repository aperto dell'ingv

se non altro una parte dei soldi fagocitati nella ricerca danno risultati pubblici e accessibili

il problema non sono i soldi spesi, ma il modo in cui vengono spesi, e soprattutto la gestione dei laboratori.

ho un fratello chimico inorganico (specializzato in chimica nucleare, ce ne sono una 50ina in tutta italia) che per 10 anni ha lavorato in un laboratorio del cnr. ha passato cose allucinanti tra precariato spinto e senza tutele, condizioni di lavoro da lacrime, baroni incapaci, prof bravi e meritocratici bloccati dalla burocrazia e dalle lobby, colleghi/e (spesso piu' le donne che gli uomini) non sempre con un chiaro posizionamento e spesso incentivati a farsi la forca, assunzioni fatte con criteri assurdi e scelti da roma (sotto organico di chimici e fisici, licenziavano questi ultimi e assumevano addetti amministrativi!!!), poco ascolto delle necessita' di ricerca e/o territoriali, fondi distratti e materiale acquistato che spariva "misteriosamente". dopo l'hanno licenziato per un assurdo turnover del personale.

dopo un periodo in una ditta privata e' finito in un altro laboratorio del cnr, gestito da un tipo veramente in gamba e appassionato a quello che fa e con uno staff che e' un gruppo di amici (e che ho avuto il piacere di conoscere). ricevono uno sputo di fondi ma vanno avanti uniti. non manca uno spillo, tra di loro collaborano tantissimo e, pur andando avanti a rattoppare pezzi vari, le cose funzionano.

2 laboratori diversi, cose simili, situazioni diametralmente opposte.
 
il problema non sono i soldi spesi, ma il modo in cui vengono spesi, e soprattutto la gestione dei laboratori.

ho un fratello chimico inorganico (specializzato in chimica nucleare, ce ne sono una 50ina in tutta italia) che per 10 anni ha lavorato in un laboratorio del cnr. ha passato cose allucinanti tra precariato spinto e senza tutele, condizioni di lavoro da lacrime, baroni incapaci, prof bravi e meritocratici bloccati dalla burocrazia e dalle lobby, colleghi/e (spesso piu' le donne che gli uomini) non sempre con un chiaro posizionamento e spesso incentivati a farsi la forca, assunzioni fatte con criteri assurdi e scelti da roma (sotto organico di chimici e fisici, licenziavano questi ultimi e assumevano addetti amministrativi!!!), poco ascolto delle necessita' di ricerca e/o territoriali, fondi distratti e materiale acquistato che spariva "misteriosamente". dopo l'hanno licenziato per un assurdo turnover del personale.

dopo un periodo in una ditta privata e' finito in un altro laboratorio del cnr, gestito da un tipo veramente in gamba e appassionato a quello che fa e con uno staff che e' un gruppo di amici (e che ho avuto il piacere di conoscere). ricevono uno sputo di fondi ma vanno avanti uniti. non manca uno spillo, tra di loro collaborano tantissimo e, pur andando avanti a rattoppare pezzi vari, le cose funzionano.

2 laboratori diversi, cose simili, situazioni diametralmente opposte.



......che tristezza....come dico sempre in situazioni simili....viva l italia:wall:
 
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