Ricalcare sentieri Cai

Il discorso è molto lungo e complesso. Soprattutto, la normativa non è univoca né omogenea a livello nazionale, quindi è difficile rispondere in un forum dove ognuno ha a che fare con leggi, regolamenti, convenzioni regionali diversi, per cui prendete con le pinze quello che dico, che si basa sull'esperienza lombarda e sulla mia pratica, molto parziale seppure decennale.

I sentieri, generalmente, son di competenza del comune. Il quale comune, generalmente, ha uno o due operai e uno o due funzionari per un territorio che spesso supera i 100 chilometri quadrati e magari include qualche cima oltre i 3000 m. Per questo, la manutenzione dei sentieri viene di norma demandata alle Comunità montane, laddove ci sono. Le quali, sovente, non hanno molti stanziamenti per questa attività specifica (che com'è noto, non interessa molto agli amministratori) né hanno squadre di operai dipendenti (di solito si affidano a ditte esterne). Per cui, pochi lavori e spesso molto carenti a livello di qualità. Spesso anche veramente pericolosi (altro che fai da te!): recentemente, la CM dell'Alta Valtellina, ha rifatto delle paline segnaletiche sulla base di vecchie carte e le ha posate con l'elicottero. Il risultato è che indicano diversi sentieri non più esistenti, che finiscono, nella migliore delle ipotesi, tra i rovi, in un caso, che posso documentare, direttamente su un sentiero abbastanza esposto e ormai completamente franato. Anche la provincia è competente per alcuni tracciati, ma, da quel che vedo, l'approccio è lo stesso. Ovviamente ci sono delle eccezioni in positivo, vedi Trentino Alto Adige, dove gli enti sono invece molto attivi sia nella manutenzione che nella segnalazione.
A dare parzialmente una scossa a questo panorama si inseriscono le convenzioni che il Cai firma con questi enti per prendersi in carico la manutenzione ordinaria (pulizia e bolli) di alcuni sentieri che negli anni sono diventati appunto i "sentieri Cai", mentre gli enti si occupano dei lavori straordinari (cartellonistica, disgaggi, manutenzione del versante). I problemi però sono molteplici. Il primo è che la rete sentieristica è enorme e di solito le commissioni sentieri delle sezioni sono piccole ed escono poco (ma ci sono delle eccezioni). L'altro è che ci sono molti sentieri "di servizio" (quelli che sulle carte non sono segnati in rosso ma con una traccia nera sottile continua o tratteggiata) che sono considerati comunali, che di solito il Cai non cura e tantomeno se ne curano gli enti. Inoltre, come giustamente faceva notare @francesco86 , spesso i segni sono sbiaditi.

In un mondo ideale, potrebbe avere ragione @Spinoza e i sentieri verrebbero curati da apposite squadre di manutentori. Il problema è che non è così e io credo che la comunità dei montanari (siano essi pastori, escursionisti, alpinisti, abitanti della montagna) debba prendersi cura della sua terra così come è sempre stato nei secoli. Personalmente non faccio parte di una commissione sentieri, ma continuo a prendermi cura di molti sentieri che conosco e anche di quelli antichi che scopro e che magari meritano più cure e attenzione per la loro bellezza selvaggia. Di solito, per correttezza, avviso la sezione locale, ma poi vado a tracciare in autonomia. Da qualche anno, dalle mie parti, si organizzano anche campi di manutenzione sentieri in autonomia (avvisando il Cai e con il patrocinio delle istituzioni). Sono bastate 3 settimane per cambiare completamente la fisionomia e la sicurezza di due versanti, senza snaturare la loro essenza impervia e solitaria. Se scopro un sentiero "nuovo", ovviamente, non uso i segnali Cai, ma altri bolli, esattamente come @Piervi.
Ovviamente, sono tutti lavori che vanno fatti cum grano salis. Bisogna conoscere perfettamente il sentiero (mai tracciare, se già non lo avete percorso tutto, magari più di una volta), bisogna sapere come vanno posizionati i bolli (devono essere visibili sia in salita che in discesa, poi ci sono delle regole di buon senso sia per la distanza sia per indicare i bivi), bisogna evitare di segnalare in autonomia sentieri che presentano condizioni di serio pericolo (frane, punti molto esposti, scivolosi...), oppure sentieri illogici (privilegiare sempre la via più sicura e, in subordine, la più diretta) o troppo infestati da erbe e rovi oppure sentieri che siano considerabili come alpinistici. Insomma, bisogna avere esperienza in montagna e bisogna avere il buon senso di capire qual è il sentiero migliore per tutti.

A questo punto, se proprio ho voglia, mi conviene munirmi di nastro da lavori in corso ed annodarlo ad alberi e pietre.
Ecco, questo è un errore da evitare. Il nastro bianco e rosso in montagna serve per indicare i lavori forestali (abbattimento alberi, ma non solo) e quindi può trarre in inganno tutti. Inoltre è brutto e inquinante.
 
Tutto vero.... ma che dire di quelli che non solo ripassano i segni del CAI esistenti (poco male...) ma addirittura creano nuovi sentieri o meglio PISTE per mountain bike in cui sfrecciare a tutta velocità, con tanto di nomenclatura "suggestiva" (ci sono siti appositi in cui vengono appunto fornite le traccie gps di queste iniziative) e segnalazione su alberi , pietre ... prima di occuparmi di chi ripassa col rosso e bianco i segnali sbiaditi , mi occuperei di quei delinquenti - che peraltro non credo si pongano minimamente il problema della legalità di ciò che fanno
 
Succede anche che squadre di caccitatori puliscano in autonomia vecchi sentieri per i loro scopi venatori e quando il sentiero è ripristinato arrivano quelli del CAI e appioppano segni e paline.
Questa testimonianza è per tutti quelli che pensano al Cai come fosse gesù cristo in terra.
E' successo anche a qualche opera da me compiuta (ovviamente assieme ad altri volontari) che me la ritrovo sulle loro guide.
Non che questo mi dispiaccia, anzi ne sono orgoglioso, ma è solo per dire qualcosa ai contrari del volontariato che onestamente ho trovato solo qui nel forum ma mai nella vita vissuta.
 
Il nastro era una battuta se non si era capito....In ogni caso voi parlare di Lombardia, Valtellina....cose futuristiche. Qui non è così ci sono pochi enti che si fanno il mazzo per pulire e creare. Io in ogni caso parlavo di segnarli con la vernice utilizzata dal Cai e sopra i segnali sbiaditi Cai, dato che il percorso è attivo, segnato su carte ecc. Io credo che si faccia meno danno così piuttosto che dire " forse si può fare o non si può fare" rischiando che qualcuno si perda o va fuori sentiero facendosi male......
 
@francesco86 : scusa, non ho colto la battuta del nastro. Qui qualcuno lo usa anche per segnare i sentieri, anche se è scorretto, quindi ho pensato... Comunque per me faresti bene a ripassare i bolli. Visto che sono Cai, potresti fare una telefonata o inviare una mail in sezione, giusto per avvisarli o per correttezza, ma se non sollevano controindicazioni ragionevoli, vai.
Ti consiglio di usare smalto indelebile bianco e rosso (se sei da solo, porta solo il rosso, sennò diventa lunga, e ripassa eventualmente un'altra volta con il bianco). Evita le rocce con i licheni, che si mangiano la vernice nel giro di pochi mesi. Spremi bene il pennello prima di verniciare, la vernice cola subito e fa disastri. Io uso quest'assetto, più comodo, imparato dai maestri: metto il barattolo della vernice aperto e pieno a metà (travaso quello in eccesso in un altro barattolo) sul fondo si un sacchetto di plastica molto robusto e poi lo fisso bene con del nastro adesivo girato intorno. In questo modo lo porto a mano grazie alle due maniglie e se faccio un movimento brusco la vernice non esce. Usa i guanti e preparati a sporcarti un po'. Usa abbigliamento sacrificabile, da lavoro.
 
Succede anche che squadre di caccitatori puliscano in autonomia vecchi sentieri per i loro scopi venatori e quando il sentiero è ripristinato arrivano quelli del CAI e appioppano segni e paline.
Vero. Molto del lavoro di sentieristica lo fanno i cacciatori e molto lo fanno anche i pastori che caricano gli alpeggi. Poi passa il Cai e si attribuisce l'opera.
Invece mi pare un po' surreale il fatto che qualcuno consideri i sentieri come qualcosa di dato e cristallizzato. In realtà essi si creano e si distruggono nel giro anche di pochi anni, oppure, al contrario, sono millenari e vivono e rivivono secondo i cicli della natura e dell'uomo. I bolli periodicamente si cancellano e si rifanno a seconda delle esigenze, delle mode, del caso. Insomma, la montagna è mutevole e in questo mutamento sono coinvolti quelli che la abitano e la frequentano. Mi stupisce che persone con anni di montagna alle spalle non siano mai andati ad esplorare territori sconosciuti o sentieri dismessi e non abbiano provato a pulire e qualcuno o a segnarlo.
 
esperienze diverse...io frequento le dolomiti, lì i sentieri hanno una buona manutenzione, sono parecchi e coprono con una certa uniformità il territorio.
purtroppo c'è gente che segnerebbe ogni traccia quando invece sarebbe meglio usare semplici ometti, tanto più che nella maggior parte dei casi si tratta di percorsi difficili o pericolosi.
 
Per evitare di aprire una nuova discussione continuo qui con una lamentela che condivido per confrontarmi con voi e per conoscere la vs opinione.
Giorni scorsi ho fatto un'escursione seguendo una mia traccia che avevo creato a tavolino sul computer e che ricalcava un sentiero riportato su carta IGM 1:25.000. Una volta in zona purtroppo la mia traccia non corrispondeva in tutto e per tutto ai sentieri presenti e pertanto per evitare di fare sperimentazioni che avrebbero costituito una perdita di tempo e risorse, mi sono affidato ai segnavia del CAI. Terminata l'escursione,una volta a casa,confrontando la mia traccia con quella presente sul sito del CAI locale e relativa a parte del percorso effettuato ma perfettamente pertinente con la zona dell'escursione,mi sono accorto che la loro traccia differiva dalla mia in piu' punti ed era piu' corta rispetto a quella indicata con i segnavia e che invece ho scrupolosamente seguito. Ho inviato una email al Presidente locale,il quale mi ha scritto che esistono diversi sentieri nella zona in oggetto e che loro hanno preferito tracciare solo il sentiero Italia per valorizzarlo e rispristinarne i vecchi segnavia pero' e qui la cosa non mi piaciuta per niente.....hanno tracciato e ripristinato parte del sentiero Italia con nuovi segnavia allungando il percorso mentre sul loro sito pubblicano una traccia molto diversa e piu' corta........ Con i segnavia nuovi hanno allungato il percorso dell'ignaro escursionista (io e chissa' quanti altri...) di almeno 4 chilometri in piu' e questo solo per valorizzare e porre in evidenza il sentiero Italia mentre non hanno tenuto in considerazione le alternative piu' redditizie in termini di razionalizzazione delle risorse personali. Insomma per riassumere,traccio un sentiero a casa,sul posto noto che non coincide forse perche' quel sentiero negli anni e' cambiato boh... e mi affido quindi ai segnavia CAI,effettuo l'escursione ed una volta a casa,confrontando le tracce,mi rendo conto che il percorso Cai segnato era molto piu' lungo di quello pubblicato sul loro sito e relativo ad uno stesso percorso. Purtroppo mi rendo conto anche del fatto che in montagna tanti cartelli possono anche confondere ma avrei indicato il percorso piu' breve non quello piu' lungo anche se si chiama sentiero Italia. Che ne pensate?
 
...tracciato e ripristinato parte del sentiero Italia con nuovi segnavia allungando il percorso mentre sul loro sito pubblicano una traccia molto diversa e piu' corta...

In Italia l'associazionismo gravita quasi sempre intorno alla politica (o magari è il contrario) da cui ricava finanziamenti in cambio se non di voti (cosa che nel caso del CAI mi sento di escludere al 100%) iniziative politicamente corrette come una supposta valorizzazione delle risorse turistiche e degli itinerari minori atti ad attrarre almeno il turismo ecologico-alternativo o magari distribuire lavoro ad una qualche cooperativa del posto...

Che c'azzecca tutto ciò? C' azzecca che quando c' é di mezzo la politica si perde la bussola della razionalità... e per andare "da A a B" invece dell' itinerario migliore (il più breve, il più panoramico, il più avventuroso... scegliete il criterio che vi pare...) si finisce per scegliere una via "ad cazzum"... Perché? Per traggiungere un target di un tot Km e giustificare uno stanziamento? Per evitare la tenuta di un assessore? Per pura stupidità? Perché i segnatori erano un po' bevuti? Perché il lavoro è stato fatto fare ad una cooperativa di sodali di partito?

Non lo sapremo MAI, ma possiamo sicuramente affermate che se c'é di mezzo la politica l'unica idea di bene comune è quella di trarre utilità personale per sé e per i propri complici.
 
ci sono anche coloro che credono ,sbagliando ovvio,che la via piu' breve e piu' dura sia la migliore perchè "solo col sudore della fronte" . E' solo la piu' rapida....e arrivare prima non vuol sempre dire fare la stessa cosa. Magari per qualcuno già stanco vuol dire cominciare a odiare la montagna
 
Per Bus: pur condividendo penso non sarebbe stato il mio caso perche' allincirca il dislivello della parte dove avrei accorciato non sarebbe stato proibitivo rispetto al percorso effettuato. Conto di mostrare degli screen esplicativi appena posso con il pc.
 
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Allora vi mostro due screen del tracciato e parliamo di circa 29 km a/r totali. La parte cerchiata celeste e' il mio percorso con il tratto allungato seguendo i segnavia. Parliamo di circa 4 chilometri che alla fine si sentono soprattutto camminando spesso su misto. Il cerchio nero e' il tracciato CAI riportato su una loro cartina e relativo allo stesso itinerario che ho percorso. Non voglio ingenerare polemiche ne' tantomeno accusare il Cai o chi per loro,la mia e' solo una condivisione per dire,alla fine, si consigliateci pure il percorso ma scegliete il piu' breve non lo storico o quello rivisitato che ricalca ecc.ecc. Ma chi se ne....in montagna conta,penso,il tragitto piu' breve salvo smentite.
 

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@kallaghan , ovviamente non posso parlare delle tue zone ma dalle mie parti si cerca di prediligere i sentieri che passano dai rifugi gestiti. E lo capisco, lo accetto volentieri. Per es, per salire sul Marguareis è stato allungato di un bel po da quando hanno costruito il rifugio a Colla dei Signori. Nulla vieta, a chi ama l'avventura (come me) di salire nel vallone a fianco come prima e senza sentiero.
Poi non è sempre detto che la via più corta sia la migliore :)
 
si giusto,come diceva pure Bus sopra, sono daccordo che la via piu' breve non sempre e' la migliore pero' se il CAI segna un percorso, mi piacerebbe che indicasse in loco le alternative con cartelli adeguati. Hanno ridipinto i segnavia del sentiero Italia,valorizandolo, ma mi sono reso conto che il percorso alternativo era piu' breve di quanto consigliatomi, la vedo quasi come una presa in giro.Tornero' ovviamente sul posto questa volta con piu' conoscenza del territorio ed esperienza e ripercorrero' parte del percorso che avevo tracciato a casa,voglio vedere sul campo quanta strada risparmio.
 

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Ma non potrebbe essere semplicemente un problema di cartografia imprecisa?
Hai visto altri sentieri che ad occhio avrebbero rispettato di più il tracciato della cartina?
 
Scusa non ti seguo, cosa intendi per cartografia imprecisa e sentieri che avrebbero rispettato di piu il tracciato della cartina?
La carta che utilizzo e' una Igm digitale 1:25000 mentre le loro sono le classiche del Cai ma sostanzialmente riportano gli stessi sentieri, perlomeno relativamente al riquadro in esame postato sopra.
 
io mi chiedo invece se per caso non ci sia un problema completamente diverso.
Le IGM io le adoro, ma in alcune occasioni non le ho trovate particolarmente aggiornate, E MI STA BENE!!! Talvolta tra una edizione e l'altra magari passa molto tempo e con il tempo sul campo cambiano le cose e le siuazioni e l'aggiornamento prende tempo soprattutto nei dettagli. Ciò detto sono interessato a leggere della verifica tra la IGM rispetto ai sentieri segnati sulle carte, perchè una domanda che ci si deve fare rimane: Ma il sentiero esiste ancora? Il punto tal dei tali è ancora visibile come nel 19xx? Tanti anni fà una banda di ragazzini, tra cui il sottoscritto, ed un adulto, mio zio, si è arrampicato in cima ad un monte dietro il paese in cerca di funghi, una giornata strepitosa, ma l'attività prevista era poco più di una passeggiata di mezza giornata, del tipo dalle 8 a mezzogiorno ed è diventata una 12 ore. Per farla corta guardando le carte militari, già antiche allora, :), avremmo dovuto trovare una comodissima mulattiera militare che al tempo faceva parte delle infrastrutture previste da Cadorna per la sua linea difensiva. Non esisteva più, irriconoscibile salvo pochi tratti.

Magari è successo lo stesso.
 
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