Ciao iwottopq.
Nessuna risposta polemica in me come mi è sembrato di non scorgerla nemmeno nella tua risposta quindi superiamo subito questo possibile fraintendimento.
Avendo vissuto 10 anni all'interno del Settore Specializzazioni ho avuto modo di notare nei capi che ne fanno parte un crescente smarrimento per la strada che l' AGESCI stà percorrendo: meno tecnica, meno avventura, meno scouting, più politica, più virtuale e meno reale. Parliamo di capi con decenni di scautismo sulle spalle, una vita passata tra i boschi e i ragazzi ad educare attraverso il metodo scout, gente con una età media alta e con punte straordinarie di 70, 80enni ancora in gambissima e in possesso di un patrimonio tecnico che fa' tremare le vene dei polsi e che vengono relegati nella "riserva indiana" del settore come fossero appestati salvo poi richiamarli ogni volta che occorre fare qualcosa di appena appena un pò tecnico! Tutta gente che vorrebbe solo poter trasmettere quello che sà, cosa che tanto per essere chiari sanno fare tremendamente bene, e invece vengono tenuti ai margini dell'associazione rinchiusi in una teca con su scritto "rompere solo in caso di evento"
Tutti questi capi continuano con lodevole impegno a coprire tutti gli eventi che gli vengono richiesti ma questo non gli impedisce di pensare che in agesci si potrebbe fare di più e meglio!
Riguardo ai laboratori ovviamente io non ho ascoltato tutti i rover e le scolte al ritorno dalla route, ma solo alcuni della mia città che hanno parlato di laboratorio poco interessanti e noiosi.
Sulla Messa nessun fraintendimento, lo scambio di mail che ho letto non lascia spazio a nessun dubbio. "finito il vostro servizio ve ne andate e non potete restare per la S.Messa" più chiaro di così!!!So per certo che proprio a causa di queste rigidità molti capi del settore hanno rinunciato ad andare a San Rossore. Sul motivo di questa rigidità credo sia da ricercare nella necessità da parte degli organizzatori di esercitare un rigidissimo controllo sui partecipanti/presenti all'evento ma non sò dirti molto di più visto che le mail non sono state inviate a me ma ad un mio caro amico che era pronto a partire per San Rossore con altri 3 capi romagnoli per tenere un laboratorio di espressione e canto della tradizione scout e alla fine esasperati da questa rigidità hanno rinunciato!
Alla fine di questa mia lunga lamentela bisogna comunque dire che ci sono ancora migliaia di capi e ragazzi in gamba che portano avanti uno scautismo bello, avventuroso e "ruspante" ma mi verrebbe da dire che fanno tutto questo nonostante l'AGESCI e non grazie all'AGESCI.
Buona strada!