Repliche storicamente accurate

Questa discussione verrà periodicamente aggiornata a mano a mano che entrerò in possesso di nuove repliche, ma vuole soprattutto essere una documentazione delle mie ricerche in materia, sperando possa interessare anche altri.

Ho iniziato a fare seriamente ricerche sulle repliche dei coltelli fennoscandici precedenti il 1000 da circa due anni, insoddisfatto dalla poca precisione delle repliche vendute comunemente, dell’uso errato e relativamente diffuso, spesso oltreoceano, del profilo seax anglosassone come panacea per qualunque cosa venga denominata provenire dai “secoli bui” oppure etichettata come “vichinga” e, non ultimi, i prezzi ridicoli, indipendentemente da materiali e complessità realizzativa, fatti da quei forgiatori che già allora sapevo realizzassero repliche, primo fra tutti JT Pälikkö, con prezzi che spaziano da un minimo di 330 € a un massimo di circa 1000 €. Mi spiego meglio.
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Due coltelli di Pälikkö, rappresentanti dei due estremi di prezzo

Se si girovaga su siti che vendono articoli per la rievocazione storica è facile notare come la categoria "coltelli" sia spesso quasi bistrattata e trattata con modelli piuttosto superficiali o stereotipati, mentre, per contro, una certa minuzia è solitamente presente nelle repliche di abiti e armi. Da quel che ho avuto modo di constatare di persona i rievocatori stessi, abbastanza spesso, danno poca importanza ai coltelli come utensili, relegandoli esclusivamente ad essere attrezzi da tavola. All'interno della rievocazione dell'epoca norrena va leggermente meglio, ma non più di tanto.

Gli errori più frequenti, anche su quei modelli che a livello estetico sarebbero corretti, sono l'uso di materiali non storicamente plausibili, provenienti da regioni geografiche troppo diverse da quelle d'origine: coltelli che dovrebbero essere scandinavi che hanno il manico in noce o palissandro con inserti d’osso di cammello, ad esempio. Senza contare le lame in damaschi dall’origine sconosciuta, ma difficilmente europea, dato il prezzo finale a cui il coltello è poi venduto.
Subito dopo vengono gli errori di geometria, con ricassi che non dovrebbero esserci, biselli troppo bassi o combinazione delle due cose. Gli stessi Helle Viking e Saga Siglar hanno ricasso e biselli troppo bassi rispetto ai loro antenati storici, semplicemente perché più economicamente convenienti da realizzare.
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Alcune delle repliche più facilmente reperibili, commercializzate dalla S.P.Q.R., con sede a Malmö

Per curiosità ho comunque contattato un paio di produttori per avere un’idea di acciai a trattamenti termici, ricevendo la risposta che mi ha fatto definitivamente mettere una pietra sopra le repliche realizzate su larga scala. Gli acciai di cui mi parlarono erano l’EN45, il 54SiCr6 e i vari 1060, 1085 e 1095, ma “usati indifferentemente, in base alla disponibilità del momento, non essendoci gran differenza nell’utilizzo” (sic!) mentre le tempre erano sempre fra i 48 e i 52 HRC, con l’eccezione di un 54SiCr6 portato a 54 HRC e un 1095 portato a 56 HRC. Ho visto toccare un punto particolarmente basso con una replica inglese corretta sia stilisticamente sia per materiali, la cui lama ha le guance in damasco, saldate a un cuore di acciaio monostrato, ma portato a 50 HRC. Giusto per un confronto il Saga Siglar e il Viking di Helle sono in un trilaminato con guance a 0,2% C e cuore a 0,87% C, portato a 59 HRC.
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Coltello in stile Birka, venduto dal negozio inglese Jelldragon di York
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Helle Saga Siglar

Continua...
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Proseguendo le mie ricerche sono incappato per caso in Götz Breitenbücher, fabbro tedesco che però vive e lavora a Kopparberg, nella Svezia centrale, rievocatore occasionale, ma appassionato di storia medioevale, della ricreazione di lame storiche e delle tecniche di forgiatura dell’epoca. Come primo progetto, comunque, abbiamo concordato per la replica di un coltello trovato su un ghiacciaio in scioglimento nello Jotunheimen, nella Norvegia centrale, ma realizzato come lo avrebbe fatto per un gruppo di rievocatori di Trondheim che organizza escursioni in abiti storici.
Mentre discutevamo l’acciaio, Götz mi ha ribadito che quasi sempre i rievocatori usano il coltello solo per mangiare e per questo motivo usa C75 temprato a 57 HRC, così anche da non rendere la riaffilatura sul campo, con pietre naturali, troppo impegnativa. Mi ha comunque pregato di dargli il mio parere nell’esclusivo uso su legno. Come entrambi ci aspettavamo, la massa ridotta e la combinazione di acciaio e tempra lo fanno rendere bene soprattutto su legno verde, mentre le prestazioni su legno stagionato sono migliorate dopo aver microconvessato e lucidato a specchio il tagliente.
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Lama da 73x17x4,5 mm; manico da 106x23,5x18 mm; 45 g senza fodero

Nell'estate 2019 ho proposto ad Henri Tikkanen, finlandese di Pieksämäki, nella Savonia meridionale, di mettersi alla prova sul suo primo, vero, coltello norreno. Mi ha mandato il disegno della sua idea dopo un paio d’ore, centrando in pieno lo stile, al primo colpo, sostanzialmente proponendo una versione più arcaica e semplice del "puukko di Inari", uno dei migliori esempi di puukko alto medioevali finlandesi. Tanto per rendere le cose più interessanti, al posto del 1085 di recupero che usa solitamente ha riforgiato una lima Viiala, in 125Cr1, un W1 con 1,3% C e l’ha temprato a 60 HRC, su un filo a 14,5°.
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Lama da 96x21,5x5,5 mm; manico da 102x25x18 mm; 62 g senza fodero.

Entrambi questi coltelli sono già stati recensiti in questa stessa sezione.

A dicembre 2019 mi sono accordato con Pälikkö per il prestito temporaneo di un suo pezzo che rispedirò a fine recensione. Arrivato in gennaio, mi ha confermato l'idea che già mi ero fatto: 330 € sono obbiettivamente ingiustificabili, a mio avviso. 200-250 al massimo, data anche e soprattutto la semplicità di realizzazione.
Questo coltello non è replica di un reperto in particolare, ma piuttosto un'interpretazione speculativa di come avrebbe potuto essere un coltello finlandese fra l'800 e il 1300.
Acciaio 100Cr6 acidato, portato a 60 HRC, filo a 16° con microbisello.
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Lama da 93x25x7 mm; manico da 113x33x22 mm; 110 g senza fodero

Ultimo arrivato (inizio maggio 2020), realizzato dallo sloveno Črtomir Lorenčič, apprendista di Götz Breitenbücher.
Non basato su un reperto in particolare, è invece chiamato dall’autore “coltello artico” essendo realizzato solo con materiali che sarebbero stati reperibili comodamente da un fabbro norreno delle Isole Lofoten.
Il sorbo usato per il manico è infatti uno dei pochi legni ancora presente sulle isole e oltre il Circolo Polare, specie sulle coste. Il collare è in corno di renna, ma talvolta usa anche osso di capodoglio.
La lama, laminata con guance in ferro e cuore in K990, è una via di mezzo fra l'Hedeby tipo 3 e tipo 6, acidata, temprata a 59 HRC, filo convesso a 15°. Il fodero riprende esemplari trovati nella zona di Lund.
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Lama da 99x19,5x5,1 mm; manico da 113x22x19 mm; 70 g senza fodero
 
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Aspettavo un thread così! Argomento decisamente interessante!

Peccato sentire che come riproduzione l'Helle Viking non sia particolarmente fedele ai suoi antenati, per lo meno in quanto a geometrie della lama; ora per me viene meno il principale motivo per il quale mi interessava.
Mi sa che riprodurre questo tipo di coltelli su scala industriale - come fa appunto Helle - con un livello di accuratezza adeguato è quasi improponibile, per cui la strada dell'artigianale o semi-artigianale rimane l'unica soluzione. Qui scatta il problema dei prezzi, pur con le dovute eccezioni.
Francamente, tra i coltelli che hai finora mostrato, a parte qualche dettaglio del fodero (tipo di cucitura, presenza di semplici decorazioni), a livello realizzativo il norreno di Henri Tikkanen (150€, se non erro) e la replica di Pälikko non mi sembrano molto diversi in termini di complessità, dimensioni e materiali. Incomprensibile come uno possa costare oltre il doppio dell'altro, che già pare di ottima qualità.

Approfitto, visto che mi sembra lo spazio adatto, per chiedere un parere su un coltello che viene dato per replica attendibile di un krumkniv norreno su un sito che oltre a merchandising dozzinale a tema vichingo fornisce materiale per rievocazioni. Il sito in questione è grimfrost.com. Uno dei fondatori è nientemeno che il frontman degli Amon Amarth, nota band Death Metal svedese (che peraltro apprezzo, sono stato anche ad un paio di loro concerti :)).
Ad una prima occhiata il coltello in questione mi piace, il prezzo è piuttosto basso, (circa 45 €, primo campanello d'allarme, ma la tipologia di coltello è comunque molto semplice quindi forse ci potrebbe stare), il tipo di acciaio al carbonio non viene specificato (secondo campanello d'allarme) ma dicono sul sito che è forgiato a mano. Non ho gli strumenti per valutare se si tratta di paccottiglia immonda oppure di una onesta riproduzione, pur senza troppe pretese. Che ne pensate?
 

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Intanto, rispetto per essere un estimatore degli Amon Amarth :D

La differenza di prezzo fra quello di Tikkanen e quello di Pälikkö è dovuta al fatto che il secondo abbia onestamente finiture un po' migliori, ma non tali da giustificare il prezzo doppio, ma soprattutto dal fatto che Pälikkö sia un "nome" e uno degli undici maestri forgiatori certificati dal governo finlandese, mentre Tikkanen è solo un bravo hobbysta.

Il krumkniv è abbastanza corretto e il prezzo è in linea con quello che solitamente costano quelli forgiati, ma non sono onestamente sicuro della provenienza. C'è da dire che la maggior parte dei krumkniv museali non risale all'epoca vichinga, ma sono di molto precedenti. Ci sono comunque abbastanza reperti databili all'alto medioevo per considerare che, data la semplicità realizzativa, fossero ancora usati, anche se probabilmente meno che durante l'Età del ferro.
 
L'argomento è molto interessante, almeno per me ignorante in materia, e spero magari si possa estendere ad altre tipologie di coltelli sia geograficamente che storicamente (non so, western-bowie, giapponesi-tanto/katane, yakut, etc.), visto che sul forum siete in tanti estimatori del genere.
 
spero magari si possa estendere ad altre tipologie di coltelli

Chiederei a @FedericoB89 di farci sapere se in questo suo thread vuole concentrarsi su alcune tipologie particolari di coltelli e/o su epoche ben precise (es. fennoscandici, anteriori all'anno 1000 d.C., ecc..).
Lo chiedo perché le mie curiosità sono molte (es. pareri sulla coerenza stilistica di certi unna niibas e tollekniv semi-industriali attuali), ma vorrei evitare di contribuire a far deviare il focus da quello che l'autore magari si è prefissato. Premetto che vista la mia (mancanza di) preparazione in certi ambiti della coltelleria, le domande saranno molte più dei contributi :).
Eventualmente, se così fosse, si potrebbero inaugurare nuovi thread relativi a diverse tipologie di coltelli, provenienze geografiche e/o periodi storici di riferimento.
 
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Meglio fare discussioni individuali per ogni genere. Questa la terrei solo sui coltelli alto mediovali di provenienza fennoscandica e germanica.
 
Se parliamo di repliche storicamente accurate, allora dobbiamo partire sempre dai pezzi conservati in vari musei, collezioni private, oppure rapresentati sui quadri etc. E solo quello che faremo in base a quello che troveremo saranno chiamate repliche, quello che ci offre il mercato è giustamente un'interpretazione oppure un'evoluzione di certe tipologie di coltelli.
Io ho studiato un po' i coltelli trovati sul teritorio russo, dalla Finlandia fino al Yacutia. Analizzando i coltelli trovati nelle paludi vicino a Pietroburgo (coltelli tipo puuko), viene fuori che erano fatti di ferro con lo spessore di 5-6 mm e lunghezza fino a 7-10 cm. Venivano affilati appoggiando tutta la superficie, visto che la sezione era triangolare, l'affilatura serviva anche per pulire il coltello dalla ruggine. Più si affilava il coltello, più diventava sottile, essendo di ferro, per questo motivo erano fatti piuttosto spessi. Sempre parlando dei coltelli attorno al anno 1000 ovviamente, poi andando avanti sono sempre migliorati sia come geometria sia come materiali. È chiaro che nessuno vorrebbe un coltello cosi al giorno d'oggi.
Poi i coltelli postati sopra, altro che repliche, nemmeno lo zar si poteva permettersi un gioiello del genere. Tutto erà molto, ma molto più semplice.:)
 
Lo zar, prima del 1547 neanche c'era, ma capisco il concetto che vuoi esprimere. Per quanto riguarda i coltelli pieni di orpelli, oltre ad essere basate su alcuni foderi recuperati da tombe di personaggi estremamente ricchi, come il "puukko di Inari", appunto
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sono tali per attrarre l'attenzione del cliente medio, che bada più all'estetica che alla praticità, evidentemente,
Ovvio che la maggior parte dei coltelli in questo periodo fossero semplici, ma è altrettanto ovvio che non se ne sono conservati molti. I reperti più frequenti sono lame sfuse il cui manico e fodero sono già stati consumati dal tempo. Coltelli semplici, più o meno completi, sono stati trovati solo negli ultimissimi anni causa scioglimento dei ghiacciai norvegesi.

Quando parli di lame in ferro, immagino intenda il ferro di palude, che veniva poi rilavorato per aggiungervi una qualche percentuale di carbonio, spesso piuttosto bassa.
https://en.wikipedia.org/wiki/Bog_iron
 
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Un paio di nuovi arrivi, ancora di Črtomir Lorenčič.

Il primo è un regalo per un amico rievocatore, istruttore di scherma storica e arcaio. Come il mio coltello di Götz Breitenbücher, è basato sul coltello trovato sul monte Belgjinøse, nello Jotunheimen, datato attorno il 900 d.C.
Ha manico in tasso, materiale prediletto per gli archi medioevali, anche lungo le coste meridionali di Svezia e Norvegia. La lama, in profilo "Hedeby n° 3", è stata forgiata da una barra di acciaio austro ungarico ricavata dall’asse di una carrozza slovacca di fine 1800. Per dare omogeneità al materiale, originariamente decarburato male, la barra è stata piegata su sé stessa più volte, fino a formare un centinaio di strati e una percentuale di carbonio attorno lo 0,7; è stata poi temprata in acqua e portata a 58 HRC, su un filo a 16°, convesso. Il fodero riprende esemplari trovati nella zona di Lund.
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Lama da 87x18x5 mm; manico da 110x27x19 mm; 55 g senza fodero

Il secondo è mio. Ha lama, in profilo "Hedeby n° 6", laminata con guance in ferro e cuore in K990, temprata in olio e portata a 59 HRC, su un filo a 13,5°, convesso. Il manico è in rovere, ricavato da una trave di una fattoria sveva del XVI sec. costruita riutilizzando materiale proveniente da un castello del XII sec. Il fodero, per avere quanta più consistenza geografica, è un "Hedeby n° 4" .
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Lama da 98x21x5 mm; manico da 112x27x20 mm; 62 g senza fodero
 
Un paio di nuovi arrivi, ancora di Črtomir Lorenčič.

Il primo è un regalo per un amico rievocatore, istruttore di scherma storica e arcaio. Come il mio coltello di Götz Breitenbücher, è basato sul coltello trovato sul monte Belgjinøse, nello Jotunheimen, datato attorno il 900 d.C.
Ha manico in tasso, materiale prediletto per gli archi medioevali, anche lungo le coste meridionali di Svezia e Norvegia. La lama, in profilo "Hedeby n° 3", è stata forgiata da una barra di acciaio austro ungarico ricavata dall’asse di una carrozza slovacca di fine 1800. Per dare omogeneità al materiale, originariamente decarburato male, la barra è stata piegata su sé stessa più volte, fino a formare un centinaio di strati e una percentuale di carbonio attorno lo 0,7; è stata poi temprata in acqua e portata a 58 HRC, su un filo a 16°, convesso. Il fodero riprende esemplari trovati nella zona di Lund.
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Lama da 87x18x5 mm; manico da 110x27x19 mm; 55 g senza fodero

Il secondo è mio. Ha lama, in profilo "Hedeby n° 6", laminata con guance in ferro e cuore in K990, temprata in olio e portata a 59 HRC, su un filo a 13,5°, convesso. Il manico è in rovere, ricavato da una trave di una fattoria sveva del XVI sec. costruita riutilizzando materiale proveniente da un castello del XII sec. Il fodero, per avere quanta più consistenza geografica, è un "Hedeby n° 4" .
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Lama da 98x21x5 mm; manico da 112x27x20 mm; 62 g senza fodero

Pezzi veramente belli, da intenditori! ;)

Capisco bene che coltellini che non arrivano a 10 cm di lama, hanno uno spessore di 5 mm?

Lama da 87x18x5 mm;

Lama da 98x21x5 mm;
 
Posso associarmi ad un futuro ordine? molto di ciò che ho visto mi interessa, ma non ho tempo (purtroppo) per trovare i contatti, discutere contrattare etc etc.
Se ti va, ovviamente, prima di partire in una nuova ricerca, contattami anche con un PM, mi illustri il progetto e se mi piace mi associo.
 
Posso associarmi ad un futuro ordine? molto di ciò che ho visto mi interessa, ma non ho tempo (purtroppo) per trovare i contatti, discutere contrattare etc etc.
Se ti va, ovviamente, prima di partire in una nuova ricerca, contattami anche con un PM, mi illustri il progetto e se mi piace mi associo.
Nessun problema. Se necessario posso fare anche solo da tramite, è già successo.
 
Bellissimo il secondo che hai postato, custom, convesso.. mi piace molto la forma della lama e la storia del materiale del manico!! Complimenti Federico ;)
 
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