Premetto che si tratta di una recensione parziale, in quanto lo zaino è arrivato a casa con due bei difetti sulle cuciture e quindi dovrò fare il reso ad Amazon 
Ma veniamo a noi, lo zaino presenta una linea molto pulita e affusolata, come quasi tutti gli zaini da alpinismo. Pochi fronzoli e tanta concretezza
Pur essendo molto leggero (710gr), il materiale sembra molto robusto e resistente, sulle cuciture non posso pronunciarmi troppo visto il problema riscontrato, ma sicuramente si tratta di un modello difettato.
Le tasche sono poche ma messe nel posto giusto, o quasi. Sul lato si trova questa piccola tasca imbottita dove poter riporre il telefono o qualsiasi altra cosa, c’è anche una piccola asola sulla quale assicurare un oggetto di valore:
Nella parte superiore c’è questa tasca orizzontale con il laccetto per le chiavi. È molto comoda, l’unico lato negativo è che quando lo zaino non è completamente pieno il gancio dell’accesso principale va a coprire la tasca. Sostanzialmente per accedere alla tasca bisogna ogni volta aprire lo zaino, non è un difetto grave, però a qualcuno potrebbe non piacere:
Veniamo all’apertura. L’accesso è solo dall’alto ma considerando il litraggio contenuto questo non è un problema. L’apertura è a soffietto, con una piccola copertura superiore che termina con un gancetto. Nel caso si indossassero dei guanti non so quanto possa essere pratica:
La copertura superiore presenta una piccola tasca dove si trova la retina porta casco e una piccola fettuccia nel caso si dovesse trasportare una corda. La rete porta casco si può togliere e posizionare nella parte anteriore dello zaino:
All’interno troviamo la classica tasca elastica per la sacca idrica (c’è la predisposizione) o per riporre i vestiti umidi:
Gli spallacci non mi hanno convinto molto, sono piuttosto spessi e “rigidi” e sulle spalle si fanno sentire. Forse su uno zaino del genere si poteva optare per una soluzione più ”light”. Sullo spallaccio di sinistra si trova una pratica tasca in mesh:
Ma veniamo a quello che secondo me è il punto debole dello zaino, lo schienale. Ovviamente fa sudare molto, ma non è questo il problema visto che si tratta pur sempre di uno zaino da alpinismo. Il fatto è che nonostante il telaio a U Derlin, sembra di utilizzare uno zaino frameless, con le due imbottiture laterali che quasi peggiorano la situazione. Se lo zaino è mezzo vuoto le imbottiture laterali vanno a incastrarsi nelle scapole, se invece è troppo pieno lo schienale sporge in fuori facendo assumere allo zaino la classica forma a cilindro:
Purtroppo non ho avuto modo testarlo sul campo, ma caricandolo a casa mi è sembrato scomodo. Non credo che lo ricomprerò. Spero di esservi stato utile!
Ma veniamo a noi, lo zaino presenta una linea molto pulita e affusolata, come quasi tutti gli zaini da alpinismo. Pochi fronzoli e tanta concretezza
Pur essendo molto leggero (710gr), il materiale sembra molto robusto e resistente, sulle cuciture non posso pronunciarmi troppo visto il problema riscontrato, ma sicuramente si tratta di un modello difettato.
Le tasche sono poche ma messe nel posto giusto, o quasi. Sul lato si trova questa piccola tasca imbottita dove poter riporre il telefono o qualsiasi altra cosa, c’è anche una piccola asola sulla quale assicurare un oggetto di valore:
Nella parte superiore c’è questa tasca orizzontale con il laccetto per le chiavi. È molto comoda, l’unico lato negativo è che quando lo zaino non è completamente pieno il gancio dell’accesso principale va a coprire la tasca. Sostanzialmente per accedere alla tasca bisogna ogni volta aprire lo zaino, non è un difetto grave, però a qualcuno potrebbe non piacere:
Veniamo all’apertura. L’accesso è solo dall’alto ma considerando il litraggio contenuto questo non è un problema. L’apertura è a soffietto, con una piccola copertura superiore che termina con un gancetto. Nel caso si indossassero dei guanti non so quanto possa essere pratica:
La copertura superiore presenta una piccola tasca dove si trova la retina porta casco e una piccola fettuccia nel caso si dovesse trasportare una corda. La rete porta casco si può togliere e posizionare nella parte anteriore dello zaino:
All’interno troviamo la classica tasca elastica per la sacca idrica (c’è la predisposizione) o per riporre i vestiti umidi:
Gli spallacci non mi hanno convinto molto, sono piuttosto spessi e “rigidi” e sulle spalle si fanno sentire. Forse su uno zaino del genere si poteva optare per una soluzione più ”light”. Sullo spallaccio di sinistra si trova una pratica tasca in mesh:
Ma veniamo a quello che secondo me è il punto debole dello zaino, lo schienale. Ovviamente fa sudare molto, ma non è questo il problema visto che si tratta pur sempre di uno zaino da alpinismo. Il fatto è che nonostante il telaio a U Derlin, sembra di utilizzare uno zaino frameless, con le due imbottiture laterali che quasi peggiorano la situazione. Se lo zaino è mezzo vuoto le imbottiture laterali vanno a incastrarsi nelle scapole, se invece è troppo pieno lo schienale sporge in fuori facendo assumere allo zaino la classica forma a cilindro:
Purtroppo non ho avuto modo testarlo sul campo, ma caricandolo a casa mi è sembrato scomodo. Non credo che lo ricomprerò. Spero di esservi stato utile!
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