Resina di pino

guarda mi hai incuriosita con questa cosa delle percentuali "segrete" per cui ho fatto una rapida ricerchina in internet e ho trovato questo... se può essere utile a qualcuno...

PREPARAZIONE DEL MASTICE VEGETALE
Elementi necessari per realizzare un collante naturale essi sono : resina di pino, carbone, e cera d’api vergine.
Le sostanze sono state polverizzate e mescolate nelle giuste proporzioni che possono cambiare a secondo del clima che incontriamo, solitamente un buon mix può essere il seguente: 60% resina di pino, 20% carbone, 20% cera d’api vergine,infine amalgamare bene e portare ad ebollizione.
Mastice pronto per l’uso, per l’applicazione basterà solamente una breve esposizione al fuoco.



(fonte: http://www.glialbori.com/larco-e-le-frecce/ )
 
io quando ero piccolo e andavo in vacanza in montagna me la mangiavo , ci inzuppavo pure i pinoli. ok che non sono morto , ma si può effettivamente fare? mi ricordo che mi piaceva :p
 
Il segreto della formula con le percentuali, lo sanno solo alcuni professionisti di archeologia sperimentale che si contano su una mano in Italia.

Allora... il discorso dell'aggiunta di cera d'api è giustissimo: hai detto una cosa assolutamente esatta. In effetti la colla "antica" la fai con tre categorie fondamentali di elementi (che non sempre sono tutte presenti).

  • la resina o il catrame (tipo la sostanza "nera" che si estrae da alberi come la betulla);
  • un "fissativo" (una "fibra" come polvere di carbone, erba secca triturata, sterco secco di erbivoro triturato e simli);
  • un "emolliente" (olio, grasso o cera... tipo cera d'api, carnauba, olio di lino, ma anche sego, quindi grasso animale).
Da un lato c'è una tradizione di colle "antiche" usate per secoli (per esempio quelle tradizionali che si usavano ancora fino a poco tempo fa in oreficeria o falegnameria, e le cui ricette sono conosciute dalla letteratura), dall'altro ci sono moderni esami spettroscopici e gascromatografici che sono stati effettuati su reperti archeologici dalla tarda preistoria al medioevo (qui un riassunto
Investigating the history of prehistoric glues by gas chromatography–mass spectrometry - Regert - 2004 - Journal of Separation Science - Wiley Online Library
), quindi si sa più o meno quali materiali venivano usati in periodo preistorico e storico (senza dimenticare le colle animali, ottenute dalla pelle di pesce o dai tendini dei mammiferi, alcune delle quali vengono tuttora usate dai costruttori di archi "storici").
Per esempio, già da diversi anni si è visto che la colla fatta con il "catrame" di betulla veniva usata già in epoca romana (qui c'è il riassunto di una ricerca del 1993
IDENTIFICATION OF AN ADHESIVE USED TO REPAIR A ROMAN JAR - CHARTERS - 2007 - Archaeometry - Wiley Online Library
), ma anche negli attrezzi della mummia del Similaun, il famoso "Oetzi" (
http://www.arkat-usa.org/get-file/19868/
).

Quanto alle percentuali... secondo me c'è anche una certa dose di "empirismo" nel senso che si avevano delle percentuali grossolane e poi si aggiustava il prodotto in base a come veniva. Io, quando l'ho fatta solo con resina di pino e con carbone triturato, son partito da "mezzo e mezzo" e mi sembrava andasse bene.

Poi, a cercare, le percentuali empiriche dei vari prodotti si trovano eccome ;) Ripeto: sono percentuali empiriche, ottenute con prove ed errori partendo da percentuali "grossolane", poiché le analisi chimiche sono ormai in grado di dirci cosa c'è esattamente in questi impasti quanto a materiali, ma ci dicono con minore precisione le esatte percentuali.
In ogni caso, qui

Cordage : Netting, Hammock, Bag, Splice, Glue

trovate a un certo punto delle possibili formule empiriche, una delle quali è semplicissima (1 parte di resina, 1 parte di carbone, 1 parte di cera d'api) :)

Infine, un conto sono delle tecniche "primitive" o "antiche" o "tradizionali" o "bushcraft" o chiamiamole come diamine ci pare :D, e un conto è l'archeologia sperimentale. Non lo dico con polemica ma solo come osservazione di metodo: dei seri "professionisti" dell'archeologia sperimentale non dovrebbero mantenere segreti perché il procedimento scientifico di tale disciplina prevede che le sperimentazioni siano ripetibili e dimostrabili in ogni loro parte e condotte in condizioni quanto più simili a quelle antiche reali in cui si svolgevano certi processi (quindi non interessa solo il prodotto finito, ma anche il metodo con cui esso viene realizzato e la confrontabilità con i dati provenienti da eventuali analisi chimico-fisiche su oggetti antichi).
Se invece si tratta di sperimentatori che cercano di riprodurre tecniche primitive semplicemente per arrivare a un manufatto finito, le formule empiriche, come visto, si trovano tranquillamente anche sulla rete e si può quindi tranquillamente provare a riprodurre il materiale :)
 
Ciao :D
ravvivo il topic per chiedere se qualcuno sa come si estrae la resina dai pini o da altre conifere, intendo...
ho visto un video di bear grylls in cui incide delle evidenti bolle createsi direttamente sulla corteccia, ma si trovava chissà in quale paese e io qui queste bolle non le ho mai viste, ho provato poco fa "notare l'ora :p"
su di un pino ad intagliare leggermente un nodo dell'arbusto, ma mi sento male ad andar per tentativi a discapito del povero albero.
grazie, argos
 
Ciao :D
ravvivo il topic per chiedere se qualcuno sa come si estrae la resina dai pini o da altre conifere, intendo...
ho visto un video di bear grylls in cui incide delle evidenti bolle createsi direttamente sulla corteccia, ma si trovava chissà in quale paese e io qui queste bolle non le ho mai viste, ho provato poco fa "notare l'ora :p"
su di un pino ad intagliare leggermente un nodo dell'arbusto, ma mi sento male ad andar per tentativi a discapito del povero albero.
grazie, argos


basta prendere una motosega e abbattere l'albero , ne esce quanta ne vuoi


:p
 
Ciao :D
ravvivo il topic per chiedere se qualcuno sa come si estrae la resina dai pini o da altre conifere, intendo...
ho visto un video di bear grylls in cui incide delle evidenti bolle createsi direttamente sulla corteccia, ma si trovava chissà in quale paese e io qui queste bolle non le ho mai viste, ho provato poco fa "notare l'ora :p"
su di un pino ad intagliare leggermente un nodo dell'arbusto, ma mi sento male ad andar per tentativi a discapito del povero albero.
grazie, argos


basta prendere una motosega e abbattere l'albero , ne esce quanta ne vuoi


:p
auhauahua Kima !

Fail: sensibilità non tutti ce l hanno xD
 
cerca su youtube "resinazione del pino" e trovi diversi video
non pensavo di trovare qualcosa su YT.
fin ora quelli che ho visto sono troppo invasivi per me, volevo conoscere se ci sono parti dell'albero dove è probabile che ci sia della resina applicando un piccolo intaglio.
grazie per la dritta ;)

Ciao :D
ravvivo il topic per chiedere se qualcuno sa come si estrae la resina dai pini o da altre conifere, intendo...
ho visto un video di bear grylls in cui incide delle evidenti bolle createsi direttamente sulla corteccia, ma si trovava chissà in quale paese e io qui queste bolle non le ho mai viste, ho provato poco fa "notare l'ora :p"
su di un pino ad intagliare leggermente un nodo dell'arbusto, ma mi sento male ad andar per tentativi a discapito del povero albero.
grazie, argos


basta prendere una motosega e abbattere l'albero , ne esce quanta ne vuoi


:p

E' piu facile sorprendermi a motosegare una pensionata vedova che un albero :D
 
Ciao :D
ravvivo il topic per chiedere se qualcuno sa come si estrae la resina dai pini o da altre conifere, intendo...
ho visto un video di bear grylls in cui incide delle evidenti bolle createsi direttamente sulla corteccia, ma si trovava chissà in quale paese e io qui queste bolle non le ho mai viste, ho provato poco fa "notare l'ora :p"
su di un pino ad intagliare leggermente un nodo dell'arbusto, ma mi sento male ad andar per tentativi a discapito del povero albero.
grazie, argos

normalmente si raccoglie dalla corteccia quando è visibile,anche perchè,come stavi dicendo,andare per tentativi a scortecciare l albero finisci per farlo ammalare,cmq in caso di reale emergenza dove hai bisogno a tutti i costi di resina,il modo migliore è fare un buco o più buchi, nel tronco, almeno 1cm di diametro,profondo un terzo del diametro della pianta,in discesa verso il fuori,con un angolo di circa 45°,e con tutta la calma del mondo aspetti!
 
puoi farci dei piccoli cilindri, strinmgerli in delle cartine (quelle usate per le sigarette) e bruciarle come incensi...

hanno un ottimo odore...
 
...riesumo questa discussione per chiedere se qualcuno è a conoscenza di qualche tecnica per filtrare la resina raccolta dalle impurità (terra, aghi, bestioline....). Io di solito la scaldo e poi la filtro con una rete metallica piuttosto fine ma è un lavoraccio e poi la terra cmq rimane!
 
salute,puoi provare ad usare la stagnola forandola con uno spillo o con uno stuzzicadenti comunque se interessa cerca il video di "explorer wolf "su youtube mostra diversi sistemi .saluti
p.s. io la uso così al naturale
 
salute,puoi provare ad usare la stagnola forandola con uno spillo o con uno stuzzicadenti comunque se interessa cerca il video di "explorer wolf "su youtube mostra diversi sistemi .saluti
p.s. io la uso così al naturale
Grazie Matteom ma il metodo della stagnola è concettualmente simile al mio del colino, stavo cercando altro che mi consentisse di eliminare qualsiasi cosa che non sia resina...
 
salute, credo che a questo punto ti serva una centrifuga anche manuale tipo smelatore da apicoltura ma la spesa sarebbe eccessiva (dove lavoravo stava intorno ai 1000 euri) forse potresti provare con una serie di reti tipo zanzariera ma metalliche e creare un filtro a stadi ovvero resina grezza in cima e sul fondo del contenitore dovrebbe rimanere solo resina pulita almeno credo ma non ho mai provato
 
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