Dati
Data: fine agosto 2012
Regione e provincia: Valle d'Aosta
Località di partenza: La Jeux (La Thuile)
Località di arrivo: laghi di Bellecombe
Tempo di percorrenza: 2 ore e 30 minuti
Grado di difficoltà:E
Descrizione delle difficoltà: nessuna
Periodo consigliato: tutto l'anno
Segnaletica: bolli rossi e molte paline segnaletiche
Dislivello in salita: circa 550 metri
Quota massima: 2388 metri
Accesso stradale: da La Thuile seguire le indicazioni per la frazione La Jeux, puntando lo sguardo verso le cascate del Rutor, già visibili da La Thuile. Parcheggiare alla fine della strada asfaltata in un parcheggio doppio a due livelli.
Descrizione
I pittoreschi laghi di Bellecombe fanno parte di quella sterminata costellazione di laghi che circondano l’immane calotta glaciale del Rutor, il più esteso ghiacciaio della Valle d’Aosta e uno dei più grandi dell’intero arco alpino.
I laghi sono di una bellezza che va al di là di ogni immaginazione, racchiusi in un’austera e grigia conca granitica che ne sottolinea la solennità. La piramide del monte Bianco, sembra messa lì apposta per arricchire l’insieme, se mai ce ne fosse stato bisogno.
I laghi di Bellecombe sono una giusta alternativa al solito percorso per il super frequentato rifugio Deffeyes.
Partiamo in due. Carmine, il mio amico di Aosta mi ha accompagnato in due escursioni in questa mia breve vacanza in Vallèe.
Il punto di partenza è il piccolo villaggio di La Jeux, poco sopra La Thuile. Il sentiero da percorrere è comune con l’itinerario che porta al Deffeyes ma dopo aver attraversato i tre belvedere delle celebri cascate del Rutor, alla quota di 2111 metri si giunge ad un bivio ben segnato con cartelli in cui è indicato a destra l’itinerario per i laghi. A sinistra si va al Deffeyes.
La luce del giorno appena nato dipinge ogni cosa con spettacolari toni caldi e pastellati
procedendo sul sentiero in costante salita, ci si alza a dominare tutta la conca dii La Thuile circondata dal fantastico scenario offerto dall'intera catena del Monte Bianco
Dopo alcuni piacevoli saliscendi in un fantastico bosco misto di larici, abeti rossi e cembri che si fanno via via sempre più radi, si incontra una piccola radura con un cartello in corrispondenza di un bivio. Si va verso sinistra e si arriva a un torrente. Si passa su un ponticello in legno e si prosegue in leggera salita.
Più avanti si incontra un baluardi roccioso che si pone proprio di fronte al sentiero quasi a sbarrarne il percorso. A destra si ha una spettacolare visione di una vallata solcata da un torrente, lo stesso che prima abbiamo attraversato grazie al ponticello. Il torrente è alimentato da una maestosa cascata che scende roboante direttamente dal ghiacciaio del Rutor.
L'acqua è di color grigio chiaro a causa del limo glaciale presente.
Osserviamo ancora questo magnifico panorama e poi proseguiamo verso destra entrando di fatto nel nel vallone di Bellecombe, caratterizzato da bassa vegetazione.
Si entra in una splendida prateria solcata dal torrente emissario dei laghi, si passa accanto ad una costruzione in rovina, probabilmente i resti di una vecchia caserma dal momento che la zona è ricca di vecchi appostamenti militari. I ruderi sono circondati da una fittissima macchia di epilobium. A sinistra scorre con pittoresche anse l’emissario dei laghi.
Superato un breve tratto roccioso si è in vista del primo lago di Bellecombe, quello iinferiore posto alla quota di 2383 metri.
Il sentiero corre a destra del bacino (sinistra orografica) tenendosi ad una decina di metri sopra lo specchio d’acqua fino a quando si abbassa a toccare l’istmo che separa i due laghi. Il sentiero di fatto termina qui, tra i due laghi. Si prosegue attraversano una fila sassi affioranti per proseguire il cammino sulla sponda sinistra del lago superiore, 2388 metri (destra orografica).
Il lago superiore di Bellecombe è senza dubbio il più bello, con il suo caratteristico isolotto a punta che lo rende a dir poco fiabesco. Le rocce tutt’intorno comprese quelle dello stesso isolotto sembrano fatte di cartapesta. Davvero incredibile.
il monte Bianco fa capolino
vista ravvicinata dell'isolotto al centro del lago
Il sentiero prosegue oltre, fino al confine francese passando per un terzo lago che in questa stagione è in secca ma noi ci siamo limitati a rimanere al secondo lago, già appagati da tanto splendore.
Il ritorno è avvenuto per lo stesso sentiero.
il lago di Bellecombe superiore e il Grande Giurasses
Carmine in un momento di esaltazione suprema e incontrollata
io e Carmine
Per ovvie esigenze sceniche facciamo finta di consultare la cartina... io sembro molto concentrato, quindi potrei aspirare alla carriera cinematografica, Carmine invece ride... e quando si consulta una cartina, non c'è niente da ridere... a menochè non si stia pensando a tutt'altro!
Una visione d'insieme dei due laghi e dello stretto istmo che permette di attraversare il bacino superiore e proseguire sulla sponda opposta
Carmine all'opera
le Grandes Giurasses
si ritorna per lo stesso sentiero dell'andata nel fiabesco bosco misto di larici e abeti
Sulla via del ritorno si fa qualche foto alle celebri cascate del Rutor nei suoi tre belvedere lungo la parte finale del sentiero
kkkkk
Data: fine agosto 2012
Regione e provincia: Valle d'Aosta
Località di partenza: La Jeux (La Thuile)
Località di arrivo: laghi di Bellecombe
Tempo di percorrenza: 2 ore e 30 minuti
Grado di difficoltà:E
Descrizione delle difficoltà: nessuna
Periodo consigliato: tutto l'anno
Segnaletica: bolli rossi e molte paline segnaletiche
Dislivello in salita: circa 550 metri
Quota massima: 2388 metri
Accesso stradale: da La Thuile seguire le indicazioni per la frazione La Jeux, puntando lo sguardo verso le cascate del Rutor, già visibili da La Thuile. Parcheggiare alla fine della strada asfaltata in un parcheggio doppio a due livelli.
Descrizione
I pittoreschi laghi di Bellecombe fanno parte di quella sterminata costellazione di laghi che circondano l’immane calotta glaciale del Rutor, il più esteso ghiacciaio della Valle d’Aosta e uno dei più grandi dell’intero arco alpino.
I laghi sono di una bellezza che va al di là di ogni immaginazione, racchiusi in un’austera e grigia conca granitica che ne sottolinea la solennità. La piramide del monte Bianco, sembra messa lì apposta per arricchire l’insieme, se mai ce ne fosse stato bisogno.
I laghi di Bellecombe sono una giusta alternativa al solito percorso per il super frequentato rifugio Deffeyes.
Partiamo in due. Carmine, il mio amico di Aosta mi ha accompagnato in due escursioni in questa mia breve vacanza in Vallèe.
Il punto di partenza è il piccolo villaggio di La Jeux, poco sopra La Thuile. Il sentiero da percorrere è comune con l’itinerario che porta al Deffeyes ma dopo aver attraversato i tre belvedere delle celebri cascate del Rutor, alla quota di 2111 metri si giunge ad un bivio ben segnato con cartelli in cui è indicato a destra l’itinerario per i laghi. A sinistra si va al Deffeyes.
La luce del giorno appena nato dipinge ogni cosa con spettacolari toni caldi e pastellati
procedendo sul sentiero in costante salita, ci si alza a dominare tutta la conca dii La Thuile circondata dal fantastico scenario offerto dall'intera catena del Monte Bianco
Dopo alcuni piacevoli saliscendi in un fantastico bosco misto di larici, abeti rossi e cembri che si fanno via via sempre più radi, si incontra una piccola radura con un cartello in corrispondenza di un bivio. Si va verso sinistra e si arriva a un torrente. Si passa su un ponticello in legno e si prosegue in leggera salita.
Più avanti si incontra un baluardi roccioso che si pone proprio di fronte al sentiero quasi a sbarrarne il percorso. A destra si ha una spettacolare visione di una vallata solcata da un torrente, lo stesso che prima abbiamo attraversato grazie al ponticello. Il torrente è alimentato da una maestosa cascata che scende roboante direttamente dal ghiacciaio del Rutor.
L'acqua è di color grigio chiaro a causa del limo glaciale presente.
Osserviamo ancora questo magnifico panorama e poi proseguiamo verso destra entrando di fatto nel nel vallone di Bellecombe, caratterizzato da bassa vegetazione.
Si entra in una splendida prateria solcata dal torrente emissario dei laghi, si passa accanto ad una costruzione in rovina, probabilmente i resti di una vecchia caserma dal momento che la zona è ricca di vecchi appostamenti militari. I ruderi sono circondati da una fittissima macchia di epilobium. A sinistra scorre con pittoresche anse l’emissario dei laghi.
Superato un breve tratto roccioso si è in vista del primo lago di Bellecombe, quello iinferiore posto alla quota di 2383 metri.
Il sentiero corre a destra del bacino (sinistra orografica) tenendosi ad una decina di metri sopra lo specchio d’acqua fino a quando si abbassa a toccare l’istmo che separa i due laghi. Il sentiero di fatto termina qui, tra i due laghi. Si prosegue attraversano una fila sassi affioranti per proseguire il cammino sulla sponda sinistra del lago superiore, 2388 metri (destra orografica).
Il lago superiore di Bellecombe è senza dubbio il più bello, con il suo caratteristico isolotto a punta che lo rende a dir poco fiabesco. Le rocce tutt’intorno comprese quelle dello stesso isolotto sembrano fatte di cartapesta. Davvero incredibile.
il monte Bianco fa capolino
vista ravvicinata dell'isolotto al centro del lago
Il sentiero prosegue oltre, fino al confine francese passando per un terzo lago che in questa stagione è in secca ma noi ci siamo limitati a rimanere al secondo lago, già appagati da tanto splendore.
Il ritorno è avvenuto per lo stesso sentiero.
il lago di Bellecombe superiore e il Grande Giurasses
Carmine in un momento di esaltazione suprema e incontrollata
io e Carmine
Per ovvie esigenze sceniche facciamo finta di consultare la cartina... io sembro molto concentrato, quindi potrei aspirare alla carriera cinematografica, Carmine invece ride... e quando si consulta una cartina, non c'è niente da ridere... a menochè non si stia pensando a tutt'altro!
Una visione d'insieme dei due laghi e dello stretto istmo che permette di attraversare il bacino superiore e proseguire sulla sponda opposta
Carmine all'opera
le Grandes Giurasses
si ritorna per lo stesso sentiero dell'andata nel fiabesco bosco misto di larici e abeti
Sulla via del ritorno si fa qualche foto alle celebri cascate del Rutor nei suoi tre belvedere lungo la parte finale del sentiero
kkkkk
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