Dati
Data: 29 Aprile 2017
Regione e provincia: Liguria (SV)
Località di partenza: Cisano sul Neva /Arnasco
Località di arrivo: Idem
Tempo di percorrenza: 5 Andata e Ritorno e Sosta fotografica
Chilometri: 14
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: Nessuna
Periodo consigliato: Tutto l'anno
Segnaletica: Sentiero segnato non sempre visibile
Dislivello in salita: 528
Dislivello in discesa: 506
Quota massima: 550
Accesso stradale: Arrivando da Albenga (SV) prendere per direzione Cisano sul Neva sulla Statale numero 582, arrivati nel paese di Martinetto prendere a sinistra in direzione Castelbianco-Nasino superando il ponte sul fiume, dopo circa 600 metri sulla sinistra, in una leggera curva,(a destra c'è una cava) si ha l'imbocco di una strada contraddistinta da una ex postazione militare di guardia di colore bianco ed un cancello semi-divelto, posteggiare l'auto ove possibile e imboccare la strada.
Traccia GPS: https://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=7906
Descrizione
Verso la fine dell'Ottocento, tra il 1881 e il 1897, il governo italiano decide la costruzione dell'imponente complesso di fortificazioni, costituito da due forti, uno superiore e uno inferiore, posti sulla sommita della Rocca, nell'ambito dei più vasto complesso di fortificazioni, volto a sbarrare la principale strada per il Piemonte ad eventuali invasori sbarcati in Albenga. Le batterie di artiglieria piazzate nel forte inferiore controllavano sia il mare ed un vasto tratto di costa antistante la citta, sia la stessa citta di Albenga e tutta la sua piana, sia l'intero retrostante sistema degli imbocchi vallivi del Neva, dei Pennavaire e dell'Arroscia, e relativo sistema viario, che consentivano l'accesso stradale al Piemonte. Cio ha comportato la presenza in loco di un gran numero di genieri e di numerose maestranze civili più o meno specializzate necessarie alla costruzione dei forti stessi e del relativo sistema della viabilita militare, e via via la presenza di un numero crescente di militari, ufficiali, sottufficiali e soldati, che hanno contribuito non poco allo sviluppo economico e demografico locale.
Si trova a 500 mt sul livello del mare e domina completamente la piana di Albenga.
Prima dell'ingresso vero e proprio, sulla destra lungo una rampa di trincea, vi sono gli alloggiamenti delle truppe.
Di fronte ad esse si vedono due garitte per le sentinelle, con le feritorie e l'orinale.
La fortificazione vera e propria si presenta con 5 postazioni disposte a barbetta, intervallate dalle riservette.
Dietro le postazioni vi è un corridoio che porta ad un livello inferiore, dove insistono i locali per il caricamento dei proietti.
Due ponticelli scavalcano il corridoio per collegare il piazzale con le postazioni di artiglieria.
L'interno dell'opera presenta alcuni elementi originari, quali la fontanella per l'acqua, le scritte sui muri lasciate dai militari, le numerazioni degli alloggiamenti e buona parte del tetto in legno e lamiera, oltre alla pavimentazione.
La polveriera, posta ad una certa distanza dalla fortificazione e scavata interamente nella roccia, presenta un cunicolo per la presa d'aria, percorribile inchinati e che termina bruscamente a picco sulla valle sottostante.
Dalla batteria si ha un'ampia visuale lungo la Vallata della Neva, la Vallata che sale a Pieve di Teco e quella verso Nasino.
Lo sguardo spazia dal mare alle Alpi Liguri semplicemente voltando la testa.
Data: 29 Aprile 2017
Regione e provincia: Liguria (SV)
Località di partenza: Cisano sul Neva /Arnasco
Località di arrivo: Idem
Tempo di percorrenza: 5 Andata e Ritorno e Sosta fotografica
Chilometri: 14
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: Nessuna
Periodo consigliato: Tutto l'anno
Segnaletica: Sentiero segnato non sempre visibile
Dislivello in salita: 528
Dislivello in discesa: 506
Quota massima: 550
Accesso stradale: Arrivando da Albenga (SV) prendere per direzione Cisano sul Neva sulla Statale numero 582, arrivati nel paese di Martinetto prendere a sinistra in direzione Castelbianco-Nasino superando il ponte sul fiume, dopo circa 600 metri sulla sinistra, in una leggera curva,(a destra c'è una cava) si ha l'imbocco di una strada contraddistinta da una ex postazione militare di guardia di colore bianco ed un cancello semi-divelto, posteggiare l'auto ove possibile e imboccare la strada.
Traccia GPS: https://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=7906
Descrizione
Verso la fine dell'Ottocento, tra il 1881 e il 1897, il governo italiano decide la costruzione dell'imponente complesso di fortificazioni, costituito da due forti, uno superiore e uno inferiore, posti sulla sommita della Rocca, nell'ambito dei più vasto complesso di fortificazioni, volto a sbarrare la principale strada per il Piemonte ad eventuali invasori sbarcati in Albenga. Le batterie di artiglieria piazzate nel forte inferiore controllavano sia il mare ed un vasto tratto di costa antistante la citta, sia la stessa citta di Albenga e tutta la sua piana, sia l'intero retrostante sistema degli imbocchi vallivi del Neva, dei Pennavaire e dell'Arroscia, e relativo sistema viario, che consentivano l'accesso stradale al Piemonte. Cio ha comportato la presenza in loco di un gran numero di genieri e di numerose maestranze civili più o meno specializzate necessarie alla costruzione dei forti stessi e del relativo sistema della viabilita militare, e via via la presenza di un numero crescente di militari, ufficiali, sottufficiali e soldati, che hanno contribuito non poco allo sviluppo economico e demografico locale.
Si trova a 500 mt sul livello del mare e domina completamente la piana di Albenga.
Prima dell'ingresso vero e proprio, sulla destra lungo una rampa di trincea, vi sono gli alloggiamenti delle truppe.
Di fronte ad esse si vedono due garitte per le sentinelle, con le feritorie e l'orinale.
La fortificazione vera e propria si presenta con 5 postazioni disposte a barbetta, intervallate dalle riservette.
Dietro le postazioni vi è un corridoio che porta ad un livello inferiore, dove insistono i locali per il caricamento dei proietti.
Due ponticelli scavalcano il corridoio per collegare il piazzale con le postazioni di artiglieria.
L'interno dell'opera presenta alcuni elementi originari, quali la fontanella per l'acqua, le scritte sui muri lasciate dai militari, le numerazioni degli alloggiamenti e buona parte del tetto in legno e lamiera, oltre alla pavimentazione.
La polveriera, posta ad una certa distanza dalla fortificazione e scavata interamente nella roccia, presenta un cunicolo per la presa d'aria, percorribile inchinati e che termina bruscamente a picco sulla valle sottostante.
Dalla batteria si ha un'ampia visuale lungo la Vallata della Neva, la Vallata che sale a Pieve di Teco e quella verso Nasino.
Lo sguardo spazia dal mare alle Alpi Liguri semplicemente voltando la testa.
Allegati
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