I test per indicare se l'acqua è potabile non sono semplici test per la determinazione di alcuni parametri chimici/fisici ma deve prevedere anche altri test nel campo biologico oltre che ad un più ampio spettro di analisi di inquinanti chimici in funzione ad esempio del contesto.
Ad esempio chi non ha l'allacciamento all'acquedotto pubblico ma usufruisce di un pozzo privato, a maggior ragione se affitta l'immobile, ha l'obbligo di eseguire ciclicamente (una volta all'anno o due non ricordo con preciso) una verifica della potabilità dell'acqua. Questa analisi, ovviamente certificata, deve avvenire attraverso un laboratorio accreditato il cui costo è variabile in funzione ai parametri da certificare e si può andare dal centinaio di euro al migliaio. Questa analisi certifica la potabilità dell'acqua.
Dopo di che esistono invece test non per determinare la potabilità dell'acqua ma la sua qualità, ovvero si presuppone che sia potabile, che, volendo anche in autonomia, possono farsi anche a casa ad un costo contenuto, però i parametri rilevati non sono sufficienti per indicare se l'acqua è potabile o meno, in altre parole, ph durezza nitrati nitriti cloro ferro etc etc sono solo un quadro parziale.
Dopo di che uno può fare quello che vuole, anche bere l'acqua del gange e ritenere di farlo per i prossimi trent'anni senza conseguenze ma se chiede consiglio se è salutare farlo, io, non mi sento di dire di sì anche se in india non ci sono mai stato.
Infine mi sembra di capire che stiamo parlando di un "pre" filtro ovvero di un qualcosa per evitare di dover filtrare una foglia, piuttosto che un pezzo di rametto....una rana..... non di un filtro vero e proprio ma ciò non toglie che anziché limitarsi a "togliere" la rana di turno non vi "aggiunga" altro.
Ciao

, Gianluca
PS.: se uno vuole riciclare un sacchetto dell'aspirapolvere, immagino, ipotizzo, che non voglia spenderci dei soldi perché in tal senso uno si compra un "prefiltro" e fa prima spendendo probabilmente meno, certo uno può anche immaginare di avere quello sottomano e non altro e, di conseguenza, si chieda se può usarlo. Ok nulla da dire. Rimango comunque dell'idea che se è un prefiltro quello che si cerca basta un pezzo di stoffa, cotone, o una retina metallica a trama sottile, il primo sicuramente recuperabile a costo zero o quasi. Dopo di che...... ognuno è libero di fare ciò che vuole
PS2:..... il senso dei miei due ultimi post è che se i test di laboratorio hanno lo scopo di togliersi i dubbi, ed avere una qualche garanzia che non sia "fidati", sull'utilizzo di un filtro per aspirapolvere questi dovrebbero essere per garantire che l'acqua che entra e quella che esce non sia più inquinata, ma questo controllo potrebbe non avvenire con un test "semplice" dal costo contenuto ma potrebbe avvenire con un costo più elevato perché non si sà cosa potrebbe, eventualmente, rilasciare il filtro per cui gli inquinanti da ricercare sono molti. Ora se uno ha questa necessità, o vuole togliersi questo scrupolo, alla fine, a mio modesto avviso, si trova a spendere molto di più che comprare un prefiltro per cui o se ne frega, prima o poi tutti dobbiamo morire (io spererei dopo piuttosto che prima), o se comincia a fare dei test "scientifici" butta via dei soldi, dopo di che i soldi non sono i miei per cui ...... AMMP / IMHO.