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RadunoRaduno, escursione con bivacco autunnale Premilcuore 2015
Sono in amaca, con gli amici del raduno, mannaggia allo smartphone, invece di guardare le stelle sono qui a scrivere sul forum, sono un po stanco e ora spengo la frontale. E lo smartphone.
Io sono qui a far asciugare la roba dall'umidità, gran bel weekend complimenti a tutti per la grinta e un grazie speciale ad henri che ha fatto da cicerone
Sto preparando le foto delle nostre avventure, intanto vorrei ringraziare la nostra guida, caro amico Henri che ci ha guidato a regola d’arte, aspettando i più lenti, e mandando avanti i più forti, ringrazio i Leoni di montagna che si sono comportati da veri leoni, e anche i nuovi arrivati Tibo1980 e Monkey che hanno avuto il piacere di condividere le loro esperienze. . Ringrazio il ‘’gruppo di Trebbana’’ che ormai siamo arrivati al 4 raduno.
Voglio dire che non sono mancati gli elementi di sopravvivenza soprattutto per i Leoni di montagna, Greengabri, Tibo1980, e Monkey.
Ci siamo divertiti di più questa volta. Peccato che non abbiamo festeggiato anche l’anniversario di un anno da quando guidati da Francesco ed Henri ci siamo visti per la prima volta a Trebbana, settembre 2014, lo faremmo al prossimo raduno.
Grazie a tutti i partecipanti che hanno collaborato alla buona riuscita del raduno; veramente bravi, dal primo all'ultimo, ognuno con le proprie capacità ed eccellenze.
Vorrei ringraziare, anche se non ha potuto partecipare, Francesco 77, che ci ha ispirato ad organizzare questi incontri in Romagna, dal primo a Trebbana del febbraio dello scorso anno, al quale abbiamo partecipato addirittura in tre.
Dunque, come d’accordo ci siamo trovati il 25 di settembre a mezzogiorno in punto a Premilcuore. Prima di arrivare a Premilcuore ho visto in una rotonda un carro pubblicitario con una botte di vino. Poi un po’ più avanti ho visto lungo la strada una piramide di botte di vino con l’iscrizione ‘’Zona tipica del Sangiovese’’. E per me è stata una bella sorpresa visto che prima ero abituato a vedere nelle rotonde a Padova varie sculture strane.
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Abbiamo fatto la spesa.
In parcheggio a Fiumicello pronti per partire.
Finalmente siamo partiti, ma la nostra gioia e durata poco. Abbiamo trovato un cartello strano, scritto in lingua non italiana, che ci ha fatto pensare se andare avanti o meglio tornare, alla fine abbiamo deciso di proseguire, ci siamo preparati tanto per questa avventura, e poi cosa vuol dire qualche leone per dei ragazzi come noi?
Dopo qualche ora di salita siamo arrivati finalmente in cima. Durante la camminata abbiamo fatto in tempo a raccogliere un po’ di noci e abbiamo provato delle prugne selvatiche tutto per integrare le calorie bruciate.(Questo oltre la cioccolata e la frutta secca). [/ATTACH]
SEGNALO a tutti gli appassionati delle foreste casentinesi ed in generale delle zone selvagge, in particolare i @Leoni di Montagna, l'ultimo numero di Meridiani Montagne che è interamente dedicato alle zone "wilderness" d'italia. L'ho comprato oggi e ho già inizato a leggerlo, molto interessante. Magari troviamo qualche spunto per altre escursioni di più giorni, sperando di trovare meno affollamento di quest'ultima volta ahahah!!
... A darci il benvenuto a Sassello, questa volta non e stato un cavallo golosone, come a Trebbana ma sono state delle mucche molto gentili. Il caffe ed il vino loro non lo bevono molto volentieri, pero sono stati lieti a condividere con noi la loro acqua (vedi la cisterna sotto). Che noi ovviamente l’abbiamo bollita prima. Abbiamo scoperto anche il segreto del cartellino misterioso, sono stati i nostri amici i Leoni di montagna che sono partiti prima ed erano già arrivati al rifugio e stavano costruendo le loro tane intorno ad un albero.
Poi e arrivato il tempo delle preparazioni per la cena. Per la prima cosa abbiamo messo la carne a marinare in un sacco alimentare,
molto bushcraft direi.
Poi abbiamo raccolto un po’ di legna e acceso il fuoco dentro il camino.
Gli hamachisti sono andati in bosco a montare le amache, io invece ho pensato di mettere la tenda vicino al rifugio e al albero dei Leoni di montagna. Per la prima cosa ho preso 3 sacchi di erba da mettere sotto la tenda, dopo una giornata di camino il riposo con confort ci vuole.
Abbiamo usato varie tecniche per bivaccare. La più spartana direi e stata quella dei Leoni di montagna, guardate che spettacolo.
E voilà, la cena a base di spiedoni dopo una giornata di fatica.
Non avendo le posate giuste ho usato il rat1 per tagliare la crostata.
La festa continua al aria aperta…
Si parla soprattutto di coltelli, kit di sopravvivenza, e per non annoiarsi di nuovo di coltelli.
...Verso le due di notte i Leoni di montagna sono andati a incontrare Greengabri, Monkey e Tiba. Cosi siamo passati da dieci a tredici. Un bel numero direi, che a noi a quanto pare non ha portato la sfortuna, anzi ci siamo divertiti alla grande.
Il sabato dopo una intensa colazione a base di caffe, (grazie Flint) te e altre cose siamo partiti di nuovo in viaggio verso la nuova meta, Fontanelle.
Il supporto trangia autocostruito modello “macchina con controllo automatico comandato a distanza”
Sono stato colpito dalla sensibilità delle mucche, sono venuti a salutarci prima di partire.
Le mucche mi hanno fatto la giusta osservazione che loro non sono tutte bianco-nere ma anche rosse, cosi gli ho promesso che la prossima serie di coltelli “muukka” saranno di colore rosso mucca, come loro.
Siamo partiti. Dopo qualche ora di camminata
Abbiamo trovata acqua fresca!!!!!
Mai scegliere la strada più corta quando sei in montagna. Invece di 4 km abbiamo deciso di fare 2 km. E gli abbiamo fati, prima in due zampe, poi in tre, e alcuni tratti anche in quattro zampe.
....E stata dura ma ce l’abbiamo fatta, anche se a un certo punto, (alcuni) abbiamo pensato di fermarsi, per uno spuntino perché il viaggio e sempre un viaggio, ma il pranzo non si salta.
Sopra le nuvole...
Verso la sera siamo arrivati a Fontanelle. Il paesaggio era piuttosto triste con la nebbia, il freddo e l’umidita ed il rifugio sembrava preso da un set di film horror. Infatti il primo pensiero che mi e venuto in mente, era che adesso si aprirà la porta, e un tizio con la motosega comincerà a rincorrerci per il bosco. Ma era solo una mia illusione dovuta alla stanchezza. In realtà le cose erano abbastanza positive. C’era l’acqua, dentro il rifugio c’era il camino acceso.
… arrivava la sera e siamo andati a preparare il nostro campo. Di nuovo i sacchi di erba e fogli sotto la tenda. Di erba c’era veramente poca, ma c’erano abbastanza foglie e aghi di pino. Per gli hamachisti credo, le cose erano più facili.
.... Dopo che abbiamo preparato il campo siamo andati a vedere il rifugio e a riscaldarsi un po’…
L’accensione del fuoco, tanto per tenerci allenati…
Mentre noi facevamo la gara a fare niente, Arki ha cucinato un deliziosissimo risotto. Tanti grazie Arki!!!!
Prima pero abbiamo assaggiato i polli affumicati e voglio dire che adesso ho un forte concorrente, Henri. Complimenti, adesso aggiungerò anche io del ginepro nelle spezie.
Una domenica mattina, come tutte le altre… smontiamo il campo.
La prova se i sacchi sotto la tenda funzionano…
Una foto prima di partire.
Il ginepro.
Siamo arrivati?
Siiiiiiii
In attesa di essere invitati dentro …
Ma dentro a fare cosa????
MANGIARE!!!!!
Ma la nostra avventura non e finita qui, a parte che ho dovuto censurare le foto più estreme (di quello vi racconteremo al prossimo raduno, in privato), abbiamo pensato anche alla parte culturale e cosi dopo pranzo siamo andati in visita al molino.
Le nuove avventure ci aspettano…tenetevi pronti ed allenati. Il vostro cuoco non che fotografo e “segretario” non ufficiale Aleks.
E le altre foto dove sono?????
Un grazie ad Henri perché ci ha mostrato dei magnifici posti e a tutti quanti per la bellissima compagnia.
P.S.
Ma avete sentito i bramiti dei cervi?
Si, quando siamo arrivati nel parcheggio per andare a casa.
…. can (qui ci sta una bestemmia veneta) Por.…. (e questa e la risposta affermativa)