Realizzare un imbrago di emergenza

Ogni tipo di uscita può avere le sue particolarità e le sue criticità. Se ci avventuriamo fuori sentiero, in zone che non conosciamo, sarà sempre meglio avere con sé tutto ciò che ci potrebbe aiutare a toglierci da eventuali impicci. Con il tempo impareremo di cosa abbiamo bisogno in ogni ambiente che visiteremo, in base alle caratteristiche della zona che stiamo esplorando.

In ogni ambiente comunque conviene sempre avere con sé qualche metro di cordino, se ci troviamo poi in ambiente boschivo montano anche qualche metro di corda potrebbe sempre essere utile.

Mi è capitato spesso, durante le escursioni, di dover affrontare più o meno brevi tratti di arrampicata, in egual misura mi sono trovato a dover discendere una parete più o meno ripida aiutandomi con una corda. In questo caso è importante conoscere i metodi di calata, i nodi e saper realizzare sistemi di sicurezza per evitare quanto più possibile incidenti. Conoscere le tecniche ed avere il materiale giusto può trasformare una situazione critica in una bella e divertente esperienza.

In questo post voglio illustrare le fasi costruttive di un imbrago di emergenza, potrà essere realizzato sia con un cordino che con uno spezzone di fettuccia.

COME PROCEDERE

Materiale:

- Corda

- Moschettone

Innanzi tutto avremo bisogno di un cordino di lunghezza adeguata che converrà tenere nello zaino. Poiché il materiale pesa, ma può essere utilizzato in maniera differente a seconda dei frangenti, prepareremo uno spezzone di corda abbastanza lungo per realizzare un comodo imbrago ma anche per essere utilizzato durante il bivacco per fissare il materiale, l’amaca, o quello che ci servirà sul momento.

- per prima cosa prenderemo il nostro cordino a metà e lo piegheremo in due.

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- infileremo l’anello fra le gambe come da foto.

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A questo punto gireremo entrambi i correnti intorno alle cosce e passeremo dentro l’anello. Ora avremo entrambi i nostri cosciali, dovremo realizzare quindi una sorta di facia ventrale.

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- lavoriamo con i due correnti. Li prenderemo e gireremo attorno alla vita avendo premura di trazionare attorno all’anello come da foto.

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- Realizzeremo tanti giri quanti ne saranno utili per accorciare abbastanza i due correnti.

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- Ora dobbiamo chidere il nostro imbrago. Io faccio così. Realizzo un nodo bulino su un capo, più o meno in modo che sia posto all’altezza del fianco. A questo punto passerò l’altro corrente nell’anello, regolerò la tensione e chiuderò con un altro bulino (si ringrazia Ofelia per la supervisione).

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- Per concludere con un moschettone cingeremo sia l’anello che la fascia ventrale, io passo anche nei due bulini. A questo punto il nostro imbrago è finito.

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S

Speleoalp

Guest
Ottima guida, io uso spesso questo sistema in grotta ;))
Si vede leggermente in entrambe le foto....
 

Allegati

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Grotta...la speleologia è davvero l'unica attività che non mi ispira provare, e pensare che ho un amico che è tra i fondatori del gruppo speleologico pistoiese...
 
S

Speleoalp

Guest
ahah, ma io tutto quello che faccio potrebbe tranquillamente non venir definito con il nome comune dell'attività e snobbato senza problemi dalle comunità di quegli ambienti, ahah Tutto quello che faccio, tranne qualche eccezione temporanea, è "autonomamente", fuori da club, gruppi, associazioni, ecc... che proprio non sopporto, ahah

Io fatto tutto con un solo spirito, l'amore per la natura... ovunque essa sia, qualunque forma e situazione, ahah Performance, riconoscimenti, traguardi, ecc non m'interessano minimamente, ahah
 
Certo, e condivido a pieno! Intendevo che non mi sono mai infilato in buchi troppo profondi :) credo sia uno dei pochi ambienti dove non mi sento assolutamente a mio agio, mi ha sempre fatto impressione.
 
Il sistema che uso io (in realtà non mi è mai capitato di usarlo se non in prove caserecce) è quello che si vede nei primi due disegni della discussione seguente (chiaramente solo la parte bassa dell'imbrago):

http://www.avventurosamente.it/xf/threads/salita-da-primo-in-solitaria.17357/

Ovviamente nei disegni ho omesso il nodo per praticità (userei un "nodo della fettuccia").

Adesso farò delle prove con il tuo sistema. Riguardo al mio posso dire che è semplice e veloce ma bisogna trovare la misura abbastanza giusta altrimenti può scendere quando no è in tiro.
 
Interessante, in teoria il gioco funziona, il concetto è lo stesso della salita da primo in solitaria utilizzando sistemi autobloccanti tipo soloist o simili. Non ho mai provato, però.
 
ciao,
mi ispira questa tua proposta.. dovrebbe avere il vantaggio di restare in loco anche se non si è in trazione e la corda potrebbe poi servire per altro.
mi verrebbe giusto utile domenica prossima, se il meteo sarà decente, in quanto vado con un pò di persone, e di bambini, a fare un sentiero che in alcuni punti è un pelo esposto e sono presenti in loco dei cavi d'acciaio
Grosso modo quanti metri sono necessari?

p.s. OT : io ho il soloist e l'ho usato parecchio negli anni passati e mi sono sempre trovato bene.
il sistema esposto nell'altro 3d mi sembra che dovrebbe funzionare bene, con i soli "limiti" del prusik che occorre "trascinare"
 
Ho anche io il soloist, ma non mi ci sono mai dedicato troppo, magari lo riesumo dalla soffitta e lo riprovo!

Il cordino della foto è sette metri esatti, è una corda d'utilità che uso con il tarp, basta anche qualche metro meno.

Riguardo il prusik a quale altro 3d ti riferisci?
 
al link indicato da semimonade poco più sopra...
il soloist l'ho preso perchè anni fa...
.. quando non trovavo nessuno, andavo in falesia da solo, salivo una via "facile" vicina ad altre più impegnative usando appunto il soloist, poi attrezzavo la via più difficile dall'alto e la facevo da secondo
in montagna, da solo col soloist, non me la sono mai sentita...
 
Ah ok, si concordo.

Quando ero ragazzino per un breve periodo mio padre ed un amico provarono ad importarlo in Italia e quindi me ne ero ritrovati un tot a casa, insieme al solo-aid (che ho ancora appeso in camera), poi una carrucola con bloccaggio, mi pare si chiamasse wall-oler ed una sorta di autobloccante di cui non ricordo il nome. Che ricordi!
 
ma pensa...
che bello avere un papà che pensa a importare gingilli del genere..
se non ricordo male in italia non lo trovavo e lo avevo acquistato direttamente negli stati uniti.
mi sembra di rammentare che nei traversi, o comunque nei tratti obliqui, non fosse eccezionale..
idem se il peso della corda della parte sopra era maggiore di quella che rimaneva (cioè quando passavi la metà corda, ma era un problema che si poteva verificare solo in vie di più tiri e non era il mio caso) .. in quella situazione tendeva a mangiarne troppa! :(

però rimaneva il modo migliore per fare quello che serviva a me. Il prusik era scomodo da usare perchè doveva avanzare a mano

il solo-aid invece me lo ricordo meno..
so che li avevo considerati entrambi ma poi avevo scelto il soloist..
forse nell'altro la corda non scorreva da sola?
scusate l'OT : (
 
guarda proprio non ricordo, dovrei riprovare il tutto e credo che a questo punto lo farò; l'utilizzo sicuramente era il solito.

In Italia non si trovavano o meglio non si trovavano se non alla galleria dello sport a Firenze, io andavo al liceo li vicino e gli portavo i pezzi volta volta, ma la cosa durò poco perché alla fine l'importazione non decollò
 
S

Speleoalp

Guest
Io uso ancora molto spesso il Microcender... praticamente la stessa cosa del Soloist, ahah
 
uh ma guarda!! io avevo il rescucender, sempre tramite mio padre, credo in principio il progetto fosse degli stessi di soloist e solo-aid poi ripreso da petzl. L'ho regalato qualche mese fa ad un amico che lavora sugli alberi, a lui serviva, a me no, almeno non sta a prender polvere
 
S

Speleoalp

Guest
Bello il freno a moschettone, pratico, veloce e molto funzionale. Abbinato ad un nodo autobloccante di sicurezza può tranquillamente venir usato come "attrezzo principale" ;)
Belle immagini "reportage".
 
Per quel tipo di discensore sono ottimi i moschettoni "dritti" con ghiera come quelli che hai usato tu, con quelli da rinvio conviene utilizzare quelli che vanno alla parete, con la leva dritta, quelli con la leva ricurva non vanno troppo bene.
 
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