(Quasi) 48 ore in (quasi) solitaria in bosco

Buon giorno a tutti

Premesso che l'estate scorsa mi sono fratturato una vertebra, sono quasi 9 mesi che non mi faccio una uscita in bosco.... un parto praticamente (una gestazione?)

A questo aggiungiamo che è da un pezzo che non leggo nel sito resoconti di uscite bushcraft in stile @GreenGabri "Ciao gentaglia etc etc" che adoravo tanto, ho deciso di uscire il weekend scorso per una 48 ore in solitaria e mettermi a scriverne il resoconto io.

Giovedì mi preparo lo zaino, deciso a prendere meno "cose" possibile.

Vestiti addosso: intimo, calzini, maglietta tecnica, pantaloni leggeri, pile leggero, kefia.

In zaino: pile antivento un pochino più pesante, poncho, altri 2 paia di calzini e 2 magliette che poi, da vero buschcrafter che deve puzzà, non ho usato.

Un ulteriore cambio completo l'ho lasciato in macchina.

"Cose" da portare: kit Primo Soccorso, accendino, Fire steel, esca (strisciolina di cotone impregnata di cera), paracord, bussola, torcia frontale e una a mano, filtro potabilizzatore, gavetta militare, posate autocostruite+coltellino inox pieghevole, borraccia in alluminio da 0,5 LT, tarp, coperta in lana, Mora Garber, Vic Rangergrip e seghetto pieghevole, Power. Bank con cavetto unico per le torce ed il cellulare, 2 sacchi dell'immondizia condominiali più altre borsette di plastica dove ho messo vestiti e gli altri oggetti.

Cibo: 2 scatolette di tonno, frutta essiccata, bottiglia in plastica da 1,5 LT piena d'acqua.

Partenza il venerdì mattina (dopo abbondante colazione) verso i colli Berici dove un caro amico mi presta il bosco quando faccio le mie attività

Arrivo verso le 11, prima attività: decidere dove fare il campo. Il bosco del mio amico è circa mezzo ettaro, ma mi secca continuare a sfruttarlo, visto che lo usa anche lui per legna e per le altre sue attività. Li attorno ci sono altri boschi privati (tutti i colli Berici sono privati) lasciati incolti, con i proprietari che non si fanno mai vedere, ma nelle vicinanze dell'unica fonte d'acqua presente, non trovo niente che mi soddisfi, troppo in pendenza, troppo in vista dai numerosi sentieri, troppa boscaglia per accendere un fuoco in sicurezza...

Decido di tornare nel "mio" bosco e comincio a recuperare rami per un rifugio, escludo quelli già tagliati e accatastati dal mio amico, escludo di tagliare piante vive e recupero un po' di rami e tronchi morti in piedi. Qualcosa poi mi servirà anche per il fuoco.

Non farà freddo e costruire un rifugio con una falda unica non è poi così lungo come lavoro. Tutt'altra difficoltà però la trovo per la copertura. Tagliare fronde verdi non se ne parla, qua niente è mio. Abbastanza distante c'è un albero caduto con ancora le foglie ormai secche ancora attaccate, il trasporto di quei rami, anche aiutandomi con la kefia e con le corde non è così semplice. Il tempo passa e mi rendo conto che arriverebbe il buio prima di finire il tutto.

Decido così di utilizzare il tarp per costruire un secondo riparo veloce e mi dedico a riempire i 2 sacchi giganti con foglie secche come giaciglio.

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Ormai manca un'oretta al tramonto, l'acqua della bottiglia è quasi finita, vado a fare il refill di acqua. Riempio la sacchetta pieghevole del Sayer micro squeeze, avvito il filtro e .... non si spreme nulla, il filtro è ostruito!!!!! Quasi un anno di inattività e non l'ho provato prima di partire....

Ok, l'acqua è pulita, non serve filtrarla, gli daremo una bollitura (nella piccola vasca di decantazione pochi metri a monte nuotano un paio di piccole salamandre). Riempio gavetta e borraccia di alluminio e torno al campo distante circa 200 mt.

Per il fuoco ho preparato un muretto a secco e l’ho acceso con il fire steel sui ricciolini fatti col Vic (come i picchetti vari) che hanno preso fuoco facilmente, non mi è servito il cotone incerato. Mi sono preparato mucchi di legnetti divisi per dimensioni per poter riattivare il fuoco più agevolmente ed in poco tempo nel caso mi servisse durante la notte. I tronchetti più grossi li ho lasciati lunghi oltre un metro per fare un fuoco “ a stella” come quelli che si vedono nei film dei cow boy ma con soli 2 bracci, non ricordo se ha un nome particolare, però so che si va benissimo a tenerlo acceso di notte restando distesi.

Ho costruito un supporto per la gavetta usando un po' di paracord per appenderla... devo ricordarmi di procurarmi una catenella per questo tipo di supporto che uso spesso. (Dopo 2 giorni il paracord era piuttosto "cotto", un altro po' e rischiavo di bruciarlo e fare cadere la gavetta sopra il fuoco).

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Ho aspettato che raffreddasse l'acqua e l'ho travasata nella bottiglia.

Ormai il sole sta scendendo sempre più e metto al collo la torcia frontale.

Mi siedo e mi godo il momento in cui il bosco si "sveglia" per la notte quando molti animali vanno a bere.

Ad un tratto sento un latrato stranissimo, sembrava che un grosso cane con l'asma si stesse avvicinando, ma non lo vedo. Il verso si fa un po' più forte, si sta avvicinando. Paura non ne ho, non ci sono selvatici che attaccano l’uomo qui, al massimo qualche cane (e comunque ci sono a portata di mano vari rami a forma di bastone, mazza, clava, basta scegliere ☺️), ma sono molto incuriosito. Dopo un paio di minuti di silenzio lo sento in lontananza. Qualunque animale fosse si sta allontanando.

Poco dopo fa proprio buio.

A differenza di quando sono a casa, magari in Smart working, dove ogni 20 minuti mi alzo per un frutto o una fetta biscottata, qui non ho fame anche se è dal mattino che non mangio, solo 2 o 3 manciatine di frutta secca durante la giornata.

Riattizzo il fuoco che nel frattempo si era spento e metto a bollire un po' di aglio orsino. Pensavo non ce ne fosse più in giro vista la stagione invece ne ho trovato in abbondanza.

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Cenetta con tonno in scatola e foglie di aglio orsino lessate. Per mandare giù la cenetta bevo un po' di acqua di cottura.... Cannavacciuolo spostati, và.

Accendo il telefono, tenuto spento quasi tutto il giorno e anche se carico al 75% decido di metterlo in carica lo stesso.... è il nuovo cellulare aziendale che utilizza il type-C .... il mio cavetto è micro USB .... Altra cosa che avrei dovuto verificare prima di partire.

Poco male, dopo un messaggino a casa, spengo tutto e so che anche domani starà spento la gran parte del tempo, peccato per le foto che non farò.

Notte in bosco .... riposante, meravigliosa, appagante, rigenerante etc etc come sempre.

Non so se capita anche a voi, ma dormire stesi a terra con alberi al posto dei 4 muri, le fronde degli alberi e le stelle al posto del soffitto… a me sta roba fa letteralmente rinascere, mi sento rigenerato al mattino.

E’ stata la notte passata in bosco durante un corso survival fatto anni fa che mi ha fatto letteralmente sbarellare per queste attività e da allora non ho più smesso. Una vocazione tardiva.

La mia droga lo ammetto è la notte in bosco, con gli effetti benefici che si protraggono per qualche giorno.

Vabbè, torniamo a noi.

Sveglia poco dopo l’alba, stiracchiamento, pisciatina, raccolta di un po’ di mentuccia selvatica (lontano dalla pisciatina naturalmente) e riattivazione del fuoco da qualche brace ancora accesa per farmi una tisana di colazione.

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Il fuoco è stato acceso quasi tutta la notte, puzzo di fumo peggio di un salmone del Baltico, stupendo.

Il programma del mattino prevede escursione nei dintorni, alcuni sentieri li conosco ma alcune zone sono ancora sconosciute.

Passo anche per una strada asfaltata in tarda mattinata… c’è un bar… e vabbè un caffè senza neanche lo zucchero me lo concedo (la seconda droga, lo ammetto).

Lungo la strada vedo del silene, carletti o sciopeti dalle mie parti, molto più buoni del tarassaco o della piantaggine che abbondava in bosco, ma vicino alla strada non è il posto più pulito per raccogliere erbe. Spero successivamente di trovarne in bosco, ma niente, peccato.

Rientro al campo base dopo mezzogiorno, piuttosto stanco, 2 manciatine di uvetta passa&co sono sufficenti per rimettermi in sesto.

Il pomeriggio lo passo a leggere e scrivere appunti miei, che a casa non ho mai tempo per farlo.

Nel pomeriggio mi ero ripromesso di provare almeno ad accendere il fuoco con l’archetto. Generalmente uso l’edera che trovo un po dappertutto, ma qui in bosco…. Nada. Sconfortato provo con del nocciolo secco, costruisco tavoletta, piolo, copripiolo, archetto ma sto solo perdendo tempo. Mi rendo conto che non ho mai fatto prove con altri legni oltre all’edera e ora che non ne trovo non riesco ad accendere na mazza. Altra cosa da riprovare a casa.

Poco dopo guardando il rifugio “naturale” accanto a quello di “plastica”, mi rendo conto che mi sta proprio chiamando, come se avessi sbagliato castello per la notte precedente.

Ormai non ho tempo (e forze) per sistemarlo come si deve. Certo se fossi “libero” come in tanti video di YT, mi metterei a recuperare frasche e foglie nelle vicinanze ma non posso devastare il bosco.

Ecco, il grosso problema che trovo, è che non mi sento libero. Teniamolo come sogno nel cassetto.

Lista di cose da comprare:
  • catenella per il fuoco
  • un bosco
Ad ogni modo: sposto comunque la zona fuoco, giro il muretto del fuoco, fisso il poncho all’interno della struttura e sposto i miei 2 sacchi spazzatura/materassi nella nuova maison et voilà, fatto il trasloco. Stanotte si dorme nella nuova casa.

Mancherà un’oretta al tramonto, è ora del refill di acqua.

Faccio il fuoco per farla bollire come ieri

Un po’ lontano il “grosso cane con l’asma” si mette a latrare per salutarmi.

Cala la sera e metto a bollire aglio orsino con un po’ di tarassaco, ortica tanto per non ripetere il menù della sera prima.

Poco prima che sia pronta la verdura apro la scatoletta di tonno, stendo sopra l’olio un mezzo fazzolettino di carta che si impregni per bene e do fuoco. In questo modo ho una economicissima lampada ad olio (del tonno) e contemporaneamente si cucina un pochino la superficie del tonno risultando più croccante in superficie ma soprattutto piacevolmente caldo. Tonno caldo ed erbe miste, anziché tonno freddo e solo aglio orsino. Mi piace variare ad ogni pasto.

Dopocena viene a trovarmi il mio amico (il padrone del bosco non il cane asmatico) e la serata passa con una gran bella chiacchierata tra amici che non si vedono da circa un anno.

Tra le varie cose mi spiega che il verso che ho sentito altri non è che un capriolo. Non lo avevo mai sentito, ora so qualcosa di nuovo.

Arrivano le ore … non ne ho idea, e non mi interessa, ed è ora di salutarci.

Mi stendo e mi addormento molto più velocemente della notte scorsa, non accendo neanche il fuoco tanto non fa così freddo e dormo come un bambino fino a che l’ora che precede l’alba, quando la temperatura si abbassa un pochino, mi sveglio infreddolito e accendo il fuoco per riaddormentarmi fino a che il sole è piuttosto alto, circa le 7.00

Tra le cose che mi ha detto l’amico la sera prima è che quella mattina, lungo i sentieri del bosco, ci sarà una marcia per la pace (o per qualcos’altro, non ricordo) e di lì a poco il sentiero dove ho parcheggiato l’auto, circa 2-300 metri dal campo, sarà strapieno di “atleti”.

E vabbè, colazione con la mentuccia selvatica, sempre raccolta distante dalla zona pipì, e pian pianino smonto il campo.

Restituisco le foglie secche al bosco, spengo il fuoco con quello che rimane del brodo di verdura della sera prima. Arriva di nuovo il mio amico che mi chiede di non smontare il rifugio di legno e così glielo lo lascio in regalo.

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Torno alla macchina, mi cambio e cerco di pulirmi con le salviette umidificate, ma la superficie da pulire in effetti è tanta, cerco di pulire comunque mani, ascelle e di farmi un bidet in piedi. Naturalmente non c’era nessuno ma proprio ora i primi atleti cominciano a passare. Fortuna che conosco anche tecniche stealth che si imparano solo nelle scuole survival dei ninjia giapponesi e non mi nota nessuno: sono rimasto fermo dietro alla macchina. Quando poi mi sono mosso indossavo una maglietta abbastanza lunga che copriva i gioielli.

Non erano 48 ore precise, ne mancavano un paio, ma le 2 notti fuori le ho fatte, obiettivo raggiunto.

Considerazioni finali:

Devo provare meglio l’attrezzatura prima di partire (carica batterie, filtro potabilizzatore,….), non è che dopo aver affilato i coltelli sono a posto.

Il bushcraft di YouTube è bellissimo ma sostanzialmente illegale, però con un bosco mio almeno mi sentirei libero di abbattere o di spennare un albero.

Proprio perché ho limitato i lavori pesanti sul legno, i coltellacci o le roncole non li ho neanche portati, inoltre non ho quasi mai usato il Mora a parte splittare qualche tronchetto, il Vic invece lo avevo sempre in mano.

Ultima cosa, ora che è passata una settimana: sta settimana lavorativa è stata incasinata come al solito, ma mi rendo conto che sono riuscito a gestirla moooolto più serenamente del solito.

Credo sia merito delle notti in bosco.



Ciao Luca
 
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Ecco, a me invece servono la neve, gli sci e la tenda, in compagnia fidata!
Non perché abbia timore di stare da solo, anzi, ma perché nelle mie attività non si fa quasi mai niente da soli
 
Ok, mi rendo conto che la mia considerazione è riduttiva rispetto alla tua esperienza globale ....... ma...... 48 ore, pardon 46, e SOLO DUE scatolette di tonno ? :help: ..... erano da un chilo l'una ? :biggrin:

Ciao :si:, Gianluca
80 gr sgocciolato credo

Il segreto è nelle "manciatine" di frutta secca.... Ho 2 mani che sono 2 badilli, mi entravano in bocca 2 o 3 etti di roba alla volta :biggrin:.....
Scherzo, sono stato a digiuno ma non mi è pesato.
 
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Ad un tratto sento un latrato stranissimo, sembrava che un grosso cane con l'asma si stesse avvicinando
Da come lo descrivi sembra il verso di un capriolo...dalle mie parti ce ne sono molti e il verso è esattamente quello, un latrato rauco...mai penseresti se non lo sai che si tratta di un erbivoro.
Bel resoconto, bella esperienza, bravo...poi me lo rileggo con calma.:si:
:si:
 
La varietà di pensieri/intepretazioni é interessante ;)

A me é sembrato strano leggere "deciso a prendere meno cose possibili" e poi vedere la vagonata di cose, AHAHAHAH Mi son detto "alla faccia del meno cose possibili", detto simpaticamente non critica o polemica,... non si sà mai :);):D:si:

Ma quello che conta é vivere le esperienze in base alle proprie preferenze e godersele alla grande, come mi pare di capire tu abbia fatto. QUINDI COMPLIMENTI ;)

Io uscite in natura con la mia interpretazione delle cose, le mie filosofie, ecc che siano uscite alpinistiche, escursionistiche, ecc ecc ne faccio sempre e tantissime,... SONO SEMPRE UN TOCCASANA IN GENERALE, PER TUTTO QUANTO.

Da solo quasi sempre, per libertà e meno rotture,... che sia appunto alpinismo, escursionismo, arrampicata, torrentismo, speleologia o qualsiasi altra cosa,...
 
La varietà di pensieri/intepretazioni é interessante ;)

A me é sembrato strano leggere "deciso a prendere meno cose possibili" e poi vedere la vagonata di cose, AHAHAHAH Mi son detto "alla faccia del meno cose possibili", detto simpaticamente non critica o polemica,... non si sà mai :);):D:si:

Ma quello che conta é vivere le esperienze in base alle proprie preferenze e godersele alla grande, come mi pare di capire tu abbia fatto. QUINDI COMPLIMENTI ;)

Io uscite in natura con la mia interpretazione delle cose, le mie filosofie, ecc che siano uscite alpinistiche, escursionistiche, ecc ecc ne faccio sempre e tantissime,... SONO SEMPRE UN TOCCASANA IN GENERALE, PER TUTTO QUANTO.

Da solo quasi sempre, per libertà e meno rotture,... che sia appunto alpinismo, escursionismo, arrampicata, torrentismo, speleologia o qualsiasi altra cosa,...
Hahahaha Tiwood, me la immaginavo una tua risposta del genere :biggrin::biggrin::biggrin:.
Ho il vizio di tendere a duplicare le cose perché non si sa mai, ma so che si può fare con molto meno.
Prima o poi vengo in Canton Ticino a fare una settimana delle tue :si:
 
Hahahaha Tiwood, me la immaginavo una tua risposta del genere :biggrin::biggrin::biggrin:.
Ho il vizio di tendere a duplicare le cose perché non si sa mai, ma so che si può fare con molto meno.
Prima o poi vengo in Canton Ticino a fare una settimana delle tue :si:
NON ERA ASSOLUTAMENTE IN SENSO OFFENSIVO, SMINUENTE O ALTRO DI OFFENSIVO.
Ma "simpaticamente" per come ho reagito, sempre sorridendo nulla di negativo, nel mentre leggevo quella parte.

Ci mancherebbe,... altro ;) Al contrario di come magari pensano in molti, ho fatto, faccio e farò uscire pure io "normali", con tante cose ;)

Mi farebbe molto piacere e sicuramente, nonostante le apparenze, si noterebbe come non siano nulla di ché ;)
 
Complimenti Luccchino, bellissimo racconto.
Una mattina all'alba, stavo percorrendo un sentiero ancora al buoi, sentii dei forti latrati, vicino, in mezzo alla boscaglia, che mi gelarono il sangue.
Sembrava quasi il verso di un animale che stesse per essere ucciso....versi strazianti.
Ho pensato che dei lupi avessero preso un cinghiale.
Visto che non smetteva e data la vicinanza, sinceramente non ero per niente tranquillo... :help:
La faccio breve, dopo circa una mezz'oretta col favore delle prime luci, mi accorsi della presenza di un cervo maschio adulto.
Venni a sapere poi, che sono i loro richiami e capitano sovente durante il periodo degli amori.
 
NON ERA ASSOLUTAMENTE IN SENSO OFFENSIVO, SMINUENTE O ALTRO DI OFFENSIVO.
Ma "simpaticamente" per come ho reagito, sempre sorridendo nulla di negativo, nel mentre leggevo quella parte.

Ci mancherebbe,... altro ;) Al contrario di come magari pensano in molti, ho fatto, faccio e farò uscire pure io "normali", con tante cose ;)

Mi farebbe molto piacere e sicuramente, nonostante le apparenze, si noterebbe come non siano nulla di ché ;)
Infatti è proprio questo il limite della natura, dopo 2 o 3 giorni mica torno tra i miei simili perché mi mancano i viveri, perché puzzo come un cinghiale o perché temo per la mia vita. É perché mi annoio a morte, in natura non succede mai nulla, diciamo la verità questo pianeta sarebbe un paradiso senza gli esseri umani, ma sarebbe anche una rottura assurda senza la follia umana. Per me è sempre stato così, scappo dal genere umano perché troppo folle ma dopo un paio di giorni torno perché senza la sua follia mi annoio a morte.
 
Infatti è proprio questo il limite della natura, dopo 2 o 3 giorni mica torno tra i miei simili perché mi mancano i viveri, perché puzzo come un cinghiale o perché temo per la mia vita. É perché mi annoio a morte, in natura non succede mai nulla, diciamo la verità questo pianeta sarebbe un paradiso senza gli esseri umani, ma sarebbe anche una rottura assurda senza la follia umana. Per me è sempre stato così, scappo dal genere umano perché troppo folle ma dopo un paio di giorni torno perché senza la sua follia mi annoio a morte.
Mai lavorato in un supermercato?
 
Ma poi é tutto personale, non é che non c'é nulla da fare, dipende da come si intende viverla. Dipende dalle persone coinvolte. Stessa cosa con la "follia", la "monotonia", ognuno le interpreta a proprio modo, sia nel positivo che nel negativo.

Io per esempio non trovo quasi mai nessuno interessato a condividere delle attività, in generale non solo quelle in natura. Perché? Perché amo fare qualsiasi cosa con approcci differenti dalla norma, ritmi differenti, approcci differenti, ecc Per molti sono folle, contro-corrente, ecc Per altri altro. Non per esibizionismo ma perché sono fatto così dentro, é ciò che mi rende a mio agio.

La maggior parte di quelli che mi dicono d'essere contro-corrente, folli, ecc poi si rivelano avere ritmi, ambizioni, approcci, abitudini, ecc che tipici. Che rinnegano ogni "proposta", "attività", ecc diversa da come fanno quasi tutti. Oppure sono persone che si spacciano da folli perché non rispettano la proprietà altrui, non rispettano gli altri, sono volgari, rubano, fanno casino, si ubriacano, fumano, ecc che per me son cose solo da immaturi ed adolescenziali, esibizioniste. Per altri é "follia positiva, motivante". È ciò che vogliono per ritenere le cose non "monotone". Nulla é assoluto.

Insomma, ognuno vede e vive le cose a proprio modo. Poi ci sono delle basi su cui dovrebbero basarsi tutte le cose, indifferentemente dalle persone, interessi, passioni, ecc: se non si ruba, non si fà del male, ci si rende responsabili di quel che si fà, insomma, non si chiede ne fà qualcosa a qualcuno, concretamente,... non ci sono torti, nessuno avrebbe diritto di dire qualcosa. Se non gli ottusi convinti che il diverso rispetto a quello che vogliono loro, sia sbagliato, da proibire, ecc.

Io sono giudicato estremamente folle, contro-corrente, atipico e spesso in maniera offensiva, ecc Quindi non lo dico per vantarmi per il modo d'essere percepito, per me é fantastico per una questione mia. Non seguo modelli, schemi, ambizioni, abitudini, ritmi, modelli relazionali, comportamentali, tradizionali, ecc a priori,... ma appunto solo quelle regole di rispetto generale, non violenza gratuita, non rubare, non pretendere da altri, ecc Quindi la coscienza é a posto e tutto il resto son fatti miei, che siano accettati o meno. Non faccio niente a nessuno,... quindi via.

Ma é tutto interpretabile, raramente mi annoio in natura e raramente vedo la gente in società diversamente dall'essere monotone. Non é un'offesa, ma una considerazione basata sul valutare la maggior parte di ciò che accomuna le persone, ritmi, abitudini, ragionamenti, concetti, atteggiamenti, reazioni. Ma appunto, finché non si intralcia fisicamente, praticamente, la vita altrui, non ci vedo problemi.

Ma pensare a gente "folle" in maniera "positiva" é rarissimo,... Almeno per la mia esperienza, visto che poi ognuno a priori può esporsi solo su quello.

D'altra parte non andrei in natura se fosse diverso, non farei mai qualcosa per scappare da altro, per poi tornarci, non criticherei mai qualcosa da cui poi mi rendo dipendente. Ma faccio le cose solo perché le amo realmente, le sento dentro. Mai per prestazioni, esibizionismo, sport, ecc
 
intanto bentornato :)

premesso che la mia e' solo una boutade, ma se il problema e' reggere la pentola sopra il fuoco, se il peso non e' troppo (massimo 3 o 4 kg) e la temperatura non altissima (sotto i 100 gradi), potresti provare con i cavetti in acciaio da pesca :)

altra cosa, leggo colli berici. dimmi la verita', ti sei adeguato al posto e sei andato a caccia di gatti da mangiare :p :D
 
intanto bentornato :)

premesso che la mia e' solo una boutade, ma se il problema e' reggere la pentola sopra il fuoco, se il peso non e' troppo (massimo 3 o 4 kg) e la temperatura non altissima (sotto i 100 gradi), potresti provare con i cavetti in acciaio da pesca :)

altra cosa, leggo colli berici. dimmi la verita', ti sei adeguato al posto e sei andato a caccia di gatti da mangiare :p :D
Come ben sai la caccia senza licenza o fuori dai periodi consentiti è illegale :p
Niente gatti, solo tonno in scatola.... (che avrei potuto usare come esca :dent4:)
 
premesso che la mia e' solo una boutade, ma se il problema e' reggere la pentola sopra il fuoco, se il peso non e' troppo (massimo 3 o 4 kg) e la temperatura non altissima (sotto i 100 gradi), potresti provare con i cavetti in acciaio da pesca :)
Interessante...

Mi fa solo specie il discorso che regge a "temperatura non altissima (sotto i 100 gradi)" che sopra il fuoco si raggiungono agevolemente... o_O
 
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