EDIT: Aggiunta foto del rifugio
Dati
Data: 25-26/04
Regione e provincia: Belluno
Località di partenza: Domegge di Cadore
Località di arrivo: Domegge di Cadore
Tempo di percorrenza: 6h tot
Chilometri: 14
Grado di difficoltà: facile
Descrizione delle difficoltà:
Periodo consigliato:
Segnaletica:
Dislivello in salita: 1000m
Dislivello in discesa: 1000m
Quota massima: 1850m slm
Accesso stradale:
Descrizione
Abbiamo approfittato dei permessi speciali questo weekend per andare a visitare il Rifugio Bajon. Ne ho approfittato per provare la nuova Naturehike Mongar2 (anche se non è stata una prova stressante) e il Millet Ubic 40.
Partenza domenica da Bologna in mattino inoltrato (avevamo delle commissioni da fare), arrivati a Domegge alle 1245 circa, inforchiamo il sentiero 265 da località Deppo. Il sentiero è carrabile fino ai primi Tabià, poi diventa un pò più stretto e con qualche albero caduto, ma assolutamente facile da seguire. Ci aspettano 1000m di dislivello, e scopriamo che i primi 800m si guadagnano prima di metà percorso: il sentiero è ripido fin da subito e non dà tregua per riprendere fiato! Questo, unito al fatto che ODIO partire tardi a camminare e che non apprezzo il camminare nei boschi, ha fatto sì che non me lo godessi particolarmente.
Da quota 1500 circa iniziamo a trovare i primi cumuli di neve. è neve vecchia e ammorbidita dal caldo, non servono nè ramponi nè ciaspole.
LA zona comunque è fighissima, in questa stagione non è per niente antropizzata, non ci è passato nessuno, ci sono una marea di impronte di animali e, poco dopo Forcella Bassa ho il piacere di vedere, per la prima volta in vita mia impronte di orso.
Finalmente il bosco si apre poche decine di metri prima della nostra meta: arriviamo al Bajon in 3:45h, c'è ancora un metro e mezzo di neve e lo spettacolo lascia senza parole: le Marmarole fanno da guardia al rifugio, in lontananza si osserva la presenza vigile di sua Maestà l'Antelao, mentre a sud si ammirano gli spalti del toro e le Dolomiti friulane.
Montiamo la Mongar sotto la tettoia di ingresso del rifugio, approfittando del riparo e dei tavoli per cucinare e mangiare.
il giorno dopo la discesa sarà decisamente più rapida: in un paio d'ore siamo di nuovo alla macchina pronti per il ritorno!
Dati
Data: 25-26/04
Regione e provincia: Belluno
Località di partenza: Domegge di Cadore
Località di arrivo: Domegge di Cadore
Tempo di percorrenza: 6h tot
Chilometri: 14
Grado di difficoltà: facile
Descrizione delle difficoltà:
Periodo consigliato:
Segnaletica:
Dislivello in salita: 1000m
Dislivello in discesa: 1000m
Quota massima: 1850m slm
Accesso stradale:
Descrizione
Abbiamo approfittato dei permessi speciali questo weekend per andare a visitare il Rifugio Bajon. Ne ho approfittato per provare la nuova Naturehike Mongar2 (anche se non è stata una prova stressante) e il Millet Ubic 40.
Partenza domenica da Bologna in mattino inoltrato (avevamo delle commissioni da fare), arrivati a Domegge alle 1245 circa, inforchiamo il sentiero 265 da località Deppo. Il sentiero è carrabile fino ai primi Tabià, poi diventa un pò più stretto e con qualche albero caduto, ma assolutamente facile da seguire. Ci aspettano 1000m di dislivello, e scopriamo che i primi 800m si guadagnano prima di metà percorso: il sentiero è ripido fin da subito e non dà tregua per riprendere fiato! Questo, unito al fatto che ODIO partire tardi a camminare e che non apprezzo il camminare nei boschi, ha fatto sì che non me lo godessi particolarmente.
Da quota 1500 circa iniziamo a trovare i primi cumuli di neve. è neve vecchia e ammorbidita dal caldo, non servono nè ramponi nè ciaspole.
LA zona comunque è fighissima, in questa stagione non è per niente antropizzata, non ci è passato nessuno, ci sono una marea di impronte di animali e, poco dopo Forcella Bassa ho il piacere di vedere, per la prima volta in vita mia impronte di orso.
Finalmente il bosco si apre poche decine di metri prima della nostra meta: arriviamo al Bajon in 3:45h, c'è ancora un metro e mezzo di neve e lo spettacolo lascia senza parole: le Marmarole fanno da guardia al rifugio, in lontananza si osserva la presenza vigile di sua Maestà l'Antelao, mentre a sud si ammirano gli spalti del toro e le Dolomiti friulane.
Montiamo la Mongar sotto la tettoia di ingresso del rifugio, approfittando del riparo e dei tavoli per cucinare e mangiare.
il giorno dopo la discesa sarà decisamente più rapida: in un paio d'ore siamo di nuovo alla macchina pronti per il ritorno!
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