Racconto passeggiata nel bosco

Salve,
di tanto in tanto mi piace scribacchiare un po (e magari qualche volta riuscirò a superare le maledette 50 pagine :-x ).
Oggi sono andato al bosco; non che sia una novità... ci vado ogni 2/4 giorni ma con il caldo allucinante di questo fine settimana il bosco si è sviluppato a pieno e passeggiare al suo interno è stata una cosa indescrivibile (cosa che ho provato a fare :biggrin:).

Ho scritto pertanto quattro righe che lascerò scaricare anche dal mio sito, sperando di far rinascere la voglia di scoprire i boschi a qualcuno che magari non ha neanche idea che questi luoghi ... ESISTONO

Internet Archive: Free Download: Il querceto vicino casa

Fatemi sapere cosa ne pensate

saluti
Giovanni
 
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è scritto bene, però io quando vado in giro per i boschi non uso un abbigliamento pesante come scarponi e pantaloni lunghi, vado quasi nudo, specialmente ora, e poi ogni tanto mi denudo completamente e corro su e giù.
 
ciao,
innanzitutto grazie per i commenti :lol:

ma perchè usi sempre il passato? è un pò malinconico:unsure:
Penso per due motivi :p
Il primo è che effettivamente non te ne andresti mai da quel luogo... forse è più nostalgia (fulminante) che malinconia xD
Il secondo è un pensiero che faccio sempre ed è quello che il bosco (ma in genere la natura incontaminata) è il passato ma anche il futuro. Fra migliaia di anni forse neanche il mio paese esisterà più ma ci scommetto che Scodanibbio rimarrà così com'è e se tagliaremo tutte le sue piante, prima o poi rinascerà così com'è ora.
Se fra molti anni a qualcuno della mia zona capiterà in mano questo pdf*** (come il racconto di un nonno) sarebbe bello se ritrovando il bosco proverà le stesse sensazioni come il brivido di vita che provo quando mio nonno mi raccontava di quando si accampava lì o sul monte Arazecca con gli amici a far legna (ed alla domanda di mio fratello "Dove dormivate?" rispondeva "Mah! trovavi na roccia" )

è scritto bene, però io quando vado in giro per i boschi non uso un abbigliamento pesante come scarponi e pantaloni lunghi, vado quasi nudo, specialmente ora, e poi ogni tanto mi denudo completamente e corro su e giù.
Il fatto è che minimo devi avere la pellaccia dura (cosa che purtroppo non posso vantare). A parte la precauzione per le vipere ci sono degli insetti assurdi che a volte ti riempiono le gambe anche con il jeans. Il problema è che le bolle si fanno il giorno dopo e durano parecchio :p
D'inverno spesso sono andato con le scarpe da ginnastica ma d'estate è quasi impossibile. Salendo poi se non vuoi tritare come un carro armato tutto ciò che incontri devi quasi strisciare al suolo. Ieri sono uscito che avevo addosso di tutto :D

Ti faccio vedere cosa vedevo dall'interno verso "la via del ritorno"

la qualità è molto bassa ma più o meno quella era la radura, più giu era molto più intricato.

Saluti
Gio

***A parte chiedersi perchè mi ostino a ripetere ogni due righe la parola "radura" xD
 
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molto bello!!è molto difficile se non impossibile spiegare le sensazioni che un amante della natura prova in una semplice escursione nel bosco,ma tu ne hai descritte alcune propio bene,ad es: /ita di quel luogo era tale che anche un ragazzo da
|solo non avrebbe mai parlato di solitudine.
bravo
 
Ho appena finito di scaricarlo appena ho un pò di tempo lo leggo
 
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Ciao GiovanniS e grazie per il tuo racconto.
Trovo la tua iniziativa veramente bella ed audace.
Non è facile esporsi ai giudizi specie alla tua età (se non sbaglio hai 21 anni, vero?).
A me il tuo racconto piace anche se ammetto che spendendo qualche parola in piu' sul rapporto con tuo nonno e su quello di entrambi con il bosco, avresti probabilmente toccato ancor piu' profondamente qualche corda segreta, legata ai sentimenti e alla sensibilità. Ma forse è solo perchè io ho piu' dimestichezza nei rapporti umani che in quelli con la natura! In ogni caso i miei complimenti e non smettere di coltivare questa tua passione. Vedrai che un giorno le 50 pagine scivoleranno via da sè.
In bocca al lupo,

Fabiola
 
Grazie ancora!!! (onestamente non mi aspettavo tanti complimenti :))

A me il tuo racconto piace anche se ammetto che spendendo qualche parola in piu' sul rapporto con tuo nonno e su quello di entrambi con il bosco, avresti probabilmente toccato ancor piu' profondamente qualche corda segreta, legata ai sentimenti e alla sensibilità.
Probabilmente hai ragione, anche se il racconto era incentrato più sulle sensazioni nel bosco che sul rapporto con mio nonno (che comunque è splendido... del tipo "tutti intorno al fuoco" solo che ora c'è la stufa hole :D ).
Magari aprirò un topic specifico per raccontarci storie passate ed aneddoti popolari (l'altra sera, ad esempio, mi spiegava come riconoscere dal colore il cerro che brucia bene da quello tagliato in un versante umido e poco soleggiato oppure di quando era stato sorpreso da un bruttissimo temporale in montagna e si è tolto la giacca per metterla in testa al mulo e lui si è rannicchiato sotto la sua pancia).

Saluti
Gio
 
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