Proposta Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere-Farfa

Parchi del Lazio
  1. Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere-Farfa
Dati:
Regione e provincia:
Lazio, Roma-Rieti
Località di partenza: Nazzano o Torrita Tiberina
Grado di difficoltà: T
Descrizione delle difficoltà:
Sentieri e mulattiere comode che non richiedono particolare esperienza o preparazione fisica.
Periodo consigliato: Tutto l'anno
Segnaletica: Cartelli segnaletici
Quota massima: 202 m s.l.m (Nazzano) ; 179 m s.l.m (Torrita Tiberina)
Estensione: circa 700 ettari
Accesso stradale: Comoda strada asfaltata sia dal paese di Nazzano sia dal paese di Torrita Tiberina, oppure dalla S.P. Tiberina (SP 15a) al km 28.100
GPS: 42°13′41″N 12°36′36″E
Sito: http://www.teverefarfa.it/

Descrizione presa dal sito:
Siamo la prima area protetta regionale del Lazio, istituita nel 1979 (legge regionale 4 aprile 1979, n.21) ai sensi dellaConvenzione di Ramsar (Iran-1971).
Tuteliamo un'estesa zona umida creata dall'uomo. Si tratta infatti del cosiddetto "lago di Nazzano", formatosi successivamente alla realizzazione di una diga sul Tevere (1953-1955) nel suo medio corso, a valle dell'omonimo paese. A distanza di oltre mezzo secolo, la vegetazione si è adattata alle mutate condizioni ambientali e il regime di protezione ha consentito a questo ambiente di rimanere integro. Oggi rappresentiamo uno dei siti più interessanti dell'Italia centrale per il birdwatching e l'osservazione dell' affascinante e poco conosciuto mondo della palude. La Riserva Naturale è SIC (Sito di Interesse Comunitario) e ZPS (Zona a Protezione Speciale) ai sensi delle direttive Habitat 92/43/CEE e Uccelli 2009/147/CE (che ha aggiornato la precedente Direttiva 79/409/CEE) ed è inserita nel sistema europeo di Rete Natura 2000 (regione biogeografica mediterranea). La Riserva è liberamente accessibile tutti i giorni dall'alba al tramonto, nel rispetto delle norme di comportamento che regolano la fruizione dell'Area Protetta. Sentieri natura e capanni di osservazione lungo le sponde del Tevere svelano la vita acquatica della Riserva, il Museo del Fiume aiuta a capire l'ecosistema di questo ambiente; le aree attrezzate permettono di trascorrere una giornata a contatto con la natura; i Battelli "Airone" e "Martin Pescatore" consentono ai turisti di ammirare l'area protetta attraverso un'emozionante "Tour" e non mancano attrazioni storiche e culturali legate ai Comuni di Nazzano, Torrita Tiberina e Montopoli di Sabina.

Descrizione personale:
Luogo per passare belle giornate con la famiglia o amici, percorrendo i sentieri o rilassandosi nelle piazzole in riva al fiume attrezzate come aree pic nic.
Ottimo per gli amanti del Birdwatching, è uno dei luoghi in tutta la regione con più diversità faunistica per quanto riguarda le specie di uccelli, attrezzato con osservatori in legno lungo il fiume. Ottimo anche per gli amanti della fotografia naturalistica e paesaggistica, sia per la bellezza degli ambienti fluviali e la ricchezza di fauna sia per i panorami mozzafiato dei paesi di Torrita Tiberina e Nazzano.
Si possono effettuare gite in canoa, tour in battello sul Tevere, Mountainbike, gite a cavallo.
Ci sono ostelli e aree ristoro.
E' consentita la pesca con obbligo di rilascio all'interno della riserva con licenza obbligatoria più permesso giornaliero acquistabile negli uffici della riserva, nelle aree ristoro o nei bar di Nazzano e Torrita Tiberina.


Vivo in questa zona da sempre, la trovo meravigliosa e la voglio valorizzare condividendola con voi!!!

Allego foto fatte da me:
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NOTA AMMINISTRATORE: gli eventi proposti sono regolati dall'articolo 7 del regolamento, prendine visione. Richiedi la compilazione del modulo informativo per chiarire: le difficoltà dell'evento, l'equipaggiamento, le capacità e l'esperienza necessaria.
Organizza e partecipa agli eventi in sicurezza, con criterio, umiltà e competenza, qualità fondamentali per praticare le attività outdoor.
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Valorizzare una riserva naturalistica è intento lodevole e degno di appoggio, il luogo è ameno, le dimensioni son quel che sono (4 volte la villa Pamphili di Roma), comunque una sgambata ce la fai. Mai visto un uccello (qualche gallinella d'acqua, se ben ricordo), per un mio limite, suppongo, forse al turista andrebbe spiegato che bird-watcher non ci si improvvisa qualche nozione sulla avifauna ci vuole e magari anche la scelta di un orario / stagione orari adatti altrimenti di uccelli si rischia (o forse se ne può star certi) di avvistarne più facilmente tra Castel Sant'Angelo e l'Isola Tiberina.

Buona l'idea della gita sul barcone, magari abbinata alla visita di un buon ristorante. Si tenga presente che trattasi di "area umida" per definizione e che il caldo afoso non aiuta il godimento del luogo.

Credo che in qualche modo il turismo locale debba "far rete", di piccoli gioielli ce ne sono diversi (Vescovio a mezz'ora, l'Abbazia di farfa poco di più, Calcata a 40 minuti - verso il lago di Bracciano, Civita Castellana e Faleri Novi verso nord, le gole del Farfa ed i Monti sabini per i più avventurosi) il tutto diviso tra le provincie di Roma, Rieti e Viterbo ed attualmente destinato ad esser fruito in gite giornaliere (base Roma) piuttosto che al turismo vero e proprio.
 
Purtroppo la parte ricettiva che si trova al di sotto di Firenze, man mano che si scende in Italia verso il meridione è imparagonabile a quella del resto d'Italia. Valorizzare un territorio oltre a come detto da @appenninocentrale con "fare rete", vuol dire anche curare e gestire il territorio da parte degli amministratori locali senza abusarne o specularci, cosa che invece avviene anche solo con un appalto per i cartelli stradali turistici, che vengono messi a caso e senza una logica, ne con una facile ed intuitiva sequenza.
Vado spesso in Bicicletta nell'area e vederla in questo stato mi rattrista il cuore se penso invece ad altre aree nazionali, curate con la partecipazione di un privato o con una perfetta "rete" tra i cittadini e le amministrazioni locali. La tua iniziativa come già detto, è lodevole, ma come spesso accade è un buco nell'acqua, se non cambia la mentalità di chi gestisce la cosa pubblica e il patrimonio del territorio.
 
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