Rinnovabili a perdere per carenze di rete

lo stesso problema si ha con gli impianti fotovoltaici "domestici"...spesso, se la produzione è tanta ( da noi stanno convertendo parecchie serre a impianti di produzione fotovoltaica) la rete non può recepire tutta l'energia prodotta e viene semplicemente persa...solite cose fatte alla cavolo...
 
Non sono proprio cose fatte "a cavalo" ma è una caratteristica intrinseca dell'energia elettrica. La rete di distribuzione è sempre un gioco di equilibri.
L'energia elettrica và prodotta quando serve e come tale consumata, diversamente le possibilità sono solo due: dissipazione (perdita) o immagazzinamento della potenza in eccesso. Non è una cosa così semplice.

Ovviamente anche la rete di distribuzione fa la sua parte nella perdita di potenza ma alla fine se io produco di più di quello che mi serve, in quel preciso momento, la perdo se non la trasferisco da qualche parte per poi usarla quando invece sono carente ma questo richiede investimenti e siti adeguati.

L'ideale, a livello energetico, sarebbe la produzione per il proprio consumo ma ovviamente questo è molto difficilmente realizzabile per semplici motivi "economici" o di ritorno dell'investimento fatto.

Comunque se guardiamo qualche grafico vediamo che non stiamo parlando di potenze così "significative" (indicativamente eolico 2.5% e fotovoltaico 1% nel 2010) anche se, obbiettivamente, goccia a goccia si riempono i bicchieri e nella logica dei grandi numeri il 3.5% sono bei soldini.

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Ciao :), Gianluca
 
forse mi sono spiegato male nel mio precedente post.
il problema che intendevo io non è tanto un problema di domanda-richiesta, quanto il problema seguente (provo a spiegarmi meglio con un esempio):
mettiamo che io ho un contatore da 3 kw a casa
ho una serra e la ricopro di pannelli solari, e produco 9 kw
la rete non riesce ad assorbire tutto quello che produco proprio perchè la potenza prodotta è talmente alta (forse le cifre utilizzate non calzano proprio a pennello) perchè i cablaggi e tutto il resto non sopportano l'energia prodotta da questi impianti che stanno nascendo sulle serre...

spero di essermi spiegato meglio...:)
 
Ogni situazione andrebbe analizzata come tale, nel senso che non si possono fare considerazioni generiche per cui non metto in dubbio le tue parole, però permettimi una osservazione.

Tu hai un contatore da 3Kw/h ma la rete che arriva al tuo contatore non è calibrata per 3 Kw/h e, fermo restando che non ho la possibilità di dirti cosa si può realmente fare nello specifico, posso dirti che sino a 13/15 Kw/h, indicativamente, ci dovresti arrivare tant'è che i contatori elettrici "nuovi" sono da almeno 60A.

Quando si realizza un impianto con scambio sul posto, e cessione sulla linea "nazionale", il tutto avviene dopo controllo e placet del gestore nazionale il quale ti autorizza solo dopo che ha verificato che la sua struttura sia in grado di sopportare le potenze in gioco, diversamente, ne avrebbe un sovraccarico con un danneggiamento delle sue strutture ..... in altre parole si darebbe da sola una mazzata sulle palle :D ....... inoltre tu come produttore non dovresti (condizionale) notare nulla di particolare poichè, salvo sganci di linea, tu immetti e se dall'altra parte c'è una resistenza (dissipazione) o un carico per te dovrebbe essere indifferente (il contatore di cessione continua segnare) ...... ma prendilo con le molle quest'ultimo concetto.

Potenze di 9/10 Kw sono potenze veramente esigue, nel contesto della linea nazionale, e raramente sono in grado di mettere in crisi qualcosa, io ad esempio abito in piena campagna e la linea elettrica generale è degli anni "passati" eppure è sorto un impianto fotovoltaico da 60/70 Kw vicino a me ed ovviamente il gestore di rete ha preteso che il nuovo "fornitore" creasse una cabina, a spese del privato, per l'immissione in rete e sino a quando non verrà ultimata l'impianto rimarrà scollegato ma da parte sua, del gestore, la linea è rimasta tale e quale (è una linea aerea e di lavori non ne sono stati fatti).

Infine credo che il gestore di linea, essendo un soggetto privato e non più pubblico, abbia tutti gli interessi a non aver perdite per cui nel momento in cui autorizzi la cessione lo faccia a ragion veduta.

Poi, mi ripeto, ogni situazione andrebbe analizzata e non è possibile fare di un erba un fascio per cui, alla fine, è solo un pur parlè il mio o se preferisci una serie di considerazioni personali in perfetto spirito IMHO / AMMP.

Ciao :), Gianluca
 
certamente le reti sono capaci di supportare ben più di 9 kw, infatti le cifre non sono proprio esatte...il caso in particolare di cui ho sentito parlare in zona non ho idea di quanti kw produca...l'investimento monetario dei pannelli è stato (sempre a sentir dire) di circa 1.000.000,00 € quindi penso che la superficie e le potenze in gioco siano ben più dei 9 kw...poi non conoscendo bene la situazione riporto solo ciò che si dice in giro (che il più delle volte sono un pò delle cagate, lo ammetto!)


ammetto anche che ci sono stato un pò a capire cosa volesse dire IMHO/AMMP...
:):)
 
In realtà la sigla dell'unità di misura esatta sarebbe kWp/h, ovvero, kilo watt picco per ora ...... ma non cambia il significato ...... è solo il modo corretto per indicare questa unità di misura.

Ciao :), Gianluca
 
ma iniziare a risparmiarla questa energia, invece di cercare di inventarsi tutti i modi possibili per produrne di nuova proprio no eh....
 
Indubbiamente sono due cose che devono andare a "braccetto" ...... maggior "risparmio", o se preferisci meno sprechi, ma parallelamente maggior produzione eco sostenibile, o se preferisci rinnovabile.
Solo aumentando le fonti rinnovabili, o eco sostenibili, si diminuiranno quelle "a perdere" e sino a quando ciò non avverrà ...... sarà solo questione di tempo ...... nulla è inesauribile :(

L'aumento del risparmio, o la diminuzione degli sprechi, di fatto non risolve il problema ...... lo sposta solo nel tempo ...... certo il tempo ti permette di avere più "tempo" per trovare nuove tecnologie ma alla fine devi trovare fonti energetiche di una certa capacità & sostenibilità per andare oltre il "collo di bottiglia".

Ciao :), Gianluca
 
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