Sacchetti aspirapolvere

Buongiorno, stavo cambiando il sacchetto del mio aspirapolvere, l'ho guardato e mi è venuto un lampo: quanto sarà funzionante usato come primo filtro per l'acqua?
Qualcuno sa di prove in questa direzione?
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Buongiorno, stavo cambiando il sacchetto del mio aspirapolvere, l'ho guardato e mi è venuto un lampo: quanto sarà funzionante usato come primo filtro per l'acqua?
Qualcuno sa di prove in questa direzione? Vedi l'allegato 247682

Sicuramente è utile per rimuovere del particolato ma ciò significa che l'acqua di partenza non è limpida.
Quindi quell'acqua necessita successivamente anche di una disinfettata con amuchina.

Detto questo, quel filtro + amuchina possono essere una buona accoppiata per situazioni di emergenza.
 
U

Utente 31342

Guest
La vedo come Appennini Centrale, potrebbe fare peggio e contaminare l acqua con residui chimici e in quel caso l amuchina non fa nulla.
 
Come prefiltro potrebbe avere un senso e, in tal senso, esistono dei sacchetti "lavabili" che, almeno in teoria, potrebbero essere utilizzati proprio in virtù del fatto che sono lavabili e, come tale, non si "distruggano" a contatto con l'acqua, questo perché i filtri possono essere di vari materiali e considerando che la loro natura è filtrare aria e non acqua il semplice "aspetto" non è garanzia (vedi ad esempio il tessuto non tessuto).

Detto questo, personalmente, preferirei usare soluzioni alternative, un semplice lembo di un vecchio lenzuolo di cotone (costo zero) o volendo fare i sofisti un filtro in tessuto per alimenti, questo perché, giustamente, i filtri per aspirapolvere potrebbero avere un qualche trattamento specifico per il loro impiego che sarebbe meglio non avere nel bicchiere :)

Ciao :si:, Gianluca
 
Buongiorno, stavo cambiando il sacchetto del mio aspirapolvere, l'ho guardato e mi è venuto un lampo: quanto sarà funzionante usato come primo filtro per l'acqua?
Qualcuno sa di prove in questa direzione? Vedi l'allegato 247682

Semplicissimo, puoi andare in farmacia o in qualche laboratorio ed acquistare i test per l'acqua e vedere com'é prima e com'é dopo. Meglio di così per qualcosa di attendibile non c'é ;)
 
Semplicissimo, puoi andare in farmacia o in qualche laboratorio ed acquistare i test per l'acqua e vedere com'é prima e com'é dopo. Meglio di così per qualcosa di attendibile non c'é ;)
I normali test per l'acqua (economici) non prendono in considerazione gli inquinanti chimici diversi da quelli "canonici", in altre parole sapere che l'acqua non contiene nitrati non serve a nulla se l'inquinante derivante dal "trattamento" del sacchetto ha una altra natura.

Ovviamente se invece puoi permetterti di spendere allora puoi anche prendere un fotometro ed altri "giocattoli" (per modo di dire) e mettere sù un laboratorio di analisi.

Ciao :si:, Gianluca
 
I normali test per l'acqua (economici) non prendono in considerazione gli inquinanti chimici diversi da quelli "canonici", in altre parole sapere che l'acqua non contiene nitrati non serve a nulla se l'inquinante derivante dal "trattamento" del sacchetto ha una altra natura.

Ovviamente se invece puoi permetterti di spendere allora puoi anche prendere un fotometro ed altri "giocattoli" (per modo di dire) e mettere sù un laboratorio di analisi.

Ciao :si:, Gianluca

Mi riferivo a quei test "seri" con cui viene stabilito se l'acqua é potabile per l'essere umano, come risorsa da ingerire. Ho da poco fatto una giornata informativa con degli esperti e responsabili per le acque di quì, quella che esce dai rubinetti di casa e che tutti quanti beviamo. Cosa interessante perché che siano fatti in laboratorio o in loco, sono test semplici e non chissà quanto elaborati con mille-mila apparecchi.

Poi chiaramente certe cose hanno i loro costi, richiesta di tempo ed impegno,... ma un conto é voler esporre teorie, opinioni, ecc... e rimanere così, che và anche benone. Diversamente, se si vogliono dati affidabili, attendibili e definiti,... ormai non resta altro che fare le cose scientificamente.

Sono uno che non avrebbe problemi a bere dal sacchetto dell'aspirapolvere, non mi farei nessuna paranoia,... ma anche a farlo per 30 anni senza conseguenze, non si potrebbe dire che é ok, senza sostanze, ecc...
 
Ultima modifica:
I test per indicare se l'acqua è potabile non sono semplici test per la determinazione di alcuni parametri chimici/fisici ma deve prevedere anche altri test nel campo biologico oltre che ad un più ampio spettro di analisi di inquinanti chimici in funzione ad esempio del contesto.

Ad esempio chi non ha l'allacciamento all'acquedotto pubblico ma usufruisce di un pozzo privato, a maggior ragione se affitta l'immobile, ha l'obbligo di eseguire ciclicamente (una volta all'anno o due non ricordo con preciso) una verifica della potabilità dell'acqua. Questa analisi, ovviamente certificata, deve avvenire attraverso un laboratorio accreditato il cui costo è variabile in funzione ai parametri da certificare e si può andare dal centinaio di euro al migliaio. Questa analisi certifica la potabilità dell'acqua.

Dopo di che esistono invece test non per determinare la potabilità dell'acqua ma la sua qualità, ovvero si presuppone che sia potabile, che, volendo anche in autonomia, possono farsi anche a casa ad un costo contenuto, però i parametri rilevati non sono sufficienti per indicare se l'acqua è potabile o meno, in altre parole, ph durezza nitrati nitriti cloro ferro etc etc sono solo un quadro parziale.

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Dopo di che uno può fare quello che vuole, anche bere l'acqua del gange e ritenere di farlo per i prossimi trent'anni senza conseguenze ma se chiede consiglio se è salutare farlo, io, non mi sento di dire di sì anche se in india non ci sono mai stato.

Infine mi sembra di capire che stiamo parlando di un "pre" filtro ovvero di un qualcosa per evitare di dover filtrare una foglia, piuttosto che un pezzo di rametto....una rana..... non di un filtro vero e proprio ma ciò non toglie che anziché limitarsi a "togliere" la rana di turno non vi "aggiunga" altro.

Ciao :si:, Gianluca

PS.: se uno vuole riciclare un sacchetto dell'aspirapolvere, immagino, ipotizzo, che non voglia spenderci dei soldi perché in tal senso uno si compra un "prefiltro" e fa prima spendendo probabilmente meno, certo uno può anche immaginare di avere quello sottomano e non altro e, di conseguenza, si chieda se può usarlo. Ok nulla da dire. Rimango comunque dell'idea che se è un prefiltro quello che si cerca basta un pezzo di stoffa, cotone, o una retina metallica a trama sottile, il primo sicuramente recuperabile a costo zero o quasi. Dopo di che...... ognuno è libero di fare ciò che vuole :)

PS2:..... il senso dei miei due ultimi post è che se i test di laboratorio hanno lo scopo di togliersi i dubbi, ed avere una qualche garanzia che non sia "fidati", sull'utilizzo di un filtro per aspirapolvere questi dovrebbero essere per garantire che l'acqua che entra e quella che esce non sia più inquinata, ma questo controllo potrebbe non avvenire con un test "semplice" dal costo contenuto ma potrebbe avvenire con un costo più elevato perché non si sà cosa potrebbe, eventualmente, rilasciare il filtro per cui gli inquinanti da ricercare sono molti. Ora se uno ha questa necessità, o vuole togliersi questo scrupolo, alla fine, a mio modesto avviso, si trova a spendere molto di più che comprare un prefiltro per cui o se ne frega, prima o poi tutti dobbiamo morire (io spererei dopo piuttosto che prima), o se comincia a fare dei test "scientifici" butta via dei soldi, dopo di che i soldi non sono i miei per cui ...... AMMP / IMHO.
 
Ultima modifica:
Visto che il discorso di filtro è complicato e non definitivo (almeno in questa primo filtraggio) cerco di spiegare il pensiero che ho fatto; considerando che il sacchetto in questione ha una capacità di trattenere particelle nell'aria più piccole di quanto possa fare lo stesso oggetto fatto di una retina metallica o un pezzo di stoffa o cotone, probabilmente anche per l'acqua poteva valere lo stesso parametro.
Ora, se l'acqua in partenza è contaminata pesantemente da sostanze chimiche non la filtrerei neanche con il miglior filtro portatile in commercio, ma per una "ipotetica" situazione di emergenza potrebbe avere un senso.
Per il fatto che possa contenere lui stesso delle sostanze contaminanti è un discorso che non avevo tenuto in considerazione ma neanche un pezzo di straccio vecchio mi da una fulgida idea di sterilità!
 
Specifici per alimenti sono i filtri di carta per il caffé americano (li fa Melita e li vende qualche ipermercato di quelli più forniti). Credo però che per evitare che il filtro si rompa mettere un secondo strato di tela sia comunque necessario per reggere il peso dell' acqua.

(quando si usano per il caffé il problema non si pone più di tanto, la quantità di acqua è minore ed il tempo più lungo causa la presenza della polvere di caffé).
 
Ragazzi, il discorso è sicuramente valido se stiamo parlando di survival (vero o estremo): infatti se non ho altro e devo bere, per stare nei fatidici 3 giorni, probabilmente anche le mutande vanno bene per filtrare l'acqua ed effettuare il processo di purificazione (cosa ben diversa dalla potabilizzazione). Pertanto, se sono nelle condizioni di cui sopra e ne va della mia vita o del gruppo, sicuramente userei anch'io - se non c'è altro - il sacchetto dell'aspirapolvere, poi procederei a cercare di accendere il fuoco per la potabilizzazione.
Se invece stiamo chiacchierando in ambiente bushcraft - o comunque fuori dall'emergenza - beh allora ci sta tutto, e abbiamo il tempo necessario per valutare lo strumento migliore e meno dannoso per l'uomo (anche perchè si parla di mid-long term staying e quindi gli effetti sono decisamente diversi).
 
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