Ciao Breve recensione di un oggetto d'uso comune che può rivelarsi utile anche per le attività all'aria aperta.
I rugged phone sono telefoni cellulari ancora poco diffusi da noi e la stragrande maggioranza dei prodotti disponibili sul mercato, nella categoria degli "smartphone", sono di manifattura cinese e disponibili esclusivamente su Internet.
Il "rugged" è un telefono pensato per l'utilizzo in cantieri di lavoro e all'aperto, dotato di standard di resistenza alla polvere, ai graffi, agli urti e di impermeabilità all'acqua e talvolta di sofisticati dettagli tecnologici, quali la fotocamera termica, l'analizzatore della qualità dell'aria (in ambienti chiusi) e il metro laser; se lo avesse avuto MacGyver, le sue avventure non sarebbero mai state raccontate. Ci sono altre categorie di prodotti rugged pensati esclusivamente per l'attività outdoor. Di seguito lascio dei link a qualche produttore occidentale: Crosscall, Ruggear, Runbo, AGM.
Il rugged è quindi un telefono dalle dimensioni più marcate rispetto a quelli tradizionali, a causa del case incorporato che ne costituisce l'elemento propriamente "rugged", la corazza di protezione dagli agenti esterni, e della batteria integrata non rimovibile che solitamente è più capiente (lo standard è di 5000 mAh), elementi che, inutile dirlo, aumentano il peso complessivo del telefono.
Sono pochi e poco conosciuti i produttori europei di rugged phone, il cui mercato è gestito quasi interamente dalle compagnie cinesi e dall'americana Caterpillar (sì, quella delle ruspe). Ho avuto un'esperienza gratificante ma alquanto problematica con un rugged cinese, un Oukitel WP1 che si è rivelato essere, in fondo, quello che sembra: un mattone vagamente armato e troppo tecnologico. I problemi principali che ho riscontrato con questo telefono sono stati: la fragilità del vetro (si è schiantato lo schermo dopo una settimana dall'acquisto, complice una caduta e il peso eccessivo del telefono), la forte produzione di calore in fase di chiamata e di ricarica, il gps un po' volatile e l'impermeabilità fasulla, quest'ultimo il principale motivo che mi ha portato a sostituirlo con un prodotto che, almeno fin'ora, si è dimostrato molto più affidabile: un Caterpillar.
Ricordo le partite di calcetto giocate in classe, alle medie, col un Nokia 3310, durante la ricreazione; dopo ogni partita ha sempre funzionato... per me il telefono deve essere un oggetto resistente e pratico, non per giocarci a pallone ma perlomeno capace di resistere a una caduta e non essere costretto a doverlo subito riparare o addirittura sostituire.
Il Cat in questione, il modello S41, è per me il compromesso ideale fra le caratteristiche di un moderno smartphone e un rugged. A questo indirizzo trovate tutte le specifiche tecniche. Il sistema operativo è Android Oreo v. 8.0.0.
Il CAT è in grado di gestire tutte le funzioni tipiche degli smartphone di fascia media, senza risultare più lento o goffo dei suoi colleghi non corazzati. Quando lavoro, gestisce Google Maps, Spotify, l'app gestionale del lavoro (piuttosto pesante), Whatsapp e tutto ciò che dimentico di chiudere senza problemi; la batteria da 5000 è poi un ulteriore garanzia e mi permette nell'arco della giornata, a carica piena, di poter saturare il telefono di lavoro e arrivare al giorno dopo con ulteriore carica residua. Usandolo con relativa moderazione, la batteria dura tranquillamente tre giorni, lasciandolo sempre acceso, senza la modalità di risparmio energetico. Non so quanto possa durare a riposo, in standby, ma credo se la cavi piuttosto bene
Passando agli aspetti puramente "rugged", il Cat sembra rispettare il nome che porta: è una ruspetta da gennaio fino ad ora ho perso il conto delle volte e delle situazioni in cui mi è caduto: di mano, dal tavolo di cucina, dalla tasca del pantalone, dal taschino sul petto dove lo ripongo mentre lavoro in bicicletta, sull'asfalto, sul parquet, sul bordo del marciapiede... Niente. E' lì, intatto, solido, cosa gliene frega a lui dove lo getti, tanto è un Cat. C'è forse un minuscolo graffietto, visibile soltanto in controluce, sullo schermo, ma ha più il senso di un neo, che di una cicatrice. Poi, ha preso tanta di quell'acqua, sotto la pioggia, durante il lavoro, anche per due ore di fila, senza battere ciglio; certo il touchscreen va un poco in paranoia se c'è acqua di mezzo, ma il case ha resistito ad ogni infiltrazione, cassa dell'altoparlante compresa. Il precedente telefono si era sciupato proprio per una infiltrazione d'acqua; questo Cat, invece, ci sguazza, come il pane nel cacciucco. Per continuare il confronto col precedente rugged, il GPS funziona che è una meraviglia, almeno, in ambiente urbano.
Un punto debole dei rugged è sicuramente la fotocamera: il case protettivo costituisce un ostacolo per l'obiettivo, incidendo sull'ampiezza e sulla qualità delle foto. Anche il Cat non è da meno ma, tutto sommato, il risultato è decente. Se una prerogativa del vostro telefono è quella di avere anche una buona fotocamera, non prendete un rugged.
La mia bilancia segna un peso di 218 gr ma a tenerlo in mano, non si direbbe affatto. Il peso è perfettamente proporzionato alla robustezza del telefono.
Fra le funzioni tennnnologiche del Cat c'è la modalità "Battery share": tramite un apposito cordone ombelicale Usb, il telefono può trasferire la propria carica a un altro telefono cellulare... è sufficiente ricordarsi di portare con sé il cavo, perché solo quello in dotazione funziona.
Non ho ancora avuto modo di provarlo in cammino, ma credo che un simile aggeggio possa essere un buon compagno anche nel viaggio, oltre che nella vita quotidiana. La durata estesa della batteria e un'attenta parsimonia nell'utilizzo possono far durare il telefono per diversi giorni; la resistenza alle intemperie, per quanto utile, è forse invece una caratteristica meno importante, a meno che non si faccia uso costante del cellulare anche in cammino (cosa alquanto improbabile); sapere, però, che il telefono ha buone probabilità di sopravvivere a una caduta o all'impatto con una superficie dura, è un valore aggiunto da non sottovalutare.
Vi lascio qualche foto della ruspetta a 5 mesi esatti dall'acquisto, dopo innumerevoli cadute e valzer sotto la pioggia. Si vede chiaramente qualche ammaccatura. Tutte le "prese" del telefono, ovvero presa USB, slot di inserimento scheda SD e Sim, altoparlante e jack sono chiuse da inserti che ne assicurano l'impermeabilità.
Che dire... per l'uso che ne faccio, lo ricomprerei subito.
I rugged phone sono telefoni cellulari ancora poco diffusi da noi e la stragrande maggioranza dei prodotti disponibili sul mercato, nella categoria degli "smartphone", sono di manifattura cinese e disponibili esclusivamente su Internet.
Il "rugged" è un telefono pensato per l'utilizzo in cantieri di lavoro e all'aperto, dotato di standard di resistenza alla polvere, ai graffi, agli urti e di impermeabilità all'acqua e talvolta di sofisticati dettagli tecnologici, quali la fotocamera termica, l'analizzatore della qualità dell'aria (in ambienti chiusi) e il metro laser; se lo avesse avuto MacGyver, le sue avventure non sarebbero mai state raccontate. Ci sono altre categorie di prodotti rugged pensati esclusivamente per l'attività outdoor. Di seguito lascio dei link a qualche produttore occidentale: Crosscall, Ruggear, Runbo, AGM.
Il rugged è quindi un telefono dalle dimensioni più marcate rispetto a quelli tradizionali, a causa del case incorporato che ne costituisce l'elemento propriamente "rugged", la corazza di protezione dagli agenti esterni, e della batteria integrata non rimovibile che solitamente è più capiente (lo standard è di 5000 mAh), elementi che, inutile dirlo, aumentano il peso complessivo del telefono.
Sono pochi e poco conosciuti i produttori europei di rugged phone, il cui mercato è gestito quasi interamente dalle compagnie cinesi e dall'americana Caterpillar (sì, quella delle ruspe). Ho avuto un'esperienza gratificante ma alquanto problematica con un rugged cinese, un Oukitel WP1 che si è rivelato essere, in fondo, quello che sembra: un mattone vagamente armato e troppo tecnologico. I problemi principali che ho riscontrato con questo telefono sono stati: la fragilità del vetro (si è schiantato lo schermo dopo una settimana dall'acquisto, complice una caduta e il peso eccessivo del telefono), la forte produzione di calore in fase di chiamata e di ricarica, il gps un po' volatile e l'impermeabilità fasulla, quest'ultimo il principale motivo che mi ha portato a sostituirlo con un prodotto che, almeno fin'ora, si è dimostrato molto più affidabile: un Caterpillar.
Ricordo le partite di calcetto giocate in classe, alle medie, col un Nokia 3310, durante la ricreazione; dopo ogni partita ha sempre funzionato... per me il telefono deve essere un oggetto resistente e pratico, non per giocarci a pallone ma perlomeno capace di resistere a una caduta e non essere costretto a doverlo subito riparare o addirittura sostituire.
Il Cat in questione, il modello S41, è per me il compromesso ideale fra le caratteristiche di un moderno smartphone e un rugged. A questo indirizzo trovate tutte le specifiche tecniche. Il sistema operativo è Android Oreo v. 8.0.0.
Il CAT è in grado di gestire tutte le funzioni tipiche degli smartphone di fascia media, senza risultare più lento o goffo dei suoi colleghi non corazzati. Quando lavoro, gestisce Google Maps, Spotify, l'app gestionale del lavoro (piuttosto pesante), Whatsapp e tutto ciò che dimentico di chiudere senza problemi; la batteria da 5000 è poi un ulteriore garanzia e mi permette nell'arco della giornata, a carica piena, di poter saturare il telefono di lavoro e arrivare al giorno dopo con ulteriore carica residua. Usandolo con relativa moderazione, la batteria dura tranquillamente tre giorni, lasciandolo sempre acceso, senza la modalità di risparmio energetico. Non so quanto possa durare a riposo, in standby, ma credo se la cavi piuttosto bene
Passando agli aspetti puramente "rugged", il Cat sembra rispettare il nome che porta: è una ruspetta da gennaio fino ad ora ho perso il conto delle volte e delle situazioni in cui mi è caduto: di mano, dal tavolo di cucina, dalla tasca del pantalone, dal taschino sul petto dove lo ripongo mentre lavoro in bicicletta, sull'asfalto, sul parquet, sul bordo del marciapiede... Niente. E' lì, intatto, solido, cosa gliene frega a lui dove lo getti, tanto è un Cat. C'è forse un minuscolo graffietto, visibile soltanto in controluce, sullo schermo, ma ha più il senso di un neo, che di una cicatrice. Poi, ha preso tanta di quell'acqua, sotto la pioggia, durante il lavoro, anche per due ore di fila, senza battere ciglio; certo il touchscreen va un poco in paranoia se c'è acqua di mezzo, ma il case ha resistito ad ogni infiltrazione, cassa dell'altoparlante compresa. Il precedente telefono si era sciupato proprio per una infiltrazione d'acqua; questo Cat, invece, ci sguazza, come il pane nel cacciucco. Per continuare il confronto col precedente rugged, il GPS funziona che è una meraviglia, almeno, in ambiente urbano.
Un punto debole dei rugged è sicuramente la fotocamera: il case protettivo costituisce un ostacolo per l'obiettivo, incidendo sull'ampiezza e sulla qualità delle foto. Anche il Cat non è da meno ma, tutto sommato, il risultato è decente. Se una prerogativa del vostro telefono è quella di avere anche una buona fotocamera, non prendete un rugged.
La mia bilancia segna un peso di 218 gr ma a tenerlo in mano, non si direbbe affatto. Il peso è perfettamente proporzionato alla robustezza del telefono.
Fra le funzioni tennnnologiche del Cat c'è la modalità "Battery share": tramite un apposito cordone ombelicale Usb, il telefono può trasferire la propria carica a un altro telefono cellulare... è sufficiente ricordarsi di portare con sé il cavo, perché solo quello in dotazione funziona.
Non ho ancora avuto modo di provarlo in cammino, ma credo che un simile aggeggio possa essere un buon compagno anche nel viaggio, oltre che nella vita quotidiana. La durata estesa della batteria e un'attenta parsimonia nell'utilizzo possono far durare il telefono per diversi giorni; la resistenza alle intemperie, per quanto utile, è forse invece una caratteristica meno importante, a meno che non si faccia uso costante del cellulare anche in cammino (cosa alquanto improbabile); sapere, però, che il telefono ha buone probabilità di sopravvivere a una caduta o all'impatto con una superficie dura, è un valore aggiunto da non sottovalutare.
Vi lascio qualche foto della ruspetta a 5 mesi esatti dall'acquisto, dopo innumerevoli cadute e valzer sotto la pioggia. Si vede chiaramente qualche ammaccatura. Tutte le "prese" del telefono, ovvero presa USB, slot di inserimento scheda SD e Sim, altoparlante e jack sono chiuse da inserti che ne assicurano l'impermeabilità.
Che dire... per l'uso che ne faccio, lo ricomprerei subito.
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