Informazione Scarpellata interdetta anche al passaggio?

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sun75

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Parchi del Lazio
  1. Parco Regionale dei Monti Lucretili
Dal sito del Parco dei Mt.i Lucretili (Lazio, RM):

"La discesa dal Pratone, nel rispetto di un percorso ad anello, avrebbe come naturale via l'antico tratturo di penetrazione al massiccio della Scarpellata, profonda incisione torrentizia con acclività elevata (30-35% media); tuttavia per la peculiarità degli aspetti botanici impostati sui morfotipi rupestri del Calcare Massiccio e per la loro vulnerabilità l'area è stata indicata nel Piano di Assetto del Parco come Riserva Integrale, quindi interdetta al passaggio. Sul fosso della Scarpellata in età romana è stato realizzato un sistema idraulico di briglie e cisterne di captazione con il duplice scopo di approvvigionamento idrico e protezione dei coltivi e delle ville rustiche ubicate nella fascia pedemontana; tra le numerose individuate spiccano la villa in località Formello (Palombara Sabina) e la struttura con criptoportico di Monteverde nei pressi di Marcellina."

Link al sito: Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili

E anche questa ce l'hanno chiusa! Sti ca$$o di Parchi hanno sinceramente rotto le p@@@e a chiudere tutto e ovunque in nome del biotipo, delle specie rare, dell'albero secolare, e chi piu' ne ha piu' ne metta!

Questo pero' succede perche' "accanto" agli escursionisti piu' o meno inclini alla natura dei quali nessuno potra' mai dire "lui e' passato di qui" per quanto e' pulito e "intatto"....ci sono orde infami di deturpatori, merenderos della domenica del ca$$o e incivili vari che non sanno che vuol dire "rispetta te stesso E l'ambiente".:-x

Poi succede anche che gli stessi che mi negano di salire o scendere la Scarpellata, sono anche quelli che autorizzano "la citta' delle antenne" sopra la vetta del Gennaro....:-x

Non ho parole, .... solo insulti e parolacce!:-x:-x:-x

Sun INCA$$ATISSIMO!!:-x:-x:-x

P.S.
Scusate lo sfogo...:(
 
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sun75

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Io ieri ho letto questa che è ancora peggio...

YouTube - Cabinovia Fano a Corno - Prati di Tivo.mp4


Ma andassero a "quel paese" pure quelli!! Sono 3 anni che vado sul G. Sasso d'estate e trovo puntualmente la Funivia chiusa per "restauro". Sono incapaci di gestire anche solo quello che gia' hanno.... Vogliamo parlare anche del Rif. Garibaldi chiuso a tempo indeterminato dall'anno scorso?

Fanno ridere, gentaglia che non sa che cosa significa incentivare la Montagna nel modo giusto. Tutti capaci a "chiudere" per lavarsi le mani dalle responsabilita' (quali, poi? se sei escursionista sai che fai cio' che fai a tuo rischio e pericolo!) e a lucrare su progetti che magari rimarranno "cantieri" per anni deturpando tutto senza alcun beneficio!

Vogliamo parlare anche delle ordinanze di chiusura del G. Sasso? CAI L'Aquila - Contatti - Segreteria - Varie - Ordinanze La Val Maone completamente interdetta (e non lo sa nessuno, pare). Ovviamente nessun cartello che dica cio'! Sei tu che ti devi informare al comune competente!

Hanno rotto il ca$$o!!!:-x (e oggi me ce trovano!):-x

Siamo in mano a degli incompetenti burocrati da una parte, e agli incivili merenderos deturpatori dall'altra. E quindi che fanno? Semplice, si chiude e problema risolto!:-x

E' meglio che mi fermo qui....che oggi me "prudono" le mani sulla tastiera...:-x
 
Sulla mappa dei Lucretili (la "solita" Ed. Il Lupo) un tratto della Scarpellata attraversa effettivamente un'area a riserva integrale, ma la leggenda specifica che sono "zone [in cui] è possibile unicamente il transito a piedi sul sentiero segnalato dal Parco".
Mi risultava infatti strano: sono anni che un po' ovunque si indica la Scarpellata come miglior sentiero per raggiungere Monte Gennaro, e mai nessuno ha fatto presente quest'aspetto. D'altra parte, mi pare altrettanto strano che sul sito ufficiale del Parco ci sia questa "imprecisione": chi la dice giusta?

Quanto al discorso dei divieti, sono formalmente d'accordo con te, ma va anche tenuto in considerazione che, in alcune condizioni, la sola presenza di un gran numero di persone (per quanto rispettose della natura possano essere), influisce inevitabilmente (nonché negativamente) sui delicati equilibri di un ecosistema.
 
Il fatto è che sempre più spesso si sta "proibendo" piuttosto che "controllare"
Il controllo è economicamente svantaggioso rispetto alla chiusura, che poi anche quest'ultima se non c'è chi controlla diventa tutta una buffonata.

Esistono i guardiaparco e esistono le regole, se si facessero applicare il parco non avrebbe bisogno di creare così tante zone integrali. Anche perchè capisco la chiusura per garantire una zona faunisticamente protetta ma per quanto riguarda la flora, se non si esce dai sentieri, non penso si crei un danno. Poi se tocchi una sola foglia il guardiaparco o chi per lui dovrebbe essere lì bello bello con il blocchetto per il multone in mano.

Nel PNALM, l'altro giorno, al limite della zona interdetta per nonricordochè dell'orso, c'erano due guardiaparco ai quali non sfuggiva niente. La cosa è quindi fattibile.
 
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sun75

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Mi hai anticipato! Cmq si, non sono contrario alla "regolamentazione" di aree con policy di accesso ben definite e chiare!

Ma chiudere e basta, secondo me, non porta a nulla ed e' ingiustificato!
 
La chiusura, il divieto, sono misure estreme che hanno effetto principalmente su chi le regole le rispetta quindi noi che amiamo la natura, rispettiamo l'ambiente e non ci permetteremmo mai di cogliere fiori, danneggiare arbusti, accendere fuochi in una riserva integrale e lasciare spazzatura in giro qua e la.
Per cui chiudere sine die al transito un'area particolarmente importante significa allontanare da quella zona "noi" per primi e lasciare campo libero a merenderos e incivili vari... e invece potremmo segnalare gli incivili contribuendo ad educare i visitatori.

Il controllo, anche se economicamente oneroso, ha effetti molto positivi di medio e lungo periodo.

Saluti
N.
 
Secondo me una riserva integrale è un qualcosa di molto innaturale. Posso capire che si proibisca il bivacco il campeggio e ti limitino anche il numero di passi e di boccate d'aria che puoi fare li dentro, ma il passaggio no.
Considerando l'uomo come un animale a questo punto bisognerebbe bloccare il passaggio in queste riserve anche a orsi ed altri animali di grossa taglia.
Come se anticamente l'uomo di li non ci passava, nel rispetto della fauna e della flora, ma ci passava.
Vorrebbero conservare quel biotipo solo per sapere che c'è senza che nessuno possa mai gioire alla visione di quei posti. Tanto vale abbatteer tutto.
Hanno rotto.
Chiudono tutto a noi escursionisti, ma lasciajno che enormi fuoristrada facciano le corse nelle riserve.
 
Concordo con voi nel considerare eccessiva la chiusura di un'area più o meno estesa di bosco/foresta, spesso vietandone anche il semplice passaggio. Però, secondo me, c'è anche da considerare che, quando un area diventa quasi una "attrazione turistica", non si deve più gestire il passaggio di 10 persone al mese (quelle che magari ci passavano fino a 50 o 100 anni fa, che lo facevano per lavoro e magari controvoglia), ma letteralmente orde di "turisti" che quasi invadono quell'area: possono essere attenti quanto si vuole, ma restano sempre un'orda di persone, nel bene e nel male. Immagino che non serva che vi spieghi cosa diventano le cime nei fine settimana, giusto? Quindi, quando un sentiero viene battuto da centinaia di persone, questo porta inevitabilmente dei cambiamenti nell'ecosistema, poichè sappiamo benissimo quanto poco ci tengano gli animali selvatici a condividere gli spazi.
Nel caso in esame, invece, la scarpellata è di chiara origine antropica, essendo stata scavata a colpi di scalpello (da cui il nome) proprio per favorire il passaggio delle greggi verso il Pratone. Per cui è un'area che da sempre è soggetta al passaggio dell'uomo, quindi suppongo che in un modo o in un altro l'ecosistema si sia in un certo senso adeguato a questa situazione. Infatti il passaggio è consentito, salvo restare all'interno del sentiero tracciato. Che comunque è già qualcosa...
 
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