@Spyrozzo, a dire la verità ci sono altri filmati dove non spaccano completamente il ciocco in quattro e lo allargano con bastoncini, altri dove lo spaccano e lo rilegano togliendo talvolta dele grosse schegge a formare una sorta di profonda cavità, altri ancora se lo preparano con trapani e succhielli forandolo sia lngitudinalmente per tre quarti e poi lateralmente a collegare il foro centrale a mo' di canna per l'alimentazione dell'aria ma per me è "da casa" o da patry invernale all'aperto ( ma il tiraggio è da altoforno, ruggisce), chi addirittura lega insieme un certo numero di rami del diametro di 5 - 8 centimetri, della stessa lunghezza e poi dà fuoco alla parte centrale.
Ossia chi più ne ha più ne metta, di fantasia.
@Crafter, assolutamente d'accordo. Io direi che la caratteristica estremamente positiva di questo sistema è la controllabilità.
@ManuDima, secondo me è un fuoco molto controllabile e sicuro, soprattutto nella versione a ciocco non completamente spaccato, comunque come diceva un proverbio indiano "i bianchi sono stupidi, fanno grandi fuochi ma hanno freddo lo stesso perchè devono stare lontani per non bruciarsi, l'indiano si scalda perchè fa il fuoco piccolo e gli può stare vicino a scaldarsi".
Quando il fuoco è acceso uno si scalda anche se è piccolo, e poi per spegnerlo basta molto poco.