Domanda 2: Secondo voi è meglio un coltello più grosso e quindi pesante che però ad esempio per costruire un riparo efficace e comodo ci fa fare meno sforzo e richiede meno tempo o uno più piccolo e leggero che ci fa affaticare meno nel portarlo ma poi nell'utilizzo pratico per lavori più gravosi richiede molto più tempo e fatica?

La mia opinione è che un coltello da sopravvivenza deve essere obbligatoriamente:
- Abbastanza resistente da non rompersi sotto forti sollecitazioni, quindi Full tang/hidden tang (perchè non si sa mai cosa potrebbe capitare)
- Deve tenere bene il filo e/o essere facile da riaffilare con strumenti di emergenza e non con un set lansky a guida laser termonucleare (perchè non si sa mai cosa potrebbe capitare, e due ^^)

Poi si possono aggiungere altre caratteristiche che variano a seconda dei bisogni di ognuno di noi, c'è chi vuole il coltellone perchè ci puoi fare tutto, chi il coltello leggero perchè si possa occultare/portare senza fatica, chi l'inox perchè non vuole manutenzione chi il carbonioso, chi lo vuole per autodifesa e chi più per un motivo psicologico. E qui si arriva al punto in cui ognuno ha la sua opinione su cosa serve a se stesso e cosa no!

Credo di poter affermare con certezza però che se un coltello si rompe o non taglia più diventa inutile, quindi indipendentemente dalle proprie scelte un Fulltang sarà sempre meglio di un folder (con buona pace dei Victorinox e degli Opinel XD) così come un coltello che tiene il filo e/o si riaffila facilemente sarà sempre meglio un coltello con un acciaio strepitoso, durissimo e supertagliente che in cambio non si riaffila mai in situazioni di emergenza (ad esempio con una DC4).

My 2 (fucking) cents :p
 
Questo è il mio kit di emergenza.
Acciarino e fischietto
Spyderco Dragonfly in zdp 189
Esche di cotone e fiammiferi Cerati.

Detto ciò porto sempre con me una lampadina un accendino ed altre lame.
 

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Speleoalp

Guest
...io sono la rovina della categoria, AHAHAH
Una delle poche cose che potrei ritenere di avere, quasi, sempre con me...é questa.
Compreso il mio fedele coltellino ;) Che all'occorrenza potrebbe diventare il mio "kit d'emergenza", ahah
IMG_3115.JPG
 
Salve a tutti,
Chiedo venia ma credo ci sia un piccolo equivoco... Il "survival" è nato in origine come insieme di tecniche per procurarsi nell' ordine acqua, riparo, fuoco, cibo con un equipaggiamento minimale. Vuoi perché in emergenza, vuoi perché militare, hippie o altro. Il survival è poi diventato uno sport un po' come il tiro con l'arco, e i coltelli che oggi noi definiamo survival sono pensati per mettere in pratica tecniche tutto sommato ben definite durante prove programmate con cura in cui si cerca di procurarsi acqua, riparo, fuoco, cibo usando solo con un coltello per sport.
Si può fare con il Mora Companion o con il Maserin WP4 in un ottavo del tempo. Io apprezzo il WP4 perché nel tempo che mi permette di risparmiare posso fare esperimenti che altrimenti richiederebbero troppo tempo o più strumenti.
Il Firstblood è un coltello molto particolare, ora sono senza le fonti quindi devo andare a memoria semmai sarò più preciso in seguito, discende da un coltello/lancia progettato da un ufficiale coloniale inglese per difendersi dalle belve. Il Lile Firstblood era in origine un coltello/ lancia anti orsi.
E qui incontriamo un discrimine importante tra survival e survival sportivo per molte ragioni il secondo è quasi sempre "vegetariano".
I coltelli pensati per trattare le spoglie di un selvatico venato di solito sono molto specializzati possono essere usati in condizione di emergenza nel bosco, ma è molto difficile che si programmi una uscita survival con anche una componente venatoria in cui non si abbia bisogno di una lama molto versatile, che se è anche un buon chopper ti semplifica molto la vita...
 
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