sto parlando di queste
https://www.decathlon.it/p/stivalet..._campaign=nazionale-awininfluencer-conversion
costerebbero 40 e, sono in offerta a 32 e li ho presi.
per anni ho cercato qualcosa che mi permettesse di affrontare indifferentemente argini e acqua "da dentro", con terreni e fondali di qualsiasi composizione
a dire il vero, grazie alla mia meravigliosa combinazione di scarso equilibrio e tendini inesistenti o trifolati, unita agli argini ripidi e spesso scivolosi, ho sperimentato involontariamente vari tipi di calzatura in condizioni di ammollo (leggasi: cadevo in fosso o canale, tiravo due parolacce e, rassegnato, continuavo a pescare da li'). le scarpe da ginnastica o gli scarponcini ammortizzano bene e proteggono il piede da piante ecc, alla lunga tendono a rovinarsi e scivolano di brutto, se sono bassi le storte non mancano. le crocs tendono a sfilarsi e non proteggono il calcagno i sandali tengono ma il piede e' esposto, le scarpe da barca o da scoglio offrono un minimo di protezione laterale e da sotto ma ammortizzano zero, i calzari da sub anche peggio pero' restano adesivi e tengono una buona temperatura del piede. alla fine ho preso le scarpe da wading, approfittando dell'offerta.
siccome non avrei usato i waders (e all'interno i calzini), sono andato a prendermi dei simil calzini sottili da sub in neoprene in un negozio specializzato qua a pd. costo dell'operazione, una ventina di e.
approfittando dei parenti friulani, ho deciso per una prova pratica in 2 parti.
le scarpe da wading nascono per essere usate sotto acqua. ma io sono insensato, e quindi ho deciso di provarle nelle condizioni meno favorevoli, sulla terraferma, in una prova in 2 parti.
prima parte: sentiero delle cascate del kot. temperatura dell'aria sui 30 gradi, tenuto conto che a quell'ora quella parte della vallata e' in ombra
il sentiero e' brevissimo, solo 600 m, ma non e' propriamente dei piu' facili, con rocce esposte, parti piuttosto inclinate, tratti umidi/bagnati e, dato che sono illogico, anche un paio di miei fuoripista in mezzo alle piante. non ci sono gli odiosissimi roveti e le robinie tipiche del veneto, ma comunque di vegetazione pungente e rognosa ce n'e' eccome. gran parte della gente, data la breve distanza, lo fa tranquillamente con scarpe da ginnastica, ma non e' la soluzione migliore.
al posto degli scarponi indosso i calzini in neoprene, le scarpe da wading e parto. ecco, se a voi da' fastidio avere i piedi caldi e sudati non pensateci nemmeno, premete la x in alto a destra e abbandonate questa recensione. a dire il vero non erano neanche troppo caldi, ma piuttosto sudati perche' il neoprene non traspira molto.
se la cavano bene, anche meglio del previsto. non sono l'ideale in questa stagione, sono un po' rigide e scomode, tengono caldo ma hanno una buona presa.
purtroppo anche la buca della cascata era a corto di acqua, quindi ho deciso di non fare li' la prova a mollo. ho provato su qualche roccia bagnata e camminando dove l'acqua passa sopra le rocce. c'era uno stegosauro che prendeva il sole, cosa che ho apprezzato, se notate questa frase ditelo. ovviamente, l'attrito in questi punti tende a zero, ma vi assicuro che con scarpe da ginnastica o scarponi normali non e' affatto meglio (ci vado almeno una volta ad ogni giro che faccio in friuli in estate).
un km e 200 metri, anche se sconnessi e con un certo dislivello, non sono una prova indicativa. comunque non ho avuto nessun fastidio o sfregamento ai piedi. certo, non ci farei un giro da 10 km (o forse in inverno...), ma per un paio di km vanno benissimo.
secondo round, a mollo nel natisone. l'acqua e' un po' bassa pero' comunque c'e', freddina come al solito, o forse sono io freddoloso. sono scarpe da wading? io ci vado a nuotare, in una delle "spiaggette dei poveri" del fiume friulano! via le cargo, sotto ho il costume da bagno.
il fondale non e' semplice, con ciottoli grossi e massi in acqua. certo, spesso ci sono andato anche a piedi nudi, o con i calzari leggeri da sub, ma non e' l'ideale
nessun problema, sia termico che di sassi! la suola rigida protegge davvero bene. ovviamente entra dentro acqua sia nelle scarpe che nei calzini, ma ne entra poca e quindi il piede viene raffreddato poco.
ovviamente tendono a galleggiare
ma il loro lavoro lo fanno eccome (da notare il photobomb da parte di un simpatico pesciolino )
e arriviamo al punto clou, le scivolosissime rocce con alghe!!! no, non esiste, si vola anche con queste. in compenso, essendo rigide, proteggono benissimo il piede dalle storte, e ne ho rischiate parecchie tra scivoloni e cavolate varie. altra cosa, effetto collaterale del fatto che tendano a galleggiare, riducono un po' la forza di impatto
e nuotando? non ho fatto una foto in cui nuoto perche' non riuscirei a farla bene, ed ero da solo. sono un po' scomode e non permettono di mettere il piede disteso, ma comunque si riesce a fare qualcosa. e, se perfino un ferro da stiro come me riesce a fare qualche bracciata e una decina di metri, posso esserne abbastanza tranquillo.
poi, al tramonto, sono emerso e sono andato alla macchina (sentiero sterrato piu' strada asfaltata piu' erba) con le scarpe bagnate, e a parte perdere acqua in un modo cartoonoso quanto ovvio ad ogni passo non ho avuto nessunissimo problema, sempre un'ottima presa.
NON ho provato ad usarle per guidare. potrei provare tranquillamente nel campo dei parenti, personalmente pero' ritengo la prova inutile in quanto sarebbe pericoloso guidare con calzature cosi' rigide, pertanto lo sconsiglio.
in conclusione, per quanto mi riguarda, prova superata. NON sostituiscono i calzari da sub, i sandali, le scarpe da scoglio o gli scarponcini, ma li affiancano per questo scenario d'uso molto particolare, che pero' io affronto relativamente spesso, e quindi per me sono il complemento ideale.
so che il mio e' un caso specifico. per l'utente "normale", sono adatti alle escursioni? ni. se uno sa che stara' molto in ammollo, es camminando in un fiume, pescando o facendo altre attivita' a piede bagnato, senza dubbio si. per escursioni miste, dentro e fuori dall'acqua, dipende. per brevi camminate totalmente all'asciutto, sono accettabili, pur con la rigidezza e il fatto che fanno sudare. per escursioni lunghe fuori dall'acqua ovviamente nope!!!
grazie per aver letto tutto il papiro
https://www.decathlon.it/p/stivalet..._campaign=nazionale-awininfluencer-conversion
costerebbero 40 e, sono in offerta a 32 e li ho presi.
per anni ho cercato qualcosa che mi permettesse di affrontare indifferentemente argini e acqua "da dentro", con terreni e fondali di qualsiasi composizione
a dire il vero, grazie alla mia meravigliosa combinazione di scarso equilibrio e tendini inesistenti o trifolati, unita agli argini ripidi e spesso scivolosi, ho sperimentato involontariamente vari tipi di calzatura in condizioni di ammollo (leggasi: cadevo in fosso o canale, tiravo due parolacce e, rassegnato, continuavo a pescare da li'). le scarpe da ginnastica o gli scarponcini ammortizzano bene e proteggono il piede da piante ecc, alla lunga tendono a rovinarsi e scivolano di brutto, se sono bassi le storte non mancano. le crocs tendono a sfilarsi e non proteggono il calcagno i sandali tengono ma il piede e' esposto, le scarpe da barca o da scoglio offrono un minimo di protezione laterale e da sotto ma ammortizzano zero, i calzari da sub anche peggio pero' restano adesivi e tengono una buona temperatura del piede. alla fine ho preso le scarpe da wading, approfittando dell'offerta.
siccome non avrei usato i waders (e all'interno i calzini), sono andato a prendermi dei simil calzini sottili da sub in neoprene in un negozio specializzato qua a pd. costo dell'operazione, una ventina di e.
approfittando dei parenti friulani, ho deciso per una prova pratica in 2 parti.
le scarpe da wading nascono per essere usate sotto acqua. ma io sono insensato, e quindi ho deciso di provarle nelle condizioni meno favorevoli, sulla terraferma, in una prova in 2 parti.
prima parte: sentiero delle cascate del kot. temperatura dell'aria sui 30 gradi, tenuto conto che a quell'ora quella parte della vallata e' in ombra
il sentiero e' brevissimo, solo 600 m, ma non e' propriamente dei piu' facili, con rocce esposte, parti piuttosto inclinate, tratti umidi/bagnati e, dato che sono illogico, anche un paio di miei fuoripista in mezzo alle piante. non ci sono gli odiosissimi roveti e le robinie tipiche del veneto, ma comunque di vegetazione pungente e rognosa ce n'e' eccome. gran parte della gente, data la breve distanza, lo fa tranquillamente con scarpe da ginnastica, ma non e' la soluzione migliore.
al posto degli scarponi indosso i calzini in neoprene, le scarpe da wading e parto. ecco, se a voi da' fastidio avere i piedi caldi e sudati non pensateci nemmeno, premete la x in alto a destra e abbandonate questa recensione. a dire il vero non erano neanche troppo caldi, ma piuttosto sudati perche' il neoprene non traspira molto.
se la cavano bene, anche meglio del previsto. non sono l'ideale in questa stagione, sono un po' rigide e scomode, tengono caldo ma hanno una buona presa.
purtroppo anche la buca della cascata era a corto di acqua, quindi ho deciso di non fare li' la prova a mollo. ho provato su qualche roccia bagnata e camminando dove l'acqua passa sopra le rocce. c'era uno stegosauro che prendeva il sole, cosa che ho apprezzato, se notate questa frase ditelo. ovviamente, l'attrito in questi punti tende a zero, ma vi assicuro che con scarpe da ginnastica o scarponi normali non e' affatto meglio (ci vado almeno una volta ad ogni giro che faccio in friuli in estate).
un km e 200 metri, anche se sconnessi e con un certo dislivello, non sono una prova indicativa. comunque non ho avuto nessun fastidio o sfregamento ai piedi. certo, non ci farei un giro da 10 km (o forse in inverno...), ma per un paio di km vanno benissimo.
secondo round, a mollo nel natisone. l'acqua e' un po' bassa pero' comunque c'e', freddina come al solito, o forse sono io freddoloso. sono scarpe da wading? io ci vado a nuotare, in una delle "spiaggette dei poveri" del fiume friulano! via le cargo, sotto ho il costume da bagno.
il fondale non e' semplice, con ciottoli grossi e massi in acqua. certo, spesso ci sono andato anche a piedi nudi, o con i calzari leggeri da sub, ma non e' l'ideale
nessun problema, sia termico che di sassi! la suola rigida protegge davvero bene. ovviamente entra dentro acqua sia nelle scarpe che nei calzini, ma ne entra poca e quindi il piede viene raffreddato poco.
ovviamente tendono a galleggiare
ma il loro lavoro lo fanno eccome (da notare il photobomb da parte di un simpatico pesciolino )
e arriviamo al punto clou, le scivolosissime rocce con alghe!!! no, non esiste, si vola anche con queste. in compenso, essendo rigide, proteggono benissimo il piede dalle storte, e ne ho rischiate parecchie tra scivoloni e cavolate varie. altra cosa, effetto collaterale del fatto che tendano a galleggiare, riducono un po' la forza di impatto
e nuotando? non ho fatto una foto in cui nuoto perche' non riuscirei a farla bene, ed ero da solo. sono un po' scomode e non permettono di mettere il piede disteso, ma comunque si riesce a fare qualcosa. e, se perfino un ferro da stiro come me riesce a fare qualche bracciata e una decina di metri, posso esserne abbastanza tranquillo.
poi, al tramonto, sono emerso e sono andato alla macchina (sentiero sterrato piu' strada asfaltata piu' erba) con le scarpe bagnate, e a parte perdere acqua in un modo cartoonoso quanto ovvio ad ogni passo non ho avuto nessunissimo problema, sempre un'ottima presa.
NON ho provato ad usarle per guidare. potrei provare tranquillamente nel campo dei parenti, personalmente pero' ritengo la prova inutile in quanto sarebbe pericoloso guidare con calzature cosi' rigide, pertanto lo sconsiglio.
in conclusione, per quanto mi riguarda, prova superata. NON sostituiscono i calzari da sub, i sandali, le scarpe da scoglio o gli scarponcini, ma li affiancano per questo scenario d'uso molto particolare, che pero' io affronto relativamente spesso, e quindi per me sono il complemento ideale.
so che il mio e' un caso specifico. per l'utente "normale", sono adatti alle escursioni? ni. se uno sa che stara' molto in ammollo, es camminando in un fiume, pescando o facendo altre attivita' a piede bagnato, senza dubbio si. per escursioni miste, dentro e fuori dall'acqua, dipende. per brevi camminate totalmente all'asciutto, sono accettabili, pur con la rigidezza e il fatto che fanno sudare. per escursioni lunghe fuori dall'acqua ovviamente nope!!!
grazie per aver letto tutto il papiro
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