Concordo, a patto che le "aree naturali" siano sufficientemente ampie in base alle specie che vi dovessero vivere.
Il problema è che in realtà le istituzioni locali i Parchi in genere li combattono (qui in Liguria ne hanno ridotto le aree di alcuni e si oppongono fortemente ad ampliarne altri) e che in Italia i "corridoi ecologici" (come se ne vedono di splendidi in altre nazioni) siano pura utopia, quando nemmeno riusciamo a proteggere le autostrade con reti e recinzioni anti intrusione (dando poi la colpa degli incidenti agli animali selvatici)...
su questo ti do' ragione.
purtroppo l'italia pero' e' molto antropizzata, e idrogeologicamente uno schifo. tolta la pianura padana, la puglia e poco altro, abbiamo una fracca di colli colline montagnole e montagne che riducono lo spazio possibile. e poi c'e' il maledetto vizio di cementare...
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Seriamente? E il cervello? Il sistema nervoso centrale? I nocicettori?
Non capisco se queste cose le pensate davero o se le tenete in naftalina per tirarle fuori al primo vegano che incontrate
(comunque mangiano più "piante" i settanta miliarda di animali allevati di quanto possano fare gli otto miliardi di umani.. quindi se davvero hai più a cuore la sofferenza dei vegetali rispetto a quella animale... beh, diventa vegano pure tu )
1)brutta notizia: non serve un cervello e un sistema nervoso per percepire un dolore (idre e meduse concordano, idem i placozoi. non solo: le piante hanno sistemi di comunicazione intra ed inter individuo molto piu' avanzati di quanto si pensasse (la sofferenza nel lino in caso di stress idrico e' la tesi di laurea di una mia compagna di corso e a finanziare c'e' una grossa multinazionale francese del settore agroalimentare che investe cifre enormi, se fosse una balla non ci spenderebbero quei soldi)
2)studiati seriamente ecologia, e scoprirai che il veganesimo ha un impatto ecologico piu' alto di vegetarianesimo e dieta mediterranea, con anche un maggior rischio di squilibri nutrizionali. poi certe versioni del veganesimo (fruttariani ecc), o chi fa arrivare roba tipo il durian ha impatti ecologici degni della peggior dieta ("dieta" per modo di dire...) a stelle e strisce