Salutarsi in montagna

Giuro che prima di aver inserito questa discussione ho provato con il cerca piu' di una volta ma non ho trovato niente di pertinente.
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Allora..... ma voi in Montagna salutate quando incontrate altri escursionisti? Perche' a me sta' cosa mi puzza un po' di comportamento ipocrita. In citta', cittadina,paesone, a volte non ci cxxgxiamo proprio tranne che nel periodo pre-elettorale e poi in montagna tutti a salameccarsi.... Voi?

La mia opinione? io saluto solo chi mi e' simpatico/a, altrimenti tiro dritto, anzi aumento l'andatura per superarli e arrivederci.
 
F

Fulvio Setti

Guest
Saluto TUTTI, capìta che la maggior parte risponde felicemente, un piiiccolo numero risponde un pò 'a fatica' un numero così esiguo che non riesco a quantificare NON risponde .... boh, liberissimi di fare ciò che vogliono, SECONDO ME .... = mi vanno bene tutte e tre le condizioni, NON ci penso se non nei pochi minuti successivi, NON ne discuto con i miei 'compari' di gita e, incredibbbbile : ci dormo di notte !!!! :):):):):) (ma questo faccio IO neh, magari altri la vedono diversamente ... e rispetto TUTTI gli altri punti di vista !!!!!!!!!! :si::si::si::si:)
 
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Strano che non ci fosse una discussione del genere nel forum!

Comunque io saluto per cortesia e se c'è da fare una chiacchera (anche per riposarsi un po') io sono sempre pronto! Ti parlo di tanto tempo fa, ma fermandoci a parlare io ed i miei compagni di escursione abbiamo scoperto cose interessanti e luoghi che non conoscevamo.
 
io credo sia cosa da farsi con un po' di buonsenso... Mi spiego meglio...

Se sto percorrendo un sentiero incontrando manipoli di persone che sembra di essere la domenica pomeriggio nella via principale di un paese (per quanto piccolo) tiro dritto... Se siamo pochi umani affascinati da ciò che ci circonda saluto volentieri ^_^
 
Credo che la discriminante tra il salutarsi o no è condizionata dal numero degli incontri e dal contesto in cui ci si muove, quindi non è una questione legata alla sola montagna. Provo a spiegarmi meglio: a me capita che se percorro le viuzze di un paese saluto o vengo salutato da chi incontro mentre ovviamente non saluto né vengo salutato su un marciapiede di una città. Idem se passeggio su una spiaggia, se poco frequentata saluto chi incontro in uno stabilimento balneare no; ancora se entro in un piccolo locale saluto a voce alta tutti gli avventori se entro in un fast food no. In montagna è la stessa cosa, su un sentiero saluti chi incontri e condivide con te il piacere e la fatica del luogo, su una mulattiera per l'area pic nic con decine di persone e motivazioni diverse, quindi poca condivisione, il saluto perde significato. Resta sempre il fatto che salutare è cortesia, rispondere è dovere.
 
S

Speleoalp

Guest
ahah, io non lo faccio per ipocrisia.
Semplicemente la gente in città non mi piace, atteggiamenti, interessi diversi e "soprattutto" visioni della vita e della società agli opposti.
Non che in montagna sia diverso, ma mi fanno un'altra impressione... alcuni, ma devo anche dire ce per evitare queste situazioni evito appunto anche le capanne, rifugi, campeggi, ecc.....


Però devo anche dire che per educazione saluto chiunque incrocio con lo sguardo per più di 2 secondo, me lo hanno anche insegnato e imposto a militare, ahahah

Poi a dire il vero evito ogni luogo frequentato e se lo devo fare ho tutti dei miei sistemi per evitare più che posso la vicinanza con altre persone.

Di sicuro però non mi sento obbligato a "civilizzare" anche solo con un saluto, con persone che a naso non "stimo", questo lo troverei ipocrita e comunque senza senso.
 
Io saluto sempre.
Il problema e' che cambiando sovente stati mi confondo su che saluto bisogna utilizzare, allora faccio un cenno con la testa, o saluto in lingue sbagliate.
Per me il saluto e' molto problematico in salita. Son li' ad ansimare e sbanfare, piu' che un saluto vengono fuori versi strani. Cose del tipo: "Buongiornuff", "Halofff!" o "Bonjourafff!!!!!".
Lo sbanfo aumenta con l'aumentare del peso del fardello.
Senza contare i buongiorni detti di sera e viceversa.
 
In mare e' utile per un fatto di sicurezza: Se tu mi saluti, io so' che mi stai guardando fino a quando non ti saluto io e quindi se ti devo dare dei segnali di aiuto so' che mi vedi. In montagna piu' e' isolato piu' saluto, anche per prendere informazioni da chi viene dove vado.
 
In montagna si saluta sempre e tutti.
Me l'hanno insegnato da piccolo ed è una di quelle regole a cui non si può rinunciare.
Chiaro che se vedi l'escursionista della domenica che viene in montagna pensando di essere in città e non per passione, il saluto risulta difficile...
 
beh, dove vado io di solito non incontro nessuno, quindi...:)

Però scherzi a parte si, saluto, e devo dire che mi piace, come consuetudine, questo perché la vedo come un modo per "riconoscersi", almeno quando ero piccolo era così, andare in montagna e incontrare qualcuno mi faceva sentire come parte di qualcosa di "diverso" e speciale, oltretutto in ambiente naturale c'è o ci sarebbe la consuetudine di aiutare chi è in difficoltà, e nel caso di essere aiutato, per questo ci si saluta negli ambienti "difficili", è una sorta di riconoscimento che si è tutti sulla stessa barca, una sorta di solidarietà preventiva...però ultimamente...e se ne è già parlato in altro post, le cose sono un po cambiate...ora spesso non mi riconosco in chi incontro, schiamazzi, cartace, il rispetto per l'ambiente che li ospita per certe persone non è certo una priorità, anzi è vissuto come un luogo in cui come in città tutto è dovuto...quei personaggi li no, non li saluto, in quel caso si sarebbe ipocrisia....
 
S

Speleoalp

Guest
Ovviamente parte tutto anche dal carattere personale a da come valutiamo le persone... per esempio se si parla dell'escursionista della domenica ma semplice e umile non mi fà nulla... sicuramente mi fà peggio "un'appassionato" che ti corre accanto su un sentiero stretto e magari esposto perché deve cercare performance... che in montagna per me è il peggio. Quindi non mi verrebbe da salutarlo per piacere, ma al massimo solo per educazione. Ma questo discorso può essere vissuto in maniera inversa....

Secondo me in ogni caso dipende tutto dall'impressione che ci fanno le persone, ovviamente poi legate ai nostri caratteri e modi di vedere...
 
Ovviamente parte tutto anche dal carattere personale a da come valutiamo le persone... per esempio se si parla dell'escursionista della domenica ma semplice e umile non mi fà nulla... sicuramente mi fà peggio "un'appassionato" che ti corre accanto su un sentiero stretto e magari esposto perché deve cercare performance... che in montagna per me è il peggio. Quindi non mi verrebbe da salutarlo per piacere, ma al massimo solo per educazione. Ma questo discorso può essere vissuto in maniera inversa....

Secondo me in ogni caso dipende tutto dall'impressione che ci fanno le persone, ovviamente poi legate ai nostri caratteri e modi di vedere...

Si, probabilmente alla fine è così, tanto nella maggior parte dei casi ci si "annusa" subiro, fra simili...riguardo ai trail runners, a parte che non li capisco, salutarli sarebbe difficile, il tempo che ti accorgi che stanno passando (se non ti fischiano giù dal sentiero) e sono già trecento mt distanti :)
 
Credo che la discriminante tra il salutarsi o no è condizionata dal numero degli incontri e dal contesto in cui ci si muove, quindi non è una questione legata alla sola montagna. Provo a spiegarmi meglio: a me capita che se percorro le viuzze di un paese saluto o vengo salutato da chi incontro mentre ovviamente non saluto né vengo salutato su un marciapiede di una città. Idem se passeggio su una spiaggia, se poco frequentata saluto chi incontro in uno stabilimento balneare no; ancora se entro in un piccolo locale saluto a voce alta tutti gli avventori se entro in un fast food no. In montagna è la stessa cosa, su un sentiero saluti chi incontri e condivide con te il piacere e la fatica del luogo, su una mulattiera per l'area pic nic con decine di persone e motivazioni diverse, quindi poca condivisione, il saluto perde significato. Resta sempre il fatto che salutare è cortesia, rispondere è dovere.

Se sto percorrendo un sentiero incontrando manipoli di persone che sembra di essere la domenica pomeriggio nella via principale di un paese (per quanto piccolo) tiro dritto... Se siamo pochi umani affascinati da ciò che ci circonda saluto volentieri ^_^

Replico e mi permetto di utilizzare due post che,a mio parere, aggiungono concetti che ben delineano i cardini del 3d. Dipende dal numero,indole e dal contesto. Infatti la domenica su certi sentieri se saluti tutti si somiglia piu' al "Berto del villaggio" che ad un escursionista educato e socievole.

Non sono daccordo con mdsjack:
In montagna si saluta sempre e tutti.
 
Fin dagli anni '60 papà mi insegnò che in montagna ci si rivolge un breve cenno di saluto.
Niente di impegnativo: un banale ciao va benissimo.
Serve a capire se la persona che abbiamo davanti è in difficoltà o meno. Se poi scatta la scintilla della simpatia e c'è tempo di possono fare 2 chiacchiere. Ma non è un impegno. E comunque se siamo su un sentiero facile e molto frequentato diventa più un fastidio che non una necessità.
 
In montagna si saluta sempre e tutti.
Me l'hanno insegnato da piccolo ed è una di quelle regole a cui non si può rinunciare.
Chiaro che se vedi l'escursionista della domenica che viene in montagna pensando di essere in città e non per passione, il saluto risulta difficile...
hai espresso il pensiero mio...sono proprio questi escursionisti sporadici i primi a non salutare, ma li sento a pelle e ovviamente ricambio con la stessa moneta
 
Pensavo giusto qualche giorno fa a sta cosa e sul come comportarsi in funzione del posto. Dunque, premesso che un saluto costa poco e non lo si nega neanche ad un cane, per me vale all'incirca quanto segue, dalla mia formazione informatica ... finisco per implementarci un'algoritmo ! :) ;) :p
La quantità, qualità e "calore" dei saluti è inversamente proporzionale al numero di persone che incontro lungo un determinato itinerario. Ancora, saluto e mi intrattengo più volentieri con gruppi piccoli o singoli piuttosto che con gruppi numerosi. E poi la cosa varia anche dal fatto se sono in ambito locale o in trasferta medio lunga, ovvero se ho più o meno bisogno di informazione sulle condizioni e sul percorso ... riconosco che in tutta la faccenda forse ci entra che un filino di opportunismo. Se le persone sono centinaia come si incontra quasi sempre sui tremila/quattromila classici del nord-ovest durante il periodo estivo, il saluto diventa un optional e va un po' in base alla necessità e/o alla simpatia. Durante la prima salita solitaria al Gran Paradiso in giornata (2100 m dislivello) ero ancora dell'idea di salutare tutti, ma la tirata finale dove incrociavo "il mondo" che scendeva mentre io arrancavo racimolando le ultime forse in salita, mi fece capire che "cotanta coerenza" poteva essere un problema ... quindi dal lunghissimo "Ciauuu", passai al più breve "Olà" al brevissimo "Hi" fino a limitarmi ad alzare tenuamente il braccio libero dalla picca negli ultimissimi 100 metri di salita ... :p giungendo così ad un sistema "energy saving decrementale" :)

Altra questione un po' collaterale al saluto: Ci si dà del "tu" o del "lei" ?
Ecco la risposta lungo un sentiero per il Monte Capio dalla Val Sesia (VC) ;) :

1111_in_su.jpg


g
 
Ultima modifica:
Il mio modesto parere è che se,ad esempio, ti fai il giro delle Tre Cime del Lavaredo, in un qualsiasi giorno, c'è una tale quantità di gente che salutare diventa un impegno non indifferente, eppure anche in quelle situazioni capita di incrociare qualcuno a cui il saluto va in automatico. Non so come spiegarmi è come se, in montagna, la percezione e l'empatia aumenti molto, quindi capita di incrociare lo sguardo per più di 2 secondi con qualcuno,come dice Speleoalp, e questo non avviene per caso secondo me.
Il discorso cambia se si va in posti poco battuti, ad esempio una qualsiasi valle dove non ci sono cabinovie o strade carrabili, li si saluta tutti anche i corridori che purtroppo per loro, sia che vengano per sorpassarmi o mi incrociano sono obbligati a farsi notare da me che ingombro il sentiero, e modestamente io lo ingombro avendo una stazza notevole (piccolo video per rendere l'idea di un corridore che non si fa notare da me
), comunque sono d'accordo con Cordy il saluto serve proprio per valutare se si è in difficoltà o meno.
A me salutano tutti,sarà forse che mi considerano in difficoltà? Io ricambio volentieri.
Avvengono poi anche delle circostanze particolari per cui,essendo il mio modo di camminare differente dalla maggior parte di quelli che incontro, si creano curiosità e molte volte grandi chiacchierate arrivati a destinazione.
Quello che noto, e su questo do pienamente ragione a Speleoalp, è che molti sono alla ricerca della prestazione o almeno al rispetto dei tempi di percorrenza. Vedere arrivare dopo appena 5 o 10 minuti,dipende dalla distanza della destinazione, quel buffo e grosso cargo e fonte per loro di curiosità e domande, scoprire che ho una gamba con più punti del Bayern a fine campionato li deprime:rofl:,allora offro grappette e poi si riscende al paese tutti al mio passo cantando Dem land Tirol die treue:woot:
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