Quante volte ci è capitato di "inciampare" in una frase, un'espressione, un concetto relativo alla montagna o all'escursionismo o alla semplice basilare dimensione del "cammino" e del "viaggio" che ci ha fatto un po' sobbalzare, spalancare gli occhi, magari prendere la matita e sottolineare a doppia linea e soprattutto procurarci un'esclamazione di meraviglia.
Magari per aver rappresentato alla perfezione un nostro stesso pensiero;
oppure per aver dato corpo a un intimo convincimento;
o per averci chiarito qualcosa che intuivamo nebulosamente senza però riuscire a definire nei contorni;
oppure per lo stupore di fronte a qualcosa di complesso espresso in modo superbamente semplice;
oppure per il senso di "empatia" che ci ha provocato rispetto alla persona che stavamo leggendo;
oppure perchè ci ha fatto balenare lo sprazzo di un sogno;
o ancora perchè ci ha regalato l'impressione- per quanto fuggevole - di aver scoperto una briciola di "verità" altrimenti imperscrutabile...
o infine per la bellezza intrinseca dell'espressione, all'insegna del "non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"...e siamo quindi piacevolmente inciampati in null'altro che un piacere.
Insomma, i motivi possono essere i più disparati.
Mi è rimasto impresso poco tempo fa uno scherzoso risentimento di Last. Sbagliatosi in modo grossolano a proposito di due cime, Piervi - approfittando della sua "firma" - gli fa: "E se sbagli montagna che fa ?" Io ci metto il carico e completo "L'importante è andare in alto!" e lui per tutta risposta qualcosa che suonava così : "Non toccatemi la frase di quell'Anonimo, ci tengo da morire". In sostanza, un'innocente battuta era stata percepita addirittura come dissacratoria, dando quindi la misura di come si sentisse intimamente rappresentato in quella frase.
Visto che a me è capitato spesso di leggere in post altrui cose che mi hanno colpito, salvo però restare con la sensazione - passando oltre - di aver lasciato una perla per terra dopo averla incontrata, destinata alla dispersione e all'oblio, mi è venuto in mente che poteva essere un'idea un thread dove raccogliere queste perle personali nelle quali ci siamo imbattuti, ci imbattiamo e - si spera - continueremo ad imbatterci. Per ricordarle, riassaporarle e perchè no, condividerle: visto che in fondo proprio il fatto di averle sentite così "proprie", di esservici immedesimati o solo di esserci piaciute fanno sì che - di fatto - esse appunto "parlino" di noi.
Volevo solo aggiungere un'ultima cosa: a me son sempre piaciuti molto quegli "incontri con l'Autore" che da sempre molte librerie molto frequentate e rinomate periodicamente organizzano. E' sempre gratificante poter incontrare in carne ed ossa - e spesso interloquire con - una persona che si è sentita molto vicina nella lettura e parlare proprio dell'oggetto di quella lettura, dando vita a quelle pagine, conferendo loro la sonorità di una voce, altri pensieri espressi a braccio, e così via. Insomma, è il piacere della conoscenza e della "verifica". Ecco, se devo dirla tutta anche in questo forum non di rado i suoi frequentatori mi hanno colpito con frasi, concetti, espressioni che ho sentito profondamente "mie": e quindi poter poi incontrare e conoscere un giorno queste persone mi ha più volte procurato un piacere della stessa natura di quegli "incontri con l'Autore" in libreria. Come dire, non c'è bisogno di essere chissà chi o di trovarsi in chissà cosa per poter trasmettere - o ricevere - un'emozione.
Io comincio con tre (delle tante che vorrei):
1) riportata da Andrea DB di Reinhold Messner in "Spostare le montagne": " Coloro che hanno successo nelle imprese estreme non sono nè degli eletti tra gli impavidi, nè abili nel rimuovere le paure. Imparano soltanto a conservare il coraggio e la paura in equilibrio, quali metà di egual peso di un tutto indivisibile. Chi considera la pura un'onta e il coraggio un ideale non campa a lungo".
2) riportata da Oldrado di Erri De Luca: "Ci vuole una felicità applicata. La trovo in montagna";
3) riportata da Oldrado di Bruno Detassis: "Alpinismo è la via più semplice per arrivare alla vetta. Tutto il ersto è acrobazia".
Un saluto.
Ps: ho troncato il titolo del thread che voleva essere "Raccolta delle frasi sulla montagna che ci hanno lasciato il segno". E nno solo: volevo metterlo nella sezione "Riflessioni", ho sbagliato anche lì ! Vabbè, sono mezzo fuso, comunque forse i potenti mezzi degli admin possono correggere tutto
Magari per aver rappresentato alla perfezione un nostro stesso pensiero;
oppure per aver dato corpo a un intimo convincimento;
o per averci chiarito qualcosa che intuivamo nebulosamente senza però riuscire a definire nei contorni;
oppure per lo stupore di fronte a qualcosa di complesso espresso in modo superbamente semplice;
oppure per il senso di "empatia" che ci ha provocato rispetto alla persona che stavamo leggendo;
oppure perchè ci ha fatto balenare lo sprazzo di un sogno;
o ancora perchè ci ha regalato l'impressione- per quanto fuggevole - di aver scoperto una briciola di "verità" altrimenti imperscrutabile...
o infine per la bellezza intrinseca dell'espressione, all'insegna del "non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"...e siamo quindi piacevolmente inciampati in null'altro che un piacere.
Insomma, i motivi possono essere i più disparati.
Mi è rimasto impresso poco tempo fa uno scherzoso risentimento di Last. Sbagliatosi in modo grossolano a proposito di due cime, Piervi - approfittando della sua "firma" - gli fa: "E se sbagli montagna che fa ?" Io ci metto il carico e completo "L'importante è andare in alto!" e lui per tutta risposta qualcosa che suonava così : "Non toccatemi la frase di quell'Anonimo, ci tengo da morire". In sostanza, un'innocente battuta era stata percepita addirittura come dissacratoria, dando quindi la misura di come si sentisse intimamente rappresentato in quella frase.
Visto che a me è capitato spesso di leggere in post altrui cose che mi hanno colpito, salvo però restare con la sensazione - passando oltre - di aver lasciato una perla per terra dopo averla incontrata, destinata alla dispersione e all'oblio, mi è venuto in mente che poteva essere un'idea un thread dove raccogliere queste perle personali nelle quali ci siamo imbattuti, ci imbattiamo e - si spera - continueremo ad imbatterci. Per ricordarle, riassaporarle e perchè no, condividerle: visto che in fondo proprio il fatto di averle sentite così "proprie", di esservici immedesimati o solo di esserci piaciute fanno sì che - di fatto - esse appunto "parlino" di noi.
Volevo solo aggiungere un'ultima cosa: a me son sempre piaciuti molto quegli "incontri con l'Autore" che da sempre molte librerie molto frequentate e rinomate periodicamente organizzano. E' sempre gratificante poter incontrare in carne ed ossa - e spesso interloquire con - una persona che si è sentita molto vicina nella lettura e parlare proprio dell'oggetto di quella lettura, dando vita a quelle pagine, conferendo loro la sonorità di una voce, altri pensieri espressi a braccio, e così via. Insomma, è il piacere della conoscenza e della "verifica". Ecco, se devo dirla tutta anche in questo forum non di rado i suoi frequentatori mi hanno colpito con frasi, concetti, espressioni che ho sentito profondamente "mie": e quindi poter poi incontrare e conoscere un giorno queste persone mi ha più volte procurato un piacere della stessa natura di quegli "incontri con l'Autore" in libreria. Come dire, non c'è bisogno di essere chissà chi o di trovarsi in chissà cosa per poter trasmettere - o ricevere - un'emozione.
Io comincio con tre (delle tante che vorrei):
1) riportata da Andrea DB di Reinhold Messner in "Spostare le montagne": " Coloro che hanno successo nelle imprese estreme non sono nè degli eletti tra gli impavidi, nè abili nel rimuovere le paure. Imparano soltanto a conservare il coraggio e la paura in equilibrio, quali metà di egual peso di un tutto indivisibile. Chi considera la pura un'onta e il coraggio un ideale non campa a lungo".
2) riportata da Oldrado di Erri De Luca: "Ci vuole una felicità applicata. La trovo in montagna";
3) riportata da Oldrado di Bruno Detassis: "Alpinismo è la via più semplice per arrivare alla vetta. Tutto il ersto è acrobazia".
Un saluto.
Ps: ho troncato il titolo del thread che voleva essere "Raccolta delle frasi sulla montagna che ci hanno lasciato il segno". E nno solo: volevo metterlo nella sezione "Riflessioni", ho sbagliato anche lì ! Vabbè, sono mezzo fuso, comunque forse i potenti mezzi degli admin possono correggere tutto