Responsabilita' in escursioni...

si parla di escursioni "organizzate". come tali occorre appoggiarsi a strutture "riconosciute". le "strutture riconosciute" (tipo il cai) hanno un'assicurazione e delle regole scritte sullo statuto; chi vuole far parte di queste strutture deve essere socio.

senza questi criteri , riconosciuti , si va nella "pampa" , cioè non esistono leggi o regole (a meno che non ci stanno di mezzo i minori).


Non è così. Se sei socio CAI hai un assicurazione, che copre per le attività sociali e, se vai da solo, solo per eventuali soccorsi.
Se la gita la organizzi al di fuori di un'associazione e ci sono gli estremi per un risarcimento, il responsabile paga di tasca sua, con i "beni presenti e futuri".
 
S

sun75

Guest
nel mio piccolo , comunque , direi che per "organizzare" bisogna essere "riconosciuti" ; il "riconoscimento" prevede fasi precise nella nostra legislatura.

Quelli sono i professionisti, accompagnatori di media montagna e guide alpine. Intanto si fanno pagare, e poi e' tutta un'altra questione e regolamentazione.

L'assunto, qui, e' chi organizza non professionalmente gite tra amici o tra estranei legati a forum e/o contattati da/su Internet.

Non serve essere guida alpina o sherpa o altro.
Se mi pongo come esperto e combino un casino, rispondo dei danni.

e su questo, almeno per me, non ci piove!
 
L'assunto, qui, e' chi organizza non professionalmente gite tra amici o tra estranei legati a forum e/o contattati da/su Internet.


tu non essendo un ente riconosciuto non puoi organizzare un tubo di niente , perchè se lo fossi dovresti assicurare (spendendo denaro) chi ti segue.
a questo punto dovresti avere dei riconoscimenti e uno statuto. se non li hai sono tutte vane parole.

naturalmente valgono sempre le regole di legge e del buon senso (soprattutto)
 
Sabgliato anche questo.
Posso andare in gita con chi voglio, non necessariamente chiedendo soldi, ma solo organizzando i miei amici.
Se mi pongo come esperto e combino guai, rispondo e pago.
 
S

sun75

Guest
si parla di escursioni "organizzate". come tali occorre appoggiarsi a strutture "riconosciute". le "strutture riconosciute" (tipo il cai) hanno un'assicurazione e delle regole scritte sullo statuto; chi vuole far parte di queste strutture deve essere socio.

senza questi criteri , riconosciuti , si va nella "pampa" , cioè non esistono leggi o regole (a meno che non ci stanno di mezzo i minori).


Non è così. Se sei socio CAI hai un assicurazione, che copre per le attività sociali e, se vai da solo, solo per eventuali soccorsi.
Se la gita la organizzi al di fuori di un'associazione e ci sono gli estremi per un risarcimento, il responsabile paga di tasca sua, con i "beni presenti e futuri".

....ed e' per questo che io sono, e rimarro' sempre nullatenente!:D:D:cool:
....ovviamente con il c/c tassativamente in rosso fisso da sempre!

(che tanto tra ex-moglie, AdE, Inps, finanziarie, ... , ..., eheheh ...., della serie "mettetevi in fila"!) :p
 
S

sun75

Guest
tu non essendo un ente riconosciuto non puoi organizzare un tubo di niente , perchè se lo fossi dovresti assicurare (spendendo denaro) chi ti segue.

[...]

naturalmente valgono sempre le regole di legge e del buon senso (soprattutto)

Infatti mi sono assicurato....per proteggere i 2€ che ho sul conto in rosso fisso....e, seriamente, per dare un minimo di risarcimento in caso di problemi, visto che io sono a zero!:cool:

Il buon senso penso sia la base di tutto, sempre e comunque e .... ovunque!:D
 
Sabgliato anche questo.
Posso andare in gita con chi voglio, non necessariamente chiedendo soldi, ma solo organizzando i miei amici.
Se mi pongo come esperto e combino guai, rispondo e pago.



cosa intendi tecnicamente come "esperto"? hai dei certificati riconosciuti come guida? ti appoggi ad associazioni/enti/cral?

oppure sei come tutti noi?

in questo caso sei nella "pampa" , come ho scritto prima.
 
Mi pongo come esperto significa che dico di avere competenze specifiche.
Non serve essere guida alpina per saper fare sicura mentre si scala.
Cioè, le competenze per fare una via di roccia, o un sentiero, o per attraversare un ghiacciao, si possono acquisire anche senza fare il corso per diventare guida alpina.
Se io mi pongo, verso i miei amici, come esperto, cioè come conoscitore, mettiamo, della progressione in conserva, loro vengono con me perchè credono di avere di fronte una persona preparata.
Se poi io non so fare la conserva e succede qualcosa di brutto, sono responsabile per aver portato i miei amici ad affrontare un percorso millantando capacità.
Fidati che è così :D:D:D:D:D
 
Ultima modifica:
Mi pongo come esperto significa che dico di avere competenze specifiche.
Non serve essere guida alpina per saper fare sicura mentre si scala.
Cioè, le competenze per fare una via di roccia, o un sentiero, o per attraversare un ghiacciao, si possono acquisire anche senza fare il corso per diventare guida alpina.
Se io mi pongo, verso i miei amici, come esperto, cioè come conoscitore, mettiamo, della progressione in conserva, loro vengono con me perchè credono di avere di fronte una persona preparata.
Se poi io non so fare la conserva e succede qualcosa di brutto, sono responsabile per aver portato i miei amici ad affrontare un percorso millantando capacità.
Fidati che è così :D:D:D:D:D


in tal caso si parla di truffa (si parla in modo generico naturalmente) ; per garantire alle persone che ti devono seguire una "esperienza" ci vogliono dei certificati.
esattamente come in tutti i mestieri (anche se a volte è molto opinabile la certificazione..) , vedi i vari dentisti beccati senza permesso.
ci sono delle regolamentazioni precise , leggi , sennò a che cavolo servirebbe il cai (ad esempio)?
per organizzare serve un appoggio.
 
Kima, non capisco cosa non ti è chiaro.
Ci sono alpinisti di fama indiscussa che non hanno "certificazioni".
Se vuoi dire che è un babbeo chi non pretende di vedere il tesserino di guida hai ragione, ma non si sta parlando di questo.
Si sta parlando di gite tra amici.
I miei amici sanno che vado sempre in montagna e che ho una buona esperienza, ma non sono Messner e se volessi fare lo spaccone, potrei proporre un escursione che non è alla mia portata, facendo credere ai miei amici di essere pienamente capace di gestire la situazione.
Qui sta il punto, non è la certificazione che crea la responsabilità!
 
Bhe, in quel caso ognuno sa che deve fare affidamento su se stesso.
Non significa però che non si è responsabili di nulla...:D:D:D


no no , anzi .. , ci stanno delle belle assicurazioni da stipulare , su rc o infortuni! e non costano nemmeno tanto care.
un conto è che si causa danni a se stessi o a altri involontariamente.
un altro conto è che si causa danni apposta (...no comment).
altro conto ancora è che ci si assume la responsabilità del gruppo.
 
S

sun75

Guest
Mi pongo come esperto significa che dico di avere competenze specifiche.
Non serve essere guida alpina per saper fare sicura mentre si scala.
Cioè, le competenze per fare una via di roccia, o un sentiero, o per attraversare un ghiacciao, si possono acquisire anche senza fare il corso per diventare guida alpina.
Se io mi pongo, verso i miei amici, come esperto, cioè come conoscitore, mettiamo, della progressione in conserva, loro vengono con me perchè credono di avere di fronte una persona preparata.
Se poi io non so fare la conserva e succede qualcosa di brutto, sono responsabile per aver portato i miei amici ad affrontare un percorso millantando capacità.
Fidati che è così :D:D:D:D:D


in tal caso si parla di truffa (si parla in modo generico naturalmente) ; per garantire alle persone che ti devono seguire una "esperienza" ci vogliono dei certificati.
esattamente come in tutti i mestieri (anche se a volte è molto opinabile la certificazione..) , vedi i vari dentisti beccati senza permesso.
ci sono delle regolamentazioni precise , leggi , sennò a che cavolo servirebbe il cai (ad esempio)?
per organizzare serve un appoggio.

continui a confondere i professionisti (accompagnatori di media montagna e guide alpine) che devono essere certificati, superano infiniti esami, etc. etc....ma PRENDONO SOLDI per questo, con noi "dilettanti" che aggratise mettiamo a disposizione la nostra esperienza per fare gite e trek tra amici e/o forumisti.
 
S

sun75

Guest
Bhe, in quel caso ognuno sa che deve fare affidamento su se stesso.
Non significa però che non si è responsabili di nulla...:D:D:D


no no , anzi .. , ci stanno delle belle assicurazioni da stipulare , su rc o infortuni! e non costano nemmeno tanto care.
un conto è che si causa danni a se stessi o a altri involontariamente.
un altro conto è che si causa danni apposta (...no comment).
altro conto ancora è che ci si assume la responsabilità del gruppo.

Be', su 3-4 amici che camminano...uno lo deve pur guidare sto' gruppo....o sbaglio? E quello, implicitamente, se ne assume le responsabilita'...visto che in genere e' il piu' esperto del gruppo (o cosi' dovrebbe essere a rigor di logica!), o tale riconosciuto!
 
Bhe, in quel caso ognuno sa che deve fare affidamento su se stesso.
Non significa però che non si è responsabili di nulla...:D:D:D


no no , anzi .. , ci stanno delle belle assicurazioni da stipulare , su rc o infortuni! e non costano nemmeno tanto care.
un conto è che si causa danni a se stessi o a altri involontariamente.
un altro conto è che si causa danni apposta (...no comment).
altro conto ancora è che ci si assume la responsabilità del gruppo.

Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno (Cod. Pen. 185).


- danno involontario (mancanza di colpa/dolo): non si risponde
- danno volontario (dolo, cioè agisco per procurare il danno): si paga
- danno colposo: si paga

la colpa è mancato rispetto di regole di diligenza/prudenza/perizia, unita alla prevedibilità delle conseguenze del mancato rispetto di tali regole.
La colpa per assunzione è un particolare tipo di colpa, che riguarda chi, pur non avendone le competenze, si cimenta in una determinata attività.
Non serve avere una certificazione, non serve stipulare un contratto, non serve nemmeno un contratto orale. La responsabilità di cui si parla è extracontrattuale.
La colpa, ribadisco, non è volontarietà del danno, ma imprudenza/negligenza/imperizia. Nella resp di cui si parla può incorrere chiunque, guida alpina, mastro geppetto, adam ondra, alvaro vitali.

Kima, se continui a non capire domani ti faccio scrivere dall'avvocato!:p:p:p:p
 
Kima, non capisco cosa non ti è chiaro.
Ci sono alpinisti di fama indiscussa che non hanno "certificazioni".
Se vuoi dire che è un babbeo chi non pretende di vedere il tesserino di guida hai ragione, ma non si sta parlando di questo.
Si sta parlando di gite tra amici.
I miei amici sanno che vado sempre in montagna e che ho una buona esperienza, ma non sono Messner e se volessi fare lo spaccone, potrei proporre un escursione che non è alla mia portata, facendo credere ai miei amici di essere pienamente capace di gestire la situazione.
Qui sta il punto, non è la certificazione che crea la responsabilità!

Bhe, in quel caso ognuno sa che deve fare affidamento su se stesso.
Non significa però che non si è responsabili di nulla...:D:D:D


no no , anzi .. , ci stanno delle belle assicurazioni da stipulare , su rc o infortuni! e non costano nemmeno tanto care.
un conto è che si causa danni a se stessi o a altri involontariamente.
un altro conto è che si causa danni apposta (...no comment).
altro conto ancora è che ci si assume la responsabilità del gruppo.

Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno (Cod. Pen. 185).

- danno involontario (mancanza di colpa/dolo): non si risponde
- danno volontario (dolo, cioè agisco per procurare il danno): si paga
- danno colposo: si paga

la colpa è mancato rispetto di regole di diligenza/prudenza/perizia, unita alla prevedibilità delle conseguenze del mancato rispetto di tali regole.
La colpa per assunzione è un particolare tipo di colpa, che riguarda chi, pur non avendone le competenze, si cimenta in una determinata attività.
Non serve avere una certificazione, non serve stipulare un contratto, non serve nemmeno un contratto orale. La responsabilità di cui si parla è extracontrattuale.
La colpa, ribadisco, non è volontarietà del danno, ma imprudenza/negligenza/imperizia. Nella resp di cui si parla può incorrere chiunque, guida alpina, mastro geppetto, adam ondra, alvaro vitali.

Kima, se continui a non capire domani ti faccio scrivere dall'avvocato!:p:p:p:p



azzz , nu nu !! :p

tornando però coi piedi per terra , se tu ti metti dalla parte dell'accusa puoi tirare fuori questo articolo.
però rimane il fatto della firma , senza essa , e quindi senza una dichiarazione (stiamo a parlare di noialtri che portiamo amici in montagna a fare grigliate , e che ci facciamo portare) non puoi assumerti la responsabilità del gruppo , non hai le competenze.
se tu dichiari per iscritto che sei un esperto effettivamente puoi andare incontro a procedimenti penali (anche se non capita la tragedia , tra l'altro).
se , come presumo dagli argomenti del 3ad , tu dici al bar dello sport che sei un "esperto di montagna" e che puoi accompagnare ... beh , cambia un pò la situazione (mettiti nei panni di un avvocato difensore).
sarebbe curioso , ed effettivamente non lo so , sapere come sono andate a finire le varie tragedie capitate l'inverno scorso in montagna.
giusto per fare degli esempi , qualcuno ha dei link?
 
Kima, lavoro in uno studio legale, se dico che non serve la firma per essere responsabili, anzi, che si tratta di una responsabilità che prescinde da qualsiasi firma...un motivo ci sarà..:D:D:D
 
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