Ciao, ho fatto due volte il Francese e l'anno scorso il Primitivo in 7 giorni (350 km). Guarda il mio avatar.
Anch'io sono scout. Ho usato sia le Mizuno Wave Rider, che le Sportiva Bushido e l'anno scorso le Ultra Raptor, tutte scarpe "finite" dopo centinaia di km di ultratrail, addirittura strappate in più punti nella tomaia (questo per il discorso dell'acqua/pioggia o goretex
...) e come tradizione esige le ho buttate al'arrivo. Anch'io ti consiglio scarpe basse e comode, il terreno è strabattuto e, a meno che non decidi di partire il aprile che puoi trovare in Pirenei la neve (quest'anno anche a tardo maggio) non conviene prendere scarponcini da trekking. Poi vedrai di tutto, una volta là, e ti domanderai anche come fa certa gente a partire così sprovveduta...ma il mondo è bello perchè è vario (o avariato, come diceva mia nonna...). Però il discorso scarpe è spinosissimo, non potrai mai affidarti ai consigli degli altri se non provi le scarpe con lo zaino per diverse volte a casa. Per il resto, il Cammino è diverso da persona a persona, soprattutto per i ritmi e per l'esperienza che ne puoi trarre. Se lo fai troppo di corsa non assorbi nulla (e te lo dice uno che dal 2008 corre un ultra al mese) e si equivale ad una gara in un qualunque posto del mondo. Il bello del Cammino è la multirazzialità ed il fermarsi a parlare con gli altri, cioè il partire da solo ed arrivare in compagnia. Il mio consiglio IMHO è di spezzarlo in due o tre tratte per anno e fartelo con calma.
Un altro suggerimento, senza offesa per il lettori del forum, vai sul gruppo FB Il Cammino di Santiago..Il ritorno, gestito da amici e camminatori, ma soprattutto pellegrini, per capire il mio discorso sul senso del pellegrinaggio a Santiago, e magari leggere le migliaia di post come il tuo in cerca di consigli tecnici. Sarebbe brutto ridurre una magnifica esperienza come questa, unica al mondo, appunto ad una gara contro il tempo, allora se vuoi fare km fai il TDG o la PTL.
Inoltre, fare tanti km al giorno sul Camino è facile, ma hai pensato dove dormire? Se cammini dopo le 13, puoi scordarti i Municipales (6 € o addirittura offerta libera "donativo", doccia calda, wifi etc.) ma dovrai per forza prenotare o appoggiarti agli ostelli privati, più costosi, perchè i primi si esauriscono in fretta e non puoi prenotare, devi trovarti appunto alle 13 alla porta quando l'addetto del Comune arriva e apre, ed assegna i posti in base all'ordine di arrivo. E prenotare significa che devi essere sicuro di farli, quei km, per arrivarci in tempo...e qui capirai da solo il problema, che si moltiplica ogni giorno che passa. E non è opportuno fare un'esperienza del genere con l'ansia ogni giorno di non sapere se arrivi dove vuoi...meglio a quel punto andare a sentimento e fermarsi in tempo.
Zaino: non superare i 7/8 kg, pensa poi all'acqua che devi avere con te. Elimina il superfluo totale. Ci sono negozi dappertutto per comprare sia cibo che accessori. Io per molti giorni ho anche cucinato, perchè negli ostelli l'uso cucina è compreso nel prezzo (ma in alcuni ostelli non ci sono le pentole per cui te la devi portare con te).
Bastoncini: io non li ho usati mai perchè non sono abituato però te li consiglio se vuoi "spingere" il ritmo e diminuire i rischi di sollecitazione agli arti inferiori. Io li uso in carbonio pieghevoli (Black Diamond Z-pole) solo per le gare oltre i 100 km (ma considera che sono non-stop).
Il discorso bagaglio è complicato: se vuoi imbarcare in stiva, i bastoncini ci stanno, se vuoi solo cabina, no, niente da fare (poi potrai leggere di qualcuno che ci è riuscito ma - credimi- sono molti di più quelli che hanno dovuto gettare gli sticks in aeroporto di partenza...se non impietosisci il Capo-scalo).
Se hai bisogno di consigli, chiedi pure, ho anche accompagnato un gruppo come coordinatore di Avventure nel Mondo nel 2016 nella tratta Sarria-Santiago.
Ultreya et Suseya!
P.S. poi ti prende la Santiaghite...e non smetti di pensare a tornarci...
P.S. la seconda foto è di un trailer di Valencia che l'anno scorso ha corso con me gli ultimi 150 km...tutti con quei sandali...si chiama barefooting