Ricordi Scout

Quali sono i momenti memorabili della vostra vita scout? Gli Hyke che ricordate di più, le attività che vi sono rimaste impresse...
Personalmente di ricordi belli ne ho a bizzeffe... La cosa che amo di più dello scoutismo sono quei momenti, la mattina presto, quando mi sveglio per primo ed esco dalla tenda a vedere il paesaggio ricoperto di brina... O la sera quando si canta Signor fra le tende schierati guardando quel cielo che nelle nostre città non sappiamo neanche quante stelle possa contenere... O i campi mobili, le camminate senza fine, i cibi scottissimi o decisamente crudi, levarsi gli scarponi e mettere i piedi nel fontanile :azz:... IMPAGABILE!!!
 
Hehe, di bei ricordi di vita scout ne ho tantissimi, dai lupetti quando esploravamo il nostro piccolo mondo che mi sembrava sconfinato, le uscite, i campi, gli hyke, le route, la partenza. Forse i momenti più belli sono stati quelli in cui cantavamo a squarciagola tutti intorno al fuoco, i consigli di reparto a fine campo (hanno un nome ma non mi ricordo), le attività in barca a vela e in canoa (il mio gruppo era nautico), mi sono divertito un sacco quando ho fatto servizio al reparto da rover... e mille altre cose...
Attualmente non faccio parte di nessun gruppo, però mi sento ugualmente, anzi forse ancora più di prima fortemente legato agli insegnamenti di Baden Powell e penso di poter dire che la cosa più bella che ho ricevuto dallo scoutismo sono proprio questi insegnamenti riassunti nel testamento spirituale che BP ci ha lasciato e che, in altra forma, sono presenti nella mission di questo sito.
 
Credo che se dovessi parlare dei miei ricordi scout dovrei descrivere almeno un terzo della mia vita... sono stata nella vita scout per 15 anni, da lupetta (le coccinelle non c'erano ancora da noi) fino a diventare Akela, la mia grande passione!
Si può uscire dal gruppo per esigenze di vita ma si resta scout nell'anima per sempre.

Estote Parati
Paola
 
Anche per me "Signor tra le tende schierati" è una delle cose più emozionanti del mio essere scout. Ogni volta che la si canta chiudo gli occhi e mi viene in mente come una fotografia il mio primo campo da guida in cui l'ho imparata.... non vi nascondo che mi commuovo ogni volta....
La mia promessa non la ricordo benissimo, ma ricordo molto bene la mia partenza, la mia cresima in uniforme, le promesse dei miei ragazzi, l'ultimo giorno di fuoco serale insieme al mio reparto pochi giorni prima di trasferirmi SIGH.
Ricordo come se fosse ieri anche la prima volta che in reparto abbiamo aperto una tenda. C'era un topo morto dentro (ce le avevano regalate gli altri gruppi perchè il gruppo aveva riaperto quell'anno) e nessuno voleva toglierlo. Io con molta tranquillità sono entrata, l'ho preso per la codina e l'ho buttato tra i cespugli. Quell'azione innocente mi costò il soprannome a vita di MORTISIA.
Di altri ricordi ne ho a carriolate.... ad esempio, per restare in tema di carriola, ne stavo portando una con dentro dei bidoni d'acqua su per una discesetta ma sono caduta e i bidoni mi sono arrivati addosso :D
 
Per me è "Vergine di luce" la canzone che mi emoziona di più! la mia preferita per chiudere il fuoco serale e per dare la buona notte...
il momento più bello è stato quando il mio clan me l'ha cantata la sera della partenza!
Di aneddoti ce ne sarebbero a bizzeffe: da minestroni scolati pensando fossero da trattare come la pasta (avevamo un gran cuciniere in Sq!!!), a Hyke di sq dove immancabilmente ci si perde e si cammina per ore cercando di capire dove andare per poi scoprire di essere fuori carta!!
 
"Al chiaror del mattin, al chiaror del mattin ci sveglia la canzon è sorto il sol......"
Svegliarsi tutti i giorni con questo amato coretto che ti sradica dalla branda sarebbe davvero traumatico, ma il ricordo resta indelebilmente stupendo.
 
Un ricordo assai inquietante e' legato ad una canzone: "Madonna degli Scout".
Non so perche' o percome, ma prima di un Hyke o un Raid veniva intonata e, puntualmente, qualcuno si faceva male.
Nel mio piccolo... l'allora caposquadriglia sbaglio' a leggere la cartina e finimmo col fare un giro lunghetto: 38km e 12 ore di camminata, arrivati al campo trovammo i capi bianchi come mozzarelle e armati di corde, torce, barelle e quant'altro che stavano partendo alla ricerca.
Nonostante cio' si e' continuato a cantare l'allegro motivetto e ogni volta... chi si rompeva una gamba, chi rimediava un taglio da 6 punti, chi fini' con un piede nell'acqua bollente di una spiritiera...
 
La mia esperienza agli scout (AGESCI) dai 6 ai 12 anni è stata per alcuni versi gratificante e per altri disastrosa. Gratificante per alcune amicizie e per avermi dato la passione della montagna; disastrosa per il resto. Mi sembrava di essere in un convento, preghiere dalla mattina alla sera.
Con tutto rispetto ma sarà che geneticamente non sono mai stato predisposto per la Chiesa. Mi ricordo che volevo solo camminare, andare a legna e fare il fuoco.:)
Penso che discorsi su Dio e cose di questo genere ad un bambino di 10 anni sia solo condizionamento, per un pò (tanta) di spiritualità basta portarlo sopra ad una montagna, fargli sentire il silenzio, ed ecco che hai fatto molta più religione che non con tante messe e discorsi.
Dimenticavo, ho sempre patito la fame ai campeggi. Inoltre la maggior parte delle lupette erano peggio delle suore. Oltre a non essere propense a scambi di coccole, erano severe, cattive e permalose.
Non sono maschilista, e di natura preferisco di gran lunga la compagnia delle ragazze, quindi era proprio l'annata ad essere sbagliata!!:-x
Comunque è un'esperienza che a conti fatti mi ha fatto più bene che male!!! :si:
 
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La mia esperienza agli scout (AGESCI) dai 6 ai 12 anni è stata per alcuni versi gratificante e per altri disastrosa. Gratificante per alcune amicizie e per avermi dato la passione della montagna; disastrosa per il resto. Mi sembrava di essere in un convento, preghiere dalla mattina alla sera.
Con tutto rispetto ma sarà che geneticamente non sono mai stato predisposto per la Chiesa. Mi ricordo che volevo solo camminare, andare a legna e fare il fuoco.:)
Penso che discorsi su Dio e cose di questo genere ad un bambino di 10 anni sia solo condizionamento, per un pò (tanta) di spiritualità basta portarlo sopra ad una montagna, fargli sentire il silenzio, ed ecco che hai fatto molta più religione che non con tante messe e discorsi.
Dimenticavo, ho sempre patito la fame ai campeggi. Inoltre la maggior parte delle lupette erano peggio delle suore. Oltre a non essere propense a scambi di coccole, erano severe, cattive e permalose.
Non sono maschilista, e di natura preferisco di gran lunga la compagnia delle ragazze, quindi era proprio l'annata ad essere sbagliata!!:-x
Comunque è un'esperienza che a conti fatti mi ha fatto più bene che male!!! :si:



è per questo che esistono le associazioni scout laiche! :D:cool::D
 
Ultima modifica di un moderatore:
Devo dissentire, non esistono associazioni scout laiche, perchè bp riteneva fondamentale lo spirito religioso per la crescita della persona e per una giusta comunione con ciò che ci circonda. Il CNGEI non è laico, è non confessionale, che è ben diverso.
 
Devo dissentire, non esistono associazioni scout laiche, perchè bp riteneva fondamentale lo spirito religioso per la crescita della persona e per una giusta comunione con ciò che ci circonda. Il CNGEI non è laico, è non confessionale, che è ben diverso.

Quoto in pieno, il CNGEI è pluriconfessionale e non laico, e la spiritualità è presente in ogni sua attività e cerimonia, iniziando proprio dalla promessa!!
 

Jack

Guest
ricordi

Sono reduce da pochi mesi dal mio primo campo da capo Reparto (il mio sogno). Ogni sera, dopo intense giornate, ho avuto l'occasione di riportare alla memoria i 12 anni di scautismo nel mitico UDINE 7 AGESCI.
Soprattutto ricordo la vita di campo estivo nel reparto: cucinare sul fuoco a legna, dormire nella tenda, fare l'alzabandiera, costruire strutture con chilometri di cordino e pali, lavarsi all'aperto, accendere il fuoco, camminare sotto la pioggia, cantare al fuoco serale, defecare nelle 'tende cesso' in mezzo al bosco...tutto questo mi esalta ancora in un modo incredibile, essere a scout mi trasporta in una dimensione parallela priva di problemi e seccature!
 
Dopo 35 anni di vita scout i ricordi belli sono un'infinità, ma dovendo sceglierne per forza uno direi un grande gioco nel 1991 o 1992 o giù di lì. In quell'anno ero capo reparto e organizzammo il campo nelle foreste Casentinesi a quei tempi il parco non era ancora operativo e si poteva campeggiare all'interno dei confini del parco. Il campo era per la precisione alla Stufa di Piancancelli una zona nemmeno tanto pianeggiante stretta tra i faggi dove avevamo sistemato le tende molto distanti una dall'altra nelle varie carbonaie che emergevano qua e la tra gli alberi ( le squadriglie nemmeno si vedevano!!!) ottima cosa per favorire l'autonomia e il lavoro in Sq.
Il GG aveva come ambientazione i cavalieri e si combatteva con le palline da tennis legate con una corda al polso... nella notte le due squadre si erano inseguite in quel meraviglioso ambiente senza darsi tregua, andammo a dormire stanchi nella stanza invernale del rifugio fontanelle e concordammo di svegliarci alle 4 di mattina per sorprendere gli avversari nel sonno, la mattina ci svegliammo con un brivido perché era piuttosto fresco... consumammo la colazione in fretta (avevamo poco perché gli altri durante la giornata precedente ci avevano rubato diverse cose) ci incamminammo in silenzio e con l'arrivo dell'alba ci trovammo in mezzo al bosco con la bruma mattutina che saliva tra gli alberi sembrava di essere in un sogno (la luce, la nebbia bassa a livello delle ginocchia... incredibile) incontrammo gli avversari che avevano avuto la stessa idea e ci fu una battaglia furibonda. Fu un momento assolutamente incredibile... tutto era perfetto e bellissimo.
Ovviamente il grande gioco lo vincemmo noi!
PURA POESIA IN AZIONE.
 
La chiusura del bivacco e I Piani di Pezza

Oh caspita, mi vengono i brividi se ci ripenso.
Anche a me resta nel cuore la canzone di chiusura del bivacco, era un momento unico, il buio intorno, le stelle, il fuoco che stava per spegnersi...
Ho poca memoria, in genere rimuovo quasi tutto, ricordi belli e brutti, però ogni tanto mi torna nelle orecchie una canzone che avevo cantato alla route nazionale ai Piani di Pezza... ma non saprei cantarla tutta
"...quanti siamo io non so, ci conosciamo forse da un'eternità..."
E Giovanni Paolo II che conclude il suo discorso con "Cristo cammina con voi!"
Indelebile
Se c'è qualcuno che c'era, io ero nel sottocampo Vettore, in noviziato.
Il resto è evaporato dai miei neuroni... :p

Ooops! ho dimenticato di dire che ero nel noviziato di Melegnano (ma sono stato adottato un anno fa dalla toscana)
 
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Due cose:
  • sono cresciuto, ho le mie idee e non sono (più) cattolico, ma "Signor tra le tende schierati" riesce ancora a toccare ogni corda del mio spirito; è una preghiera universale e meravigliosa, anche per un non credente, quando si è immersi nella natura;
  • non sono stato un buon scout, né da lupetto, né in reparto; non avevo lo "stile" (sapete bene di cosa parlo) e non sopportavo molti sacrifici fisici; ma il valore assoluto dell'esperienza scout mi è stato chiaro a distanza di anni, quando ho capito che avevo accumulato un inestimabile tesoro di sapere (nel senso di "avere sapore", non solo di "conoscere"). Un tesoro di cui oggi godo i frutti.
Per questo spero davvero che mia figlia voglia fare il cammino scout.

P.S. sono stato in Branco e in Reparto nel Milano 20.
 
ma il valore assoluto dell'esperienza scout mi è stato chiaro a distanza di anni, quando ho capito che avevo accumulato un inestimabile tesoro di sapere (nel senso di "avere sapore", non solo di "conoscere"). Un tesoro di cui oggi godo i frutti.


Non sono stato scout, ma la mia formazione è stata per molti versi similare.
Ho sempre nutrito una forte curiosità per questo movimento, forse più che altro sui suoi aspetti esteriori più pittoreschi (le tipiche carovane che si incontrano per strada, la divisa, il fazzolettone, la struttura gerarchica), in quanto quelli indubbiamente più essenziali (ovvero i principi) li ho sempre intuiti e apprezzati come "comuni" alla mia formazione.

I canti strettamente scout non li ho mai cantati, ma tantissimi altri più "universali" che il movimento scout ha per così dire adottato sono stati la mia colonna sonora fin da 30 anni fa.
Uno per tutti : su ali d'aquila




L'impronta l'ho riconosciuta subito, la firma di Andrea ("estote parati") e il post e il link all'inizio di questo thread lo confermano.
"Si impara da piccoli a diventare grandi" ed è verissimo, così come quell'indelebile "semel scout, semper scout".
Col tempo mi sono reso conto che molti concetti come quel "la vera felicità è procurarla agli altri" (da cui discende che può essere tale "solo se condivisa"), non sono cose che mi sono ritrovato "inculcate", bensì le ho trovate assolutamente naturali perchè ne ho avuto dimostrazioni continue.
Così come l'appello a "lasciare il mondo migliore di come lo si è trovato" ha sempre e semplicemente coinciso con un istinto che ho sempre sentito mio, evidente perfino in cose e dettagli banalissimi come raccogliere una carta che qualcun altro aveva appena finito di lasciare per terra.

Sono cose che vanno appunto anche al di là di un discorso religioso o di fede, si tratta di un approccio alla vita, di una sua concezione, del suo senso che rende possibile un incontro e un arricchimento tra persone diverse anche in modo del tutto aconfessionale.

Posso solo dire che anch'io mi sono reso conto soltanto col tempo di quel tesoro che avevo accumulato senza, forse, rendermene neppure pienamente conto. E provo una grande gioia quando il destino mi porta a imbattermi in persone nel cui modo di essere ne "annuso" istintivamente la presenza.
 
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Cngei, in pattuglia in 10, 5 uomini e 5 donne, tutti nella stessa tenda,
al fuoco la sera i momenti più emozionanti, ai raduni quelli più divertenti quando andavamo a spicchettare le tende dell'Agesci, ahahah...
Facevamo giochi pericolosissimi, non ricordo i nomi, ma i coltelli erano sempre protagonisti.
 
Con il CNGEI non abbiamo mai fatto nulla ...... la rivalità fra "corpi" era fin troppo elevata e quando le poche volte che c'è stato contatto, appena i capi distoglievano lo sguardo da noi esploratori (..... è passato qualche anno da allora :(), si diventava tutti (sia chi era in azzurro e sia chi era in verde) un pochino (per modo dire) stronzi e si dimenticava "facilmente" gli insegnamenti scautistici ..... in particolar modo noi "maschi" (gli ormoni urlavano ..... non parlavano ..... urlavano) .......

Solo quando si partecipava alla route sul garda in bici siamo riusciti a convivere ma i gruppi erano più "piccoli" (solo alta squadriglia mi sembra) ma anche allora le sbruffonate non mancavano ma almeno gli "scherzi" erano più simpatici (tipo sgonfiare le ruote delle bici, versare il miele sopra i sellini, far cadere la catena e cose così ........) e questo lo si faceva, e si subivano, abbastanza facilmente senza particolari conseguenze (non era mica facile prendere chi era stato ....... per fortuna ;)).

Vuoi vedere, madmax, che hai tempi che furono ci siamo mandati, molto gentilmente e reciprocamente, a facili e frequenti "evacuazioni corporali" ?
Mai fatta la route sul garda in bici ? Io non sono proprio di primo pelo, sono ancora giovane come l'aglio :), ma sono classe '68, per cui, le route dovrei averle fatte verso metà/fine anni '80.

Ciao, Gianluca
 
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