Si è tenuto a Parigi, presso il Centro fieristico Porte de la Villette, la 3a edizione del Salon de survivalisme.
Link dell'evento https://survival-expo.com/
Sapevo delle edizioni precedenti dalle riviste specializzate ma la mia partecipazione a questo evento è stata puramente casuale, pertanto mi perdonerete la scarna relazione e la scarsa preparazione.
Tra parentesi, mi hanno detto che Canterbury ha fatto una comparsata venerdì all'apertura, beh, oggi c'ero io a chiudere
.
Il tema era accoppiato ad un altro argomento, Il salone dell'autonomia domestica e la sostenibilità ecologica (qualcosa tipo l'off the grid), per cui i temi non sono stati solamente il survival ed il bushcraft in senso stretto, con i loro materiali, ma anche l'autonomia nell'alimentazione, nelle risorse energetiche e nelle attività domestiche (c.d. prepping). Una piccola parte poi è stata riservata all'autodifesa, alla sicurezza ed ai materiali per le forze dell'ordine ed affini.
Gli espositori, come vuole la tradizione francese, erano quasi tutti nazionali, ma qualche brand internazionale era presente.
Tra i nazionali spiccavano Nalaia, Decathlon, Solognac, Forclaz, Akammak, Le Vieux Campeur, e diversi coltellinai artigiani, come Paulo Simoes (Bretagna), LDG Blades, Couteau BK (Nancy), Farol (La Rochelle), Fred Perrin (Cormery), Patrice Perree (Essonne, Paris) e Wildsteer.
Brand internazionali presenti (almeno con i loro rappresentanti europei) erano: Nitecore, 5.11 tactical, Adler 1919 (accette), Doulton (filtaggio acqua), EDCX (paracord), Kupilka (vaselleria e acciarini), Katadyn, Sunslice, Swiza (coltelli), Terrang. Per la coltelleria Gerber, Silka e Morakniv.
Il programma di conferenze era piuttosto nutrito, ma i soggetti intervenuti appartenevano praticamente tutti alla "storia" francese: reduci o reporter francesi in zone di guerra, esperti di ecosostenibilità off-grid di grido, ecologisti, viaggiatori "estremi" o medici in zone remote.
Ho felicemente notato, per quanto riguarda appunto il bushcraft e il campismo in genere che anche i francesi fanno tutto come noi
. E, - udite udite - nonostante l'atavica avversione dei cugini d'oltralpe per gli inglesismi, essi usano con successo in questo campo i termini inglesi!!
Ultima annotazione, poi chiudo e passo alle foto: sono un modesto praticante, ho una minima attività didattica in collaborazione con una scuola italiana e mi piacerebbe iniziare un percorso nelle mie zone, quindi la mia attenzione è stata attirata soprattutto dalle associazioni/scuole presenti (Seals Teams Extreme Academy e Skol Louarn, del simpaticissimo Renan) e dai loro programmi, per prendere spunti e scambiare esperienze. Ho quindi seguito nel corso del pomeriggio nei loro stand le attività programmate per il pubblico, che riguardavano i temi più disparati ma a noi cari (dalla preparazione dello zaino all'accensione del fuoco, passando per i metodi per procacciarsi il cibo fino all'uso corretto delle lame al campo, solo per fare alcuni esempi).
Che cosa mi ha colpito?
Due espositori: il primo Sunslice (https://sunslice-solar.com/), sono due ingegneri che hanno reinventato i pannelli solari portatili, e che sicuramente seguirò per valutare un acquisto, ma mi hanno dato un'ottima impressione con prodotti molto validi, curati nei particolari e con prezzi non esagerati, per il settore ed il secondo, per il coraggio, Swiza (https://www.swiza.com/), la risposta prevedibile alla Victorinox, e che asseriscono di aver "reinventato" il multifunzione swiss army. La battaglia si preannuncia interessante.
Arrivederci alla prossima edizione!
Link dell'evento https://survival-expo.com/
Sapevo delle edizioni precedenti dalle riviste specializzate ma la mia partecipazione a questo evento è stata puramente casuale, pertanto mi perdonerete la scarna relazione e la scarsa preparazione.
Tra parentesi, mi hanno detto che Canterbury ha fatto una comparsata venerdì all'apertura, beh, oggi c'ero io a chiudere

Il tema era accoppiato ad un altro argomento, Il salone dell'autonomia domestica e la sostenibilità ecologica (qualcosa tipo l'off the grid), per cui i temi non sono stati solamente il survival ed il bushcraft in senso stretto, con i loro materiali, ma anche l'autonomia nell'alimentazione, nelle risorse energetiche e nelle attività domestiche (c.d. prepping). Una piccola parte poi è stata riservata all'autodifesa, alla sicurezza ed ai materiali per le forze dell'ordine ed affini.
Gli espositori, come vuole la tradizione francese, erano quasi tutti nazionali, ma qualche brand internazionale era presente.
Tra i nazionali spiccavano Nalaia, Decathlon, Solognac, Forclaz, Akammak, Le Vieux Campeur, e diversi coltellinai artigiani, come Paulo Simoes (Bretagna), LDG Blades, Couteau BK (Nancy), Farol (La Rochelle), Fred Perrin (Cormery), Patrice Perree (Essonne, Paris) e Wildsteer.
Brand internazionali presenti (almeno con i loro rappresentanti europei) erano: Nitecore, 5.11 tactical, Adler 1919 (accette), Doulton (filtaggio acqua), EDCX (paracord), Kupilka (vaselleria e acciarini), Katadyn, Sunslice, Swiza (coltelli), Terrang. Per la coltelleria Gerber, Silka e Morakniv.
Il programma di conferenze era piuttosto nutrito, ma i soggetti intervenuti appartenevano praticamente tutti alla "storia" francese: reduci o reporter francesi in zone di guerra, esperti di ecosostenibilità off-grid di grido, ecologisti, viaggiatori "estremi" o medici in zone remote.
Ho felicemente notato, per quanto riguarda appunto il bushcraft e il campismo in genere che anche i francesi fanno tutto come noi

Ultima annotazione, poi chiudo e passo alle foto: sono un modesto praticante, ho una minima attività didattica in collaborazione con una scuola italiana e mi piacerebbe iniziare un percorso nelle mie zone, quindi la mia attenzione è stata attirata soprattutto dalle associazioni/scuole presenti (Seals Teams Extreme Academy e Skol Louarn, del simpaticissimo Renan) e dai loro programmi, per prendere spunti e scambiare esperienze. Ho quindi seguito nel corso del pomeriggio nei loro stand le attività programmate per il pubblico, che riguardavano i temi più disparati ma a noi cari (dalla preparazione dello zaino all'accensione del fuoco, passando per i metodi per procacciarsi il cibo fino all'uso corretto delle lame al campo, solo per fare alcuni esempi).
Che cosa mi ha colpito?
Due espositori: il primo Sunslice (https://sunslice-solar.com/), sono due ingegneri che hanno reinventato i pannelli solari portatili, e che sicuramente seguirò per valutare un acquisto, ma mi hanno dato un'ottima impressione con prodotti molto validi, curati nei particolari e con prezzi non esagerati, per il settore ed il secondo, per il coraggio, Swiza (https://www.swiza.com/), la risposta prevedibile alla Victorinox, e che asseriscono di aver "reinventato" il multifunzione swiss army. La battaglia si preannuncia interessante.
Arrivederci alla prossima edizione!