Trekking Rifugio Refavaie - Forcella Coldosè

Parchi del Trentino-Alto Adige
  1. Catena del Lagorai
Data: 24-25/04/2017
Regione e provincia: Trentino- Alto Adige, Prov. TN
Località di partenza: Rifugio Refavaie
Località di arrivo: Rifugio refavaie
Tempo di percorrenza: circa 10h nei due gg....ma dovevano essere di più
Chilometri: 35 circa
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: qualche indicazione mancante
Periodo consigliato: Estate - Autunno
Segnaletica: abbastanza presente, classica CAI
Dislivello in salita: 1100
Dislivello in discesa:1100
Quota massima:2163
Accesso stradale: Rifugio Refavaie, Caoria (TN)
Descrizione

Partiamo dal principio...non ho fatto l'itinerario che m'ero prefissato, vale a dire partire dal Rif. Refavaie, prendere il sentiero E320 fino al Rifugio Cauriol, proseguire sul E349 fino al bivacco Coldosè e l'indomani continuare sul 349 fino al bivacco Paolo e Nicola e riscendere al Refavaie dal sentiero E335. L'errore è stato subito in partenza, nel senso che al Refavaie è ben indicata la strada per il 320, peccato che dopo poche decine di metri ci sia il sentiero da prendere sulla sx e non sia indicato! Quindi ho proseguito sulla forestale e mi son trovato sul 335.....poi ho cercato di andare a riprenderlo, ma le indicazioni mancavano completamente, finchè mi son deciso a salire da un altro sentiero, il 302, preso a metà fra il passo sadole e l'incrocio col il 335. A posteriori è andata bene cosi, perché probabilmente era troppo ambizioso fare il 320 e poi il 349, soprattutto perché dopo essere saliti a 1900 mt di altitudine e riscesi a 1600, si deve risalire fino ai 2200 circa della forcella, e farlo con già un discreto accumulo di dislivello, richiede una certa forma fisica!
Ho caricato le foto fatte col cell, sperando di intervallarle con il racconto x spiegarle, ma vedo che non me lo fa fare...probabilmente dovrei caricarne una ad una....prossima volta! :p
Quindi riepilogo il tutto e le foto ve le cuccate alla fine....partenza dal Refavaie, seguo la forestale e mi ritrovo x un attimo sul 335...incrocia una forestale su cui è indicato il passo sadole e quindi abbandono il 335 seguendo la strada...ad un certo punto decido di prendere il 302, ma non trovo indicazioni...sulla sinistra intanto ammiro il gruppo di Cima d'Asta....perdo tempo fra forestali e sentieri non segnati....finchè un cartello mi indica la direzione, per la chiesetta degli alpini (sesta foto) e successivamente arrivo al bivio denominato "Comando italiano"; i segni della grande guerra sono molto evidenti, non solo dai nomi indicati. Decido di andare verso passo sadole che era sul percorso originario, ma fatti 20 minuti e già due ore abbondanti in giro a vuoto ci ripenso e torno indietro....ormai salirò al bivacco Coldosè dal strada più diretta, cosi evito anche l'eventuale accumulo di neve sul versante nord dei Lagorai. Incrocio in totale 6 persone, due che scendono e 4 che salgono.....e nei 4 c è una coppia che scendeva dal bivacco Paolo e Nicola e saliva al Coldosè per la notte... ultimiamo la salita insieme ed il rifugio è uno spettacolo...già caldo perché una coppia di mezza età aveva già acceso la stufa presente, con un bagno in legno costruito accanto, stoviglie e cibarie nella dispensa, fonte d acqua a pochi metri....un hotel 5 stelle! Complimenti agli alpini di Caoria, i quali meritano un contributo anche per tutta la legna che hanno portato su e lasciato a disposizione degli utenti.
Facciamo un thè tutti insieme, poi visitiamo la forcella, con il filo spinato e le trincee perfettamente conservate ed il lago delle Trote completamente ghiacciato, come si vede nella penultima immagine. Sulla cresta il cell prende bene, al bivacco niente. Rientrati all'interno, scopro che la coppia di mezza età ha preparato la polenta x tutti, dividiamo formaggio, salame, vino e grappa.....una cena da guida Michelin! poi tutti a nanna.....più o meno...visto che il russare ed il caldo soffocante non favoriscono il sonno.
L'indomani è tutto coperto da una fitta nebbia, la coppia giovane non ha i ramponi quindi deve riscendere dal sentiero 335, io mi ricordo di avere un'immersione in piscina a PD e quindi devo accorciare il tragitto...alla fine scendiamo tutti insieme, per la strada che ho fatto io all'andata, in modo da allungare un po il percorso e salutandoci verso le 15.
IMG_20170423_092019.jpg
IMG_20170423_092812.jpg
IMG_20170423_100335.jpg
IMG_20170423_114506.jpg
IMG_20170423_121346.jpg
IMG_20170423_121800.jpg
IMG_20170423_122526.jpg
IMG_20170423_135332.jpg
IMG_20170423_164407.jpg
IMG_20170423_165839.jpg
IMG_20170423_172728.jpg
IMG_20170423_174320.jpg
IMG_20170423_174401.jpg
IMG_20170423_180556.jpg
IMG_20170423_182134.jpg
IMG_20170423_182208.jpg
IMG_20170423_182846.jpg
 
Arsenio, alla fine ho dovuto aspettare sabato per riuscire a leggere il tuo resoconto! :D

Cmq grazie per aver condiviso, il bagnetto è una novità...quando ci sono andato io non c'era!

E vedo che la situazione neve è come l'immaginavo: sud pulito, nord con residui accumuli...e sentieri quindi ancora potenzialmente non sempre percorribili

Quando ci sono stato io, i ragazzi che ho incontrato mi hanno offerto uno squisito minestrone di legumi...quel bivacco è davvero un bel luogo di condivisione!
 
Alto Basso