Sapone ecologico che non lasci tracce nell'ambiente

seguo. personalmente penso che, se vuoi qualcosa adatto a tutto, l'ideale sia sapone per piatti, specie se concentrato. sgrassa bene, non puo' essere troppo invasivo, rimuove gli odori fastidiosi e costa pochissimo. se ne trovano con una composizione poco dannosa.

in macchina ho del sapone da piatti, non concentrato pero', spesso lo uso per lavarmi le mani sotto una fontanella vicino a dove vado a pescare di solito.
 
come detto sopra di me, anche io porto sempre il classico "svelto" per lavare sia mani che stoviglie, una piccola boccetta per più usi.
a volte mi porto anche un tocco di marsiglia in un sacchetto di plastica per lavare viso, ascelle e piedi ma di solito solo in estate :rofl:
 
Con la cenere ci fai la lisciva, ma ho notato che certe "manine delicate" non apprezzano ;)
Io la adoro, anche perché te la vai semplicemente anche in natura. Ovviamente ci vuole un pizzico di lavoro,... Ma dove stà il bello ad essere solo consumatori e basta? ;)
 
la cenere non è all'altezza del sapone.
I saponi derivano tutti da grassi (vegetali o animali), dopo il processo di saponificazione (ad esempio con soda caustica) sono tutti uguali, l'origine è indistinguibile.
E inquinano tutti.
curiosità:
una delle prime saponette per uso cutaneo (con ph neutro o leggermente acido, adeguato alla cute, a differenza dei saponi da bucato, nati molto prima) era fatto per metà con grasso (olio) di palma, e metà di oliva, e così lo chiamarono Palmolive!
 
Non saranno all'altezza ma bastano ed avanzano,... difatti é stata usata per tantissimo tempo per diverse generazioni ;)

D'altra parte sono due mondi separati,... naturale e non naturale e cambiano ovviamente le dinamiche, le forze, ecc... Ma se si vuole naturale, é naturale.

Poi chiaramente il nocciolo di tutto quanto é sempre l'aspettativa persona, la consapevolezza personale, ecc...
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NB: la lisciva si può aromatizzare con Timo, Abete ed altre erbe che si trovano in natura,...
 
E inquinano tutti.
https://www.decathlon.it/p/sapone-biologico-multiuso-per-il-campeggio/_/R-p-X8598405?mc=8598405
Ho buttato dei soldi? Io capisco che è biodegradabile al 96% e mi ci trovo bene, non solo ma posso portarne quanto me ne serve nei soliti flaconcini... Certo costa una fucilata...
una delle prime saponette per uso cutaneo (con ph neutro o leggermente acido, adeguato alla cute, a differenza dei saponi da bucato, nati molto prima) era fatto per metà con grasso (olio) di palma, e metà di oliva, e così lo chiamarono Palmolive!
Ma dai? Curioso!!! :si:
 

Avventurosamente guadagna dagli acquisti idonei dei prodotti linkati.

l'ho scoperto leggendo l'ultimo libro del grande Dario Bressanini, "La scienza delle pulizie".

Chiariamoci sul concetto di biodegradabile e/o inquinante:
i sacchetti in materbi, biodegradabili al 100%, se li porto in montagna e li butto nel ruscello sto inquinando.
Anche un detergente biodegradabile al 100% inquina, fino a che non si è totalmente degradato.
Tutti i detergenti prevedono un passaggio in fogna e depuratore.
Poi è ovvio che contano le percentuali nella soluzione.
 
l'ho scoperto leggendo l'ultimo libro del grande Dario Bressanini, "La scienza delle pulizie".

Chiariamoci sul concetto di biodegradabile e/o inquinante:
i sacchetti in materbi, biodegradabili al 100%, se li porto in montagna e li butto nel ruscello sto inquinando.
Anche un detergente biodegradabile al 100% inquina, fino a che non si è totalmente degradato.
Tutti i detergenti prevedono un passaggio in fogna e depuratore.
Poi è ovvio che contano le percentuali nella soluzione.
D’accordo, se consideriamo inquinante qualcosa che non dovrebbe esserci ok, ma se una cosa che sciolgo nell’acqua si biodegrada in fretta e scompare senza arrecare danno non vedo il problema…

Anche quando facciamo la cacca in giro per i monti stiamo “inquinando” ma è molto diverso dal lanciare una lattina vuota in un campo a mio avviso…
 
Le deiezioni umane senz' altro turbano l'ambiente naturale, dove diverse specie usano marcatori olfattivi del territorio.

Sulla distinzione tra biodegradabile e "non inquinante" non si può non essere d' accordo, non si può tuttavia usare un esempio come quello del mater-b (ma anche bucce di banana o d' arancia permangono a lungo prima di sparire) per mettere dei paletti troppo rigidi.

A mio avviso, parlando di saponi, occorrerebbe approfondire il contesto. Un conto è stare in prossimità di un fontanile - quindi in una zona antropizzata, già ammorbata dalle deiezioni degli animali da allevamento - altro è spargere acqua saponata in boschi e radure semplicemente perché ci si è accampati lì.

Con riferimento ai primo post dove si parla di sapone Marsiglia vorrei aggiungere che con la denominazione commerciale "marsiglia" si vendono saponi che di naturale hanno ben poco, basta fare una verifica sulla composizione per confermarlo. Il "vero" marsiglia non è che non si trovi non è comunque profumato né troppo gradevole sulla pelle.
 
Il sapone del Decathlon l'ho preso anche io ma costa veramente tanto e non capisco perché, a fronte di tanti prodotti con un ottimo rapporto qualità prezzo che vendono, a voler pensare male sanno che è un acquisto di nicchia di clienti motivati che pur di non inquinare spendono qualche euro in più.
Il pregio è che lo usi per tutto, dallo sciampo alla gavetta.
Comunque da qualche tempo, non trovando il vero sapone di Marsiglia, ho cominciato a fare il sapone in casa sia con l'olio vergine di oliva che riciclando gli oli di cucina usati.
Mi sembra di usare sempre lo stesso procedimento ma ogni volta riesco a produrre saponette con caratteristiche diverse o_O ovviamente non profuma ma non puzza neanche e non è aggressivo per la pelle.
Sono l'unico che lo usa in famiglia :D per tutto, mani, doccia ed anche schiumandolo col pennello per la barba.
 
il sapone che si degrada talmente velocemente da non creare danni non esiste, o almeno non è in commercio.
Nel caso dovrebbe essere in bustine sigillate monodose, perchè l'umidità ambientale lo farebbe già degradare.
Tornando al problema ambientale, faccio un esempio pratico:
mi lavo nel ruscello (o in lavatoio che poi scarica nel ruscello) con sapone biodegradabile al 100% o quasi,
l'acqua saponata scende a valle e rallenta in un ansa o stagno dove ci sono uova di pesce o anfibio, avannotti o girini,
sto creando un danno ambientale (piccolo, ovviamente) perchè rischio di ucciderli, o compromettere le uova,
poi dopo poche ore si diluirà moltissimo, dopo pochi mesi degraderà totalmente, ma nella prima ora il danno c'è.

Quindi:
ok sapone (più biodegradabile possibile, e con la massima moderazione) se siamo certi che vi è subito un'abbondante diluizione (quindi controllare come prosegue il ruscello).
ok alla cenere se vi sapete accontentare e adattare.
no assoluto al sapone, ma anche alla cenere, in acque ferme.
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Comunque da qualche tempo, non trovando il vero sapone di Marsiglia, ho cominciato a fare il sapone in casa sia con l'olio vergine di oliva che riciclando gli oli di cucina usati.
Mi sembra di usare sempre lo stesso procedimento ma ogni volta riesco a produrre saponette con caratteristiche diverse o_O ovviamente non profuma ma non puzza neanche e non è aggressivo per la pelle.
Sono l'unico che lo usa in famiglia :D per tutto, mani, doccia ed anche schiumandolo col pennello per la barba.
allora devi assolutamente leggere il libro di Bressanini!
 

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