Razioni cibo d'emergenza a Bologna

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Speleoalp

Guest
Ciao, ho letto un po' di commenti qua e là, ma onestamente non tutti e minuziosamente. Anche perché magari avete informazioni aggiornate...
Anche io cerco delle "razioni d'emergenza", però di quelle in cui non vi è la necessità di inserire acqua o altro.
Pacchi da aprire e mangiare... che siano pasti però, non barrette,....

Avrei bisogno di un sito in cui ordinare la roba...se possibile Italiano, Svizzero, Germanico......

Grazie mille
 
Le MRE sono normalmente pasti completi pronti all'uso (se escludiamo le bevande) per cui se cerchi qualcosa di "pronto" all'uso, nell'ottica del compro una busta ed ho già tutto (dal tovagliolo al dolcetto in tanti bei sacchettini di plastica e/o alluminio) in più la conservo per un "pò", basta indirizzarsi su chi vende "surplus" militare MA se rinunci, per un attimo, al "fascino" (o curiosità e perchè no, alla praticità) del mondo militare si può tranquillamente replicare, in buona parte, con prodotti civili presenti in qualsiasi supermercato.

Comunque per le MRE puoi provare su ebay o su ASMC Bundeswehr Shop - Ausrüstung Sicherheit Militär Camping (ovviamente parliamo di MRE tedesche) ma anche in siti inglesi (negozi on line) si possono trovare delle MRE anche di diverse nazioni.

A titolo puramente informativo, a livello organolettico, se dovessi fare una mia scaletta di "gusto" dalla "mediamente" migliore a quella "mediante" giusto per sfamarsi metterei, in ordine, italiane, americane e poi inglesi. In ordine di "praticità" sicuramente prima le americane poi le inglesi a pari merito con le italiane e, a livello di peso, americane (più leggere) poi inglesi infine quelle italiane (pesano un "botto" visto che usano molto l'alluminio anzichè la plastica).

Ovviamente se le hai già mangiate sai di cosa parlo :p

@Vinman ..... lo sò che le MRE canadesi sono le migliori del mondo fatte da chef provetti che parlano francese e calabrese :biggrin: ma, io, non ho ancora avuto modo di provarle, come quelle tedesche ...... SE tu volessi inviarmene un paio (di quelle canadesi), o anche un pò di più, pagando ovviamente il disturbo ;) ..... mi faresti felice :biggrin:

Ciao :), Gianluca
 
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Speleoalp

Guest
Io comunque non ho ancora capito.... con gli NRG-5, confezioni da 500gr, 9 pz. se una volta aperta la confezione... la conservazione del prodotto é medesima.

Ovviamente richiudendo bene, ecc... ma ormai l'aria é arrivata.

In quanto a me basta e avanza di brutto un "biscottone" al giorno.... nelle giornate impegnative e faticose. Che siano lavorative o meno,....
 
le barrette con cereali e frutta secca ,tipo mirtilli,ecc. le hanno tutti i discount a 1,30/1,50 la scatola con 6 pz cad ,le ho provate sono molto buone ma non ricordo la quantità/peso
 
uhmmm si, vedo che è dolce e ha un'integrazione di vitamine e sali... ma direi che usando un paio di antiche ricette delle gallette, magari facendoci delel modifiche, si possano fare e quindi potresti farne e portarne quante ne preferisci...

copio qui di seguito le diverse ricette che ho raccolto negli anni e che riguardano le gallette. Si va dai legionari dell'antica Roma ai velieri genovesi delle repubbliche marinare, ad ognuno la sua ;)


Bucellatum antica Roma
Il bucellatum è l'esatto equivalente della galletta moderna. L'unica differenza poteva essere costituita dalla presenza di olio di oliva quando disponibile.
Esso era portato dai soldati come scorta per i giorni di cammino, ma poteva essere consumato anche dalle truppe stanziali essendo uno dei tanti modi conosciuti di realizzare il pane.
Costituiva una discreta riserva energetica tuttavia completamente priva di proteine.

Per realizzare una dozzina di gallette occorrono:
- n.2 tazze di farina di grano duro
- n.1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
- n.1 cucchiaino di sale fino
- acqua quanto basta

Impastare i tre ingredienti aggiungendo l'acqua a poco a poco fino ad ottenere un impasto omogeneo e compatto.
Suddividere l'impasto in palline della grandezza di una albicocca, poi appiattirle fino ad ottenere le gallette.
Portare il forno al massimo della potenza (250 gradi).
Disporre le gallette su di un ripiano, meglio se riscaldato nel forno (per cuocere meglio la parte sottostante.
Tenerle in forno per 5-10 minuti e toglierle appena compare la doratura.
Dalla nostra esperienza abbiamo rilevato che il bucellatum tende a imprigionare umidità entro le 24 ore diventando piuttosto gommoso. La presenza dell'olio tuttavia evita che diventi troppo duro da mordere. Questo stato comunque è mantenuto per parecchi giorni e fino a due settimane abbiamo potuto constatare che esso rimanga commestibile senza problemi pur essendo stato esposto a forte umidità ambientale all'interno di un sacchetto di lino assolutamente inadatto per la conservazione dei cibi. Possiamo supporre da questo che la durata sia anche molto maggiore.

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Gallette genovesi
Ingredienti
1 kg di farina
2 l di acqua
50 g di lievito di birra
Preparazione
Impastate acqua e farina con il lievito di birra sciolto in un goccio di acqua tiepida, e lasciate riposare circa 40 minuti, in ambiente tiepido. Con l'impasto lievitato formate tante palline grosse quanto una noce, spianatele una ad una con un matterello e mettetele a riposare per altri 40 minuti, circa. Le autentiche gallette si "stampano" con un attrezzo fornito di punte per forarle in più parti, ma potete bucarle con i rebbi di una forchetta, quindi cuocetele in forno, già caldo a 220°, per circa 30 minuti. Sfornate, lasciatele raffreddare adagio vicino al calore. Così essiccate si conservano per giorni, anche mesi, a patto che non vi sia sale, che porterebbe la crescita di muffe.

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Antiche gallette marinare
Farina, acqua, malto, lievito di birra e sale: questi sono gli ingredienti dell'antica ricetta della galletta del marinaio, preparata nel panificio della famiglia Maccarini a San Rocco di Camogli. Anche dopo un anno la galletta rimane croccante e con la fragranza del prodotto appena sfornato.
L’impasto «Il segreto sta nella lavorazione - spiega sorridendo Italo Maccarini, proprietario del panificio - è il connubio tra un impasto ben dosato, una giusta lievitazione e l'abile manualità della lavorazione perché ogni galletta è lavorata a mano. Il biscotto non fa la muffa e non prende gusti di rancido in quanto l'acqua usata nell'impasto, nel forno, evapora». Questo prodotto, della tradizione ligure, è stato ideato nell’800 per essere fornito ai marinai che si imbarcavano per lunghi periodi sulle barche a vela, senza toccare porto; doveva rimanere sempre croccante e fragrante per accompagnare i pasti, quasi sempre freddi e poco lavorati, dell'equipaggio.

1 - Ricetta alternativa:
Dall'antica tradizione dei pescatori e dei marinai liguri deriva l'uso di panificare le gallette marinare.
Si preparano con farina 00, acqua, sale, lievito e strutto.
Sono cotte due volte per meglio biscottarle e si confezionano a forma rotonda, grandi quanto un piattino da cappuccino e non più alte di 1 cm.
Si possono mantenere anche per 3-4 mesi e prima di essere consumate devono essere necessariamente ammollate in acqua.
Adesso si usano per preparare caponate e panzanelle.

2 - Ricetta alternativa:
-250 gr di farina 00,
-12 gr di lievito di birra messo in un mezzo bicchiere di acqua tiepida con un pizzichino di zucchero
Impastare la farina e l'acqua aggiungendo ancora circa mezzo bicchiere di acqua, si deve ottenere una pasta abbastanza soda da poter essere stesa con il matterello. Far riposare la pasta per 40’ coperta con una salvietta. Preparare due gallette tirandole col matterello ad uno spessore di circa 1 cm. Far riposare ancora per 40’. Forate le gallette con una forchetta ed infornare a 220°c per 30’. Raffreddare, chiudere in un sacchetto e mettere in frigo.
 
Perdona la domanda ma ti basta soltanto un "biscottone" di nrg-5 al giorno? Forse intendi una confezione da 500 grammi perché un biscotto solo saranno si e no 250 calorie....
 
S

Speleoalp

Guest
Era per me? La domanda intendo, ahahah
Si, sono sempre stato abituato a mangiare molto poco indifferentemente dagli sforzi fisici (ovviamente parlo di lavori fisicamente impegnativi e attività volontarie in natura, nulla di più e soprattutto nulla d'elité). Probabilmente per quello posso permettermi di fare lunghe uscite avendo pesi ridotti e accontentandomi di quel poco che trovo... :biggrin::si:;)


Grazie per le ricette, molto interessanti ;)
Solitamente faccio cose simili ma molto meno "ricche" ;)
GRAZIE
 
Restando su prodotti di pianificazione, però commerciali, io mi trovo molto bene con il schüttelbrot o le più italiche e veraci friselle, tutti prodotti che trovo al supermercato abbastanza facilmente virtualmente un pò ovunque (piemonte, lombardia, veneto ect).

Il schüttelbrot (trad. "pane scosso") è un pane tipico altoatesino, secco, croccante, abbastanza sottile, generalmente aromatizzato al finocchio (selvatico), si conserva mediamente un anno. La morte sua è con un pò di burro e dello speck o della mocetta, ma anche "liscio" è buono, deve piacere ovviamente la finocchina. Non dev'essere rinvenuto ovvero si può mangiare così com'è.

B-2213-Eppan_Schuettelbrot.JPG


La frisella non credo che abbia bisogno di presentazione, comunque è un grosso tarallo, secco, tagliato a metà, tipicamente prodotto in campania o in puglia. Và fatto rinvenire, ovvero và leggermente bagnato per renderlo più morbido ma vi assicuro che si possono mangiare anche dure (bisogna avere buoni denti ma con filo d'olio e del sale...... è un bel mangiare). Dura, anche lei, un anno.
La morte sua è con una dadolata di pomodorini, olio, sale, origano e aglio ma si prestano a svariati usi.

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Ciao :si:, Gianluca
 
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