me pare Michelangelo altro che San Pietro
Indubbiamente ha una faccia proprio particolare.
Mi pento di non avergli ripreso la maglia intera con la scritta ITALIA... ma lì per lì non ci ho proprio pensato... troppa faccia!!!
Comunque questo signore lo abbiamo incontrato per caso.
Falco e gli altri si sono lasciati convincere dalla peggiore delle descrizioni che potessi mai fare e siamo partiti tutti per Alife, della quale avremmo dovuto ammirare le poderose mura di cinta.
Ma al nostro arrivo di mura non c'è traccia.
Da uomo pratico qual è, Falco decide di fermarsi davanti al primo essere umano che incontra al fine di chiarire sta storia!
Gli capitano a tiro due uomini, apparentemente intenti a prendere il fresco sotto gli alberi, si ferma e Mezcal che sta di mano chiede:
scusi... per vedere la parte antica di Alife da che parte dobbiamo andare?
Quello più vicino si stringe nelle spalle e indicando con gli occhi il tizio sul muretto dice: e io non ve lo so dire! dovete chiedere a lui!
L'altro, scende dal muretto sul quale stava seduto, con qualche difficoltà ci raggiunge e gli rivolgiamo la stessa domanda... ciondola... prende fiato... eeeeeeeeeeeh... ma la parte antica sta sottoterra... potete andare al museo... lì vi spiegano tutto...
Sarà pure ma noi al museo non ci vogliamo proprio andare, chiariamo... ciondola, da tanta barba non si capisce se ridacchia o sbuffa, sta di fatto che risale il marciapiede, va alla sua motoretta, apre il sellino e tira fuori: "Il tesoro di Alife" appunti (in fotocopia) di studio da lui, Sisto Spinelli detto "mazz 'e quaglia", propriamente scritti, a mano e completati da disegni e riferimenti ad un testo del 1600 (mi pare).
Gli appunti parlano dell'acquedotto d'epoca romana, perché il nucleo di Alife era una piccola città fortificata a pianta rettangolare.
L'acquedotto sfruttava le mura per far entrare l'acqua in paese, scendendo poi in una cisterna dalla quale poi risaliva per l'uso.
Resti visibili purtroppo ce ne sono pochi. Le mura si vedono in parte solo da fuori, che dentro al paese ci hanno costruito case fitte e non ci si arriva se non per vicoli ciechi.
La costruzione delle case, regolarmente autorizzata dal Comune, chiude tra l'altro tutti quelli che erano gli accessi alla cisterna, scambiati (pare) per le buche lasciate dalle bombe della seconda guerra mondiale.
Trasecoliamo? Trasecoliamo. Certo non ci aspettavamo niente di tutto questo dalla persona che avevamo davanti.
Lo salutiamo ed andiamo a trovare il modo di entrare nel paese.
Poco più tardi ce lo ritroveremo davanti e ci guida fino alla breve porzione di foro riportato alla luce, che sta però incastrato sotto il palazzetto (nuovissimo) delle poste. Recintato ed inaccessibile è visibile solo in parte anche a causa dell'erba che cresce come le pare.
Ci consiglia poi di prendere contatto con il sacrestano e farci aprire l'accesso ai sotterranei della chiesa dove si trova una cappella paleocristiana.
Scendendo la stretta scala trovo un ventaglio. Assolutamente bianco.
ma quanto mi piace sta giornata!
E c'ho quasi l'età per un ventaglio solo che colorato proprio non mi sarebbe piaciuto!
(@kiwi: je suis désolé, capisco l'euforia, ma appoggio l'ipotesi Fiastra e se Alpi dovessero essere che siano italiane!
)