Quali nodi per kit ferrata con dissipatore KISA e corda singola

Da qualche tempo ho iniziato a fare ferrate e la cosa mi piace molto, anche nell'ottica di iscrivermi, a breve, ad un corso di arrampicata.

Fino ad ora usato il kit di un amico, il classico con fettuccia elastica e dissipatore a strappo.

Ora mi hanno regalato un kit, nuovo, composto da moschettoni Kong specifici da Ferrata, dissipatore Kong Kisa a 6 buchi e corda singola da arrampicata. Lo stesso set up lo usano alcuni compagni di ferrata e mi è arrivato in regalo (ma comunque lo avrei acquistato in ogni caso, preferendolo al kit commerciale).

Bene, veniamo al quesito: quali nodi preferire per i moschettoni? quale nodo di giunzione per realizzare la Y e quale nodo per lo spezzone di frenata (nodo semplice doppio?).

Grazie dei consigli!
 
dico due cose solo , il kit a scorrimento è meno sicuro di quello a strappo , se la corda e' umida scorre in un modo se è secca in un altro , sei in grado di valutare ? quello a strappo e' sempre lo stesso . altra cosa , che diametro di corda usi per la piastrina ? lunga quanto ? a leggere queste cose mi vien la pelle d'oca , non sai che nodi fare , quindi nemmeno farli correttamente e a quel pezzetto di corda ci affidi la vita .
e già che ci siamo , ti hanno regalato questo set i tuoi amici di ferrata , non chiedi a loro ma qui sul forum , deduco che nemmeno loro sanno di cosa state parlando , nodi , diametri , lunghezze ... ma tu ti fidi a usare un attrezzo costruito da loro ?
 
dico due cose solo , il kit a scorrimento è meno sicuro di quello a strappo , se la corda e' umida scorre in un modo se è secca in un altro , sei in grado di valutare ? quello a strappo e' sempre lo stesso . altra cosa , che diametro di corda usi per la piastrina ? lunga quanto ? a leggere queste cose mi vien la pelle d'oca , non sai che nodi fare , quindi nemmeno farli correttamente e a quel pezzetto di corda ci affidi la vita .
e già che ci siamo , ti hanno regalato questo set i tuoi amici di ferrata , non chiedi a loro ma qui sul forum , deduco che nemmeno loro sanno di cosa state parlando , nodi , diametri , lunghezze ... ma tu ti fidi a usare un attrezzo costruito da loro ?
Li vedrò tra circa un mese, chiederò a loro che ne sanno, grazie.
 
Premetto che non ho mai fatto una ferrata e che non ci capisco niente, però mi è sorta una curiosità alla quale spero @Mauro S possa dare soddisfazione... perché si preferisce il dissipatore a strappo? A naso, si, da incompetente, avrei scelto il dissipatore a scorrimento perché, nell'eventualità di una caduta, posso comunque riposizionarlo e finire la ferrata in semi-sicurezza... il semi è riferito alla corda che comunque un qualche stress deve averlo subito... con quello a strappo sarei costretto a legarmi a qualcuno inficiando l'uscita anche a qualcun altro... sbaglio? Grazie in anticipo ;)
 
Premetto che non ho mai fatto una ferrata e che non ci capisco niente, però mi è sorta una curiosità alla quale spero @Mauro S possa dare soddisfazione... perché si preferisce il dissipatore a strappo? A naso, si, da incompetente, avrei scelto il dissipatore a scorrimento perché, nell'eventualità di una caduta, posso comunque riposizionarlo e finire la ferrata in semi-sicurezza... il semi è riferito alla corda che comunque un qualche stress deve averlo subito... con quello a strappo sarei costretto a legarmi a qualcuno inficiando l'uscita anche a qualcun altro... sbaglio? Grazie in anticipo ;)

se usi un dissipatore a scorrimento , la frizione che darebbe cambia rispetto se la corda e' bagnata o asciutta , anche se solo umida si gonfia , di poco magari ma cambia e devi saper valutare . se poi hai intenzione addirittura di auto costruirtelo dovresti sapere che diametro usare , va da 9 a 11 , quanti fori vuoi usare della piastrina a seconda del diametro della corda e del "peso" da assorbire , quello a strappo e' piu lineare , bagnato o asciutto non cambia , e se se neofita e' meno di intralcio .
non pensare che se cadi giri la piastrina e continui la ferrata , se il dissipatore lavora e ti va bene arriva il soccorso alpino e la ferrata la finisci con un set loro , ma tranquillo che se cadi e il dissipatore lavora non sei in grado di continuare , se lavorasse quello a strappo non cambia , non la finisci . e non pensare di legarti a qualcuno se intendi al suo set in due , se intendi in cordata dovresti trovare uno che si prende la responsabilità di legarsi insieme ad uno sconosciuto ( oltre ad avere la corda ) , io non lo farei mai di legarmi ad uno che non conosco , telefonerei al soccorso che lo venga a recuperare .

se vuoi altre info chiedi pure ...
 
Nel mio caso la corda è da 9.1mm (una beal joker) quindi dovrò usare tutti e 6 i buchi disponibili, lasciando almeno 150cm di scorrimento. Conosco alcuni nodi, il semplice 8, che so fare, andrebbe bene per i moschettoni, sbaglio? Per il momento non ho ferrate da fare nei prossimi weekend e in ogni caso continuerei con il kit a strappo finché non mi sentirò sicuro di saper fare, come si deve, le cose con il kit autocostruito. Domando e studio, agli amici così come sul forum, serve anche a questo no?
 
Nel mio caso la corda è da 9.1mm (una beal joker) quindi dovrò usare tutti e 6 i buchi disponibili, lasciando almeno 150cm di scorrimento. Conosco alcuni nodi, il semplice 8, che so fare, andrebbe bene per i moschettoni, sbaglio? Per il momento non ho ferrate da fare nei prossimi weekend e in ogni caso continuerei con il kit a strappo finché non mi sentirò sicuro di saper fare, come si deve, le cose con il kit autocostruito. Domando e studio, agli amici così come sul forum, serve anche a questo no?
non e' detto che vada bene la corda da 9.1 passata sui 6 fori , ci sono diverse variabili da considerare . posso capire che ti piacerebbe auto costruirtelo ma son cose da fare quando si e' esperti , non e' come imparare a montare un mobiletto dell'ikea . c'e' in ballo la tua vita .

dai retta a me , vai avanti con quello a strappo che e' stra collaudato , io non userei mai un attrezzo il quale collaudo lo fai alla prima ipotetica caduta , se dovesse funzionare ti recuperano con qualche botta , se dovesse fallire ti portan giù in un sacco ... pensa bene alle conseguenze .

e non fidarti di usare set costruiti da amici , dammi retta ...

nessuno mai (spero) qui ti dira' che nodi fare o quale corda usare senza conoscere chi li eseguirà
 
se usi un dissipatore a scorrimento , la frizione che darebbe cambia rispetto se la corda e' bagnata o asciutta , anche se solo umida si gonfia , di poco magari ma cambia e devi saper valutare . se poi hai intenzione addirittura di auto costruirtelo dovresti sapere che diametro usare , va da 9 a 11 , quanti fori vuoi usare della piastrina a seconda del diametro della corda e del "peso" da assorbire , quello a strappo e' piu lineare , bagnato o asciutto non cambia , e se se neofita e' meno di intralcio .
non pensare che se cadi giri la piastrina e continui la ferrata , se il dissipatore lavora e ti va bene arriva il soccorso alpino e la ferrata la finisci con un set loro , ma tranquillo che se cadi e il dissipatore lavora non sei in grado di continuare , se lavorasse quello a strappo non cambia , non la finisci . e non pensare di legarti a qualcuno se intendi al suo set in due , se intendi in cordata dovresti trovare uno che si prende la responsabilità di legarsi insieme ad uno sconosciuto ( oltre ad avere la corda ) , io non lo farei mai di legarmi ad uno che non conosco , telefonerei al soccorso che lo venga a recuperare .

se vuoi altre info chiedi pure ...
Grazie ancora per la risposta... il "legarmi" a qualcuno nella mia mente era riferito ad un eventuale compagno ricco di esperienza, esperto arrampicatore, che si fosse preso la briga di accompagnarmi e farmi da maestro...e nel caso di caduta che mi accompagnasse indietro (o avanti se la fine della ferrata fosse più vicina) predisponendo via via qualche ancoraggio di emergenza o altro con materiale eventualmente portato dietro proprio x sicurezza... ma mi sa che è na bella cazzata... pes però mi è venuta un'altra domanda... come si affronta una prima ferrata? Cosa c'è da sapere? Come si prepara? Cosa è indispensabile saper fare? Sono leggermente OT vero? :wall: :wall: :wall:
 
ma mi sa che è na bella cazzata...
il dissipatore a strappo penso sia praticamente impossibile che si rompa molto alla prima caduta... per quanto sia ovviamente sconsigliabile usarlo in seguito se "danneggiato", almeno alla prima via di fuga, se non proprio a finire la ferrata, dovresti arrivarci nel 99% dei casi con ancora un po' di protezione...

poi se è proprio rotto si chiamano i soccorsi...

pes però mi è venuta un'altra domanda... come si affronta una prima ferrata? Cosa c'è da sapere? Come si prepara? Cosa è indispensabile saper fare? Sono leggermente OT vero? :wall: :wall: :wall:
vabbè puoi aprire una discussione se vuoi, anzi magari cerca sul forum che si sarà già detto...
 
Sono stati portati in campo tanti argomenti.
La domanda iniziale era chiara, quali nodi. Non è affar mio (almeno) discutere in un forum cosa vuole fare uno della sua vita, anche se sono Istruttore CAI e da 20 anni faccio lezioni sulla responsabilità in montagna. Se me lo chiede un amico che vuole venire con me domani, è diverso, ma se uno fa una domanda su un forum vuole una risposta.
Sicuramente prima di affrontare una ferrata consiglierei comunque alla persona di impratichirsi altrove, sia con i nodi che con le manovre di corda. Ma non pensate che ci siano molte persone che lo fanno: della gran massa di praticanti ferratisti che ho visto da oltre 30 anni, pochissimi sanno coscientemente cosa stanno facendo, cosa rischiano in caso di caduta, e sono in grado di dirti che cosa è il fattore di caduta 2 (sarebbe per me obbligatorio per chi va in ferrata conoscere almeno gli elementi essenziali della Catena di assicurazione e le sue dinamiche). Non voglio aprire qui una lezione sulla suddetta, che forse potete trovare nella sezione Alpinismo (o Ferrate, se c'è) quindi risponderò alla domanda.
Il nodo per le asole dove posizionare i moschettoni è indifferente, basta che sia una asola chiusa e non scorrevole, per cui alle estremità dei due rami di corda che escono dal sistema e che vanno sul cavo, si possono indifferentemente fare un'asola semplice od un nodo delle Guide (bulino), magari nastrando con scotch da elettricista o con termorestringente (da elettricista) i due capi che fuoriescono dal nodo per non avere intralcio.
La parte centrale della "Y" si realizza con un nodo doppio inglese, in modo che venga realizzato come da foto.
In vita, il ramo che esce dalla base della Y, si lega all'anello di servizio dell'imbrago con un nodo delle Guide.
Tutto qui.
E' un sistema ancora utilizzato efficacemente moltissimo anche oggi in tutto il mondo, se il freno è di fabbrica non c'è nessun timore ad usarlo (e lui ha scritto che è un set nuovo, quindi intendendo secondo me che il freno non è autocostruito...). Tra l'altro ha l'innegabile vantaggio che in caso di caduta, una volta tornati a casa, si butta via la corda e si recupera il freno, ricostruendo il sistema ex novo, con costo ridicolo
Poi possiamo stare a discutere anni se preferire questo o quello, anche a seconda di dove ci indirizza il mercato.
Ma i set così la Kong, la Cassin, la BK, etc. li omologano UIAA e li vendono tranquillamente e noi a Reggio li facciamo vedere entrambi in un corso di ferrate.
 

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La domanda iniziale era chiara, quali nodi.
Ti ringrazio molto per la risposta, che sarà per me un'occasione per studiare, per fare altre domande e, spero, imparare qualcosa, anche grazie al forum.

Oggi basta andare in una qualsiasi catena di attrezzatura sportiva compare il necessario e un'ora dopo sei in ferrata, senza nessuna preparazione o cognizione, se va bene con un amico più esperto che ti da qualche dritta. L'ho fatto anche io.

Il kit commerciale in sé è più sicuro per il neofita, che però magari non lo sa usare. Io ho deciso di metterci la testa, usare un kit che sono obbligato a conoscere e che mi richiede di documentarmi e avere cognizione di quello che sto facendo... e che userò quando sarò pratico.
 
Io ho deciso di metterci la testa, usare un kit che sono obbligato a conoscere e che mi richiede di documentarmi e avere cognizione di quello che sto facendo... e che userò quando sarò pratico.
Bravo, giusta attitudine. Leggi anche questo quando hai voglia, è di un amico Istruttore, molto chiaro nei concetti.
https://docplayer.it/9071883-La-catena-di-assicurazione-in-ferrata.html
Poi se puoi, essendo io di parte (CAI), ti consiglio di frequentare un corso di ferrate, anche per imparare a conoscere i "terreni di gioco", non solo la tecnica.
 
Per i nodi ti ha già risposto esaurientemente @GiulioSherpa. Ci sarebbero possibili alternative, ma evito per limitare l'entropia.

Anche io avevo pensato di farmi un aucostruito un po' di tempo, ma alla fine avevo rinunciato perché il costo era paragonabile ai set commerciali e allora ho lasciato perdere.

Qual è la differenza principale tra un autocostruito e un commerciale?
Sul commerciale sei certo delle caratteristiche tecniche, in particolare la forza d'arresto, nell'autocostruito dipende da molte variabili, la marca della corda usata, lo spessore, la lunghezza, il numero di fori usati etc.
Per cui rischi in caso di caduto seria di farti male a causa di una forza d'arresto troppo elevata.
Dubito che qualcuno faccia test di laboratorio per verificarla.

Cosa succede se trovi qualcuno che è caduto lungo una ferrata?
La cosa più intelligente è metterlo in una posizione di sicurezza comoda e poi chiamare i soccorsi.
Poi a seconda delle condizioni se hai uno spezzone di corda potresti calarlo o aiutarlo a completare la ferrata, ma come detto dipende molto dalle condizioni.
 
Sono stati portati in campo tanti argomenti.
La domanda iniziale era chiara, quali nodi. Non è affar mio (almeno) discutere in un forum cosa vuole fare uno della sua vita, anche se sono Istruttore CAI e da 20 anni faccio lezioni sulla responsabilità in montagna. Se me lo chiede un amico che vuole venire con me domani, è diverso, ma se uno fa una domanda su un forum vuole una risposta.
Sicuramente prima di affrontare una ferrata consiglierei comunque alla persona di impratichirsi altrove, sia con i nodi che con le manovre di corda. Ma non pensate che ci siano molte persone che lo fanno: della gran massa di praticanti ferratisti che ho visto da oltre 30 anni, pochissimi sanno coscientemente cosa stanno facendo, cosa rischiano in caso di caduta, e sono in grado di dirti che cosa è il fattore di caduta 2 (sarebbe per me obbligatorio per chi va in ferrata conoscere almeno gli elementi essenziali della Catena di assicurazione e le sue dinamiche). Non voglio aprire qui una lezione sulla suddetta, che forse potete trovare nella sezione Alpinismo (o Ferrate, se c'è) quindi risponderò alla domanda.
Il nodo per le asole dove posizionare i moschettoni è indifferente, basta che sia una asola chiusa e non scorrevole, per cui alle estremità dei due rami di corda che escono dal sistema e che vanno sul cavo, si possono indifferentemente fare un'asola semplice od un nodo delle Guide (bulino), magari nastrando con scotch da elettricista o con termorestringente (da elettricista) i due capi che fuoriescono dal nodo per non avere intralcio.
La parte centrale della "Y" si realizza con un nodo doppio inglese, in modo che venga realizzato come da foto.
In vita, il ramo che esce dalla base della Y, si lega all'anello di servizio dell'imbrago con un nodo delle Guide.
Tutto qui.
E' un sistema ancora utilizzato efficacemente moltissimo anche oggi in tutto il mondo, se il freno è di fabbrica non c'è nessun timore ad usarlo (e lui ha scritto che è un set nuovo, quindi intendendo secondo me che il freno non è autocostruito...). Tra l'altro ha l'innegabile vantaggio che in caso di caduta, una volta tornati a casa, si butta via la corda e si recupera il freno, ricostruendo il sistema ex novo, con costo ridicolo
Poi possiamo stare a discutere anni se preferire questo o quello, anche a seconda di dove ci indirizza il mercato.
Ma i set così la Kong, la Cassin, la BK, etc. li omologano UIAA e li vendono tranquillamente e noi a Reggio li facciamo vedere entrambi in un corso di ferrate.


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