La banda PMR è stata regolarizzata, ovvero resa libera, nel 2003 con il d.lgs 259/03
Dlgs 259/03, prima la banda era in uso al ministero dell'interno (se non erro) per tanto non utilizzabile da nessun privato, con tale decreto è stato disposto il pagamento di euro 12 a titolo di contributo per, cito dalla legge:
Allegato 25 (art. 116) - Art. 1
1. Per il conseguimento di autorizzazioni generali per reti e servizi di comunicazione elettronica ad uso privato, nonche' per le richieste di variazione, e' dovuto il pagamento di contributi:
a) per l'istruttoria delle pratiche;
b) per la vigilanza, ivi compresi le verifiche ed i controlli, sull'espletamento del servizio e sulle relative condizioni.
Il contributo è stato giustificato dall'art. 37 che richiama l'art. 36
Allegato 25 (art. 116) - Art. 36
Per ciascuna stazione CB, indipendentemente dal numero degli apparati, l'interessato versa un contributo annuo, compreso l'anno in cui e' stata presentata la dichiarazione di cui all'articolo 145 del Codice, di euro 12,00 complessivi a titolo di rimborso dei costi sostenuti dal Ministero per le attività di vigilanza, verifica e controllo.
Allegato 25 (art. 116) - Art. 37
1. Per attività assimilate a quella svolta in banda cittadina si intendono:
a) i servizi che fanno uso di apparati tipo PMR 446;
b) le attività di telemetria, telecontrollo e telemisure esercitate nella banda 436,000-436,100 MHz, come stabilito nel piano nazionale di ripartizione delle frequenze.
2. Per le attività di cui al comma 1 l'interessato, indipendentemente dal numero degli apparati, versa un contributo annuo, compreso l'anno a partire dal quale l'autorizzazione generale decorre, di euro 12,00 a titolo di rimborso dei costi sostenuti dal Ministero per le attività di cui all'articolo 1, comma 1.
L'apparato PMR 446 è stato identificato nell'art. 8
Allegato 25 (art. 116) - Art. 8
l) apparato tipo PMR 446, apparato per comunicazioni a breve distanza operante su frequenze collettive nella banda 446,0 - 446,1 MHz e conforme allo standard ETSI EN 300 296 o equivalente, per il cui impiego non e' richiesta alcuna qualificazione tecnica da parte dell'utilizzatore.
(Lo standard ETSI EN 300 296 riguarda la compatibilità elettromagnetica)
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per cui nessuna "normazione secondaria".
Ciao
, Gianluca