...ritrovato disperso...

  • Creatore Discussione Speleoalp
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S

Speleoalp

Guest
Mi fa senso pensare che sia morto un ragazzo nel posto in cui vado ogni anno a fare escursioni.. poveretto..
Come dico sempre "in natura l' uomo non è padrone"..
Episodi come questo fanno davvero riflettere sul fatto che in natura bisogna sempre stare attenti, soprattutto in zone montane. .
Parole sante ;)
Aggiungerei che "la natura non lo sa chi siamo, esperti, professionisti, novelli o altro.... quindi inutile pensare a queste caratteristiche... se non prestiamo attenzione è un attimo...."

Io spero di visitarli presto...


Fanno senso si certe cose.... e restano strane sensazioni poi,...
 
Parole sante ;)
Aggiungerei che "la natura non lo sa chi siamo, esperti, professionisti, novelli o altro.... quindi inutile pensare a queste caratteristiche... se non prestiamo attenzione è un attimo...."

Io spero di visitarli presto...


Fanno senso si certe cose.... e restano strane sensazioni poi,...
Proprio vero..
 
S

Speleoalp

Guest
A leggere certi messaggi della madre sulla sua pagina FB rende ancora il tutto più particolare, non intendo nulla di strano... in quanto sarò grezzo ma la morte è come la nascita e la vita... naturali e sul percorso di tutti. Ma fa strano leggere i messaggi e le sensazioni, del prima....
 
Comunque, secondo me, spedizioni di più giorni in zone del genere magari anche innevate e in tenda non andrebbero fatte da soli ma almeno in due.. non so magari ci si riesce ad aiutare in caso di eventi come questo
 
S

Speleoalp

Guest
....boo,...
....magari la persona che hai assieme è facile preda del panico e si fa male pure lei nel cercare di trovare soccorso in tutta fretta e senza ragionare...
Secondo me è "si e no".... in tante situazioni è meglio, in tante altre quasi peggio e in altre ancora indifferente... poi se la sfiga vuole, indifferentemente da come ti sei organizzato, ti capita la situazione in cui si è impotenti comunque ;)

Penso che una gran dose di "buon esito" sia la prudenza, buonsenso, procedere con umiltà e senza presunzione... magari evitare certi comportamenti e via dicendo.
Pensare che la gran maggioranza dei problemi li causiamo poi noi e non sono "imprevedibili" e "inevitabili".... peccato...

Poi alla fine se una cosa deve capitare.... capita ;)

Ma è l'opinione di uno che preferisce andare da solo, magari in compagnia solo al campo, che averla durante il cammino... Nonostante conosco i "consigli da manuale" e il "comportamento consigliato" ;) Ma vado di estrema prudenza....
 
....boo,...
....magari la persona che hai assieme è facile preda del panico e si fa male pure lei nel cercare di trovare soccorso in tutta fretta e senza ragionare...
Secondo me è "si e no".... in tante situazioni è meglio, in tante altre quasi peggio e in altre ancora indifferente... poi se la sfiga vuole, indifferentemente da come ti sei organizzato, ti capita la situazione in cui si è impotenti comunque ;)

Penso che una gran dose di "buon esito" sia la prudenza, buonsenso, procedere con umiltà e senza presunzione... magari evitare certi comportamenti e via dicendo.
Pensare che la gran maggioranza dei problemi li causiamo poi noi e non sono "imprevedibili" e "inevitabili".... peccato...

Poi alla fine se una cosa deve capitare.... capita ;)

Ma è l'opinione di uno che preferisce andare da solo, magari in compagnia solo al campo, che averla durante il cammino... Nonostante conosco i "consigli da manuale" e il "comportamento consigliato" ;) Ma vado di estrema prudenza....
Bhe ognuno approccia a modo suo :)
Io vado spesso in compagnia nelle uscite di più giorni sia perché mo diverto di più sia per, appunto, la sicurezza. .
Non so metti che ti storti una caviglia o ti fai aualcos altro in un periodo con pochi turisti, dove il cell non prende e sei lontano a tipo un giorno di cammino dal paese più vicino?
Poi ovviamente se si va con persone impreparate è solo peggio come dici tu..
Punti di vista in ogni caso :)
 
non lo sanno se ha partecipato al forum, e nel caso non saprebbero neanche chi è.
è una congettura, una possibilità, ma senza riscontri
 
concordo in pieno con il pensiero di @giangi4, spesso e volentieri ci si fa male dove e quando meno te lo aspetti, per una distrazione, per sfortuna, per pura casualita'. Almeno per me non ha alcun senso criticare l'escursionismo solitario, se si ha del sale in zucca quando si va da soli si tengono a maggior ragione le antenne dritte e si valutano piu' attentamente i rischi.
Poi ripeto, la distrazione, l'errore puo' capitare a tutti, 9 volte su 10 la svanghi, ma se capita quella volta su 10...ci si fa male.
Che riposi in pace questo ragazzo avventuroso.
 
D

Derrick

Guest
Sarebbe bello sapere in che punto esatto fosse e sarebbe interessante avere delle foto del luogo, per capire la dinamica. In quanto, vicino o lontano che fosse dal suo percorso... ci saranno state delle difficoltà nell'individuare il corpo. Vegetazione, pietroni, insenature, ecc... Altrimenti lo avrebbero sicuramente beccato subito.... questo non significa che fosse però ancora vivo.

Anch'io sono interessato, quando avviene una tragedia, a capire la "dinamica". Cos'è successo e perché. Forse per farmene una ragione, perché capire le dinamiche degli incidenti aiuta ad evitare le situazioni pericolose, o semplicemente ad allontanare il senso di "fatalità" per ricondurlo a quello dell'"errore umano", poi non è che vi sia molta differenza. Invece i giornalisti nel ricostruire la vicenda non sono interessati al "fatto tecnico", a cosa è andato storto.

Una ipotesi che s'è fatta è che si sia fatto male da qualche altra parte rispetto a dove è stato trovato, che è il letto di un torrente. E' verosimile che, con le pioggie degli ultimi giorni (non so lì, ma qui abbondanti, oltre al vento sostenutissimo) il corpo si sia mosso dalla posizione originaria, che verosimilmente l'aveva "occultato" nei giorni dell'incidente.

Sarebbe bello ora poter parlare con lui e farsi spiegare cosa è successo: s'è perso, s'è innervosito, poi un errore tira l'altro, ti metti in una situazione difficile, cerchi di superarla e cadi male. Il consiglio che danno i soccorritori in genere è: quando sei in difficoltà fermati, perché è facile peggiorare la situazione invece di migliorarla.
 
non lo sanno se ha partecipato al forum, e nel caso non saprebbero neanche chi è.
è una congettura, una possibilità, ma senza riscontri

ok, ma per favore potrei avere il link? ho un mezzo dubbio

concordo in pieno con il pensiero di @giangi4, spesso e volentieri ci si fa male dove e quando meno te lo aspetti, per una distrazione, per sfortuna, per pura casualita'. Almeno per me non ha alcun senso criticare l'escursionismo solitario, se si ha del sale in zucca quando si va da soli si tengono a maggior ragione le antenne dritte e si valutano piu' attentamente i rischi.
Poi ripeto, la distrazione, l'errore puo' capitare a tutti, 9 volte su 10 la svanghi, ma se capita quella volta su 10...ci si fa male.
Che riposi in pace questo ragazzo avventuroso.

amen. gli sia lieve la terra e spero che possa trovare lassu' quello che stava cercando in quella vallata.

Anch'io sono interessato, quando avviene una tragedia, a capire la "dinamica". Cos'è successo e perché. Forse per farmene una ragione, perché capire le dinamiche degli incidenti aiuta ad evitare le situazioni pericolose, o semplicemente ad allontanare il senso di "fatalità" per ricondurlo a quello dell'"errore umano", poi non è che vi sia molta differenza. Invece i giornalisti nel ricostruire la vicenda non sono interessati al "fatto tecnico", a cosa è andato storto.

Una ipotesi che s'è fatta è che si sia fatto male da qualche altra parte rispetto a dove è stato trovato, che è il letto di un torrente. E' verosimile che, con le pioggie degli ultimi giorni (non so lì, ma qui abbondanti, oltre al vento sostenutissimo) il corpo si sia mosso dalla posizione originaria, che verosimilmente l'aveva "occultato" nei giorni dell'incidente.

Sarebbe bello ora poter parlare con lui e farsi spiegare cosa è successo: s'è perso, s'è innervosito, poi un errore tira l'altro, ti metti in una situazione difficile, cerchi di superarla e cadi male. Il consiglio che danno i soccorritori in genere è: quando sei in difficoltà fermati, perché è facile peggiorare la situazione invece di migliorarla.

altro ottimo spunto. peccato non poter parlare con lui. forse l'autopsia chiarira' alcuni misteri. in ogni caso mi spiace.
 
Anch'io sono interessato, quando avviene una tragedia, a capire la "dinamica". Cos'è successo e perché. Forse per farmene una ragione, perché capire le dinamiche degli incidenti aiuta ad evitare le situazioni pericolose, o semplicemente ad allontanare il senso di "fatalità" per ricondurlo a quello dell'"errore umano"
rispetto la tua opinione ma a me sinceramente non interessa sapere come e perche', non mi aiuta ad allontanare il senso di fatalita' che e' e sara' sempre presente durante le mie escursioni in montagna.
Il grande alpinista, nonche' membro del Soccorso Alpino Pino Sabbatini un anno fa mori' salendo sul Canale di Mezzo al Corno Piccolo, la "sua" montagna, una facile (alpinisticamente parlando, ovviamente) via che aveva fatto decine e decine di volte in precedenza.
Un altro noto escursionista e viaggiatore abruzzese, che aveva preso parte a diverse spedizioni in Himalaya, svariati anni fa mori' salendo sul Pizzo Cefalone, una montagna "di casa". Potrei fare tanti altri esempi del genere, ma mi chiedo solo una cosa: se sapessi come e dove esattamente sono accaduti questi incidenti la cosa mi aiuterebbe? la risposta e' no. Forse presterei maggiore attenzione proprio al tratto in questione, ma non e' scritto da nessuna parte che io non possa scapicollarmi da un'altra parte, magari in un tratto ancora piu' facile. Cosi' come e' facile che in condizioni ambientali e meteo diverse un tratto specifico acquisti o perda difficolta'.
A volte gli incidenti accadono e basta, cosi' come puoi cadere dalla scala mentre monti una lampadina in cucina o scivolare sul pavimento del bagno e battere la testa.
Il mio e' solo uno scambio di opinioni e lungi da me, ovviamente, il desiderio di far polemica :)
 
S

Speleoalp

Guest
Walterfishing, colpa mia ;) Nessuna discussione specifica in cui ho trovato riscontri... solo e semplicemente una sensazione, a riguardo di discussioni fatte non troppo tempo fa su richieste d'informazione sulla Val Grande. Mi scuso di tutto il "casino" solo per una mia curiosità, interesse basati su sensazioni e nulla di reale. Scusa.

Questi fatti, sapere certe cose apre un pochino la vista a chi l'ha ristretta. Io ho un amico che è talmente sicuro di se che ogni volta che vado (andavo, perché poi m'è rotto questo atteggiamento) gli dicevo "okkio che quello potrebbe staccarsi" e lui "ma no, è sicuro e non succede nulla".... e io "...hai i raggi X per dirlo con certezza?...prima di andare a passo di corsa, controlla... la pelle è una, anche con l'esperienza non fai test alla roccia guardandola e di punti come questo, sottovalutati, in cui vengono raccolte le persone...ce ne sono a iosa".... "ah, béh...ok".

Non servono tanto per annullare preoccupazioni o altro... ma per rendere magari più attenti su certe cose che si ritengono "uff...nulla di che", ricordare che la prudenza e l'umiltà non dovrebbero andare a braccetto con quella che si reputa "tanta esperienza e capacità", ma per i dati di fatto. Poi ognuno appunto ragiona come vuole... quello che cambia è il "post incidente" in cui poi uno non dovrebbe lamentarsi o fare la vittima.

Proprio dagli incidenti alle persone "esperte", "professionisti", ecc si trae l'informazione e la consapevolezza che sia l'imprudenza che la troppa sicurezza.... sono paragonabili agli atti istintivi e al fare le cose senza cognizione di causa.

Poi chiaramente, magari non capita nulla tutta la vita e ci si è sempre comportanti alla "Rambo", mentre agli altri super prudenti è successo di tutto e di più e da qui i ragionamenti,...
 
no problem :)

direi che tutti e due avete ragione. forse si sentiva un novello indiana jones, piu' probabilmente cercava se stesso come alexander supertramp. o forse si portava dentro, novello kurt cobain, tutta la rabbia di una generazione piantata in asso e sommersa dai falsi miti. o forse l'esatto opposto...

no, non lo sapremo mai. e mi spiace, mi sarebbe piaciuto tantissimo capire cosa c'era dentro di lui, cosa lo ha mosso a questo, cosa cercava. in ogni caso, se ne e' andato troppo presto.
 
Dispiace, ovviamente, per uno di noi che è andato oltre. Ma anche io ritengo che far conoscere cause e dinamiche possa non rendere vana la dipartita e aiutare tutti coloro che fanno "avventura". Quando ero in Aeronautica c'era (e c'è ancora) la rivista Sicurezza del Volo che analizzava e divulgava cause e dinamiche degli incidenti e dei tanti quasi incidenti, proprio per permettere di elaborare in tutti procedure, conoscenze e consapevolezza per evitarli. A me piacerebbe che il CAI facesse altrettanto. Anni fa il sodalizio teneva un registro relativo agli scarponi in plastica (tipo Köflach) che "scoppiavano" (anche io ho avuto la sventura di partecipare). Ecco, credo che anche la vita umana meriterebbe un tale registro invece dei tanti inutili articoli che nulla aggiungono.
 
Quanta carne al fuoco. Vediamo di cuocerla tutta senza fare fumate nere. Dunque....qui siamo un goccio più "avventurosi" probabilmente del forum dei fan di gigi sabbani (ammesso che ci sia) e del club della pipa.
Di per se quando sento certe frasi sulla sicurezza (e non mi riferisco a un paio di utenti in particolare sia ben chiaro) occorre forse pensare che quello che manca è proprio la cultura dell"approccio graduale" . Io non so se questa persona che ci ha lasciati abbia voluto fare il passo più lungo della gamba o forse troppe cose gli siano andate storte.

Non mi sembra che dopo aver visto I jones tutti andiamo a profanare antiche tombe maja o cimiteri indiani. Quello che manca è un goccio di cultura dell'approccio graduale e sopratutto manca un minimo di conoscenza delle proprie capacità. Io non mi metto a correre la maratona di new york, dopo magari 45 anni di vita poco attiva.

Solo che a scuola certe cose non le insegnano. Magari ti fanno due maroni così con persone del passato che non valevano un calzino sporco,magari ti insegnano 3 lingue straniere e non ti insegnano a orientarti. Tanto c'è il tom tom...(faccina che sputa).

Non essendo cattolico voglio pensare che se certe cose sono vere la sua anima sia ancora lassù e non in un cesso di città da radere al suolo con qualche megatone
 
Anch'io penso che sapere com'è andata potrebbe servire a prestare piú attenzione nelle uscite future, è statisticamente provato che le file che si formano nella corsia opposta delle autostrade dove c'è un incidente nascono per la curiosità di chi guarda, non tanto per la morbosità ma per vedere, sapere od intuire com'é andata e per evitare che succeda a nostra volta se dovesse capitare una situazione simile.
Chissà quanti casi "Into the Wild" accadono nel mondo e se anche noi "normali" non avvertiamo un certo senso di inquietudine che cerchiamo di risolvere ed alleviare in posti che siano cime o boschi, dove la natura è più viva che in città e dove ci sentiamo più sensibili a quegli istinti primordiali che avevamo alla nascita della nostra razza...
 
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