Ridefinito il sistema incentivante per le Rinnovabili elettriche

Grazie Andrea,....se non ti dispiace lo metto in FB, è interessante ed è giusto che chiunque può prenderne visione.
 
Occhio, riferendosi al fotovoltaico, che spesso ci si riferisce al IV conto di energia (attualmente in vigore) ma è il V quello che di fatto interesserà i nuovi impianti; ed ad oggi il V è ancora in discussione anche se è molto probabile che potrebbe essere o una fotocopia di quanto indicato nel documento o una versione ulteriormente "ridotta".

Dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico

Sono stati varati, dal Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera - di concerto col Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini e dell’Agricoltura, Mario Catania - due schemi di decreti ministeriali in materia di energie rinnovabili.
I due provvedimenti, all’esame dell’Autorità dell’Energia e della Conferenza Unificata, definiscono i nuovi incentivi per l’energia fotovoltaica (Quinto Conto Energia) e per le rinnovabili elettriche non fotovoltaiche (idroelettrico, geotermico, eolico, biomasse, biogas). ..... omissis .....
Il sistema, come già previsto dalla precedente normativa, entrerà in vigore al superamento della soglia di 6 miliardi di incentivi per il fotovoltaico (previsto tra luglio e ottobre prossimi) e il 1 gennaio 2013 per il non fotovoltaico.

Ciao :), Gianluca

PS.: In altre parole non siamo ancora in uno stato di decreto definitivo.
 
Chi è interessato a qesto argomento credo troverà interessante anche il documento di strategia energetica generale, anch'esso appena formulato dal MISE (anzi, da Passera), intitolato:

"Gli obiettivi e le priorità della nuova strategia energetica nazionale, ed il ruolo delle energie rinnovabili"
(con ampi riferimenti argomentativi alle criticità dell'approccio alle rinnovabili elettriche seguto finora e a quello che s'intende adottare per superare l'obiettivo 20-20-20).
 
In Europa le rinnovabili e gli interventi per l’efficienza e il risparmio energetico vengono interpretate come un’opportunità di crescita e sviluppo, non solo come costo come avviene in Italia. La roadmap europea al 2050 sulle fonti rinnovabili, infatti, prevede che l’ulteriore sviluppo economico e sociale del prossimo mezzo secolo dovrà avvenire non “nonostante”, ma “attraverso” le fonti energetiche rinnovabili e l’efficienza energetica.

La Roadmap tracciata dall’Unione Europea per il 2050 prevederebbe il taglio (ambizioso) delle emissioni di Co2 dell’80 per cento rispetto al 1990. Questo dovrà avvenire da un lato “sviluppando le tecnologie esistenti” dall’altro attraversando in maniera trasversale tutti i settori produttivi: dall’agricoltura, all’edilizia, fino ai trasporti.

La commissione europea stima che per raggiungere questo obiettivo si dovrà essere investito ogni anno circa l’1,5 per cento del PIL Europeo, ma le minori importazioni di gas e petrolio potrebbero far risparmiare dai 175 ai 320 miliardi di euro l’anno. Una migliore qualità dell’ambiente, inoltre, sempre secondo le previsioni di Bruxelles, potrebbe apportare benefici economici stimabili a circa 88 miliardi l’anno.
.. tutto questo crisi economica pemettendo..
 
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