Scarpa bassa leggera o pedula per la caviglia?

Ciao a tutti, scrivo per sapere di vostre esperienze con scarpe basse e scarponi, quando avete preferito una, piuttosto che l'altra, in contesti simili a quelli che dovrò affrontare. Questo, perché possiedo un paio di pedule Forclaz 500 big_800PX_33613797.jpg e pur sperando che col tempo si ammorbidissero, continuano da anni a darmi problemi internamente al collo del piede/basso polpaccio (probabilmente perché ho i piedi divergenti sull'esterno, verso cui scarico il peso), arrivando a sera coi lividi in quella zona e le vesciche sotto l'alluce, avendo anche la pianta del piede larga.

Mi servirebbero scarpe per percorsi misti di sottobosco/sterrato/ghiaia (no freddo) e da praticare tra aprile e ottobre - si parla della via degli Dei (quindi una settimana di trekking con zaino 60l sulle spalle), del cammino dei briganti tra Lazio e Abruzzo (stessa durata) o camminate su Appennino tosco-emiliano, attorno ai 15km al giorno. Nel frattempo, ho avuto modo di testare delle scarpe di un'amica, basse e con suola vibram, acquisto tirolese e introvabile nella mia zona, devo dire estremamente confortevoli.

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Ma... quanto la comodità e leggerezza di una scarpa (anche da speedcross, me ne hanno proposte della Salomon sul genere Scarpe da Trekking Donna Salomon X U339_2_LRG.jpg , o della Dolomite, vale più della sicurezza della caviglia?
E' una misura di sicurezza eccessiva cercare la pedula idonea al mio piede che già male accetta questo tipo di scarpa, sembra, per il tipo di camminate che dovrò affrontare? Accetto tutti i consigli, anche relativi a marchi!!


Utilizzo: trekking lunghi di più giorni
Caratteristiche ricercate: leggerezza, suola larga
Corporatura: 156cm x 50kg / alluce valgo e piede largo, per cui necessità di scarpa larga davanti
Budget: 100-150€
 
Ciao se ne è già parlato in altre discussioni, prova con la funzione cerca.
Comunque sintetizzando siamo di fronte a due filosofie diverse, non sono dogmi:
- la prima predilige gli scarponi alti rigidi, protezione della caviglia e stabilità su appoggi minimi. Sono in genere indicati per i percorsi accidentati tipo pietraie e sfasciumi e l'alpinismo
- la seconda la scarpa bassa, meno protezione, ma più leggerezza e flessibilità. Si usano in pianura, su sentieri semplici e poco accidentati.

Io sono partito dagli scarponi per finire sulle scarpe basse, hai meno protezione, ma con un po' di allenamento il piede si abituerà e compenserà la minore rigidità della scarpa.

Visto anche i percorsi che farai ti consiglio una scarpa bassa tipo trail o approach. poi per il modello devo provarlo a lungo solo il tuo piede ti dirà qual è la scarpa giusta per te.
 
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