Quali plastiche sono sicure per entrare a contatto con i nostri cibi?

Ciao a tutti!

Al giorno d'oggi, nelle nostre uscite, è molto frequente trasportare cibi e bevande su contenitori di plastica.
Succede molto spesso di mettere anche pietanze e bevande bollenti su piatti/ciotole/tazze/bicchieri di plastica....e qui ho sempre avuto qualche dubbio in più: "Ma siam sicuri che quella plastica, anche se ha il marchietto "per alimenti" possa essere usata serenamente anche con alimenti a 100°?"

La probabilità che la plastica rilasci sostanze potenzialmente nocive aumenta infatti esponenzialmente con la temperatura!

Delle volte poi vorrei riciclare contenitori vari (vaschette da gelato, mozzarelle, noodles e chi più ne ha più ne metta) come stoviglie da trekking per la loro leggerezza o perché hanno magari proprio la dimensione giusta per infilarsi pennello nella mia gavetta.

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Stasera ho perso un po' di tempo ad informarmi meglio, ed ho trovato qualche link (tipo questo e questo) con elencati i vari tipi di plastiche, e ho trovato quindi conferma che qualcuna è considerata "sicura", qualcuna "abbastanza sicura" e qualcuna da evitare.

In sintesi:
  • PP (Polipropilene) è ritenuto sicuro
  • PET, LDPE, HDPE sono "a basso rischio" (ho trovato info leggermente discordanti, qualcuno li indica come +o- sicuri)
  • PVC e PS sono invece da evitare
In pratica ho concluso che se voglio recuperare qualche contenitore alimentare per farmi una tazzo o una ciotola o un piatto, dovrò prendere in considerazione solo i contenitori in PP, che per fortuna (stasera mi sono passato tutta la dispensa per verificare!) sono anche i più frequenti :D

Spero che questa mia piccola ricerca sia utile anche a voi!
 
PS (polistirolo) oltre a essere mostruosamente fragile è tanto per intenderci quello della scatola esterna di plastica trasparente dei ferrero rochè (si propio le "palle" ) . E per le custodie delle audio cassette ed i cd

PVC polivinilcloruro è il "figlio" della plastica dei dischi in vinile e si usa principalmente per tubazioni in plastica e teloni dei camion.
 
La cosa triste è che il PS (Polistirolo) viene anche utilizzato per...i classici bicchieri bianchi usa-e-getta.

Sì, compresi quelli piccoli da caffè, che quindi andranno sicuramente a contenere una bevanda bollente! :ka:
 
AH! non c'entra con i contenitori di cui parla paiolo ma c'è una cosa che sta andando molto di moda fra gli zero waste... (come odio certe etichette ma è solo per farsi capire e fornirvi una chiave di ricerca se volete approfondire...)

Comunque... costoro stanno cercando alternative alla pellicola trasparente di plastica e quindi ora ci sono (perdonate l'ennesimo anglicismo ma è sempre per darvi una chiave di ricerca pronta anche se sotto vi posto il video che secondo me è più completo e ben fatto) i beeswax wraps.

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Al di là delle discussioni sui metodi più opportuni di fabbricazione casalinga (carta forno si no perché alcune hanno un film di paraffina sopra quindi meglio usare l'alluminio - mettere si o no anche l'olio di jojoba che li rende più morbidi e non irrancidisce mai - mettere si o no anche la resina di pino che li rende più appiccicosi quando un po' stropicciati e quindi scaldati fra le mani per cui chiudono / aderiscono meglio) si creano partendo da pezze di lino o cotone, senza sintetici o artificiali dentro e cera d'api.

Tra l'altro si trovano anche già fatti (secondo me costano però cari) c'è però anche da valutare se ci mettono appunto anche olio e resina... E non sempre lo dicono...

Per farseli da sé ci sono moltissimi video su youtube, in ogni lingua principale (inglese, francese, spagnolo, tedesco e anche qualche italiana) per cui non avrete difficoltà per trovarne una che conoscete in cui guardare con i vostri occhi e valutare con la vostra testa.

Secondo me in ambito escursionistico sono perfetti per lardo, pane, salame, formaggio, frutta secca, biscotti e quant'altro non sia liquido. Occupano più o meno il solo spazio dell'alimento dato che vi si possono modellare attorno, non sono da buttare dopo l'uso ma riutilizzabili più e più volte e, quando sono proprio frusti senza speranza, sono compostabili.

In ambito casalingo sono invece ancora più utilizzabili visto che ci si possono chiudere zuppiere, tazze, bicchieri ecc contenenti anche liquidi.

Per pulirli basta una spugnetta e acqua fredda o appena tiepida e se serve sapone altamente bio. Dopo un po' di usi la cera si fessura ma basta riscaldarli con ferro da stiro o forno così come quando li si sono fatti, magari aggiungendone un pochino di nuova.

Ed eccovi il video che, come detto sopra, considero il migliore dopo averne visto almeno una sessantina in varie lingue... Questo usa anche la resina di pino e infatti, se vedrete anche altri video, vedrete che aderisce molto meglio.

Se lo guardate su YOUTUBE vedrete che sotto ci sono anche le specifiche dei materiali usati.
 
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