rifiuti

dite che tutto questo non è terreno fertile per lo sviluppo di focolai e/o epidemie varie?
Non dico che non sia terreno fertile, anzi, ma c'è sempre bisogno del patogeno iniziale per sviluppare un qualcosa. L'immondizia, l'umido, di per sé può essere fastidiosa per l'odore ma fortunatamente non può sviluppare la "peste" salvo che non sia l'umido di un appestato, ma nel momento in cui questo accadesse i casi sono due, o lo sfortunato ci lascia le penne in piena solitudine e "lui" diviene la fonte del contagio, per cui il suo "umido" sarebbe marginale, o nel momento in cui si ammala viene preso in carico dal servizio sanitario il quale tratterebbe il tutto in relazione alla gravità del caso per cui anche il suo umido se questo potrebbe essere veicolo del patogeno e questo a maggior ragione se l'elemento patogeno è virale prima che il paziente sviluppi segni della malattia.

Quello che voglio dire è che, per fortuna, non abbiamo in casa, mi auguro di tutto cuore, focolai di malattie sconosciute o comunque epidemiche tali da considerare questo un problema rilevante.

Ciao :si:, Gianluca
 
Troppa carne al fuoco, non saprei da dove iniziar a dir la mia...


Fino ad un paio di anni fa, prima che fosse attiva la differenziata (in cui non credo conoscendo certe dinamiche) senza cercar piu di tanto portai a casa un po di tutto, fra cui aspirapolveri, stufe a gas, mobili, piante etc. etc. etc.

Siam una società di spreconi compulsivi a vari livelli e non si salva quasi nessuno se non forse qualcuno che non puo permettersi quasi nulla, ma anche quest'ultimi ci starebbero un attimo a farsi fregare dal consumismo.

In Italia si salvava giusto qualcuno di 3-4 generazioni fa, gente ormai sepolta come mio nonno che ripara e costruiva di tutto quasi all'infinito e non lo faceva per risparmiare, per quanto lavorava e guadagnava avrebbe potuto scialacquar piu di quanto faccio io ma apparteneva ad una cultura ben diversa...
 
Secondo me cibo "facile" e topi è di per se un connubio non salutare
https://www.rentokil.it/topi-casa/malattie-trasmesse-topi/
Questo però, scusami, è un altro problema ancora, non è più un problema legato a chi conferisce l'umido, o al cosa, ma al metodo.

In altre parole al topo che il torsolo di mela sia stato mangiato dal cristiano di turno che ha fatto benedire il cibo dal papa o che sia il torsolo di un lebbroso poco importa, è significativo che il topo giunga al torsolo, e visto che non si può pensare di riciclare in casa l'umido, per ovvi motivi, diviene, a mio avviso, nell'ottica del "topo", importante il come si conferisce l'umido.

Ciao :si:, Gianluca
 
Gianluca sono d'accordo con te. Sono convinto che semplicemente non ci stiamo capendo. Io sono a favore del riciclo in generale, e sono a favore del riciclo dei vestiti, piuttosto che dei metalli o di altro.
Dico semplicemente che se un "vestito" finisce in un cassonetto, non può essere riciclato alla buona perché il cassonetto è di per se un veicolo potentissimo di ennemila problemi.
Poi, tornando in topic, concordo che uno prima di buttare dovrebbe sentire ed informarsi se qualcuno è disposto a prendere quello che a noi non serve più. In questa ottica vedo molto bene i vari gruppi su facebook del tipo, "è grati se te lo vieni a prendere".
 
Dico semplicemente che se un "vestito" finisce in un cassonetto, non può essere riciclato alla buona perché il cassonetto è di per se un veicolo potentissimo di ennemila problemi.
Indubbiamente, un vestito che arriva da un cassonetto andrebbe sicuramente trattato come tale, indubbiamente se ciò non avviene chi lo mette si espone a rischi potenzialmente elevati ma non può essere di certo la caritas di turno che si deve far carico di questo poiché, in ultima analisi, di roba "rubata" si stà parlando e sarebbe assurdo e tragico comico se il rapinato si dovesse occupare della salute del rapinatore.

Ipotizzo però che quanto finisce nei cassonetti non siano capi all'ultima moda e come tali venduti non attraverso canali commerciali riconosciuti (bancarella al mercato) ma in mercatini dell'usato dove chi li acquista dovrebbe, e lo è, conscio che si stà acquistando un capo usato e, come minimo, lo dovrà prima lavare anche perché se arriva diretto da un cassonetto non credo che sappia di violetta.
Poi, tornando in topic, concordo che uno prima di buttare dovrebbe sentire ed informarsi se qualcuno è disposto a prendere quello che a noi non serve più. In questa ottica vedo molto bene i vari gruppi su facebook del tipo, "è gratis se te lo vieni a prendere".
In effetti, da quel punto di vista, facebook è molto utile e ben venga.

Il riciclo è molto importante, al di là dei concetti teorici, ma purtroppo và in qualche modo "veicolato" poiché, a mio avviso, in assenza di una qualche "linea", si rischia di perdere qualche beneficio della raccolta differenziata che, sempre secondo me, andrebbe più salvaguardata rispetto al riciclo "privato"; anche perché comunque la raccolta differenziata genera rifiuti che sono, in parte, riciclati non come oggetti ma come materia prima.

Ciao :si:, Gianluca
 
Ultima modifica:
Mio papà l'ha sempre fatto di recuperare oggetti buttati di fianco ai cassonetti, di solito perché c'era qualche componente che gli serviva per riparare oggetti che abbiamo in casa..
Quello che mi lascia un po' così è l'incapacità dell'uomo moderno di riparare le cose. Per l'uomo moderno è più facile comprare un ventilatore nuovo piuttosto che dare due punti di saldatura al cavo che si è rotto, riparazione a costo zero rispetto al prezzo di un nuovo ventilatore..
Mentre, 20 o 30 anni fa era la norma riparare le cose..
 
CUT

sarebbe assurdo e tragico comico se il rapinato si dovesse occupare della salute del rapinatore.

ricordo che siamo in italia :( ad es, in un caso di rifiuti tossici dalle mie parti, ho sentito il capoccia della ditta colpevole dire con tono palesemente stizzito una frase del tipo "e' colpa vostra che siete rimasti a vivere qua dove io ho buttato i miei scarichi!" e la gente e' stata zitta. ok che questo e' il solito mafiosone parac*lato, ma la logica e' quella...
 
Io non saprei riciclare o riutilizzare i componenti di un ventilatore o di un elettrodomestico, mi piacerebbe farlo ma non ho le conoscenze nè l'esperienza (ergo non mi improvviso McGyver).Pratico la differenziata ancora prima che nel mio comune (Vicenza) venisse introdotta.Ancora negli anni 80 raccoglievamo vetro,lattine e carta per conferirli anche a 20 km di distanza.
Visto che si è parlato di Veneto, porto l'esperienza di Vicenza:ci sono 3-4 "riciclerie" gestite dal comune dove il cittadino può conferire il rifiuto ingombrante (mobili,elettrodomestici etc) ed altri possono "rumare" (frugare,cercare) e portarsi a casa l'oggetto.Parallelamente ci sono un paio di cooperative sociali che ritirano mobili,libri,vestiti etc...
È vero siamo un popolo che consuma e non ricicla abbastanza. Però almeno nel mio caso non saprei cosa andare a recuperare di un computer o di un televisore.Si ci sono I tutorial su youtube di chi recupera oro e metalli preziosi dal pc...
Ad ogni modo faccio presente che per legge, I negozi sopra una certa soglia (non mi ricordo quale) sono tenuti a ritirare I Rae che vengono portati loro...
Dunque mi pare problema spesso legato a pigrizia e menefreghismo italiota
 
C'è anche da dire che gli elettrodomestici in casa mia sono vecchi e senza elettronica, li ripari veramente con filo di ferro e sputo.. Pensa che fino ad un paio di mesi fa avevamo ancora una tv a tubo catodico in sala, che è durata 20 anni e l'abbiamo cambiata per non cadere in accanimento terapeutico :p sostituita da una tv a led da 40" così mio papà può guardare le partite senza smoccolare più di tanto :p
Uno dei grandi problemi negli elettrodomestici "moderni" è l'eccessivo uso di componenti elettronici, per cui se ti si frigge la scheda della lavastoviglie le cose sono due: o sei un informatico che riesci a programmarne un'altra, oppure prendi tutto e lo butti via.
In più c'è anche la pigrizia generale del "tanto costa poco" che ci spinge a comprare cose nuove piuttosto che sistemarle (anche se in certi casi è veramente più economico sostituire piuttosto che riparare)..

La maggior parte della mia attrezzatura da sub ha più di 30 anni (io ne ho 27), eppure funziona da dio nonostante non sia l'ultimo modello di erogatore o gav.. E poi vedo gente che butta via erogatori perfetti meccanicamente solo perché sono graffiati o perché è uscito il nuovo modello di technisub in vibranio rivestito al budello di tu ma, che fa esattamente la stessa cosa ma è più figo da vedere e da mostrare..
Uso il computer, ma ho anche bussola, orologio, profondimetro e tabelle di decompressione, perché il computer è il backup..

Tralasciando le cose prettamente di nicchia come erogatori o profondimetri, si può arginare l'emergenza rifiuti tornando a come facevano i nostri nonni/genitori, ad esempio tornando alle bottiglie di vetro.. Noi lo abbiamo fatto ed oltre al risparmio (alla fine paghi solo l'acqua e non tutta la filiera dalla fonte al supermercato) abbiamo notato che il sacco della plastica ora è un quarto di quello che era prima.. Umido praticamente non ne produciamo, compriamo solo quello che serve e sono schiaffoni se avanza qualcosa nel piatto (più che altro questo sono io che odio vedere sprecato del cibo)..

Per il discorso differenziata che funziona o meno io sono di Spezia, che ha una sola azienda che si occupa di rumenta, e qualche anno fa (5 o 6)questa azienda è riuscita pure a fallire :wall::wall::wall: (ora, hai il monopolio della spazzatura di un'intera provincia, come c***o fai a fallire?)..
Non credo che si possa "rumare" nelle nostre isole ecologiche, più che altro qui c'è l'usanza di non portare il frigo all'isola ecologica ma, una volta caricato in macchina, scaricarlo all'imbocco di qualche sentiero o spiazzo leggermente isolato..
Qualche anno fa con gli scout mi sono letteralmente spaccato il culo in una gola per recuperare una ventina di elettrodomestici compresi una decina di boiler molto vecchi e pesanti..
 
il problema più serio è la moda da "diversamente maschi" di buttare tutto.
Qualche sigla?
Pioneer SA708
Steg ST400
Mc kintosh MC2300

Trovati NEI BIDONI!!!! Riparati e rivenduti. Probabilmente buttati per fare posto a popò cinese in classe D col suono acido e che dura si e no 2 anni.
Avevo trovato avanzi di subbuteo ,e altra robetta.

No,la porta a porta da me non arriverà per fortuna ancora per molto perchè nel centro storico i camion si incastrano nelle vie e il resto è un territorio troppo steso.
E comunque è un sistema di emme perchè serve solo a fare guadagnare sui rifiuti.

Io già non faccio guadagnare nessuno sull'umido (d'inverno nella stufa e d'estate nell'orto) se cominciano a fare i pagliacci con i sacchettini griffati non faccio più guadagnare neanche su carta e cartone....del resto d'inverno brucio pure la carta igenica sporca.

Adesso bisogna buttare tutto. Si deve ringraziare quelle culture pagliacce da new age che impongono che la casa sia vuota perchè "deprime l'energia" e poi ovviamente compri le lampadine una per volta e magari hai pure la caga[NON SI DICE] on demand quindi se si gusta qualcosa non guardi nulla o ti subisci la tv da sfigati.

Quando butto qualcosa cerco di cannibalizzarlo il più possibile e fare in modo che non si possa più riutilizzare.

Avevo un bomber nero (con annesse celtiche) ultra usurato con imbottitura rotta in più punti. Dopo essermi tenuto la cerniera e averlo squartato l'ho messo in un sacchetto con scritto "basta moru" e buttato nel regolare cassonetto dei vestiti
 
Riprendo questo topic, che e' molto interessante.

Qui dove vivo io in Germania si ha spesso l'abitudine di mettere oggetti in buone condizioni che possono essere riutilizzate da altri fuori da casa propria, o anche in fondo alla strada, tipicamente in una scatola di cartone con scritto sopra "Zu verschenken" (da portare via).
Io ho usato questo sistema alcune volte, anche per del materiale outdoor che non usavo piu', ancora usabile, ma non vendibile, che mi spiaceva molto buttare in un cassonetto e non sapevo a chi dare (e pero' non volevo accollarmi la scocciatura di spedire pacchi in giro). Mi ricordo che avevo messo fuori la scatola al mattino e al pomeriggio era gia' vuota. Son stata sorpresa e felice.

Avrei voluto provare a fare la stessa cosa in Italia con dei vecchi zaini di scuola, per evitare il disagio ai miei di distribuirli in parrocchia o amici, dato che vivo via e non posso occuparmene. Alla fine mio papa' mi ha sconsigliato vivamente di farlo. In effetti in Italia (che io sappia) non e' un sistema usato, e pensando di fare un bene uno puo' avere grosse grane. O ricevi una multa per illegale occupazione del suolo pubblico :-?, oppure chiamano gli artificeri pensando che nello zaino ci sia una bomba :ka:

A volte non e' il fatto di essere necessariamente spreconi o consumisti, ma capita a tutti nel mondo benestante di avere del materiale inutilizzato che ingombra casa, oppure si trasloca per vivere in spazi piu' piccoli, e occorre sbarazzarsene, prima o poi. Non si puo' fisicamente tenere tutto, a meno di non avere a disposizione spazi enormi (che non e' poi cosi' sano) o di essere affetti da sindrome da accumulo. Allora buttarlo in un cassonetto e' la scelta piu' facile per molti che non vogliono dedicarci tempo ed energie ("out of sight, out of mind"... :mumble:). Ho venduto o donato tantissimi oggetti negli ultimi anni (> 200 sicuro), ma mi e' costato parecchio impegno e fatica, ma son molto felice di avere recuperato qualcosa e anche di avere fatto contenti altri per degli oggetti che non erano piu' necessari a me o non mi piacevano piu'. Adesso, vista tutta questa fatica, sto ben all'erta a non portarmi a casa cose che potrebbero ahime' finire nella "Zu verschencken box" o in qualche mercatino online.
 
vero, una volta anche in Italia esisteva la possibilità di mettere le cose ancora buone fuori dai cassonetti così chi voleva poteva prendersele.
Ormai ci sono le webcam e tanto di avvisi che è una pratica illegale =.=

Io ho l'abitudine di acquistare i prodotti che uso quando sono in sconto e di farne scorta... Un paio di anni fa ho sviluppato però una allergia ad un componente che non mi permette più di usare moltissime creme per il viso, compresa quella che utilizzavo allora...
Dispiaciuta all'idea di buttare sei confezioni ancora sigillate, di una notissima e ottima marca, le misi nel portone, allora vivevo in un piccolo condominio, con un foglietto (firmato) che spiegava il problema e l'invito a prendersele.
Il giorno dopo con mia somma gioia non c'erano più ^_^

Certo non si può fare con tutto, ma per qualcosa i condomini e i portoni possono essere ancora di aiuto ;)
 
Non sapevo fosse veramente illegale, è un vero peccato perchè mettere cose in una scatola in strada è un sistema semplice e poco faticoso per dare via qualcosa che non si usa più, anziché buttarlo o_O
Dovrebbero organizzare qualche bella iniziativa di sensibilizzazione ad esempio nelle scuole, o in club/centri di aggregazione, magari una specie di mercatino dove uno porta le proprie cose da dar via e può donarle/venderle. Molto probabilmente esistono già cose del genere, e non sarebbe male ci fossero spesso. Se ci fosse qualche insegnante all'ascolto potrebbe prendere l'idea :lol:
 
Non sapevo fosse veramente illegale, è un vero peccato perchè mettere cose in una scatola in strada è un sistema semplice e poco faticoso per dare via qualcosa che non si usa più, anziché buttarlo
E' comunque un metodo, il cartone fuori casa, che non penso che sia mai stato nelle abitudini degli Italiani per cui non c'è neanche una cultura dietro e come tale potrebbe finire come semplice abbandono dell'immondizia.

Ciao :si:, Gianluca
 
Io ho recuperato diversa roba dai cassonetti. alcune cose che mi vengono in mente: Un lampadario, riverniciato e appeso in camera. Un ventilatore da tavolo. Un asciuga capelli, sostituito il cavo va che e' una bomba. Una sedia, praticamente nuova. Un carrellino tipo trolley per la spesa, senza sacco, solo il telaio con le ruote, lo uso per trasportare roba leggera e voluminosa. Una lampada da comodino, appena ho tempo sostituisco il portalampade e torna nuova. Un bricco per l'olio, ovviamente non ci metto l'olio, ma la uso a scopo decorativo su una mensola. Una lampada da tavolo, bellissima e robusta, sostituito cavo e portalampade illumina il banco da lavoro in garage.
 
in merito alla possibilità di mettere fuori dalla porta prodotti ancora utili per qualcuno,
la ritengo un'ottima cosa, io non posso farlo perchè abito in una via isolata e non passa nessuno davanti,
però sono un utente: molte ditte mettono fuori dal cancello i bancali in legno rotti o quasi, sempre perfettamente puliti e non unti, e guarda caso nel bagagliaio della mia auto i bancali ci stanno comodamente;)
 
uppo il thread. stamattina, mentre gironzolavo per le vie, vicino ad un cassonetto ho trovato un cassettone in laminato bianco, perfetto, aveva solo un angolo appena rovinato. pesava, quindi per curiosita' l'ho aperto. dentro c'erano una strana sacca sportiva (che non so per che sport sia, comunque gia' la vedo a tenere montature da carpe :) ) e, udite udite, il kit di un mobiletto ikea ancora incellofanato

ok che costera' 10 e, ma mi chiedo chi sia che, invece di fare il reso o regalare ad un amico, butta via un mobiletto ancora intonso, e' ancora sigillato!!!
 
Preoccuparsi della salute di chi rovista nei cassonetti mi pare quasi inutile.Io ho visto più volte "recuperare"materassi in condizioni innominabili,tanto che una una volta ho chiesto al recuperatore che cosa ne facesse e quello candidamente mi ha detto che li usava per dormirci e non era un barbone disperato che dormiva in strada. Bisogna invece evitare che molti di quegli oggetti ritrovati e a volte ritrovati nelle tasche di donatori inconsapevoli finiscano nei vari "pulciosi" mercatini abusivi, che non andrebbero assolutamente tollerati come chi li frequenta da "acquirente". Poi in verità ci sono anche organizzazioni parrocchiali o altro che appunto promuovono lo scambio o almeno il riutilizzo.So che qui a Roma c'è una ciclo officina, che purtroppo non mi ricordo il nome ma che sta al Villaggio Olimpico che appunto è specializzata nel dare nuova vita a vecchi catenacci come pure c'è un similare che però rimette a posto vecchi PC. Riguardo invece al discorso cartoni, fino a pochi anni fa esisteva il "cartonaro" che girava con l'apetta ( veicolo Piaggio a tre ruote) che faceva incetta di scatoloni,ma questo non esiste più perchè il guadagno sarebbe irrisorio non ostante l'enorme quantità di imballaggi cartacei che si vedono specialmente nei pressi di negozi "cinesi".Poi certo il trasandato sprecone ci sarà sempre e poi chissà che storia c'è dietro ad un oggetto nuovissimo buttato via,da scriverci tanti romanzi!.A proposito di recuperare,aneddoto divertente ma non troppo,bisogna pure fare attenzione nel recuperare dai cassonetti da cittadino normale, perchè un mio amico tempo fa stava recuperando alcuni bei fogli di compensato lasciati vicino a dei cassonetti e veniva sorpreso da alcuni tutori che invece lo accusavano di abbandonare rifiuti!!
 
Alto Basso