Quanti ettari di bosco servono per l'autosufficienza

Il bosco ha sempre un proprietario. Sempre.
Il fatto di andare a raccogliere legna, anche secca equivale a rubare.
Ora, nel 2015, siccome ci si scalda con idrocarburi, la legna ha poco valore, anzi il suo valore si avvicina allo zero per cui il rubare legna specie se secca non è dannoso per nessuno.
Certo è che solo 100 anni fa nessuno si provava ad andar per legna se non nel proprio bosco.
I comuni e il demanio davano all'appalto i propri boschi per far carbone e i guardiaboschi erano li per controllare che non ci fossero furti.
Bisogna anche dire che se la legna avesse valore, non si troverebbe manco legna secca da carpire. :)
Comunque Il comune del mio paese vuole tuttora 15 euro/anno per andar a far legna a patto che si raccolga solo quella secca.
 
scusa l'ignoranza Speleo ma in caso come dici tu raccogliessi gli alberi e rami caduti in un bosco ovviamente non mio mi potrebbero fare storie anche se non taglio ma solo recuperando i rami caduti??

Si chiama "prelievo del legnatico a terra" è ammesso, ma ogni Comune lo regolamenta come crede: può essere gratuito, magari con il limite "del consumo familiare", oppure a pagamento, come spiega Piervi, e allora di solito è illimitato. Trovi il regolamento sul sito dei singoli comuni

Invece questo è un sito che ti può in parte chiarire, a grandi linee, i valori in gioco:
http://www.caminisulweb.it/guida/quanto-costa-riscaldarsi-con-una-stufa-a-legna.html
 
U

Utente 374

Guest
@ Piervi: Se raccogli legna su territorio del demanio rispettando i regolamenti vigenti non è rubare
 
tornando un attimo nel cuore dell'argomento e ricapitolando...

Poiché la richiesta iniziale è ... raccogliere legna e riscaldarsi fino alla vecchiaia ..e cioè per molto tempo,
io escluderei la raccolta "in concessione" con regole che possono cambiare da un anno all'altro
e direi che occorre una certa misura di bosco disponibile.
che può essere anche in affitto o in comodato ecc.
Valuterei comunque il taglio con manutenzione del bosco ovvero taglio solo di piante mature quando
nuove piante sono abbastanza cresciute per prendere il posto delle tagliate.

Posto che come è stato detto e ridetto molto cambia a seconda della posizione geografica, della quota
e moltissimo dipende dalla qualità della coibentazione, possiamo comunque stimare un quantitativo
indicativo di legna considerando che questo potrebbe diventare il doppio come la metà.

Prendendo come riferimento la legna di quercia direi che ne possono servire 50 quintali annui (mooolto variabili)

a questo punto .... può bastare un ettaro di bosco?

allora 1ha equivale a 100 x 100 metri (dice wiki..) supponendo in media una pianta adulta ogni 10 metri si avrebbero
100 piante.
posto che ogni pianta di 20 anni (età necessaria ) può dare circa 10 quintali
ogni anno ne occorrerebbero 5 (ma potrebbero diventare 10)

se così fosse le 100 piante verrebbero tagliate nel giro di 20 anni giusto il tempo per cui le prime possono essere rimpiazzate
e ricominciare il giro.

da questo ragionamento di massima ne consegue che un ettaro è il minimo indispensabile in condizioni mediamente buone
in zone più fredde o in case poco coibentate non basta
 
Invece questo è un sito che ti può in parte chiarire, a grandi linee, i valori in gioco:
http://www.caminisulweb.it/guida/quanto-costa-riscaldarsi-con-una-stufa-a-legna.html

per la mia esperienza i valori che qui indica sono abbastanza ottimistici
cioè ...possono essere corretti in una casa di costruzione recente con ottima coibentazione.

in una casa media di 100metri quadrati... isolata ... io valuto che occorre il doppio di quanto dicono.
 
in una casa media di 100metri quadrati... isolata ... io valuto che occorre il doppio di quanto dicono.

Sono d'accordo.
Io vivo in una casa in pietra, muri spessi quindi abbastanza calda, non è 100 mt ed è su due piani e 10 kg al giorno me li sogno.
Per me 20 Kg al giorno sono stimati per difetto. Certo che magari a Palermo possono bastare
Anche il prezzo di 13euro/q.le (spaccata e resa a casa) è un po scarso
 
Io quoto la filosofia della raccolta del legname da terra per riscaldarsi.... Io in 2 giorni di lavoroper costruire un rifugio ho raccolto un bel pò di legna senza abbattere niente e ignorando i rami....
Secondo mé se si vuole diventare autosufficenti non si necessitá per forza di una enorme porzione di bosco, adesso io non so quanto sia un ettaro ma secondo me la porzione di bosco ( se proprio necessaria) dorebbe servire al massimo per cacciare e per pescare.... :) poi se si vuole vivere sopra la sopravvivenza allora bisogna sicuramente avere una vasta porzione di bosco image.jpg
Se poi le leggi impedisco.o questa raccolta é un altra storia
 
Come bosco ceduo mi indirizzerei sul faggio perché cresce molto più velocemente del rovere e non son neanche sicuro che in 20anni produca 10 q.li. Il rovere ha una crescita lentissima
 
Direi di non introdurre dei concetti romantici in questo tipo di discorsi.
Il modello gabri99 (non me ne volere se accenno ma è una osservazione, più che una critica) è un po' velleitaristico e riduttivo rispetto alla domanda di base.

Ossia, anche se oggi lo sfruttamento del legname nei boschi è decisamente in ribasso, non è che non ci sia in assoluto. Questo significa che non dappertutto il bosco è così "sporco" come spesso li si vede. Poi, laddove oggi si fà pulizia di foglie e rami secchi, tra un anno ce ne sarà una disponibilità inferiore, ovviamente.

No, abbiate pazienza, il legnatico aiuta, indubbiamente, ma la gestione di boschi e foreste anche in relazione alla legna da riscaldamento è cosa che prevede anche il taglio di piante, che fatto con attenzione aiuta il bosco a migliorarsi.

Posso informarmi di quanta legna consumi un mio amico che abita ad una quota di circa 600 metri slm per casa sua e di suo padre (usata come combustibile integratore del riscaldamento a gasolio) ma parliamo di decine di quintali.
 
Il taglio di un bosco equivale alla potatura delle piante da frutto.
Eppoi ricresce! Ma vabbè, se non si capisce questo...
 
per la mia esperienza i valori che qui indica sono abbastanza ottimistici
cioè ...possono essere corretti in una casa di costruzione recente con ottima coibentazione.

in una casa media di 100metri quadrati... isolata ... io valuto che occorre il doppio di quanto dicono.
Sono assolutamente d'accordo che la coibentazione della casa sia il primo "combustibile", senza di essa i consumi sono ingestibili e già il consumo di benzina della motosega usata per l'approvvigionamento di legna diverrebbe un problema
se poi si pensasse di riscaldarsi con un camino invece che con una stufa la battaglia sarebbe persa in partenza.
Il prelievo del legnatico a terra poi può al massimo servire per fornire la legna per l'avviamento della stufa, all'interno della quale rami e rametti si incenerirebbero talmente in fretta da richiedere un rifornimento continuo, tipo stufa a pellet, con conseguente necessità di presidiare la fiamma in continuo, andando dentro e fuori casa per ricostituire le scorte.
 
Io quoto la filosofia della raccolta del legname da terra per riscaldarsi.... Io in 2 giorni di lavoroper costruire un rifugio ho raccolto un bel pò di legna senza abbattere niente e ignorando i rami....
Secondo mé se si vuole diventare autosufficenti non si necessitá per forza di una enorme porzione di bosco,
per un progetto di autosufficienza a lungo termine non ci si può contare per diverse ragioni.

Se è pur vero che in un ettaro di bosco che non è mai stato ripulito puoi raccogliere parecchia legna
questa può bastare per un certo tempo... anche più di un mese ...ma poi per qualche anno se non tagli, in quello stesso ettaro
non raccogli più nulla
ne consegue che la dimensione di bosco necessaria diventa molto molto maggiore
Aumentano così molto le distanze da percorrere trasportando legna e il tempo necessario è tanto
potresti dover dedicare 2 o 3 giorni ogni settimana alla raccolta della legna e così resterebbe molto meno tempo
per l'approvvigionamento di cibo e altro.
 
Come bosco ceduo mi indirizzerei sul faggio perché cresce molto più velocemente del rovere e non son neanche sicuro che in 20anni produca 10 q.li. Il rovere ha una crescita lentissima
diciamo che la scelta del tipo di pianta dipende più dalla posizione come quota slm che da altro

Vero che a quote intermedie (es 600m )sono possibili uno e l'altro a 800 diventa decisamente preferibile il faggio
a quote inferiori la quercia.
Nella mia provincia 20 anni è l'età minima in cui è permesso tagliare il rovere e ho stimato 10q.li a naso.

Alle quote più basse è anche possibile orientarsi sull'acacia che cresce più veloce ma la mia impressione è che
il potenziale calorico immagazzinato nel legno alla fine sia più o meno uguale a parità di tempo.
 
S

Speleoalp

Guest
Il mio comunque non era romantico ;)
Semplice ragionamento, alla fine come tutti... tutto quello che è stato scritto è giustificabile, corretto e fattibile... compresi i miei.
In quanto mi sembra che tutti parliamo di esperienze personali e questa volta, stranamente, non mi sono basato su una vita da "primitivo" come faccio di solito.

Ma di una casa, vecchia si 100 anni, abitata tutto l'anno a 1082 m.s.m.

A 100 m.s.m invece con circa 100kg di legna al stagione fredda.... per scaldare, cucinare. Non ci sono regole assolutistiche... al massimo ci sono modalità comuni e più usate...

Il fatto che poi, secondo me e in base alle mie esperienze si possa fare anche vivendo in una capanna... può non interessare o rientrare nei parametri decisionali di altre persone, ma questo non centra con "romanticismo", ecc ognuno può scegliere il proprio stile con la serietà e normalità di uno che sceglie la villa in città.

Senza contare che le cose funzionali/possibili/reali non sono solo quelle che uno ha conosciuto, che conosce o che ha visto... ma ce ne possono essere anche altre.

Quindi non lo conosco, non l'ho mai visto = non è fattibile... non è reale.

Non è che se qualcuno ha delle abitudini, tutti devono essere così e chi ne ha di diverse, le loro soluzioni non siano accettabili.


Io comunque mi sono completamente perso, o forse non l'ho visto...

Salvatore Roma, a te interessa questo discorso e le risposte basate solo su una vita vissuta comunemente, casa tradizionale o indipendentemente dalle scelte e filosofie pratiche personali... ti interessano informazioni, parare, ecc...??
 
U

Utente 374

Guest
Sì in effetti salvatore roma ha solo scritto il primo post poi non s'è più fatto vivo :biggrin:
Io la sua domanda l'ho interpretata come: "Di quanti ettari di territorio una persona avrebbe bisogno se si procurasse tutto da lì?", che poi è una variante dell'amletica domanda "Quanti pianeti Terra servirebbero per far vivere in modo naturale 7 mld di persone?"
 
S

Speleoalp

Guest
Anch'io l'ho interpretata così... ma avendo le porte aperte sul tipo di "vita" della persona ho ritenuto accettabile che ognuno portasse le proprie conoscenze, esperienze... senza "filtrarle".
Ma sono tutte valide e reali... questo è importante.

Per non sappiamo ancora:
- che persone sono e che "stile" di vita cercano
- quota o pianura
- casa nuova o vecchia o capanna
- coibentata oppure no
- solo per riscaldare o anche cucinare
- potrebbero vivere pensando solo a quello o dovrebbero gestire lavoro "moderno" con il resto
- la regione, zona....
- ecc....

Perché non siamo tutti uguali e quello che ognuno di noi conosce non è l'unica realtà assoluta, l'unica maniera per poter fare le cose.... e via dicendo...
 
A 100 m.s.m invece con circa 100kg di legna al stagione fredda.... per scaldare, cucinare.

Scusa... Embeh! è vero che non ci sono regole, che ognuno può dire quello che vuole.... però 100 Kg a stagione per scaldarsi e cucinare .... significa che ti va bene la temperatura esterna e significa anche che mangi la roba cruda.
Lo sai che 100 kg sono un quintale? lo sai che con un quintale non ci fai manco il caffè al mattino?
 
Alto Basso