Rete Radio Montana - Sicurezza in montagna con le comunicazioni radio

scusate se rispondo solo adesso, ma lavoro fuori regione e non sempre riesco a seguirvi.

Comunque sia, bene o male avete rispoto più o meno correttamente alle varie cose... Se vi servono informazioni specifiche, chiedete pure.

Buon WE!
 
Sul fatto che siano soggetti a tassa, lo sono.
Non ho ben capito la questione della causa intentata... Esattamente che azione è stata esperita, visto che non si può come privati sollevare questioni di incostituzionalità...
 
A dire la verità io ho affermato che l'acquisto di una ricetrasmittente radioamatoriale come lo è il BaoFeng UV5R + plus, stanti le attuali leggi, non è regolamentato, quindi chiunque può comperarne una, non ho fatto distinzioni tra omologati or less.

Poi, sempre stanti le attuali leggi, in assenza dell'opportuna patente E licenza non si può e non si deve usare, quindi neanche in ricezione.

Ossia la legge ti consente di comperare un bel soprammobile capace di ricevere e trasmettere onde elettromagnetiche, ma di utilizzarlo in quanto soprammobile e stop.

Oppure se preferisci, per la legge ti comperi due o tre etti di zavorra tecnologica da tenere nello zaino, in attesa di una eventuale emergenza.

Ovviamente la realtà è decisamente diversa, almeno secondo il mio modesto parere ed esperienza.

Ad esempio l'ascolto è imprescindibile dalla possibilità di chiedere aiuto, e talvolta anche il test di trasmissione, giacché sentire non sempre significa essere sentiti.

Però forse qui varrebbe la pena di aprire un'appposita discussione.
 
E' da qualche tempo che stavamo studiando un qualcosa che potrebbe far da tramite tra il nostro Progetto e l'attività degli organi ufficiali preposti al soccorso in montagna. Pubblichiamo oggi questo modulo che potrebbe in futuro diventare un strumento aggiuntivo utile sia a noi (per l'allerta dei soccorsi), sia ai soccorritori che ci vengono a ricercare, in caso di allerta (ad esempio da parte del familiare che non ci vede rientrare a casa all'ora prevista). Si tratta di un foglio, diviso in due parti, da compilare prima della partenza per un'uscita in montagna, valido per tutte le tipologie di attività outdoor.

Per ulteriori informazioni: Modulistica Operativa
 
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Derrick

Guest
I dubbi sul fatto di pagare o non pagare la tassa di 12€, senza offesa, li hai tu. Il ministero no, lui è pienamente convinto di volerla :) tant'è che nella modulistica per l'inizio attività (che si dovrebbe fare) è chiaramente richiamata.

Ho capito ma il punto è che se vige in Italia una norma europea che dice che gli apparati PMR-446 sono usabili senza autorizzazioni io utente posso interpretarla nel senso che la tassa e la dichiarazione non sono dovute (OK non è un'autorizzazione ma è sempre un costo e un adempimento amministrativo e quindi viola la norma che mira a consentire un uso libero da "adempimenti amministrativi" in realtà, o almeno questa è la tesi).

Poi la PA può pensarla in modo diverso e multarmi e si può aprire un contenzioso, e in ultima analisi sarà solo un giudice a dire se ho ragione io oppure la PA, però quello che la PA pensa non è la "norma" è solo il modo in cui lei, la PA, la interpreta, con la differenza che lei c'ha la motosega e io c'ho il Victorinox in mano :).

Il punto di fondo è che il fatto che la PA non abbia dubbi non significa che abbia ragione. Significa solo che sapere se ha ragione o torto costa tempo e soldi ;)
 
Ultima modifica di un moderatore:
Bah ..... mi sembrano gli stessi discorsi che un nanetto faceva un po' di tempo fa, poi un giorno si è svegliato con una condanna definitiva ed una decadenza da senatore. E lui problemi di soldi non ne ha.
Comunque contento tu e contenti tutti fino a quando magari si scontrano con realtà ben differenti. Inoltre da quello che mi risulta le leggi europee devono essere accolte dai singoli governi che sono sempre sovrani e possono tranquillamente avere visioni diverse nel metodo e nelle forme.

Ciao :), Gianluca
 
Se avete pazienza di attendere qualche mese, come ho detto studierò le norme in materia e vi riferirò qui, così evitiamo di ragionare su ipotesi e congetture.
Ad ogni modo alla PA non compete interpretare le norme ma applicarle. La normativa europea non necessariamente deve essere recepita per produrre effetti, dipende. Anzi spesso mi pare che il nostro stato sia inadempiente...
 
Guarda @mdsjack, sinceramente, non c'è veramente nulla da discutere. La tassa da 12 euri/anno per le PMR è da pagare, punto. Se uno vuole essere in regola, qualsiasi altra considerazione ci si porta automaticamente fuori con tutte le conseguenze. Prova ad andare in qualsiasi forum di radioamatori e poni la stessa domanda ..... oppure prova a guardare nel sito del (ex) Ministero delle Comunicazioni, ora si chiama Ministero dello Sviluppo Economico PMR/446 - Personal Mobile Radio ..... e se anche quello non convince ..... bhè

Ciao :), Gianluca
 
Guarda @znnglc, sinceramente, non è certo mia intenzione dubitare del fatto che la tassa di concessione (rectius, autorizzazione?) sia dovuta, ho semplicemente denunciato la mia ignoranza sulle normative di settore, alla luce delle norme europee citate da Derrik di cui non conoscevo l'esistenza, poiché, se i dubbi giuridici che lui solleva sono fondati, allora la questione potrebbe essere diversa.
Non sarebbe né il primo né l'ultimo caso di tributo contrastante col diritto europeo che prevede il nostro ordinamento. Come già detto, siccome la cosa mi riguarda e di essa mi occuperò in dettaglio per l'esame da radioamatore che intendo dare, mi riservo di verificare e, se del caso, vi riferirò, a puro titolo divulgativo.
 
Lo Stato Italiano è comunque sovrano e quindi, ad esempio, ha il suo band plan che nulla ha a che vedere con quello IARU, cosa che ha causato storiche lamentele dei Radio Ham. Quindi ti lascio immaginare con le concessioni.
 
@mdsjack lungi da me dirti cosa fare o non fare, ma l'europa è una cosa, ed un conto è il nostro ordinamento che è ancora quello che in Italia vige che può coincidere con eventuali norme di carattere europeo ma anche no. Basta vedere, giusto per rimanere in tema, le frequenze LPD.

Ciao :), Gianluca
 
Chiaramente il punto fermo è che se la normativa italiana contrasta con quella europea, e questa ha una qualche efficacia vincolante negli ordinamenti nazionali, prima o poi ci sarà un adeguamento, nel bene e nel male.
Non conosco i fondamenti della tassa PMR, come non conosco l'argomento delle frequenze LPD di cui parli, ma da come intuisco sarebbero destinate a essere precluse: beh, può ben darsi che l'essere in europa non porti solo cose "buone"...
 
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Derrick

Guest
Chiaramente il punto fermo è che se la normativa italiana contrasta con quella europea, e questa ha una qualche efficacia vincolante negli ordinamenti nazionali, prima o poi ci sarà un adeguamento, nel bene e nel male.
Non conosco i fondamenti della tassa PMR, come non conosco l'argomento delle frequenze LPD di cui parli, ma da come intuisco sarebbero destinate a essere precluse: beh, può ben darsi che l'essere in europa non porti solo cose "buone"...

Il punto fermo è a mio parere è un altro, anche se è una piccola sfumatura di pensiero. Il tributo di 15 Euro deriva, se ben capisco da quello che ho letto, da un atto di normazione secondaria del Ministero delle Telecomunicazioni, fatto a suo tempo "in base alla legge" allora vigente.

Se la norma secondaria contrasta con una norma di legge vigente in Italia, è illegittima perché viola il principio di legalità dei tributi (Art. 23 della Costituzione, con brocardo inglese "no taxation without representation", solo il Parlamento stabilisce i tributi, mai la normazione secondaria).

Se la norma secondaria, che a suo tempo era coerente con la legge italiana, ora non è coerente con una norma europea che ha (avrebbe, in ipotesi) in Italia forza di legge (e ciò può darsi date certe condizioni) allora la norma "secondaria" che impone l'adempimento amministrativo è illegittima perché non è più "in base alla legge" vigente in Italia.

Cioè il contrasto non è (non sarebbe, in ipotesi) tra legge italiana e legge europea ma tra normazione secondaria e norma di legge.

Naturalmente un giudizio su questo punto sarebbe molto "tecnico" sia dal punto di vista giuridico che radiantistico e io preferirei pagare i 15 Euro e stica... sono abbastanza normale almeno sotto questo punto di vista :)

Però un'associazione potrebbe volersi far carico delle spese legali, delle inevitabili perizie di parte ecc. per difendere un punto di diritto.

Quello che volevo dire è che il modo in cui la PA interpreta le norme di legge non è quello "giusto" perché quella è la PA, è solo il modo in cui la PA interpreta le norme, poi c'è sempre un (costoso) giudice a Berlino, ma su questo siamo d'accordo, quindi paghiamo i 15 Euro e pazienza, ma io li pagherei non perché "è in vigore in Italia" ma perché "potrebbe essere un abuso ma costa troppo verificarlo" ;)
 
Ultima modifica di un moderatore:
Derrick diciamo la stessa cosa, solo che tu hai giustamente speso più tempo per spiegarla.
Se quello che tu dici è fondato mi riservo di verificarlo, dopotutto, se dovesse capitare a qualcuno di essere sanzionato per non aver versato il tributo, perchè non tentare di impugnare...
Tutto questo, per quelle che sono le mie attuali conoscenze, in ipotesi.
 
La banda PMR è stata regolarizzata, ovvero resa libera, nel 2003 con il d.lgs 259/03 Dlgs 259/03, prima la banda era in uso al ministero dell'interno (se non erro) per tanto non utilizzabile da nessun privato, con tale decreto è stato disposto il pagamento di euro 12 a titolo di contributo per, cito dalla legge:

Allegato 25 (art. 116) - Art. 1
1. Per il conseguimento di autorizzazioni generali per reti e servizi di comunicazione elettronica ad uso privato, nonche' per le richieste di variazione, e' dovuto il pagamento di contributi:
a) per l'istruttoria delle pratiche;
b) per la vigilanza, ivi compresi le verifiche ed i controlli, sull'espletamento del servizio e sulle relative condizioni.

Il contributo è stato giustificato dall'art. 37 che richiama l'art. 36

Allegato 25 (art. 116) - Art. 36
Per ciascuna stazione CB, indipendentemente dal numero degli apparati, l'interessato versa un contributo annuo, compreso l'anno in cui e' stata presentata la dichiarazione di cui all'articolo 145 del Codice, di euro 12,00 complessivi a titolo di rimborso dei costi sostenuti dal Ministero per le attività di vigilanza, verifica e controllo.

Allegato 25 (art. 116) - Art. 37
1. Per attività assimilate a quella svolta in banda cittadina si intendono:
a) i servizi che fanno uso di apparati tipo PMR 446;
b) le attività di telemetria, telecontrollo e telemisure esercitate nella banda 436,000-436,100 MHz, come stabilito nel piano nazionale di ripartizione delle frequenze.
2. Per le attività di cui al comma 1 l'interessato, indipendentemente dal numero degli apparati, versa un contributo annuo, compreso l'anno a partire dal quale l'autorizzazione generale decorre, di euro 12,00 a titolo di rimborso dei costi sostenuti dal Ministero per le attività di cui all'articolo 1, comma 1.

L'apparato PMR 446 è stato identificato nell'art. 8

Allegato 25 (art. 116) - Art. 8
l) apparato tipo PMR 446, apparato per comunicazioni a breve distanza operante su frequenze collettive nella banda 446,0 - 446,1 MHz e conforme allo standard ETSI EN 300 296 o equivalente, per il cui impiego non e' richiesta alcuna qualificazione tecnica da parte dell'utilizzatore.

(Lo standard ETSI EN 300 296 riguarda la compatibilità elettromagnetica)

.... per cui nessuna "normazione secondaria".

Ciao :), Gianluca
 
D

Derrick

Guest
Ti ringrazio per la precisazione, dunque l'eventuale conflitto è tra norma europea e norma italiana (con forza di legge) in contrasto con essa.

Sempre non avrei voglia di impugnare la norma italiana in giudizio, anche se mi pare palesemente in contrasto con la norma europea (contributi, pratiche, istruttorie, "vigilanza" sono tutti elementi che sono esclusi dalla norma europea che, mi sembra, mirava proprio a rendere l'uso della banda completamente libero).
Abbiamo recepito la direttiva "all'italiana" cioè caricandola di un inutile fardello di tasse e adempimenti burocratici.
 
signori ma perche tutte queste diatribe, basta studiare un po avere passione e farsi gli esami prendere la patente e il divertimento è assicurato come anche i collegamenti.......su dai, chi ha un minimo di interesse o voglia puo tranquillamente prepararsi e fare gli esami, non è la fine del mondo ,certo sono cose per cui bisogna interessarsi e mettercela tutta altrimenti prendete un cb o un pmr con tassa pagata e via, ma non aspettatevi nulla da questi, inutile dilungarsi, di sicuro posso dire che in hf sfruttando le tecniche nivis ci sono possibilità di collegamenti radio sicuri al 100% tra i 500 600 km in 40 ed 80m, al pari di un satellitare se non meglio, anche in piena vallata e zone molto molto impervie.....e questa è un gran cosa....cmq ci si potrebbe sbizzarrire tra tecniche modi e utilizzi....chi è interessato faccia qualche ricerca o chieda....poi è tutto un insieme di interessi passioni che si fondno come nel mio caso ma certo a chi fa endurance poco importa della discussione, ma chi come me si avvicina a molti aspetti dell'outdoor e magari piu in stile buschcraft ecc la radio diventa cosa compatibile, ci son gruppi che fanno Sota summit on the air he sono super radio appassionati ma che in perfetto stile trekking outdoor con zaino da 60 litri scalano montagne per un solo QSO radio dunque è lo stesso discorso ma approcciato in in modo inverso....
 
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