Scaldamani: meglio a carbone o a benzina?

Sono tutti a benzina, Derrick, e comunque, se comperi amazon non e` come comperare eBay? Comperare dal sito UK e` semplice e sicuro, ed e` anche abbastanza veloce, oltre ai peacock ne ho un paio piu` piccoli di un'altra marca, ma non sono cosi` efficienti
 
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Derrick

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Ho comprato quello con la farfalla, perché lo spediva Amazon.

Non è la stessa cosa Amazon e eBay anzi sono molto diversi, su eBay hai da fare ogni volta con un venditore diverso e paghi le spese di spedizione.
Con Amazon il venditore è uno, e ci mette la faccia (Amazon, io compro solo cose spedite da Amazon), la spedizione è unica e tipicamente è gratuita (sopra i 19 Euro).
Inoltre è possibile acquistare diversi articoli e vederseli recapitare in un'unica spedizioen (non è stato questo il caso di questo acquisto).

E' appena arrivato.
Il foglietto annesso insiste che va caricato col butano. Il butano è in realtà un gas di petrolio liquefatto, cioè è un liquido, anche se gassifica facilmente. Le ricariche degli accendini sono di butano e sono liquide.

Dal momento che sembra in tutto e per tutto la copia di un Peacock (salvo la farfalla invece del pavone) ci ho messo la "benzina" per accendini. Il foglio di istruzioni dice di usare butano per accendini ma mostra chiaramente la tipica lattina stretta e alta di "similbenzina" per accendini. L'attrezzo si accende, fa un gran bel calore, ma tende a spegnersi, forse perché è nuovo oppure io sono nuovo al suo uso.

Cosa MOLTO più seccante, sento la puzza del carburante. Potrebbe essere un difetto dell'oggetto, mi pare che le due metà del "serbatoio" non siano ben accoppiate o ben incollate. In pratica un oggetto MOLTO scadente se è così.

La "stoffa" del catalizzatore è pochissima. Magari il ricambio costa poco, ma dura pure poco.

Non ho preso lo Zippo perché non era spedito da Amazon.

Non ho preso il Peacock perché andava preso separatamente da internet.

Però mi sa che ho preso una fregatura.

La domanda è: ma voi la sentite la "puzzetta" di carburante durante l'uso? Premetto che ho l'odorato MOLTO sensibile (forse perché mi mancano due coppie di turbinati su tre).

Naturalmente potrei mandarlo indietro ma sarebbero altre giornate passate a casa ad aspettare corrieri, ne ho abbastanza.

Mi sa che domani opero una "sigillatura" con attack o qualcosa di simile e vedo se si sente ancora la puzza.
 
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Nooo Attack nooo, a meno che non debba essere un incollaggio definitivo. Poi perchè parli di due parti del serbatoio? tutti i miei sono composti da tre pezzi, escludendo il cotone di riempimento ed il sacchettino sono nell'ordine serbatoio, una sorta di bottiglietta riempita di cotone, bruciatore catalitico al platino e "coperchio".

Odore, sì un vago sentore di benzina avio/carburante zippo lo sento quando lo uso,

Premesso che non ne traggo alcun tipo di vantaggio, per me il più efficiente rimane Peacock, di cui ho anche un modello vecchissimo, più i dieci anni, ha ancora la cordina di accensione che si usava una volta. oggi non la usano più. Ne ho penso 4 o 5 di scaldini, ma quello li batte tutti. 4 o 5 perche quando stai fermo una giornata in posta 1 non basta.
 
ops pardon ho inviato troppo presto :lol: mi spiego, se fà un casino di freddo, cosa che quest'anno, per ora, hanno solo gli amici Crafter e Vinman, uno me lo metto sullo stomaco, e poi ne metto uno per parte nelle tasche della giacca, che evita di avere una mano fredda ed una calda.

Mi rimane solo il problema dei piedi, ma risolverò anche quello. Ma non con gli scaldini.
 
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Derrick

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L'attrezzo ha tre pezzi: coperchio traforato, catalizzatore con "stoppino", e serbatoio.

La parte che potrebbe avere la "perdita" è la parte inferiore, cioè il serbatoio.

Il serbatoio è composto da due pezzi di metallo che sembrano fissati per interferenza (o forse saranno saldati o incollati).
Tra i due pezzi si notano delle piccolissime fenditure, non combaciano esattamente. Le linea di giunzione presenta dei pezzi in cui si vede che i due bordi non si toccano.
Immaginavo che la puzzetta potesse uscire da lì e questo ridurrebbe pure l'autonomia visto che evapora benzina.

Darei una "sigillatina" a questa giunzione giusto per essere sicuro che non ci siano perdite.

Noto che il calore è veramente tanto da fare "la differenza" se uno preme con la mano l'oggetto contro il corpo. Ad es. in questo momento (c'ho il giocherello nuovo e mi ci diverto ;) ) ce l'ho sulla tasca della camicia. Di tanto in tanto mi passo la mano sul cuore premendolo un po'. Tutto il sangue passa per il cuore... in effetti non ho la minima sensazione di freddo ai piedi si sente l'effetto. Avendo un solo scaldino la regione del cuore mi sembra un ottimo posto dove tenerlo.

Ho comprato anche il Gelert a carbonella con relativi carboncini, deve ancora arrivarmi.

Considero gli scaldini in generale una cosa assolutamente fantastica, peccato averli scoperti a quasi cinquant'anni! Mi ricordo situazioni in cui sarebbero stati estremamente utili.

Ora per me si tratta di capire se riesco ad eliminare la puzza di petrolio (ma pare che anche quelli a carboncini facciano la loro puzza, ma la puzza di petrolio è sicuramente peggiore, sembra solvente di vernice) e quale delle due tecnologie portarmi dietro in montagna.

Forse entrambe!

Domanda per entrambi:
ve lo portate dietro "carico" oppure vi portate dietro la lattina e lo riempite al momento di usarlo?

Nel primo caso si ha un oggetto in meno da portarsi dietro, ma se non si usa l'oggetto per qualche giorno, uno come fa a sapere quanta benzina è evaporata? Le istruzioni dicono di non sovraccaricarlo. A furia di rabboccare "ad occhio" ho paura di sovraccaricarlo, succede qualcosa di brutto?
 
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Derrick

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ops pardon ho inviato troppo presto :lol: mi spiego, se fà un casino di freddo, cosa che quest'anno, per ora, hanno solo gli amici Crafter e Vinman, uno me lo metto sullo stomaco, e poi ne metto uno per parte nelle tasche della giacca, che evita di avere una mano fredda ed una calda.

Mi rimane solo il problema dei piedi, ma risolverò anche quello. Ma non con gli scaldini.

Quello sullo stomaco come lo tieni in posizione, hai una tasca ventrale? Oppure lo appendi da qualche parte? (ad es. un sacchettino con cui appenderlo ad un bottone della camicia potrebbe essere una soluzione).
Anch'io pensavo allo stomaco, soprattutto guidando, ma per camminare mi servirebbe qualcosa che lo tenga su.

Per quanto riguarda i piedi, credo che l'ideale siano gli scaldini chimici usa-e-getta: sono molto sottili, una sorta di cerottone, durano molte ore, credo almeno 8, costano circa 90 centesimi l'uno. Il mio "spacciatore" ha solo questo tipo. Per il freddo "bestiale" sono i più indicati perché ne puoi attivare diversi e poi essendo sottili li puoi infilare nel guanto o nel calzino.

Non li ho presi perché ho una grossa avversione per tutto ciò che è usa-e-getta e poi penso che alla lunga siano costosi. Ma per stare ore fermo al freddo penso siano molto validi.
 
dovresti ricaricarlo a freddo/spento, perchè il burner è incandescente, ma se nel mio giant Peacock ci butto dentro un po' più di carburante (un paio di misurini al posto di uno) lo scaldino scalda fino a 18 ore.

Se il serbatoio presenta delle giunzioni allora sigilla pure, ma eviterei comunque l'Attack.

Anche con il scchetto di velluto, io non lo tengo troppo a contatto della/vicino alla pelle, io addirittura lo tengo sopra il maglione. Normalmente mi rimane tra maglione e giacca me se serve uso un collare di quello per tenere il badge al collo. disperse meglio il calore in modalità più progressiva.

L'odore per me viene dalla combustione della benzina vaporizzata.

scaldini chimici mi schifano un po' anche a me, prima voglio testare delle solette di feltro/loden grezzo.
 
Io ce l'ho da anni, ma a dire il vero non l'ho mai trovato particolarmente utile durante l'escursionismo o in generale quando pratico attività in movimento.
 
Ma io sto fermo, o quasi con qualunque tempo/temperatura, in attesa che il cinghiale si presenti, ma se uno se lo caccia dentro ad un sacco a pelo aiuta, aiuta un casino
 
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Derrick

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L'uso che ne voglio fare è più che altro:
- giornate di freddo intenso in discesa, la sera o la notte;
- presidio d'emergenza in caso di bivacco non previsto;
- calore supplementare "risolviproblemi" in caso di pernotto in rifugio più freddo del previsto;
- calore durante la guida in auto (ho il riscaldamento rotto e comunque la notte tardi tengo il finestrino un po' aperto per rimanere sveglio, quindi scaldino sotto la giacca e finestrino aperto "sinnò me moro").

Arrivato oggi scaldamani a carboncini Relags.
Rifinito in modo carino, sacca di vellutino dello stesso tessuto del rivestimento dello scaldino;
Le confezioni di carboncini sono rivestite d'alluminio singolarmente;
Il tutto viene consegnato in pratica busta con zip-lock a tenuta d'umidità;
Si precisa però nelle istruzioni che NON è adatto per usarlo di notte dentro al sacco a pelo.

Nel complesso sono contento di avere preso sia quello a benzina che quello a carboncini. Se fa molto freddo li accendo entrambi; se ci devo dormire uso solo quello a benzina bianca.

Lo scaldino Relags non presenta indicazione del paese di fabbricazione. Questo mi pare sia illegale, in Italia tutti i beni non italiani che io sappia devono portare la dicitura del paese dove sono costruiti.

Lo scaldino a benzina bianca parimenti non presenta indicazioni del paese di provenienza. Riporta però la dicitura "Manufactured by Yidong" e ci sono ideogrammi (cinese molto probabilmente). E' identico in tutto e per tutto a quello del catalogo Relags.

Appena trovo catalizzatori di scorta faccio un esperimento mandandolo a olio di paraffina aromatizzato alla citronella (meglio profumare di citronella che puzzare di solvente).
 
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Derrick

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Ho pure ordinato uno scaldino chimico ricaricabile, di quelli che durano 30 minuti a piena temperatura (54 °C) e possono essere ripristinati con acqua bollente.

Anche se dura poco, la cosa interessante è che la sacca non raggiunge mai temperature superiori a 54 °C e la produzione di calore può essere rallentata e prolungata semplicemente avvolgendo la sacca in un po' di stoffa (come si fa con gli altri scaldini). Per citare il manuale: "molecules that were not required to heat the pad to its maximum temperature will remain liquid, and crystallise as required, to maintain the maximum temperature". In pratica si tratta di un processo che si autoregola.

Andrà nel cassetto portaoggetti dell'auto per essere sempre pronto in caso di freddo intenso. Non richiede fiamma, non ti devi portare il combustibile, si mantiene indefinitamente, è sempre pronto all'uso.
 
Ora sei al completo :) Ti mancano solo quelli usa e getta :)

Un paragone tra i vari tipi adesso è d'obbligo :D

Ho pure ordinato uno scaldino chimico ricaricabile, di quelli che durano 30 minuti a piena temperatura (54 °C) e possono essere ripristinati con acqua bollente.
Questi scaldini funzionano con una soluzione sovrasatura di acetato di sodio in acqua. Quando subisce delle forti vibrazioni (mediante la placchetta di metallo che sta dentro lo scaldino) si innesca la cristallizzazione del composto e si sviluppa calore.
Una soluzione sovrasatura di acetato di sodio si può ottenere facilmente con l'aceto e il bicarbonato di sodio... volendo te li puoi anche costruire da solo questi scaldini e della dimensione che vuoi :) Ecco come: Come Realizzare del Ghiaccio Caldo - wikiHow
 
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Derrick

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Ho provato oggi lo scaldino di acetato di sodio e quello a carboncino.

Quello ad acetato di sodio emana un calore piacevole, mai eccessivo, mai "problematico". Mi sono scordato di prendere nota dell'ora e non so dire quanto sia durato il calore, riproverò.

Il ripristino è avvenuto senza problemi. Va messo un telo sul fondo della pentola. In pochi minuti il liquido era ritornato allo stato liquido.

Giusto stasera ho provato quello Gelert a carboncini. Mi è sembrato molto lento nell'avvio, per i primi 10 minuti non si avvertiva proprio nulla.
Non "scivola" nella tasca perché il tessuto in vellutino tende a impigliarsi nella tasca della mia camicia. Ho fatto fatica a infilarlo a forza dentro.

Dopo un po' il calore ha cominciato a farsi piacevolmente notare, poi sempre di più, poi sempre di più, finché è diventato un problema.
Nel cercare di estrarre lo scaldamani dalla tasca mi sono reso conto che era veramente caldo in un modo assurdo. Se mi fossi addormentato con questo coso addosso mi sarei svegliato urlando.

Ho faticato, e mi sono scottato, per estrarre l'oggetto dalla tasca della camicia. L'ho posato sul tavolo, l'ho aperto per fermare la combustione del carboncino (spezzandolo) e ho visto che la fiamma aveva viaggiato lungo il fianco del carboncino.

Ho cercato di spegnerlo immergendolo in acqua (si può fare, in teoria, salvo poi aspettare che si asciughi con cura prima di riutilizzarlo) ma in realtà era completamente polverizzato, ho cercato di sollevarlo e metterlo in acqua e si è completamente sbriciolato al contatto con l'acqua.

In pratica stava andando al decuplo della "potenza".

Chiaramente è stato un mio errore nell'accenderlo ma vista la fatica che si fa con il catalizzatore di quello a benzina bianca gli ho "dato giù" con l'accendino ad una estremità. Quando l'ho riposto nell'astuccio sembrava appena appena acceso.

Sospetto e temo che un oggetto così non funzioni in posizione verticale oppure, molto più semplicemente, che nell'infilarlo si debba obbligatoriamente tenere il lato acceso verso l'alto, altrimenti la combustione sale lungo la barretta e ti ritrovi con un oggetto di tortura.

Per quanto riguarda gli odori, quello a carboncino emana una puzzetta di pipa fredda, ma quello a petrolio bianco, anche dopo sigillatura di prova con nastro maschera, continua a puzzare per cui deduco che sia proprio il "fumo di combustione" a puzzare. La perfezione non esiste.
 
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Derrick

Guest
Il paragone non è ancora completo ma forse si può dedurre questo:

Acetato di sodio: ovvio limite della scarsa durata, ovvio vantaggio della semplicità d'uso. Ideale da tenere pronto in auto sempre che le vibrazioni e le buche non lo facciano avviare per conto suo, vedrò.

Petrolio bianco: ha lo svantaggio di dover portare il combustibile a parte, oppure di doverlo tenere riempito ma in contenitore a tenuta stagna per evitare l'evaporazione.
Calore mai "problematico", avvio piuttosto rapido anche se un po' problematico (bisogna insistere finché non si è sicuri che la combustione è partita vedendo un bagliore arancione sul catalizzatore). Il problema peggiore mi pare la puzza.
Forse è possibile usare combustibili alternativi (olio di paraffina alla citronella?) ma non ho fatto prove.

Il difetto teorico di non poter essere arrestato a metà funzionamento si supera aprendolo e staccando il catalizzatore dal serbatoio, poi aspettando un po' che si freddi e infine assemblando il tutto. Mai provato ancora di persona ma non dubito che funzioni. Sono due notti che ci dormo assieme e non è male, scalda senza mai dare fastidio. Uscendo la mattina dalla stanza e rientrando senza aver fatto cambiare aria la puzzetta di petrolio è evidente!

Carboncini: ho fatto solo un tentativo finora negativo, colpa di chi non sa scrivere le istruzioni! Puzzetta di carbonella, gradevole se piace, comunque molto meglio della puzza di solvente. Devo fare prove ulteriori per capire entità del calore, durata dei bastoncini, e in generale praticità nell'uso.

Il fabbricante esclude esplicitamente l'uso nel sacco a pelo o comunque in modo "non presidiato", e capisco perché, se la fiamma cammina lungo il carboncino come è successo a me questo coso diventa uno strumento di tortura, quello a petrolio non presenta questo inconveniente. E' sicuramente anche possibile danneggiare capi sintetici. Va preso, letteralmente, con le molle, bisogna farci un po' di pratica prima di farci affidamento sul campo.

Farò un segno su un lato e quel lato sarà sempre il lato "alto".
 
Devi verificare che quella delo zippo o prodotti analoghi di alre marche siano simili al petrolio con la citronella, cosa di cui non sono sicuro. Lo Zippo è molto secco e volatile il petrolio alla citronella è decisamente più unto e MOLTO meno volatile, in fondo è petrolio lampante aromatizzato.

Quello che temo è che se il prodotto non è compatibile, tu ti ritrovi poi a smadonnare per eliminare il petrolio dal serbatoio, che probabilmente significa buttare dentro della benzina avio (solvente) o trielina, continuando fino a quando il serbatoio non è pulito
 
S

Speleoalp

Guest
Io ho preso quello della Zippo a benzina, solo perché era tra i premi con i punti della Supercard della Coop ;)) Non è male.

Invece mi trovo benissimo con quelli, che io non definisco usa e getta, ma che però vanno dal centinaio di utilizzi e oltre.
Quelli con la soluzione salina e quella specie di "clip" al suo interno, ogni volta che la "clippi" si irrigidisce e si scalda. Poi fai bollire dell'acqua e lo immergi per 10 min per farlo tornare come nuovo.
Come detto, anche delle situazioni più fredde... mi ha dato conforto con semplicità e sicurezza.
 
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