Personalmente sarei anche un tipo "techie", che vorrebbe avere uno zaino diverso ad ogni uscita, in funzione delle necessità. Ma "tengo famiglia" da mantenere e quindi ho UNO zaino.
Essendo un quasi sessantenne, ne ho consumati diversi, ma alla fine ne ho sempre avuto uno solo alla volta. Il mio criterio di scelta è sempre stato: comodo da portare una volta pieno di roba pesante (un amico li va a provare con i pesi da sub…). Quindi: della tua misura giusta, adatto a forma e dimensioni della tua schiena. Ed ognuno di noi è diverso. Si, si possono regolare, ma tutto sommato pochino.
Che stia ben fermo una volta fissato con tutte le cinghie (no a zaini senza cintura ventrale, insomma).
Il litraggio è giusto, ti è già stato indicato: 32-42 litri è una misura intermedia, che con qualche sacrificio consente uno o più giorni in autonomia. Sotto… beh, meglio uno grosso un po' vuoto. Sopra, mah… poi le spalle sono quelle che sono. Dai 45 in su, secondo me, sono zaini da aereo + mezzi pubblici, più che da escursione a piedi.
Accessori: si apre un mondo! Personalmente sono tradizionalista. Quindi, attacchi per fissare all'esterno con cinghie ed elastici la roba che dentro è meglio che non stia (giacche bagnate, ciaspole, ecc.). Tasche, un accessorio in via d'estinzione, ma secondo me una formidabile comodità, perché giro con un mare di piccoli aggeggi che in uno zaino strapieno finiscono regolarmente sul fondo, facendomi bestemmiare per trovarli.
Per finire, imbottiture: per me sono più comode (per me!) e durevoli quelle un po' sul duro.
Ed essendo un tipo linfatico, che suda copiosamente, preferisco gli schienali aerati e tenuti a distanza dallo zaino vero e proprio. Ma anche qui è largamente soggettivo, direi. Mia moglie è freddolosa e preferisce uno zaino addosso, che le tiene al caldo la schiena. Come farà...