Escursione Riserva Naturale Regionale Tor Caldara

Riserva Naturale Regionale Tor Caldara
Quota
20 m
Data 22 gennaio 2022
Sentiero segnato
Dislivello 16 m
Distanza 3,28 km
Tempo totale 1:10 h
Descrizione Dall’ingresso sulla Via Ardeatina per la Cava Antica (estrazione zolfo), la torre di avvistamento e ritorno per gli stagni solfurei. Un gioiello a due passi da Roma, un'oasi di pace sul mare che preserva l’aspetto originario del litorale pontino. Molto consigliato per una mezza giornata di fuga dalla Capitale. Aperta giovedì, sabato e domenica dalle 9 alle 14 con ultimo ingresso alle ore 13,30. Attenzione: no cani, no bici.
https://www.montinvisibili.it/tor-caldara
 

Allegati

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L'Italia ha devastato le sue coste in maniera irrimediabile e credo che questo itinerario lo dimostri. Pazzesco come in Francia posti così siano la norma mentre qui siano l'eccezione, lo spazio che è stato lasciato alla naturalezza delle coste è ridotto a quasi nulla.

Splendido itinerario.
 
Mi ha colpito molto, negativamente, tutta quella selva di divieti... :(

Quello del pericolo "sabbie mobili", poi, stuzzica talmente la mia curiostà che credo non riuscirei a rispettarlo... :poke:
 
Mi ha colpito molto, negativamente, tutta quella selva di divieti... :(

Quello del pericolo "sabbie mobili", poi, stuzzica talmente la mia curiostà che credo non riuscirei a rispettarlo... :poke:

Purtroppo questo è il risultato di aver devastato il 90% del territorio costiero che rende queste piccole riserve quasi "integrali" data la preziosità che si trovano ad avere. Pensare che solo fino a 60 anni fa la costa era tutta così per centinaia di km.
 
Purtroppo questo è il risultato di aver devastato il 90% del territorio costiero che rende queste piccole riserve quasi "integrali" data la preziosità che si trovano ad avere. Pensare che solo fino a 60 anni fa la costa era tutta così per centinaia di km.

Vero, però critico l'atteggiamento.

Il divieto secco, di per sè stesso, è fastidioso mentre sarebbe molto meglio un cartello esplicativo (magari c'è e non lo avete fotografato) sulle peculiarità dell'area protetta e dei consigli per preservarla.
Cioè, spiegarti perchè è bene evitare questa o quella attvità e poi magari, a seguire, i divieti.
 
Mi ha colpito molto, negativamente, tutta quella selva di divieti... :(

Quello del pericolo "sabbie mobili", poi, stuzzica talmente la mia curiostà che credo non riuscirei a rispettarlo... :poke:
Tieni conto però che il divieto dei droni non ha valore,(che poi "drone" vuol dire poco) la riserva non è inserita nello zona naturali che hanno fatto la richiesta del divieto di sorvolo, l'elenco delle zone protette che hanno fatto richiesta si trova sul sito enav gratuitamente previa registrazione e nello specifico nel file enr 5.6.1.
 
Ah be', scritto così su di un semplice A4 e basta... :poke:
Beh il foglio che avverte è anche giusto che ci sia per chi magari non conosce bene la situazione normativa, ma il divieto deve essere reale ed "emesso" da enac, perché non è che ognuno di noi può creare un divieto di sorvolo senza passare per la normale procedura.
Perché comunque nei parchi dove è effettivamente vietato(senza entrare nel merito che il divieto non ha senso per i droni) il rischio di sanzione in caso di controllo sul fatto c'è.
 
Beh il foglio che avverte è anche giusto che ci sia per chi magari non conosce bene la situazione normativa,

Per il mio lavoro è fondamentale che qualunque affermazione, indicazione ecc. sia documentata e circostanziata da precisi riferimenti bibliografici e/o normativi cui chiunque possa accedervi.

Se dico che il limite di concentrazione massima per il cromo esavalente nelle acque potabili è di 10 microgrammi litro, deve esplicitare i riferimenti normativi, altrimenti è un'affermazione che non vale nulla ;)
 
Per il mio lavoro è fondamentale che qualunque affermazione, indicazione ecc. sia documentata e circostanziata da precisi riferimenti bibliografici e/o normativi cui chiunque possa accedervi.

Se dico che il limite di concentrazione massima per il cromo esavalente nelle acque potabili è di 10 microgrammi litro, deve esplicitare i riferimenti normativi, altrimenti è un'affermazione che non vale nulla ;)
Si ma tieni conto che non ci sono obblighi di mettere avvisi in loco sui divieti di sorvolo, poi che un cartello scritto così non vuol dire niente sono d'accordissimo. Sarebbe da decollare con un elicottero davanti al cartello e vedere la scena su cosa si inventano :poke:
cioè è responsabilità dell'interessato informarsi riguardo la normativa vigente ed essere in regola(tipo assicurazione, registrazione operatore su dflight).
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Il fatto sta che se non viene fatta richiesta ad enac(che è il gestore dello spazio aereo) e pubblicata in aip(enav) il divieto non esiste.
Questo non toglie che in caso di controllo possono sempre "provarci" se uno non è informato.
Enac
 
Mi ha colpito molto, negativamente, tutta quella selva di divieti... :(

Quello del pericolo "sabbie mobili", poi, stuzzica talmente la mia curiostà che credo non riuscirei a rispettarlo... :poke:

Negli anni ’70, da bambini, scorrazzavamo liberi in quel lembo selvaggio di macchia mediterranea e il pericolo delle sabbie mobili (del quale ci parlavano i genitori, ma senza impedirci di andarci da soli) era qualcosa che aggiungeva pepe alle nostre scorribande. Ricordava i film di Tarzan. Io comunque non le ho mai individuate.

Sui cartelli, ce n’è un Tazebao all’ingresso: ho fotografato quelli più utili per un eventuale visita, visto che la riserva non ha un sito dedicato e non è facile reperire informazioni attendibili. Io ad esempio volevo andarci col cane, e anche in bici mi aveva solleticato, visto che si può arrivare col treno a 2 chilometri alla stazione di Villa Claudia.
 
Il micro-parco più affascinante del Lazio, potrebbe dare una idea di come fosse la costa quando prevaleva la macchia piuttosto che le costruzioni la strada ecc ecc

Un luogo in cui tornare spesso ed anche fermarsi un po' più di quello che le piccole dimensioni richiedono per "esplorarlo" da cima a fondo.
 
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