Alpinismo Rava della Giumenta Bianca al M.Amaro (2793 m.) in ambiente innevato

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Nazionale della Majella
Dati

Data: 17/04/2017
Regione e provincia: Abruzzo
Località di partenza: fra Passo S.Leonardo e Fonte Fredda
Località di arrivo: M.Amaro
Tempo di percorrenza: 8h 30m
Chilometri: 9,5 km
Grado di difficoltà: F+
Descrizione delle difficoltà: con le condizioni di neve trovate l'unica difficoltà consiste nella fatica fisica (1600 D+ di cui 1200 su neve spesso molla e granulosa); da quota 2400 alla sella a quota 2600 tratti leggermente ghiacciati ma nulla di che
Periodo consigliato: con neve assestata
Segnaletica: nessuna lungo la Rava, presente solo lungo il sentiero Q1 (bandiere bianco-rosse) e nel resto del percorso di avvicinamento nel bosco (sbiaditissimi segni giallo-rossi e/o rossi)
Dislivello in salita: 1600 circa
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 2793 m.
Accesso stradale: A25, uscita Pratola Peligna-Sulmona, quindi fino a Campo di Giove e verso Passo S.Leonardo. Attenzione, da Pacentro la strada è chiusa per frana


Descrizione

Una Pasquetta di lusso trascorsa in alta quota, nel luogo che più si addice per mettere in ordine i propri pensieri, la Montagna Madre.
La Rava della Giumenta Bianca in invernale (o in ambiente innevato) è uno di quei percorsi che non possono assolutamente mancare nel carniere di un montanaro.
Dopo averla fatta anni fa in estiva solitaria, ecco che la affronto stavolta con gli amici Andrea e Patrizio, questa volta in assetto invernale.
Il meteo inizialmente avverso (pioggia e nebbia), come da previsioni è migliorato e ci ha regalato una giornata di avventura, fatica, soddisfazione e grandi emozioni: 1600 D+ di fatica su neve in gran parte granulosa, con la quota neve che iniziava dai 1500 ancora nel bosco investito dalle valanghe.
Un grazie a noi stessi che ci abbiamo creduto e ce la siamo conquistata con il sudore e la passione: è bello avere amici tosti che non si scoraggiano per le avverse condizioni meteo e che, soprattutto, sono in grado di capire che certi "rischi" sono ponderati con cognizione di causa ed il premio è comunque garantito.


Si comincia così, ore 9. Nebbia e pioggia, 3 scialpinisti del nord rinunciano, noi no. Saremo fradici e infangati, fino ad arrivare al termine del bosco e all'inizio della Rava
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Giungiamo all'inizio della Rava, comincia il rock'n roll! Dai 1600 m. dell'inizio della Rava ai 2600 m. della sella tanta neve, si sfonda egregiamente, neve buona solo dai 2350
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Arrivati alla sella a quota 2600 si vede già la vetta. Manca l'ultimo strappo, il panorama sulla Femmina Morta è eccezionale, il cielo è di un blu profondo e la solitudine assoluta
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Finalmente arriviamo in vetta, dopo 1600 metri di fatica. Tanta soddisfazione
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Ultima modifica:
La Montagna Madre da sempre grandi soddisfazioni, ma la Giumenta Bianca l'ho fatta una sola volta nel 1994 e la ricordo come una salita noiosissima.
 
La Montagna Madre da sempre grandi soddisfazioni, ma la Giumenta Bianca l'ho fatta una sola volta nel 1994 e la ricordo come una salita noiosissima.
Immagino sia una questione di punti di vista e soprattutto di motivazioni, oltre che di attitudine a vivere certe esperienze.
Non so personalmente di cosa abbia bisogno tu per divertirti in montagna, ma per me ogni metro che sali (e qui ne sono tanti) lungo un percorso del genere è un metro che ti avvicina di più alla vetta.
Io trovo più noioso a volte attraversare i boschi, ma ripeto è una questione di punti di vista e fortunatamente non siamo tutti uguali. La Rava è un classico per gli scialpinisti e per chiunque ami piccozza e ramponi, forse un po' meno per i camminatori
 
Dalla descrizione si avverte la sofferenza e la grande soddisfazione nel conquistare una signora montagna con queste condizioni.I dislivelli in Maiella si fanno sentire.Complimenti
Grazie dell'apprezzamento, la Rava tecnicamente è facile ma è un percorso di notevole fatica e con le condizioni meteo trovate la mattina si è fatta desiderare ancora di più. Molto bello l'arrivo alla sella a quota 2600, quando già vedi la croce di vetta con dietro un cielo blu scuro quasi rarefatto, in contrasto con il bianco candido della neve
 
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