rifiuti

se c'e' una cosa che mi fa sbroccare dei padovani, oltre al loro modo di essere e ad altri 126 diversi motivi, e' la loro produzione di rifiuti.

ho iniziato per caso a guardare attorno alle pattumiere. e, vedendo cosa lasciavano nei dintorni, sono rimasto sconvolto. e' assurdo come buttino via cose perfettamente nuove e funzionanti, cosi' senza alcun motivo. piuttosto dalle a qualcuno che ne ha bisogno, oppure siti tipo "te lo regalo se te lo vieni a prendere".

una delle cose che mi rattrista di piu' e' quando vedo materiale che viene palesemente dalla soffitta di qualche parente anziano che e' morto. ho visto annate di riviste di cucito o cucina anni 60, vecchie sedie, dischi, tutta roba che sara' datata ma magari a qualcuno sarebbe risultato interessante. comunque sembra quasi ci sia una fretta di liberarsi del ricordo del nonno o dello zio, e delle sue robe.

l'altra cosa e' quando buttano via cose nuove o perfettamente funzionanti.

faccio un elenco di un po' di cose che ho recuperato di recente

- vasi e fioriere
- piatti e tazze (destinati a fare da vaso e sottovaso, di sicuro non li uso in cucina!)
- un portafioriere da ringhiera in acciaio, perfetto
- un computer quad core, perfettamente funzionante, mancava solo il disco fisso (da notare: io a casa ho solo vecchi dual core per motivi di budget, inutile dire che ora e' il mio pc principale... una dozzina di anni invece avevo trovato un p3 senza ram e disco fisso, e anche li era piu' potente del mio pc domestico del periodo)
- una pianta (cipresso o tuia), alta circa un m e col suo vaso, questa se qualcuno la vuole venga a ripescarsela e gliela regalo
- videocassette, soprattutto di cartoni
- una enciclopedia scientifica di fine anni 50

altre cose che ho visto ma non ho recuperato

- sedie, divani e poltrone
- televisioni
- un aspirapolvere perfettamente funzionante ("tanto ho il roomba, questo non mi serve piu'!" cit.)
- vecchi libri e riviste
- pezzi di ricambio di vecchie auto e moto, tra l'altro pure di un certo valore

IMHO, in italia dovrebbero legalizzare il diritto a recuperare materiale dai rifiuti. e soprattutto far presente che quello che per noi e' un rifiuto puo' essere una risorsa per altri. invece vige la mentalita' del "prendi nuovo, butta via, cerca di fregare agli altri e piuttosto che darlo a chi ne ha bisogno rompilo o buttalo"

scusate lo sfogo.
 
Io mi son fatto tutta l'infanzia su biciclette che recuperavo dall'immondizia. Non che non avessi quella nuova regalata dai nonni ma mi piaceva aggiustare ed utilizzare quelle buttate. A volte veramente bastava solo cambiargli la camera d'aria. Oggi con i ferrivecchi (stracciaroli da queste parti) non si trova più granché. Poi con la porta a porta non ci son più i bidoni per strada :biggrin:
 
Confermo, in molti paesi del veneto medio-piccoli (non le grandi città come Padova, presumo, che hanno i loro problemi non banali di raccolta rifiuti) c'è la raccolta differenziata porta-a-porta per il secco, l'umido, il vetro e le lattine.
I rifiuti ingombranti che sono menzionati nel post bisogna portarli ad un centro specifico per la raccolta e smaltimento, e non si trovano più così facilmente in giro per le strade in modo da essere ri-utilizzabili.
Io veramente non sono un grande riciclatore, ma mio padre invece si: era abbastanza abile a riciclare le biciclette/rifiuti che trovava per strada (una volta, prima della raccolta differenziata).
 
Ma Padova non c'è la raccolta differenziata ? o_O

Detto questo, capisco perfettamente i vostri discorsi e devo ammettere che alcune cose si potrebbero effettivamente riutilizzare ma fra una raccolta differenziata, per cui di fatto in assenza di bidoni sulla strada con il metodo porta a porta, e una differenziata accessibile a chiunque con il rischio, secondo me molto reale e concreto, che diventi di fatto una indifferenziata visto che non c'è possibilità di attribuire il tutto a qualcuno ....... bhè preferisco di gran lunga la prima.

In un mondo ideale, e teorico, il centro di raccolta e smistamento potrebbe individuare quei articoli che oggettivamente si potrebbero riutilizzare e renderli disponibili al pubblico in forma gratuita o con una partecipazione di tipo economica MA bella la teoria, impossibile la pratica per motivi legali.

In un mondo semplicemente diverso potrebbero esserci dei centri di raccolta per alcune tipologie di articoli, come ad esempio biciclette, computer ed elettrodomestici dove poter far conferire, dall'utente o dalle società che commercializzano questi prodotti e che fanno "ritiro dell'usato", e poi rigirare ad associazioni benefiche quanto possibile.

Il problema di fondo, però, è solo uno ....... su cento che capirebbero il significato di questo riciclo quanti ve ne sarebbero che invece, molto più semplicemente, vedrebbero il tutto come un modo per non fare la raccolta differenziata o donare "immondizia" (volontariamente o involontariamente) ovvero materiale non più utilizzabile ma che però andrà comunque gestito e gestire vuol dire spendere soldi.

Ciao :si:, Gianluca
 
Il problema è molto complesso e non è semplice esporre una qualsiasi soluzione valida così su due righe. Io vivo a Roma, e qui ci sono persone specializzate nel rovistare tra i rifiuti tirando fuori di tutto, dal ferro vecchio ai vestiti.
Questa cosa di per se non la ritengo sbagliata, ma la carica batterica presente in un cassonetto deve essere decisamente elevata, e credo che chi viva sotto un ponte non è che poi abbia i mezzi per sanificare quello che prende prima dell'uso, e questa cosa si che la ritengo sbagliata.
Mi capita anche di vedere in alcuni mercatini abusivissimi, che queste persone rivendano poi quanto hanno recuperato, ed anche qui non credo che gli acquirenti siano informati che il rischio di prendersi la peste indossando un capo di abbigliamento.
Per me il riciclo di queste cose, andrebbe gestito in modo che gli oggetti vengano recuperati PRIMA di entrare in un cassonetto e non DOPO.

Tralascio poi il discorso che il riciclare metalli dal cassonetto dei metalli voglia poi dire che tali metalli li si stanno rubando al comune proprietario del cassonetto.
Qui da noi aprono anche i "cassonetti" della caritas specifici per i vestiti!
 
Tralascio poi il discorso che il riciclare metalli dal cassonetto dei metalli voglia poi dire che tali metalli li si stanno rubando al comune proprietario del cassonetto.
Qui da noi aprono anche i "cassonetti" della caritas specifici per i vestiti!
Da noi ti aspettano all'ingresso dei centri raccolta rifiuti (isole ecologiche) e recuperano tutti i rifiuti metallici e nessuno dice o fa nulla, sono sempre lì da un paio di anni ormai, comunque alla fine riciclano.

Stessa cosa per i cassonetti dei vesti usati, ampiamente saccheggiati a volte con risvolti tragicomici, tipo qualcuno che ci rimane incastrato dentro.

Verrebbe da dire siamo in Italia.

Detto questo esistono parecchie associazioni religiose e non, che raccolgono vestiti usati ed altro per distribuirli ai poveri, a Pinerolo ad esempio c'è la casa famiglia e poi vicino il Sermig, con un po' di impegno si trova qualcuno a cui dare prima che finiscano nel cassonetto.;)
 
I cassonetti per la raccolta dei vestiti, caritas o non caritas, sono stati modificati per evitare che la gente anzichè i vestiti ci buttassero, per modo di dire, il nano di turno (o il giovine) e facesse lui la cernita all'interno per i complici fuori...... almeno quì.

Mia suocera, buon anima, faceva parte della caritas e fra le mille cose che faceva si occupava, negli anni passati, della distribuzione, a chi necessitava, dei vestiti che arrivavano da questi centri di raccolta (puliti, lavati e disinfestati) e come per qualsiasi cosa al mondo c'era chi veniva perchè effettivamente aveva bisogno di qualcosa, e come tale qualsiasi cosa andava bene, e c'era chi veniva con pretese da mercato e, casualmente, ogni settimana.

Come non è difficile trovare cassonetti dei vestiti colmi perchè nessuno li svuota o cassonetti "taroccati", incredibile ma vero, cassonetti con simbologia della caritas che però differivano di quel pochissimo per non essere denunciati e, ovviamente, gestiti con fini puramente di lucro (stracci).
 
I cassonetti per la raccolta dei vestiti, caritas o non caritas, sono stati modificati per evitare che la gente anzichè i vestiti ci buttassero, per modo di dire, il nano di turno (o il giovine) e facesse lui la cernita all'interno per i complici fuori...... almeno quì.

Anche qui sono stati modificati, ma ti assicuro che io vedo sempre dentro un qualche ragazzino con i piedi appesi che passa roba all'adulto di fuori.

Mia suocera, buon anima, faceva parte della caritas e fra le mille cose che faceva si occupava, negli anni passati, della distribuzione, a chi necessitava, dei vestiti che arrivavano da questi centri di raccolta (puliti, lavati e disinfestati) e come per qualsiasi cosa al mondo c'era chi veniva perchè effettivamente aveva bisogno di qualcosa, e come tale qualsiasi cosa andava bene, e c'era chi veniva con pretese da mercato e, casualmente, ogni settimana.

Ma, il problema secondo me non è tanto nelle cose prese dalla caritas (o similari) in quanto il tutto è gestito secondo un protocollo per cui anche se uno avesse messo dentro dei vestiti sporchi loro rilavano e sterilizzano tutto. Secondo me il problema nasce nelle cose "buttate" nei cassonetti. Se io metto li dentro una cosa pulita e sterilizzata, per il solo fatto che questa cosa rimane nel cassonetto per X tempo questa cattura i germi ed i batteri presenti, e non mi risulta che i cassonetti vengano lavati.
 
Se posso dire qualcosa in mia difesa, essendo originario della provincia di Padova, è che personalmente stai facendo di tutta l erba un fascio. Oltre al fatto che dipende da persona a persona, c'è chi ha il senso del riciclo e chi no, devi anche considerare che non tutti hanno lo spazio per conservare certe cianfrusaglie, io stesso (che non vivo certo in un miniappartamento, ho una casa di 100/ 110mq) faccio fatica a tenere tutto quello che vorrei conservare e/o vendere, e alcune cose sono costretto a trasferirle dai miei (che hanno una casa più grande) per conservarle in attesa di essere vendute, regalate e/o riutilizzate, ma capisci bene che non tutti hanno questa possibilità, il tempo o i mezzi per fare questo... anche solo portarli in un mercatino dell' usato, come faccio a volte, richiede tempo e molto spesso neanche ritirano certa roba perché la considerano invendibile o poco interessante, quindi magari perdi tempo a caricare roba in macchina per poi dovertela riportare a casa... dico solo che se alcuni buttano certe cose magari è semplicemente perché non possono più tenerle fisicamente, uno non può riempire la casa di roba che non gli serve, ma non è assolutamente vero che i padovani sono spreconi che buttano robe a *****. Io non sono cresciuto con questa mentalità, non conosco spreconi come li descrivi tu! Senza offesa eh!
 
Da noi ti aspettano all'ingresso dei centri raccolta rifiuti (isole ecologiche) e recuperano tutti i rifiuti metallici e nessuno dice o fa nulla, sono sempre lì da un paio di anni ormai, comunque alla fine riciclano.
I rifiuti sono miei e se me lo chiedono io posso scegliere se darli o meno. Una volta che io li ho depositati nel cassonetto queste cose sono "di proprietà" dell'amministrazione comunale competente. Se io tra i metalli metto dentro un kg di rame e qualcuno lo preleva per riciclarlo e guadagnarci qualcosa si chiama furto.


Detto questo esistono parecchie associazioni religiose e non, che raccolgono vestiti usati ed altro per distribuirli ai poveri, a Pinerolo ad esempio c'è la casa famiglia e poi vicino il Sermig, con un po' di impegno si trova qualcuno a cui dare prima che finiscano nel cassonetto.;)
Io non ho nulla in contrario in linea di principio, è il discorso dell'igienizzazione che trovo importante.
 
Ma, il problema secondo me non è tanto nelle cose prese dalla caritas (o similari) in quanto il tutto è gestito secondo un protocollo per cui anche se uno avesse messo dentro dei vestiti sporchi loro rilavano e sterilizzano tutto. Secondo me il problema nasce nelle cose "buttate" nei cassonetti. Se io metto li dentro una cosa pulita e sterilizzata, per il solo fatto che questa cosa rimane nel cassonetto per X tempo questa cattura i germi ed i batteri presenti, e non mi risulta che i cassonetti vengano lavati.
Anche se i cassonetti venissero lavati, sterilizzati e profumati basterebbe che uno ci infili dentro un capo particolarmente sporco perchè batteri, pidocchi e quant'altro faccia diventare tutta la massa dei vestiti un rave party per pidocchi e similari. Capita ? Secondo me sì, a questo punto tanto vale lasciare il cassonetto così com'è, quando lo svuoto prendo i capi li lavo, sterilizzo, li benedico e ri-sterilizzo in modo tale che quando distribuiti possano essere utilizzati, quelli che non possono essere utilizzati li mando a far stracci ma comunque li lavo lo stesso prima, se poi "rubi" i capi dal cassonetto, bhè son mandorle tue.

Ciao :si:, Gianluca
 
Anche se i cassonetti venissero lavati, sterilizzati e profumati basterebbe che uno ci infili dentro un capo particolarmente sporco perchè batteri, pidocchi e quant'altro faccia diventare tutta la massa dei vestiti un rave party per pidocchi e similari. Capita ? Secondo me sì, a questo punto tanto vale lasciare il cassonetto così com'è, quando lo svuoto prendo i capi li lavo, sterilizzo, li benedico e ri-sterilizzo in modo tale che quando distribuiti possano essere utilizzati, quelli che non possono essere utilizzati li mando a far stracci ma comunque li lavo lo stesso prima, se poi "rubi" i capi dal cassonetto, bhè son mandorle tue.

Ciao :si:, Gianluca
Io non ti parlo di pidocchi! Secondo me in un cassonetto "normale" in una località italiana in cui la temperatura media estiva arriva tranquillamente a superare i 30 gradi, considerando poi che c'è sempre chi per non fare troppa fatica butta tutto dentro il medesimo cassonetto, ebbene secondo me in quel cassonetto ci sono batteri ben più pericolosi dei pidocchi, ed io non so se la città o lo stato possano ad esempio aver previsto una epidemia di colera, piuttosto che di peste o altre cose di questo tipo.

Per quello che riguarda poi "TU" che ti metti a ravanare nel secchio e tiri fuori una cosa che poi indossi (sempre ammesso che non si scateni un focolaio di una qualche epidemia) possiamo dire che è un problema "TUO", ma se "TU" raccatti per cassonetti vestiti che poi vendi, io non è detto che possa avere la possibilità di lavare, o di lavare con accortezza quello che sto comprando, ed ecco qui che per il comportamento errato di qualcuno va a rimetterci qualcun altro.

non credo proprio che dovremmo sterilizzare periodicamente i cassonetti perché chi prende materiali dai cassonetti non rischi di ammalarsi.

Non sono d'accordo in quanto se si sviluppasse un focolaio di una qualche malattia infettiva molto contagiosa allora sarebbe sicuramente un problema di tutti ma decisamente molto più grande.
 
Io non ti parlo di pidocchi! Secondo me in un cassonetto "normale" in una località italiana in cui la temperatura media estiva arriva tranquillamente a superare i 30 gradi, considerando poi che c'è sempre chi per non fare troppa fatica butta tutto dentro il medesimo cassonetto, ebbene secondo me in quel cassonetto ci sono batteri ben più pericolosi dei pidocchi, ed io non so se la città o lo stato possano ad esempio aver previsto una epidemia di colera, piuttosto che di peste o altre cose di questo tipo.
Presumo in primo luogo che nel momento in cui ci fosse un focolaio di malattie ben più serie che i "pidocchi" e venissero ritenuti i cassonetti come metodo veicolante questi verrebbero molto semplicemente tolti, nessuno sano di mente metterebbe a rischio la salute pubblica per favorire il "riciclo" o per gesti caritatevoli che sì sono importanti ma secondari rispetto alla salute pubblica non per altro semplicemente per un motivo economico (costa sicuramente di più guarire dieci malati di peste che cento vestiti).

In secondo luogo, ribadisco, anche se tu facessi una bonifica quanto durerebbe ? partendo dal presupposto che ci possano essere dei contaminanti ben più seri che i "pidocchi", senza considerare che se uno ha il colera dubito sia in grado di "donare" qualcosa e anche se ció avvenisse la prima volta che questo fosse portato a conoscenza dell'asl (ast che si voglia) per curare lo sfortunato di turno si attiverebbero per contenere il tutto, la "raccolta" ha un senso perché ha un costo ridotto, se non zero, diversamente non ha senso.

Capisco il tuo discorso @_Manuel_ ma l'unica soluzione praticabile sarebbe quella di toglierli, i cassonetti.

Ciao :si:, Gianluca
 
Io non ti parlo di pidocchi! Secondo me in un cassonetto "normale" in una località italiana in cui la temperatura media estiva arriva tranquillamente a superare i 30 gradi, considerando poi che c'è sempre chi per non fare troppa fatica butta tutto dentro il medesimo cassonetto, ebbene secondo me in quel cassonetto ci sono batteri ben più pericolosi dei pidocchi, ed io non so se la città o lo stato possano ad esempio aver previsto una epidemia di colera, piuttosto che di peste o altre cose di questo tipo.

Per quello che riguarda poi "TU" che ti metti a ravanare nel secchio e tiri fuori una cosa che poi indossi (sempre ammesso che non si scateni un focolaio di una qualche epidemia) possiamo dire che è un problema "TUO", ma se "TU" raccatti per cassonetti vestiti che poi vendi, io non è detto che possa avere la possibilità di lavare, o di lavare con accortezza quello che sto comprando, ed ecco qui che per il comportamento errato di qualcuno va a rimetterci qualcun altro.



Non sono d'accordo in quanto se si sviluppasse un focolaio di una qualche malattia infettiva molto contagiosa allora sarebbe sicuramente un problema di tutti ma decisamente molto più grande.
Beh, non è che gli agenti patogeni si materializzano, anche perchè andrebbe contro un importante principio chimico. Quindi le malattie infettive, se si trovano nel cassonetto vuol dire che qualcuno ce le ha messe e questo qualcuno è sicuramente più infettante di un abito che ha indossato. Quindi ti do ragione su quasi tutto quello che hai detto, tranne per quanto riguarda le epidemie
 
Non sono d'accordo in quanto se si sviluppasse un focolaio di una qualche malattia infettiva molto contagiosa allora sarebbe sicuramente un problema di tutti ma decisamente molto più grande.
Sei molto pessimista, su questo punto concordo @squob, in quei casi il problema più grosso non sarebbe sicuramente il cassonetto e come dice @znnglc non credo che ci sia alcuna soluzione praticabile riguardo ai cassonetti.
 
premessa: non parlo di vestiti, su cui farei un discorso a parte (ad es in alcune zone ci viene sconsigliato di usare i cassonetti clone di quelli caritas perche' appunto i vestiti finivano altrove, dai negozi all'inceneritore, e la caritas stessa organizza dei punti di raccolta o segna in modo particolare i suoi cassonetti proprio per evitare che altri si approfittino del loro nome e delle loro buone intenzioni)

anche stamattina ho recuperato un altro po' di vasi da fiori, in ottimo stato.

per inciso, a pd non c'e' il porta a porta, e onestamente penso che sia meglio cosi'. a este il porta a porta funziona ma ha grosse problematiche (ad es certi giorni di estate o con la neve tenere l'umido in casa e' poco piacevole, in piu' una situazione fiscale paradossale per cui l'ente guadagna per lo smaltimento ma comunque tassa il servizio ed e' nel mirino di molte polemiche per problematiche sia economiche, sia di inquinamento)

un paio di link (e nei commenti, in mezzo alle boiate politiche, si legge la rabbia della gente e la realta' dei fatti, per cui tutte le istituzioni sono tra loro colluse in un sistema schifosissimo, e posso assicurare che chi si oppone "stranamente" ha problemi a trovare lavoro e, se si ammala, non viene curato a dovere)

https://www.ilfattoquotidiano.it/20...ubblico-e-operativo-solo-sulla-carta/4501441/

http://mattinopadova.gelocal.it/pad...napoli-arrestati-i-fratelli-gavioli-1.5291660

https://www.ilfattoquotidiano.it/20...-investigatori-e-mafia-senza-mafiosi/3268176/

http://ricerca.gelocal.it/mattinopadova/archivio/mattinodipadova/2006/06/30/MP6PO_MP605.html

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_00381_15

http://dintorni.vicenzapiu.com/legg...sa-per-i-disservizi-causati-dal-suo-personale

http://ricerca.gelocal.it/nuovavene...ori-nei-feudi-di-camorra-e-ndrangheta-03.html

Se posso dire qualcosa in mia difesa, essendo originario della provincia di Padova, è che personalmente stai facendo di tutta l erba un fascio. Oltre al fatto che dipende da persona a persona, c'è chi ha il senso del riciclo e chi no, devi anche considerare che non tutti hanno lo spazio per conservare certe cianfrusaglie, io stesso (che non vivo certo in un miniappartamento, ho una casa di 100/ 110mq) faccio fatica a tenere tutto quello che vorrei conservare e/o vendere, e alcune cose sono costretto a trasferirle dai miei (che hanno una casa più grande) per conservarle in attesa di essere vendute, regalate e/o riutilizzate, ma capisci bene che non tutti hanno questa possibilità, il tempo o i mezzi per fare questo... anche solo portarli in un mercatino dell' usato, come faccio a volte, richiede tempo e molto spesso neanche ritirano certa roba perché la considerano invendibile o poco interessante, quindi magari perdi tempo a caricare roba in macchina per poi dovertela riportare a casa... dico solo che se alcuni buttano certe cose magari è semplicemente perché non possono più tenerle fisicamente, uno non può riempire la casa di roba che non gli serve, ma non è assolutamente vero che i padovani sono spreconi che buttano robe a *****. Io non sono cresciuto con questa mentalità, non conosco spreconi come li descrivi tu! Senza offesa eh!

non mi sono offeso per nulla, tranquillo :) anzi, se mi dici da dove sei possiamo trovarci a fare due ciacole :)

il problema non e' il senso del riciclo, o il tenere tutto, e' che vengono buttate via cose che basterebbe mettere in un gruppo tipo "te lo regalo se te lo vieni a prendere" o su subito e troverebbero velocemente un nuovo proprietario. oppure che vengono cambiate cose perfettamente funzionanti senza alcun motivo. ad es trovo spesso vasi di fiori in plastica, bene o male so da dove vengono, e vedo che la tizia in questione ne compra un paio, li tiene alcuni mesi e poi li trovi nel cassonetto anche se sono ancora nuovi! oppure la mentalita' del "lo distruggo piuttosto che lo abbia un altro". non tutti i padovani sono spreconi, ma devo dire che in altri paesi del padovano ho visto meno spreco (e in altre zone del veneto invece anche peggio, purtroppo)
 
Beh, non è che gli agenti patogeni si materializzano, anche perchè andrebbe contro un importante principio chimico. Quindi le malattie infettive, se si trovano nel cassonetto vuol dire che qualcuno ce le ha messe e questo qualcuno è sicuramente più infettante di un abito che ha indossato. Quindi ti do ragione su quasi tutto quello che hai detto, tranne per quanto riguarda le epidemie

Scusatemi @squob e @znnglc, sono poco ferrato in materia;
quindi dite che in un cassonetto dell'indifferenziata, mediamente sporco, in cui finiscono magari spesso avanzi di cibo (perché a qualche imbecille costa fatica buttarli nel cassonetto successivo dell'umido), che è esposto a temperature molto calde, che magari di notte viene visitato da topi e/o pantegane e che dentro magari contiene anche un fondo di acqua, dite che tutto questo non è terreno fertile per lo sviluppo di focolai e/o epidemie varie?
 
premessa: non parlo di vestiti, su cui farei un discorso a parte (ad es in alcune zone ci viene sconsigliato di usare i cassonetti clone di quelli caritas perche' appunto i vestiti finivano altrove, dai negozi all'inceneritore, e la caritas stessa organizza dei punti di raccolta o segna in modo particolare i suoi cassonetti proprio per evitare che altri si approfittino del loro nome e delle loro buone intenzioni)

anche stamattina ho recuperato un altro po' di vasi da fiori, in ottimo stato.

per inciso, a pd non c'e' il porta a porta, e onestamente penso che sia meglio cosi'. a este il porta a porta funziona ma ha grosse problematiche (ad es certi giorni di estate o con la neve tenere l'umido in casa e' poco piacevole, in piu' una situazione fiscale paradossale per cui l'ente guadagna per lo smaltimento ma comunque tassa il servizio ed e' nel mirino di molte polemiche per problematiche sia economiche, sia di inquinamento)

un paio di link (e nei commenti, in mezzo alle boiate politiche, si legge la rabbia della gente e la realta' dei fatti, per cui tutte le istituzioni sono tra loro colluse in un sistema schifosissimo, e posso assicurare che chi si oppone "stranamente" ha problemi a trovare lavoro e, se si ammala, non viene curato a dovere)

https://www.ilfattoquotidiano.it/20...ubblico-e-operativo-solo-sulla-carta/4501441/

http://mattinopadova.gelocal.it/pad...napoli-arrestati-i-fratelli-gavioli-1.5291660

https://www.ilfattoquotidiano.it/20...-investigatori-e-mafia-senza-mafiosi/3268176/

http://ricerca.gelocal.it/mattinopadova/archivio/mattinodipadova/2006/06/30/MP6PO_MP605.html

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_00381_15

http://dintorni.vicenzapiu.com/legg...sa-per-i-disservizi-causati-dal-suo-personale

http://ricerca.gelocal.it/nuovavene...ori-nei-feudi-di-camorra-e-ndrangheta-03.html



non mi sono offeso per nulla, tranquillo :) anzi, se mi dici da dove sei possiamo trovarci a fare due ciacole :)

il problema non e' il senso del riciclo, o il tenere tutto, e' che vengono buttate via cose che basterebbe mettere in un gruppo tipo "te lo regalo se te lo vieni a prendere" o su subito e troverebbero velocemente un nuovo proprietario. oppure che vengono cambiate cose perfettamente funzionanti senza alcun motivo. ad es trovo spesso vasi di fiori in plastica, bene o male so da dove vengono, e vedo che la tizia in questione ne compra un paio, li tiene alcuni mesi e poi li trovi nel cassonetto anche se sono ancora nuovi! oppure la mentalita' del "lo distruggo piuttosto che lo abbia un altro". non tutti i padovani sono spreconi, ma devo dire che in altri paesi del padovano ho visto meno spreco (e in altre zone del veneto invece anche peggio, purtroppo)
Piuttosto trovo molto più scandalosi gli ebeti che scaricano sacchetti di rifiuti lungo i fossi o in mezzo ai campi, quelli li riempirei di mazzate, ma anche in quel caso si parla comunque di una minoranza, non è che tutti siamo cosi
 
Piuttosto trovo molto più scandalosi gli ebeti che scaricano sacchetti di rifiuti lungo i fossi o in mezzo ai campi, quelli li riempirei di mazzate, ma anche in quel caso si parla comunque di una minoranza, non è che tutti siamo cosi
In un mondo civile non servirebbero le mazzate, basterebbe fargli fare 6 mesi di servizi sociali obbligatori ripulendo e raccogliendo in tale periodo le loro e le altrui porcate. Dopo 6 mesi controllo sul quantitativo di rifiuti raccolto e se non congruo proroga di altri sei mesi. In questo periodo il tuo datore di lavoro non ti licenzia e tu non vai a lavorare per lui ma lavori gratis per lo stato ripulendo le "tue" malefatte.
Problema risolto
 
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