Riflessione sulle differenze tra canadese e kayak

Arriva la primavera e per molti “avventurosi stagionali” torna la voglia di aria aperta… chissà che qualcuno non abbia intenzione di avvicinarsi al mondo della pagaia in kayak o in canoa canadese, magari invogliato dalle pubblicità sui social dei vari club, associazioni ed imprese che offrono corsi ed escursioni guidate.
Ci sono on line alcuni articoli (soprattutto in inglese) che parlano delle differenze tra canoa canadese e kayak ad uso turistico. Ma tutti si fermano alle solite ovvietà e banalità senza mai andare nel profondo.
Ho voluto scrivere un articolo per condividere il mio punto di vista.

Vi è purtroppo da dire che in Italia la canoa canadese non è molto diffusa… anzi non lo è per niente (non vi tedierò con lo spiegarvi il mio punto di vista a riguardo della scarsa diffusione della canadese in Italia).

qui il link:
https://marconolby.altervista.org/riflessione-sulle-differenze-tra-canadese-e-kayak/

Spero possa interessare a qualcuno in questo forum perchè da quando l’uomo bianco è arrivato in nord America la canoa “canadese” è stata usata da trapper prima per esigenze di commercio tra i nativi e le compagnie europee (fino ai primi decenni del ‘900) e poi dal dopoguerra solo per svago ma è sempre rimasta legata al trapping, al bushcraft ed alla vita a stretto contatto con la natura più incontaminata.
Viceversa il kayak da mare è un mezzo perfetto per esplorare ogni singolo scoglio, ogni baia ed ogni grotta del nostro litorale.
 
condivido pienamente quanto hai scritto !
Semplifico al massimo: sia il kayak sia la canoa sono prolungamenti del nostro corpo che permettono di muoversi sulla superficie dell'acqua. E' sbagliato affermare che una/o sia meglio. Mi sembrerebbe come affermare che un tipo di bici è migliore di un altro: usa una bici da corsa su sterrato o una mountain bike su asfalto...o una delle 2 se hai bisogno di cesto per portare a casa la spesa...
 
@kurzius verissimo... ma purtroppo questa "apertura" mentale non è tipica dei praticanti degli sport di pagaia.
Secondo la mia esperienza chi fa kayak da mare è tendenzialmente un po' aperto e curioso (specie nei confronti del SUP) ma tendenzialmente gli altri stanno chiusi nel loro mondo... chi fa acqua bianca tende un po' a deridere i marini (al club ci chiamano gogliardicamente "uccellatori" perchè al posto che divertirci a lanciarci giù dalle cascate ce ne stiamo tra i canneti a guardare gli uccelli) e chi fa canadese mi sembra avere una mentalità davverro chiusina (sarà per questo che in Italia ce ne sono così pochi di canadesi?) ... chi poi fa sport a livello agonistico (che sia acqua piatta o acqua mossa) difficilmente poi si avvicina alle discipline turistiche perchè non riesce a vedere nella canoa un mezzo "di esplorazione e svago".

Io ho scoperto invece due attività complementari...
 
Le mie prime esperienze di canoa canadese risalgono ai primi anni 90.
Venivo dal kayak da discesa, con livello molto basso (max III in acque bianche), perchè qui da noi (fiume Enza) c'era una storica tradizione di discesisti.
Poi abbiamo fondato nel 1996 un club a Reggio (Trapper Canoa Club, ancora esistente) e ci siamo affiliati alla FICV. Si facevano in quegli anni molti raduni, ovviamente su fiumi larghi e tranquilli.
Come si capisce dal nostro nome, eravamo tutti scout e la componente fondamentale era, dopo la tecnica e la discesa, il campo con il fuoco serale, la notte in tenda sulle rive del fiume e la cucina trapper.
Per questo motivo le gite che organizzavamo facevano sempre il pienone, e per molti anni abbiamo anche tirato su qualche soldino.
In pratica, viste le nostre competenze, facevamo vivere ai partecipanti anche il famoso bushcraft (o campeggio estremo) anche se ovviamente il nome era ancora di là da venire.
Adesso continuiamo sporadicamente a fare qualche giretto, anche esplorativo (tipe gole dei bacini o di laghi dolomitici) e se si riesce, qualche uscita su grandi fiumi europei.
Ovviamente c'era differenza tra discesa a canadese, e ci sarà sempre.
La difficoltà che in Italia ha sempre vissuto la canadese, è che non abbiamo i fiumi adatti: come ha detto @nolby, in Italia i fiumi hanno perso la loro componente di "vie" molto tempo prima che in Nord America, e comunque in un periodo in cui erano più importanti per il commercio che per l'esplorazione.
Certo, nel Medioevo moltissime città italiane avevano canali ed erano collegate tra loro, e con il mare.
Ma appunto mancava assolutamente la componente esplorativa, l'avventura, per le caratteristiche geografiche e topografiche.
Per questo oggi la canadese è (rimasta) una nicchia, per pochi.
Ma, a mio modesto parere, è l'unico modo in cui mi piace andar per fiumi...
 
@GiulioSherpa sul motivo per cui in Italia non vi è una gran diffusione della canadese ho una mia personalissima (ma condivisa da alcuni amici) opinione. Certo non saremo in Canada o nel nord della Germania ma di posticini dove potrebbe avere uno sviluppo di tutto rispetto ci sono. Tu hai citato la tua area (che non conosco) ma se penso alle mie zone, ovvero Lombardia e limitrofi, ci sono tutti i laghetti prealpini del varesotto, della brianza, delle valli bergamasche e bresciane che sono sicuramente più godibili in canadese che in kayak.
C'è il Ticino la cui navigazione è facile (e che è sede di una scuola di canadese del Bernasconi) e l'Adda (che è pieno di sbarramenti ma comunque godibile). C'è il delta del Po
io propenderei per pensare che la motivazione sia diciamo per un buon 50% a causa di alcuni che la canadese la praticano e che non fanno da buoni portabandiera del loro sport.Ma non sto qui ad annoiarvi con i miei pensieri, anche per evitare di passare per il solito lamentoso.

Però insomma..in Lombardia non abbiamo il mare eppure il "kayak da mare" è più diffuso e praticato qui che mettendo assieme Puglia, Calabria e Basilicata.


Per quanto riguarda il discorso dei fiumi come vie d'acqua sicuramente moltissimo si è perso con l'industrializzazione e la creazione di centrali idroelettriche in ogni punto sfruttabile. Qualcosa però si muove e, sebbene le speranze siano poche, è bello vedere associazioni milanesi che promuovono il ripristino dei navigli (e della loro navigabilità).
Personalmente con un amico ho nel cantiere un progetto: scendere da Lecco, quindi dal lago di Como, fino al Po lungo l'Adda. Ho già mappato i trasbordi da fare e puntiamo a navigare -dove possibile- lungo il Naviglio di Paderno, canale artificiale ideato per la prima volta da Leonardo da Vinci (e poi realizzato secondo progetti più recenti) per poter aggirare un tratto di fiume impraticabile. Ad inizio '900 il naviglio è stato stravolto per realizzare le canalizzazioni necessarie alle prime centrali Edison e da allora è in parte modificato ed in parte in stato di abbandono.
Qualcuno l'ha già fatto ma - che io sappia - solo 3 discese su questo percorso sono documentate negli ultimi decenni (una in SUP con meta Milano, una in canadese ed una in gondola con meta Venezia).
 
Notansi la posizione della mia pagaia...

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Con la canoa si puo' chiedere gentilmente a vostra moglie che faccia tutto lei mentre voi vi bevete una bella birretta. Oppure si puo' bere una bella birretta senza dirle niente...
Non sono ancora riuscito a capire come si puo' fare una cosa del genere in Kayak.
 
@Crafter però serve una canoa da almeno 18' (per essere fuori dal raggio d'azione della pagaiata in testa nel momento in cui se ne accorge).

Dicci qualcosa di più... dov'è il posto? La canoa dal seggiolino si direbbe una Grumman, è vostra?
 
@Crafter però serve una canoa da almeno 18' (per essere fuori dal raggio d'azione della pagaiata in testa nel momento in cui se ne accorge).

Dicci qualcosa di più... dov'è il posto? La canoa dal seggiolino si direbbe una Grumman, è vostra?

La Canoa e' una Grumman 17ft aluminum: l'immortale. E' nostra.
Per la pagaiata: Bisogna essere abili e indirizzare la attenzione a pua tipo per la durata della birra tipo: "Guarda che bella folaga la' davanti." "Laggiu! una famiglia di paperotti con la madre!"
Per i posti: Avevo fatto delle recensioni e le ho postate qui' per linkare al mio sito. il mio sito non c'e' piu' e quindi ho deciso di ripostare tutte le foto perse di nuovo qui' in coda alle discussioni. Dammi un po' di tempo e poi ti metto i links qui'.
 
mi incuriosisce la Grumman. L'hai trovata usata? è da molto che la possedete?

Per le recensioni dei posti sarò sicuramente interessato. Di dove sei? In che area pagai di solito?
 
La storia del link che hai postato è verissima. I nativi costruivano canoe in corteccia di betulla che era leggera ma poco durevole e resistente, gli europei introdussero la costruzione in listelli di legno ricoperti di tela. Erano sicuramente più durevoli ma decisamente pesanti.
Nel secondo dopoguerra il sig. Grumman (stanco di trasbordare una pesantissima canoa in legno) decise di iniziare a costruirle con i materiali e le tecniche che usava per i suoi aeroplani.
Ebbero un successone: erano più economiche e leggere di quelle in legno ed in più erano indistruttibili ed esenti da manutenzioni.
L'arrivo dei materiali compositi fece durare questo boom solo pochi decenni.

In europa sono interessanti le Linder. Marchio svedese che costruisce barche da diporto in alluminio. Hanno prezzi che si avvicinano a quelli del polietilene e pesi che sono una via di mezzo tra il polietilene ed i materiali compositi.

Il rivenditore Linder più vicino a noi è in Baviera.
 
bho... su instagram è pieno di foto (praticamente tutte sponsorizzate). Le forme mi sembrano quelle di una vasca da bagno e non di una canoa, ed anche sull'utilità ho qualche dubbio.

Se l'acqua è limpida per vedere il fondo ed i pesci basta guardare a lato... se l'acqua è melmosa lo sarà tanto a lato della canoa quanto al di sotto. Poi voglio vedere quanto dura senza opacizzare e senza creparsi (le plastiche lisce sono solitamente rigidine e non credano assorbano bene gli urti anche minimi quando si sale e scende da riva).
 
Canoa Grumman comperata per $150.00. usata, non le fanno piu'.
Andiamo negli Adirondacks, Catskills, Vermont e quando siamo a trovare i suoceri in California e lo stato del Washington.
Qui' un thread, lo ho rimesso a posto con le foto che sono alla fine della discussione - post #28.. Con calma, quando ho tempo metto a posto gli altri threads e ti metto il links qui'.

link
 
aaaahhhhhh....sei nel nuovo continente!

Che invidia!!!!! Da noi trovare una buona canadese è un'impresa. Si trovano solo le NovaCraft in polietilene, arrivano le Esquif col contagocce (15 barche all'anno).

Il mio sogno era una Pal... ma mi sarei dovuto fare un viaggio in Olanda. Botta di fortuna a Luglio sono riuscito a recuperare una Swift Temagami in Austria... in futuro vorrei affiancarle una più adatta al solo... magari una Pocket Canyon così da poter fare qualche piccola esperienza di acqua bianca facile.

Però da appassionato di aeronautica sono soggetto al fascino delle Grumman... non ne ho neanche mai vista una dal vivo.
 
La Grumman e' una compagnia che ha la fama di fare prodotti resistenti.
Negli anni 50 c'e' stato tutto ll movimento del "Camping" in America, e prima di usare il fiberglass, anche i piccoli motoscafini da lago erano fatti in Alluminio.
1957-chevrolet-convertible-and-1958-glastron-seaflite_100746447_l.jpg


Questo dal 1955:

Ancora oggi ci sono varie compagnie che fanno barche da pesca in Alluminio.

qui' quello che c'e' su ebay oggi di Grumman:
https://www.ebay.com/sch/i.html?_from=R40&_trksid=m570.l1313&_nkw=grumman+canoe&_sacat=0

Rimesse le foto di un altra escursione, questa volta in Vermont. Post # 40
https://www.avventurosamente.it/xf/...rmont-canoa-bushcraft-neve-amici.28212/page-2
 
Ultima modifica:
Si parla di Grumman?
Qualche giorno fa ho comprato questa…
Grumman era la stessa fabbrica degli aerei e dei moduli lunari, poi so che era diventata uno studio cinematografico, adesso non so ma l’ultima volta che ci sono passato davanti c’era ancora un monumento di un caccia.
Appena riesco le do una bella lucidata, e alla prima occasione vado con fidanzata (e birra ) a fare un giro :)
 

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@madmax veramente fortunato perche' mi ha detto quanto la ha pagata... ecco, qui' l'invidia ci sta' proprio bene... :ka::ka:
E' in ottime condizioni, con le scritte ha valore anche per i collezionisti e quelli che vanno ai concours d'elegance con le auto d'epoca per fare tutto l' ensemble.

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