Informazione Quali sono i limiti per il bivacco libero presso i Monti Sibillini? Consigli per un tre giorni?

Parchi delle Marche
  1. Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Ciao a tutti, a fine settembre ho programmato un trekking di 3 giorni e 2 notti presso i Monti Sibillini. Ho letto che teoricamente il bivacco (inteso come piazzare la tenda per la notte all'interno di un cammino di più giornate) non è consentito in alcune zone, oppure possono farlo solo le associazioni.
Che esperienze avete a riguardo? Come posso orientarmi? Bisogna segnalare la propria presenza al comune come si fa in alcuni parchi?

Detto ciò, mi interessava fare un 3 giorni con un amico, in cui vedere l'Eremo di San Leonardo, la Gola dell'Infernaccio e il Monte Vettore. Siamo moderatamente allenati, andatura medio-veloce. Cosa mi consigliereste?
 
Il sito del parco sembra ben fatto per quanto riguarda la illustrazione dei divieti.

La pagina che definisce e regolamenta il bivacco (cfr secondo link sotto) apre con riferimento ad associazioni ma poi specifica che gli escursionisti "non appartenenti alle associazioni" devono stare nelle aree evidenziate in verde in una mappa che si può scaricare (in diverse versioni con diverse coordinate); a differenza dei singoli, le associazioni possono usare anche le aree gialle.

http://www.sibillini.net/chiedi_sibilla/comeComportarsi/index.php

http://www.sibillini.net/Chiedi_Sib...coItinerante/CampeggioDidatticoItinerante.php
 
Ti ringrazio! Invece qualcuno sa indicarmi meglio come comporre un trekking di tre giornate, toccando i luoghi che ho indicato?
 
Ciao.
Tralasciando il discorso dei bivacchi in tenda (per quel che so io non si possono fare, ma ti rimando anche io al sito del Parco), il percorso che avete intenzione di fare non è esattamente banale.
In linea teorica, una proposta potrebbe essere questa:
- Giorno 1: Infernaccio, Eremo di San Leonardo, Capotenna, Casale Monte Berro (nei pressi di Passo Cattivo). Qui sorge già un primo dubbio, perchè il tratto che attraversa Capotenna potrebbe essere interdetto per il rischio di frane. Dovresti quindi informarti bene presso l'Ente Parco e il Comune di Montefortino.
- Giorno 2: Casale Monte Berro, Passo Cattivo, Palazzo Borghese, Casale Argentella. Questa tappa non è complicata e può essere condita con alcune cime interessanti lungo il percorso, prima tra tutte il Monte Porche. Per il Casale Argentella bisogna però richiedere le chiavi e informarsi con un po' di anticipo.
- Giorno 3: Casale Argentella, Forca Viola, Cima del Redentore, Rifugio Zilioli, Monte Vettore, quindi rientro per Rifugio Zilioli e Forca di Presta. Tappa impegnativa ma di grande soddisfazione.

Va da sè che è necessario avere due auto, da lasciare nei rispettivi punti di partenza e arrivo.
Altrimenti potresti raggiungere l'eremo di San Leonardo in mezza giornata, per poi tornare alla macchina e raggiungere l'abitato di Foce. Qui trovi un rifugio gestito e, se non erro, anche la possibilità di piantare la tenda. Da Foce puoi organizzare giri alternativi per raggiungere il Vettore e i Laghi di Pilato.

Alcune considerazioni generali: il percorso è per buona parte in ambiente di alta montagna, con presenza di alcuni tratti esposti e richiede preparazione. Le fonti sono poche e potrebbero non avere acqua visto il periodo. Questo è un aspetto critico da non sottovalutare.
 
Ciao.
Tralasciando il discorso dei bivacchi in tenda (per quel che so io non si possono fare, ma ti rimando anche io al sito del Parco), il percorso che avete intenzione di fare non è esattamente banale.
In linea teorica, una proposta potrebbe essere questa:
- Giorno 1: Infernaccio, Eremo di San Leonardo, Capotenna, Casale Monte Berro (nei pressi di Passo Cattivo). Qui sorge già un primo dubbio, perchè il tratto che attraversa Capotenna potrebbe essere interdetto per il rischio di frane. Dovresti quindi informarti bene presso l'Ente Parco e il Comune di Montefortino.
- Giorno 2: Casale Monte Berro, Passo Cattivo, Palazzo Borghese, Casale Argentella. Questa tappa non è complicata e può essere condita con alcune cime interessanti lungo il percorso, prima tra tutte il Monte Porche. Per il Casale Argentella bisogna però richiedere le chiavi e informarsi con un po' di anticipo.
- Giorno 3: Casale Argentella, Forca Viola, Cima del Redentore, Rifugio Zilioli, Monte Vettore, quindi rientro per Rifugio Zilioli e Forca di Presta. Tappa impegnativa ma di grande soddisfazione.

Va da sè che è necessario avere due auto, da lasciare nei rispettivi punti di partenza e arrivo.
Altrimenti potresti raggiungere l'eremo di San Leonardo in mezza giornata, per poi tornare alla macchina e raggiungere l'abitato di Foce. Qui trovi un rifugio gestito e, se non erro, anche la possibilità di piantare la tenda. Da Foce puoi organizzare giri alternativi per raggiungere il Vettore e i Laghi di Pilato.

Alcune considerazioni generali: il percorso è per buona parte in ambiente di alta montagna, con presenza di alcuni tratti esposti e richiede preparazione. Le fonti sono poche e potrebbero non avere acqua visto il periodo. Questo è un aspetto critico da non sottovalutare.
ti ringrazio per la risposta. Purtroppo avere due auto non è possibile, inoltre non mi sembra possibile organizzarsi con dei trasporti pubblici.
Ho comunque fatto qualche ricerca e ho trovato questo percorso (risale a 3 anni fa).
Altra cosa, dovrò farlo per fine settembre, dunque le temperature e la situazione acqua presumo sia meno complessa.
 
E' un itinerario molto simile, praticamente le prime due giornate sono uguali quindi permangono i dubbi che ti avevo indicato. Questo itinerario non tocca inoltre la cima del Vettore, ma puoi comunque raggiungerla con una piccola variazione. Il terzo giorno è una tappa di "ripiego" per poter chiudere l'anello, tutta a bassa quota, su sentieri meno interessanti paesaggisticamente, ma comodi e veloci.
Settembre è sicuramente meglio per le temperature, ma la situazione acqua potrebbe non essere migliorata.
 
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